La Sicilia Occidentale: cosa vedere
Scrivere un unico articolo che riassuma i luoghi da visitare in Sicilia è impossibile. Per questo motivo ho deciso di raccontarvi due itinerari. Mi restano ancora alcune zone da esplorare in questa regione ma spero di farlo al più presto. Nel primo itinerario vi descriverò cosa vedere in Sicilia Occidentale, da Palermo ad Agrigento.
Come arrivare in Sicilia Occidentale
La Sicilia Occidentale ha due aeroporti di riferimento: Palermo e Trapani. Ci sono molte compagnie che volano su queste città. L’unico consiglio che posso darvi è quello di prenotare con un po’ di anticipo perché purtroppo i voli per la Sicilia sono tra i più cari in Italia. L’alternativa è imbarcarsi su un traghetto della compagnia GNV da Genova con la propria macchina in modo da risparmiare almeno il costo dell’autonoleggio.
Come muoversi lungo la Sicilia Occidentale
I trasporti pubblici in Sicilia lasciano un po’ a desiderare. Sono poco frequenti, lenti e soprattutto non collegano tutte le zone che varrebbe la pena di visitare. Per questo motivo non vedo altre alternative al noleggio di una macchina. Purtroppo, come per i voli, anche l’affitto di una vettura non è molto economico. Giornalmente si può arrivare a spendere anche 60/70 euro. Se viaggiare con Ryanair date un occhio ai loro sconti sul noleggio che sono sempre vantaggiosi.
Prima tappa, Palermo
Per la descrizione di questa prima tappa vi rimando al mio articolo dedicato alla città di Palermo con uno speciale itinerario di tre giorni.
Seconda tappa, Castellammare e Scopello
Mattina
Lasciata Palermo alle vostre spalle, la prima tappa suggerita è la città di Castellammare del Golfo. Il mio consiglio è di trascorrere almeno una mezza giornata alla scoperta dei suoi vicoli e delle innumerevoli chiese che la animano. Da non perdere il Castello Arabo Normano, la Chiesa Madre e la Chiesa della Madonna della Scala.
Al termine della vostra camminata concedetevi un pranzo vista mare al Ristorante La Tonnara che vanta un meraviglioso dehor arredato in stile shabby chic. I piatti di presce crudo presentano una varietà di proposte e abbinamenti difficilmente replicabili.
Pomeriggio
Dopo pranzo raggiungete i Faraglioni di Scopello e la Riserva dello Zingaro. La baia dei Faraglioni è incredibile. Potrete visitare l’antica Tonnara e fare un bagno tuffandovi dal suo porticciolo che offre la possibilità di rilassarsi al sole per qualche ora. Purtroppo lo spazio è ristretto e non ci sono bar quindi scordatevi di poter restare lì tutta la giornata. Il paesino di Scopello è minuscolo. Trascorrete qui una serata lontana dalla confusione dei grandi centri abitati.
A questo punto potrete decidere di dormire a Castellammare o arrivare fino a San Vito lo Capo. Io ho preferito la prima soluzione e ho alloggiato al B&B Casa Azul, una sistemazione con stanze moderne e ben arredate, giardino con piscina e un’ottima colazione.
Terza tappa, San Vito lo Capo
Mattina
La Riserva dello Zingaro può essere visitata partendo da San Vito lo Capo o da Scopello. Il mio consiglio è di organizzare una passeggiata prendendo come base di partenza San Vito. Potrete scegliere tra diversi percorsi, più o meno difficili. Il tragitto che ho apprezzato maggiormente è stato quello che costeggia il mare perché vi permetterà di tuffarvi in acqua tutte le volte che lo desidererete. All’interno della riserva non vendono cibo quindi attrezzatevi portando con voi acqua e viveri per la giornata.
Pomeriggio
Sulla via del ritorno concedetevi qualche ora di relax nella celebre spiaggia di San Vito lo Capo, ammirate il tramonto e cercate un ristorantino dove assaggiare il famosissimo cous cous locale a base di pesce. La mia scelta è ricaduta sul noto locale Profumi di Cous Cous che propone diverse varianti del piatto più famoso della zona in un ambiente molto curato ed elegante.
