Una settimana a Santa Catarina, nel sud del Brasile
Nel 2012 ho avuto la fortuna di trascorrere un’intera settimana in uno degli Stati meridionali più belli di tutto il Brasile. Il suo nome è Santa Catarina e ha la peculiarità di offrire a chi la visita diversi paesaggi. Se lungo la costa atlantica troviamo principalmente spiagge di sabbia, l’entroterra ci regala boschi di pini brasiliani, praterie e foreste.
Gli stati federati del Brasile sono 26, a cui si aggiunge la regione autonoma della capitale Brasilia. Quello di Santa Catarina ha la stessa superficie del Portogallo e confina a nord con lo Stato del Paranà, a sud con lo Stato di Rio Grande do Sul, a est con l’Oceano Atlantico e a ovest – anche se in minima parte – con l’Argentina. La capitale è Florianópolis, di cui vi parlerò nei prossimi capitoli.
Santa Catarina è conosciuta in tutto il mondo per le sue spiagge e per la bellezza della sua popolazione. Gli uomini e le donne sono prevalentemente biondi e con gli occhi azzurri – tratti somatici riscontrabili nell’Europa dell’est – ma hanno una pelle olivastra tipica dell’etnia latina americana. Il risultato è un mix di fascino e seduzione davanti al quale riuscirete difficilmente a far finta di niente. Io credo di essermi innamorata ogni singolo giorno, ovviamente sempre di persone diverse. Beata la leggerezza di quegli anni.
Quando andare
A Santa Catarina, in Brasile, il clima è caldo e umido in quasi tutti i periodi dell’anno. Esistono tuttavia mesi molto più piovosi di altri. A Gennaio e Febbraio le precipitazioni sono più frequenti ma le temperature sono molto alte. I mesi di Luglio e Agosto hanno poche precipitazioni ma temperature più basse. Gli altri mesi sono un po’ una scommessa. Queste indicazioni si riferiscono alla costa mente nell’entroterra è facile avere abbassamenti di temperatura più significativi.
Santa Catarina, Brasile
Santa Catarina vanta quasi 500 km di coste bagnate dall’Oceano Atlantico molto diverse tra loro. Se amate i posti alla moda e non avete problemi di budget scegliete la famosa Florianópolis e, più in generale, le spiagge del nord. Se invece preferite la natura incontaminata e i cavalloni dirigetevi a sud, tra Guarda Do Embaú e Praia do Rosa.
Inoltre Santa Catarina possiede dei luoghi nell’entroterra in cui sono custodite storie che ci riguardano da vicino. I paesi di Pomerode e Blumenau hanno origini tedesche. Nel 1850 un gruppo di coloni arrivò in quest’area geografica e si dedicò alla produzione di birra. Se avrete modo di visitare questi paesi vi accorgerete che lo stile architettonico degli edifici è tipicamente tedesco. Inoltre a Blumenau ogni anno, nel mese di ottobre, si svolge l’Oktoberfest con fiumi di birra e danze popolari.
Un altro ecosistema spesso messo in ombra dalle meravigliose spiagge è quello della Serra Gaúcha che si sviluppa a circa 2000 metri sopra il livello del mare. In queste zone troviamo moltissimi italiani che sono giunti qui durante la Seconda Guerra Mondiale, importando le coltivazioni di viti. Il paese simbolo di questa migrazione è senza dubbio Nova Venezia.
Nei prossimi capitoli troverete un approfondimento in merito alle zone che ho visitato durante il mio viaggio a Santa Catalina, in Brasile.
Praia do Rosa
Praia do Rosa è un luogo magico al quale ho giurato amore eterno e in cui ho promesso a me stessa di ritornare. Io e la mia amica Betty avremmo dovuto fermarci qui solo una notte ma sono diventate tre, sottraendo tempo a quella che avrebbe dovuto essere la destinazione finale: Florianopolis.
Non me ne sono mai pentita. Praia do Rosa è un minuscolo villaggio privo di strade asfaltate. Ricordo ancora l’imbarazzo con cui una signora del posto mi ha detto: “signorina qui camminiamo tutti a piedi scalzi”. Bene sappiate che avevo appena rovinato il mio paio di tacchi preferito.
Praia do Rosa è LA spiaggia e non UNA spiaggia. Centinaia di metri di sabbia e onde circondate da rocce e vegetazione lussureggiante. Decine di surfisti e pochi bagnanti che prendono il sole o leggono un libro dalla terrazza dell’unico bar vista mare: il San Diego. Questo posto è così magico da convincere la mia compagna di viaggio a trasferirsi qui per qualche mese, in attesa di decidere se tornare o meno in Italia.
