Thailandia: l’isola di Koh Samui nel Golfo del Siam
Un itinerario di 9 giorni alla scoperta delle isole del Golfo del Siam, in Thailandia: oggi parliamo della popolare Koh Samui.
Per scoprire quando andare e come raggiungere il Golfo del Siam vi invito a leggere il mio articolo che descrive le isole Koh Tao e Koh Phangan.
Thailandia: l’isola di Koh Samui
Koh Samui, in Thailandia, è l’isola più famosa del Golfo di Siam ma sinceramente ne sono rimasta delusa per vari motivi. Le coste sono molto sfruttate e il mare è decisamente distante dall’immaginario paradisiaco della spiaggia con sabbia bianca e palme. Il turismo è intensivo e sull’isola sono rimasti davvero pochi luoghi selvaggi e incontaminati.
Come muoversi
L’isola è molto più grande rispetto a Koh Tao e Koh Phangan ma potete ugualmente girarla in motorino. In alternativa potreste noleggiare un quod o una macchina ma il parcheggio non sarà sempre agevole.
Dove dormire
Koh Samui è l’isola dei grandi resort quindi, se non avete problemi di budget, la scelta sarà incredibilmente ampia. Il mio consiglio, se cercate tranquillità, è quello di evitare la zona di Chaweng. Se invece amate la vita notturna dovrete fare esattamente l’opposto. Nel mio caso, avendo visitato l’isola durante il Capodanno, ho deciso di alloggiare al Mercure Samui Tana Hotel, in pieno centro. Devo ammettere che le stanze, la cortesia del personale e l’ottima colazione non mi hanno fatto rimpiangere le strutture più blasonate. Valutatelo se volete spendere il giusto.
Vita notturna
La vita notturna si sviluppa soprattutto nei pressi di Chaweng. Qui non faticherete nel trovare locali, spettacoli pirotecnici, ballerini, giocolieri e DJ set. Il bar più famoso è sicuramente l’Ark Club, situato sulla spiaggia, alla cui console si alternano moltissimi DJ di musica techno e house. Lo stesso discorso vale per il Green Mango Club, ubicato all’interno del paese, che a volte propone anche musica Hip Hop. Se cercate qualcosa di diverso andate al Raggae Pub, nei pressi del lago di Chaweng, e sedetevi a bere qualcosa e scambiare quattro chiacchiere. Degni di nota anche il Bar Solo e l’Hush Bar, entrambi sulla via principale di Chaweng.
Il mio personale parere è che questa tipologia di locali sia più adatta a un target giovane che ama ubriacarsi e sballarsi fino alle prime ore del mattino. Se avete più di 30 anni potreste trovare questa zona decisamente fuori luogo rispetto alla vostra idea di divertimento. Tuttavia vi suggerisco di viverla almeno per una notte.
Primo giorno
Sono arrivata a Koh Samui da Koh Tao nel primo pomeriggio e ho trascorso il resto della giornata a Chaweng Beach, la spiaggia più affollata dell’isola. I suoi 5 km di sabbia permettono a chiunque di trovare zone tranquille dove rilassarsi.
Secondo giorno
Il secondo giorno ho esplorato la costa orientale. La prima tappa è stata la spiaggia di Lamai, molto simile a quella di Chaweng. Non era quello che cercavo e quindi ho optato per una baia decisamente più tranquilla chiamata Thong Takhian Beach (Silver Beach) formata da scogliere di granito affacciate su un mare turchese. Lo stesso discorso vale per Laem Nan Beach, una spiaggia con grandi sassi, alberi tropicali e molta tranquillità.
All’ora di pranzo vi consiglio di visitare il mercato di Hua Tanon, situato a circa 10 min dalla spiaggia di Lamai. Qui potrete entrare in contatto con la gastronomia locale, fotografare le bancarelle e assaggiare qualche specialità cucinata al momento.
Dopo pranzo rimettetevi in viaggio e raggiungete la spiaggia di Lipa Noi. Questo tratto di costa non è paragonabile alla sfruttatissima Chaweng Beach e, data la sua tranquillità, ospita alcuni tra i resort più esclusivi dell’isola.
Noi ci siamo fermati nella famosissima Nikki Beach, la location thailandese del brand internazionale che spopola in Europa e nel mondo. Sinceramente ho trovato questo resort un po’ sottotono rispetto ai suoi omonimi europei. Tuttavia la piscina, i piatti di sushi abbinati a cocktail tropicali e i comodi lettini bianchi rispecchiano il posizionamento di questa lussuosissima catena di stabilimenti balneari e hotel. Durante il vostro soggiorno vi consiglio di trascorrere al Nikki Beach almeno una mezza giornata.
Terzo giorno
Con molta calma siamo partiti alla volta della costa settentrionale, decisamente più popolare ed economica rispetto a quella meridionale.
La prima tappa è stato il Big Buddha Temple ovvero un tempio costruito in riva al mare che culmina con una statua dal Buddha alta 12 metri. A seguire abbiamo fatto un breve tour delle spiagge della zona. Prime fra tutte Bangrak Beach, non memorabile ma degna di una sosta, e Bophut Beach, una striscia di sabbia finissima in cui è possibile praticare qualsiasi tipo di sport acquatico. Qui il mare è basso e troverete moltissimi locali in cui pranzare. Il villaggio invece è bruttino e non merita particolare attenzioni.
Nel pomeriggio ci siamo fermati a Mae Nam Beach, una spiaggia frequentata soprattutto da famiglie. Anche qui l’acqua è limpida e la sabbia bianca. Sulla via del ritorno verso Chaweng consiglio un aperitivo al Jungle Club, un resort che vanta una vista mozzafiato sul mare. La strada non è percorribile in motorino. Ad un certo punto dovrete fermarvi e farvi venire a prendere dalla navetta dell’hotel. Giunti in cima verrete accolti in una terrazza immersa nel verde che vi lascerà senza fiato.
Koh Samui chiude il capitolo riguardante le tre isole nel Golfo del Siem. Se siete interessati a scoprire tutte le tappe del mio viaggio in Thailandia cercate invece l’articolo che descrive questa destinazione nella sezione itinerari