Le cascate di Iguazu: terra di confine tra Brasile e Argentina
Le cascate di Iguazu sono una delle Sette Meraviglie Naturali del Mondo nonché terra di confine tra Brasile e Argentina. Qui s’incontrano e si fondono i fiumi Iguazù e Paranà. Il lato portoghese le chiama Cataratas do Iguaçu mentre quello spagnolo Cataratas del Iguazú. Io ho avuto la fortuna di visitarle sette anni fa nel corso di un lungo viaggio in terra brasiliana. La cosa che mi è rimasta più impressa, oltre allo spettacolo visivo, è senza dubbio il rumore imponente dell’acqua che s’infrange contro le rocce.
Partiamo con un po’ di numeri. Le cascate del parco sono più di 250 per un totale di 1500 metri cubi d’acqua al secondo. Questi corsi d’acqua occupano una superficie di oltre 3 km e confluiscono tutti nella Garganta del Diablo, un’unica voragine profonda 150 metri e lunga 700 metri. Il 20% di queste cascate è parte della nazione brasiliana – Stato del Paranà – e l’80% di quella argentina – provincia di Misiones. Si può visitare questo luogo turistico anche da Ciutad del Este – in Paraguay – ma il 90% dei visitatori lo raggiunge da Puerto Iguazu – in Argentina – o Foz do Iguaçu – in Brasile.
La scoperta di queste cascate si fa risalire al 1542 quando Alvaro Nuñez Cabeza de Vaca, durante una delle sue spedizioni nella foresta, si trovò di fronte a questo spettacolo unico al mondo. Iguazu è stata anche il set del film “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo” di Steven Spielberg. Durante la vostra visita alle cascate non stupitevi se incontrerete scimmie, uccelli ma soprattutto numerosi coati, degli animaletti simili ai procioni che sono costantemente alla ricerca di cibo.
Meglio il lato brasiliano o quello argentino?
Argentina – Parque Nacional Iguazu – o Brasile – Parque Nacional do Iguaçu? Questa è la domanda più frequente posta da chiunque voglia visitare queste cascate. Entrambi i parchi nazionali che le ospitano sono diventati Patrimonio mondiale dell’umanità.
La risposta è più semplice del previsto. Per apprezzare al massimo questa meraviglia naturale dovreste vedere entrambi i lati. Il lato brasiliano offre un panorama completo che appaga subito il turista. È perfetto per le vostre photo-opportunity perché arriva dritto al cuore dell’attrazione. Il lato argentino offre la possibilità di entrare in contatto con l’ambiente molto lentamente, apprezzandolo passo dopo passo. Ci sono vari percorsi che permettono un approccio al luogo più intimo e profondo.
Il lato brasiliano si può visitare in mezza giornata mentre quello argentino ne richiede una piena. Il biglietto d’ingresso al parco brasiliano costa 72 reais e copre una fascia oraria che va dalle 09.00 alle 17.00. Il biglietto d’ingresso al parco argentino – acquistabile solo in contanti – costa 800 pesos e l’orario di apertura va dalle 08.00 alle 18.00. Preferisco non scrivere i prezzi in euro perché il cambio varia sensibilmente a seconda del periodo.
Infine segnalo che il lato argentino permette di fare escursioni in barca che vi porteranno a pochi metri dalla Garganta del Diablo mentre il lato brasiliano propone giri panoramici in elicottero.
Cascate di Iguazu: come arrivare
Per visitare le cascate di Iguazu dal Brasile dovrete raggiungere Foz do Iguaçu. Esistono collegamenti aerei con Rio de Janeiro o São Paulo oppure numerosi pullman in partenza da moltissime città brasiliane. Io, ad esempio, ho viaggiato con un bus notturno da Curitiba e sono ripartita, sempre con un bus notturno, verso São Paulo. Considerate che, purtroppo, lo Stato del Paranà non è tra i più sicuri. Io sono testimone di una brutta esperienza. Il mio autobus ha dovuto sostare un’ora in una stazione di servizio perché alcuni banditi avevano fermato e rapinato altri pullman turistici. Una volta arrivata la polizia siamo stati scortati fino a destinazione. Queste cose capitano molto più spesso di quanto possiate immaginare.
Per visitare le cascate di Iguazu dal Brasile dovrete raggiungere Cataratas del Iguazu e, successivamente, Puerto Iguazù. Esistono collegamenti aerei da Buenos Aires o autobus che, partendo sempre dalla capitale, impiegano circa 18 ore per raggiungere la destinazione.
Attraversare il confine
L’attraversamento dei confini può avvenire con autobus, taxi o tour organizzati. Il mezzo più economico è il bus ma potrebbe volerci troppo tempo perché purtroppo alcune pratiche doganali sono lunghe. Vi verrà chiesto di scendere dall’autobus, attraversare a piedi il confine e aspettare la partenza di un nuovo bus. Sconsiglio invece i tour organizzati perché sono più cari dei pullman e ugualmente lenti. Se avrete modo di formare un vostro piccolo gruppo il taxi è certamente la soluzione migliore. Mettete in conto d’impiegare circa un’ora e mezzo per raggiungere l’altro lato delle cascate.