Nel paese troverete solo negozi e locali per surfisti. Al mattino la colazione più inflazionata sarà un piatto di granola e yogurt con frutta di stagione. A pranzo uova a volontà e la sera carne o pesce alla griglia. Unica eccezione a questa dieta salutare qualche birra fresca. Ci sono diverse sistemazioni ma le più caratteristiche sono i bungalow immersi nella foresta, possibilmente vista mare.
Da Praia do Rosa partono diversi sentieri diretti ad altre spiagge che offrono scorci meravigliosi su scogliere panoramiche. Inoltre nei mesi che vanno da luglio a novembre è possibile organizzare un’escursione per provare a vedere le balene.
Praia Garopaba
Garopaba si trova a pochi minuti di macchina da Praia do Rosa. La sua spiaggia principale è molto diversa dalla silenziosa Praia do Rosa. La definirei una piccola Rimini del Brasile. Qui troverete un turismo più nazional popolare e un’altissima quantità di ambulanti che vendono ogni genere di alimento e bevanda: spiedini, cocco fresco, mojito, pannocchie, etc..
Per questa e per altre ragioni sarà difficile rilassarsi e leggere un libro. Chi viene in questa spiaggia lo fa principalmente per far amicizia, giocare a racchettoni o imbastire un picnic vista mare.
Guarda do Embaú
A metà strada tra Praia do Rosa e Florianópolis incontriamo una delle spiagge più particolari di tutto il Brasile. La motivazione è semplice. Qui s’incontrano le acque del Rio da Madre e quelle dell’Oceano Atlantico, formando una spiaggia di sabbia separata dai due corsi. Per raggiungerla bisognerà attraversare il fiume con una barchetta di legno guidata da alcune persone locali. L’alternativa sarebbe il nuoto ma significherebbe arrivare in spiaggia senza alcun bene personale.
La località è frequentata prevalentemente da surfisti e pescatori ma, nei giorni festivi, non mancano certo turisti e famiglie locali intente a passeggiare, rilassarsi o giocare sulla spiaggia. Il nome Guarda do Embaú deriva da una leggenda nella quale si sostiene che in questa spiaggia sia nascosto un baule – “em baú” – con un tesoro.
L’isola di Florianópolis
La città di Florianópolis, conosciuta da molti con il nome di Floripa, non avrebbe bisogno di presentazioni. Oltre ad essere la capitale dello Stato di Santa Catalina è una delle mete più conosciute del Brasile.
L’isola di Florianópolis possiede spiagge completamente diverse l’una dall’altra. Le mie preferite si trovano a sud, dove l’ambiente si fa più selvaggio e le scogliere più imponenti. La località che ho amato incondizionatamente è Praia da Joaquina, dove troviamo dune di sabbia simili a quelle desertiche che nascondono il mare. Qui si pratica esclusivamente il surf, sia quello da onda che quello da duna. Vi assicuro che lanciarsi sulla sabbia con una tavola sotto i piedi è un’emozione unica.
Non ho amato particolarmente invece la zona a nord dell’isola, molto più simile ad altre mete inflazionate come Ibiza o Miami. La mia opinione è che se arriverete fin qui lo farete per vivere l’autentico Brasile e non una brutta copia di altri luoghi. Poi, intendiamoci, un piccolo party sulla spiaggia non ha mai fatto male a nessuno. Praia de Jurere è la regina della movida, del lusso e dei resort a cinque stelle.
Un’altra zona che merita di essere menzionata è quella di Lagoa da Conceição, una laguna verdeggiante che rappresenta un’ottima alternativa alle spiagge dell’Oceano Atlantico. Nella fitta pineta tra la laguna e Praia do Moçambique/Barra da Lagoa troverete numerosi negozi che noleggiano materiale per praticare qualsiasi tipo di sport acquatico. Il centro abitato di Lagoa da Conceição è una via di mezzo tra le zone super turistiche del nord e quelle sperdute nel sud dell’isola. Anche qui non manca una frenetica vita notturna.
Termina qui il nostro viaggio a Santa Catarina. Se amate il Brasile e le sue spiagge v’invito a spostarvi più a nord e leggere i miei articoli su Ilha Grande, Ilha do Mel e Paraty.
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