Per dormire scegliete un B&B nel centro del paese, possibilmente vicino al mare. Io ho alloggiato nella moderna struttura Monte Monaco, a 500 metri dalla spiaggia principale, che possiede camere di design spaziose e luminose e offre un’ottima colazione a buffet.
Quarta tappa, Erice e Trapani
Mattina
Prima di raggiungere il centro della città vi consiglio una visita alle famose Saline di Trapani, dove potrete capire come si ricava il sale dall’acqua di mare e quanto questo commercio sia importante per il trapanese. Una volta terminato questo giro dirigetevi a Erice, la cittadella medievale che sorge sul monte San Giuliano. Qui potrete passeggiare nei suoi vicoli e scoprirne archi, cortili e mura. Le attrazioni più importanti sono il Duomo con il suo campanile, la Torre di Federico dalla quale potrete ammirare un panorama a 360 gradi su tutto il circondario e il Castello di Venere.
Pomeriggio
Terminata la visita di Erice spostatevi a Trapani e riconsegnate la vostra vettura a noleggio. Per visitare questa città e le Isole Egadi non vi servirà. Il centro storico, diviso tra stile arabo ed epoca barocca, è ricco di storia e custodisce palazzi, edifici, castelli e soprattutto chiese. Trapani viene soprannominata infatti “città delle Cento Chiese”. Ogni visita che si rispetti parte dalla Torre Ligny, situata nella punta estrema della città. Da qui il panorama è meraviglioso. A seguire non perdetevi, nell’ordine, la Cattedrale di San Lorenzo, il Complesso dell’Annunziata, il Convento dei Gesuiti e la Chiesa di Sant’Agostino. Per un tramonto indimenticabile, se non volete tornare a Erice, vi consiglio il Bastione Conca con la sua romantica passeggiata sul lungomare.
Inoltre…
Prima di partire per le Isole Egadi terminate il tour della città visitando la Fontana di Saturno, la Chiesa delle Anime del Purgatorio, Palazzo Senatorio e Palazzo della Giudecca. Ultima tappa, ma non per ordine d’importanza, il Castello della Colombaia, sede del dominio Cartaginese.
Dove alloggiare
Per dormire in città vi consiglio uno dei tanti palazzi barocchi trasformati in hotel o b&b. Nello specifico io ho alloggiato al Badia Nuova Apart Hotel, un’ex residenza nobiliare ristrutturata con terrazze, chiostri e mura antiche. Un luogo elegante e molto rilassante in cui concedersi un lento risveglio con vista mare.
Dove mangiare
Per mangiare, oltre al solito cous cous alla trapanese, focalizzatevi sui piatti a base di tonno rosso o sulle antiche pizzerie che propongono il famoso “cabbucio” ovvero un panino realizzato con la pasta della pizza e farcito con olio, acciughe e pomodoro. Per il Cous Cous vi consiglio il ristorante Dar El Medina, per il tonno rosso Antichi Sapori e per il cappuccio la pizzeria Calvino.
Quinta tappa, le isole Egadi
Per la descrizione di questa tappa vi rimando al mio articolo dedicato esclusivamente alle stupende e incontaminate Isole Egadi: Favignana, Marettimo e Levanzo.
Sesta tappa, Marsala e Mazara del Vallo
Mattina
Di ritorno dalle isole Egadi la prima città che incontrerete viaggiando verso Agrigento sarà Marsala, famosa per il suo vino dolce e per lo sbarco dei Mille. Vi consiglio di fare quattro passi nel suo centro storico che può essere esplorato a piedi in un paio d’ore. Se lo desiderate, potrete anche visitare la cantina Florio, dove nasce il vino liquoroso può buono della zona. Con 15 euro potrete degustare diversi tipi di marsala.