Cascate di Iguazu: quando andare
Le cascate di Iguazu sono visitabili tutto l’anno. Il clima è prevalentemente tropicale con tassi d’umidità elevatissimi. Da ottobre a marzo le piogge sono più frequenti e il clima può raggiungere livelli di afa e umidità pari al 90% mentre da aprile a settembre le temperature sono più fresche ma le piogge diminuiscono.
La maggior parte del turismo nazionale si concentra nei mesi di Gennaio e Febbraio, quando brasiliani e argentini sono in vacanza. In questo periodo i prezzi degli alloggi salgono notevolmente e si rileva la massima portata d’acqua delle cascate. Nei mesi di Luglio e Settembre c’è invece il rischio di trovare l’area parzialmente asciutta, soprattutto in questi ultimi anni con i numerosi cambiamenti climatici in corso.
Cascate di Iguazu: consigli di viaggio
1) Vale la pena trascorrere nei parchi naturali almeno due giornate, una nel versante brasiliano e l’altra in quello argentino. Ricordatevi quindi di portare sempre con voi il passaporto.
2) Portate con voi degli abiti impermeabili, una crema solare e del repellente contro gli insetti. Fate particolare attenzione a coprire eventuali macchine fotografiche o telefonini perché il rischio di bagnarsi è davvero alto, soprattutto nei pressi della foce e con giornate di forte vento.
3) Se avete intenzione di partecipare a qualche escursione particolare portate con voi delle infradito e un costume.
Il lato argentino
Per raggiungere l’ingresso del parco da Puerto Iguazù dovrete prendere un bus o un taxi che in 30 minuti vi porterà a destinazione. Sul lato argentino sono disponibili tre diversi percorsi: il circuito inferiore, quello superiore e il circuito della Garganta del Diablo. Il mio consiglio è di percorrerli seguendo l’ordine in cui li ho riportati.
Come annunciato dal nome, il circuito inferiore – 3 km in totale andata e ritorno – si sviluppa alla base delle cascate e vi permette d’iniziare a entrare in contatto con la fauna e la flora locali. Qui sarà possibile imbattersi in qualche piccola cascata. Il circuito superiore è leggermente più lungo – 4 km in totale tra andata e ritorno – e permette di ammirare diverse cascate dall’alto. Termina presso il salto di San Martin dal quale s’intravede da lontano la passerella che conduce alla Garganta del Diablo.
Il circuito della Garganta del Diablo è il più spettacolare. Ci si arriva prendendo un trenino all’ingresso del parco – considerate che spesso si forma una lunga fila – e camminando poi lungo alcune passerelle in legno. Il punto d’arrivo è un balcone che vi permetterà di farvi affacciare sulla gola più profonda di tutto il complesso di Iguazù. Un salto di oltre 80 metri che provoca un rumore assordante e molti schizzi d’acqua. Un catalizzatore d’energia davvero potente.
L’esperienza in gommone
Il lato argentino offre anche la possibilità di organizzare un’escursione in gommone ai piedi delle cascate. Se deciderete di prendervi parte verrete imbragati e dotati di salvagenti di sicurezza. Preparatevi a una doccia paragonabile a quella che si affronta nelle attrazioni “bagnate” dei parchi di divertimento. Per questo motivo consiglio di portare con voi ciabatte e costume. L’esperienza, pur essendo adrenalinica, è adatta a tutte le età.
Inoltre, se amate gli sport outdoor, potrete partecipare anche a un’escursione in kayak, ovviamente lontana dalle cascate.
Il lato brasiliano
Per raggiungere l’ingresso del parco da Foz do Iguaçu dovrete prendere l’autobus cittadino diretto all’aeroportoche in 20 minuti vi lascerà a destinazione. Una volta arrivati per raggiungere le cascate dovrete salire su un bus a due piani e scendere alla terza fermata. Da qui avrà inizio il vostro percorso nella foresta.
A differenza del lato argentino in Brasile vi è un solo circuito che porta direttamente ai piedi della Garganta del Diablo. Durante l’avvicinamento al punto di maggior interesse potrete trovare numerosi scorci panoramici dai quali scattare magnifiche fotografie.
Il parco das Aves e l’esperienza in elicottero
Se sul lato argentino potrete fare un’escursione in gommone, su quello brasiliano è possibile partecipare a un volo in elicottero di 10 minuti. Il costo non è proibitivo ma io all’epoca non potevo permettermelo. Per chi lo volesse con 100 euro è possibile sorvolare le cascate di Iguazu con un elicottero che contiene 6 persone. La scelta dei posti è a discrezione dell’autista e non possono essere cambiati durante il volo.
Una seconda esperienza disponibile solo sul lato brasiliano è la visita del Parque da Aves, un parco per il recupero e la conservazione di varie specie animali e vegetali. Qui si possono ammirare pappagalli, colibrì, coccodrilli, serpenti, anaconde, tucani e tantissimi altri animali. Vi è inoltre una zona dedicata solo alle farfalle.
Se volete scoprire le altre mete del mio viaggio in Brasile vi rimando alla sezione del blog dedicata a questa nazione. Se invece volete segnalarmi strutture ricettive o cambiamenti in merito alla destinazione raccontata in quest’articolo vi prego di lasciare un commento qui sotto.
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