Un viaggio a Reims, città di Champagne e incoronazioni
Se state pensando di organizzare un viaggio nella città di Reims, in Francia, vi consiglio di leggere attentamente questa mia guida.
Sarò sincera: Reims non mi ha fatto innamorare. Anzi, a tratti, l’ho trovata una città “soporifera” e “svogliata”. Tuttavia, capisco che non si possa prescindere da un viaggio nella regione della Champagne senza visitare la sua località più conosciuta.
Reims è famosa in tutto il mondo per due motivi: le incoronazioni e le crayères di Champagne. La città conta circa 120.000 abitanti, molti dei quali universitari.
Le mie aspettative legate a questo viaggio erano molto diverse dalla realtà. Immaginavo una città immersa nel ms-citta-di-champagne-e-incoronazioniverde e fortemente legata alle tradizioni ma Reims si è rivelata molto più industriale di quanto mi potessi immaginare. Certo, esistono giardini, castelli e antiche maison di Champagne ma la prima impressione è di trovarsi davanti a una città postmoderna con poca identità.
Un viaggio a Reims: i siti dell’UNESCO
La città di Reims possiede tre siti appartenenti al Patrimonio Mondiale dell’UNESCO:
1. La Cattedrale di Notre Dame di Reims
La Cattedrale “Nostra Signora di Reims” è conosciuta in tutta la nazione per essere il luogo in cui sono stati incoronati quasi tutti i re di Francia. Un capolavoro dell’architettura gotica che ha resistito a otto secoli di storia, interrotti da eventi devastanti come guerre, incendi e saccheggi.
Le dimensioni di questa cattedrale sono straordinarie: 150 mt di lunghezza, 48 mt di larghezza e 83 mt d’altezza. La facciata occidentale della Cattedrale ha tre portali d’ingresso, uno più bello dell’altro. All’esterno sono presenti 2303 statue tra cui il famosissimo “angelo del sorriso”. L’interno, invece, è impreziosito da meravigliose vetrate realizzate da importanti artisti. Le mie preferite sono quelle di Marc Chagall – su un fondale blu – e di Imi Knoebel – una vera e propria esplosione di colori. Entrambi utilizzano tecniche astratte. Infine, segnalo le vetrate di Hacques Simon che illustrano le fasi della lavorazione del vino, un omaggio e trait d’union con la regione della Champagne.
2. Il palazzo di Tau
Per comprendere appieno il valore storico della Cattedrale di Reims dovrete visitare anche l’adiacente Palazzo di Tau. Quest’edificio barocco ha ospitato i ricevimenti di tutti i re di Francia. Nelle sue sale i reali alloggiavano, si vestivano e preparavano sontuosi banchetti. L’ultima cerimonia si tenette nel 1825 con Carlo X.
Oggi Palazzo di Tau è la sede ufficiale del Museo della Cattedrale, nel quale sono conservati tesori d’inestimabile valore. Tra tutti segnalo:
- La Santa Ampolla
- Il talismano di Carlo Magno
- Il calice di Saint-Remi
- La replica della corona usata nel 1722 per l’incoronazione di Luigi XV
- Il cappotto indossato durante l’incoronazione di Carlo X
3. L’abbazia e il museo di Saint-Remi
L’abbazia di Saint-Remi, costruita nell’XI secolo e distrutta durante la Prima Guerra Mondiale, oggi conserva le reliquie dell’Arcivescovo Remi, Santo Patrono della città. L’edificio, parzialmente ricostruito, è un mix d’architettura romanica e gotica. Anche qui sono presenti meravigliose vetrate. Oltre all’abbazia troverete un museo che ospita importanti collezioni sulla storia della città di Reims dalla preistoria alla Seconda Guerra Mondiale.
Un viaggio a Reims: lo champagne
Non potrete dire di aver organizzato un viaggio a Reims senza aver visitato almeno un paio di maison di champagne. Sotto la città di Reims scorrono 120 km di gallerie sotterranee in cui “riposano” le bollicine più famose al mondo. Queste cave di gesso d’epoca romanica sono chiamate, in francese, “crayères” e mantengono una temperatura naturale di 10/12 gradi e un’umidità del 90%, perfetta per l’affinamento del vino.
A Reims sono presenti alcune delle maison di champagne più blasonate: Taittinger, Veuve Clicquot, Ruinart, Pommery, etc.. Tuttavia, personalmente, credo che le visite più interessanti e meno commerciali si svolgano a Epernay e dintorni. Ora descriverò le due cantine che ho deciso di vedere e le motivazioni che mi hanno spinto a farlo.
Ruinart: la maison delle cattedrali bianche
Nel 1729, grazie alla famiglia Ruinart, nasce la prima maison di champagne. Nicolas Ruinart – prima generazione – inizia la sua attività vendendo qualche bottiglia a un ristretto numero di amici avvocati. Irénée Ruinart – terza generazione – diventa sindaco di Reims mentre Edmond Ruinart – quarta generazione – esporta lo champagne in Russia e negli Stati Uniti.
Oggi Ruinart fa parte del gruppo LVMH e conta 20 crayères, dispose su due livelli, per un totale di circa 8 km di cave gessose. Queste cattedrali bianche, collocate 38 metri sotto terra, sono le uniche in città ad essere state inserite nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO e classificate come sito storico.