Pomeriggio
Anche Mazara del Vallo può essere scoperta in poche ore. Tutte le visite iniziano da Piazza della Repubblica e dalla Cattedrale del Santissimo Salvatore per poi proseguire in Piazza del Plebiscito, al Collegio dei Gesuiti, nella meravigliosa Chiesa di San Francesco e al Teatro Garibaldi. Infine vi consiglio di visitare la parte che più mi ha colpita ovvero la Kasbah, il cuore della città formato da un labirinto di vicoli stretti e meravigliose ceramiche.
Dove alloggiare
Solitamente non amo i grandi alberghi ma questa volta vorrei consigliarvi di alloggiare almeno un paio di notti al Verdura Resort, un’ottima base di partenza per visitare la provincia di Agrigento. Questo hotel 5 stelle possiede oltre 2 km di spiaggia privata, una piscina a sfioro di 60 metri, una spa enorme e qualsiasi tipo di intrattenimento sportivo. I ristoranti sono diretti da uno chef stellato e spaziano da ambienti e cucina ricercati a barbecue sulla spiaggia.
Settima tappa, Scala dei Turchi e Agrigento
Mattina
La Scala dei Turchi è un posto magico, non solo perché fa da copertina al mio blog ma principalmente perché è un luogo sospeso tra cielo e mare, formato da una scogliera bianca che è in grado di far perdere a chiunque ogni prospettiva e punto di riferimento. Il panorama è bellissimo, soprattutto se decidete di visitarlo la mattina presto o la sera tardi quando i turisti non lo affollano e la bianca quiete regna sovrana. Gli amanti del mare potranno trascorrere una giornata in una delle sue spiagge. La prima, più accessibile e attrezzata, si trova appena superate l’ingresso principale mentre le altre si susseguono lungo il percorso di roccia bianca.
Senza alcuna aspettativa ho deciso di pranzare al Lounge Beach ubicato all’inizio della passeggiata che conduce alla Scala dei Turchi. Con grandissima sorpresa ho trovato le proposte di crudi e i primi piatti davvero originali e ben presentati. Ho quindi consumato uno dei migliori pranzi della vacanza a pochi metri dal mare. Dopo un ottimo dolce mi sono concessa anche un’oretta di pennichella su una delle amache messe a disposizione dal locale.
Pomeriggio
Nel tardo pomeriggio mi sono diretta alla Valle dei Templi di Agrigento. Il mio obiettivo era di visitarla al tramonto e non me ne sono per niente pentita. Dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1977 il complesso comprende dodici templi, tre santuari, una necropoli, fortificazioni e due Agorà. Tra i templi degni di nota troviamo quelli dedicati a Giunone, Concordia, Demetra, Zeus ed Ercole. La logistica è molto semplice. Se parcheggiate all’ingresso superiore, uscirete da quello inferiore e sarete riaccompagnati da una navetta. Viceversa farete il contrario.
Il centro storico di Agrigento merita una visita. Passeggiate tra le sue chiese, i suoi palazzi e lungo Via Atena, la strada principale che vi condurrà al Monastero dello Spirito Santo e alla Cattedrale di San Gerlando.
Ottava tappa, Sciacca e Selinunte
Rientrando verso Palermo, se potete, non perdetevi anche la città di Sciacca e il Parco Archeologico di Selinunte. Purtroppo io non ho fatto in tempo a visitarli ma conto di farlo al più presto e di aggiornare quindi questo itinerario includendo anche quest’ultima tappa.
L’itinerario che vi ho proposto prevede almeno una decina di giorni di viaggio, incluse Palermo e Isole Egadi. Tuttavia, se avrete la fortuna d’avere più giorni a disposizione vi consiglio la lettura di quest’articolo che approfondisce alcune tematiche relative alla Sicilia Occidentale.
8 Comments
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alessia
grazie per il tuo racconto, in totale quanti gg sei stata ?
grazie
MilaCamnasio
Ciao Alessia, se vuoi fare anche le Isole Egadi devi considerare almeno una decina di giorni. Altrimenti potrebbe bastare una settimana 🙂
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