Maison Ruinart offre un interessante tour delle sue cantine, accompagnato dalla degustazione di uno champagne “base” e una “riserva” delle linee Rosè o Blanc de Blancs, tutti rigorosamente affinati in tini d’acciaio. Il costo della visita è di 70 euro. Per la linea Rosè l’annata vintage in degustazione è un 2007 mentre per il Blanc de Blancs è un 2009 (il mio preferito). La visita, a mio avviso, è molto impersonale e, a tratti, potreste addirittura sentirvi in imbarazzo per la troppa formalità delle guide. Tuttavia, maison Ruinart resta una meta imprescindibile per chiunque voglia organizzare un viaggio a Reims.
Inoltre, Maison Ruinart ha sempre avuto collegamenti diretti con il mondo dell’arte e quest’aspetto, durante la visita, è ampiamente manifestato. Le opere che ho apprezzato maggiormente sono state due:
1. la prima – intitolata “Getting Back to the Roots” – è un’installazione sonora e visiva collocata all’interno delle crayères. L’opera è stata realizzata dal duo di artisti Mouawad Laurier per il quarto centenario della maison. Un vero e proprio spettacolo esperienziale che vuole unire il mondo dell’arte, lo sviluppo sostenibile e l’intelligenza artificiale.
2. la seconda è un camouflage fotografico dell’artista cinese Liu Bolin che, attraverso la pratica della mimetizzazione, ha reso onore alle gesta dei lavoratori della maison Ruinart.
Vranken-Pommery: la maison trasformata in parco tematico
Un parcheggio e un ingresso degno dei migliori parchi tematici, la possibilità d’acquistare i biglietti tramite totem digitali, tornelli e braccialetti colorati per identificare le diverse tipologie di tour. Questa è l’accoglienza che riserva maison Vranker-Pommery, una tenuta ricca di torrette, merlate e torrioni. Se, come me, siete dei veri appassionati di vino la prima intenzione potrebbe essere quella di voltarvi e scappare. Tuttavia, per quanto commerciale e “mass market” possa essere, quest’esperienza va sicuramente inclusa in un viaggio a Reims.
Pommery è anche la prima maison a offrire un tour autoguidato delle sue cantine gessose, grazie ad un percorso audio/digitale scaricabile tramite un QR code. Durante la visita ammirerete una piccola parte dei 18 km di gallerie sotterranee in cui si trovano 120 crayères e migliaia di bottiglie. Vi si accede tramite una magnifica scalinata e, durante la passeggiata, vedrete numerose opere d’arte contemporanea che vengono “rinnovate” ogni anno. Tutte le visite terminano con la degustazione di uno o più calici di champagne, secondo la tipologia di tour acquistato. Questi assaggi avvengono nella hall principale, dove sono collocati un paio di bar e dove si formano lunghe code.
Maison Pommery nasce intorno al 1850 dalla volontà di Alexandre Louis Pommery – commerciante di lana – e sua moglie Narcise Greno. Louis muore qualche anno dopo e Madame Pommery prende in mano le redini dell’azienda, introducendo un cambiamento epocale nel metodo di vinificazione dello champagne: ridurre la quantità di zucchero aggiunto e posticipare la vendemmia per accrescere gli zuccheri naturali presenti negli acini. Fu così prodotto e messo in commercio il primissimo Champagne Brut. Dal 2002 Paul-François Vranken porta avanti con orgoglio l’azienda vinicola Pommery.
Parc de Champagne
Nei pressi delle maison Ruinart e Pommery troverete un parco pubblico soprannominato Parc de Champagne. Sappiate che quest’oasi verde non ha nulla a che vedere con le famose bollicine ma è un buon modo per fare una breve pausa e rilassarvi dopo le visite e le degustazioni.
Un viaggio a Reims: i dintorni
Le Phare de Vezernay
L’unico luogo al di fuori di Reims che ho visitato durante il mio viaggio è stato il faro di Verzenay. Per raggiungerlo dovrete camminare su una piattaforma di legno immersa nei vigneti. Questa struttura domina il piccolissimo paese “Grand Cru” di Verzenay e, al suo interno, ospita il Museo della Vite, dedicato al vino e alla sua coltivazione. I visitatori possono salire i 120 gradini che portano alla sommità del faro e scattare qualche fotografia. Infine, dopo la scarpinata, vi sarà la possibilità di degustare qualche champagne proveniente dai vigneti vicini.
Un viaggio a Reims: dove mangiare e dove alloggiare
Partendo dal presupposto che ho preferito di gran lunga la cittadina di Epernay, Reims offre sicuramente molta più scelta sia in ambito gastronomico che nell’hôtellerie.
Tra i ristoranti della città voglio consigliarvi Le Crypto, inserito a pieno titolo nella guida Michelin. Un bristot, gestito da Frédéric Dupont, che propone poche portate scritte su una lavagna nera. Piatti raffinati ma non troppo elaborati, ottima carta dei vini e servizio attento. Insomma, un buon locale!
Sugli alloggi avrete moltissima scelta. Io, questa volta, ho puntato al risparmio e ho selezionato una struttura fuori dal centro chiamata Akena City Reims Bezanne. Il rapporto qualità/prezzo è ottimo quindi, se non avete grandi pretese, prendetela in considerazione.
La regione della Champagne
Se avete intenzione di continuare il vostro viaggio nella regione della Champagne non perdetevi il mio articolo che parla di cosa vedere a Epernay e di quali maison visitare al di fuori di Reims. Scoprirete altri luoghi turistici interessanti e approfondirete la vostra passione.