Un viaggio tra le cantine della Borgogna: Armand Heitz

La tenuta di Armand Heitz nasce verso la metà del XIX secolo sotto la guida, prima, della famiglia Nié-Vantey e, poi, dei Lochardet-Heitz. Nel 2011 Armand Heitz, l’attuale proprietario, prende le redini di tutti i poderi della famiglia.

Armand è laureato in enologia e ha lavorato per anni su pochi ettari di terreno, per affinare il suo stile e conoscere meglio il terroir dei suoi vigneti. La sua viticoltura s’ispira ai principi dell’agroecologia e della permacultura: un insieme di pratiche agronomiche volte a progettare ambienti umani simili agli ecosistemi naturali. Una vinificazione “in ascolto”, poco interventista e tipicamente borgognona. Seguendo questo filone, Armand ha creato anche una linea di prodotti ortofrutticoli e alimentari che provengono da orti e allevamenti di sua proprietà.

La tenuta Heitz conta 20 ettari di vigneti tra Beaune e Chassagne-Montrachet più altri 8 ettari in Beaujolais. La produzione totale s’assesta intorno alle 150.000 bottiglie annue con 56 diverse referenze. Tra queste le denominazioni più prestigiose sono sicuramente i 1er Cru provenienti dai vigneri delle tenute di Pommard, Chevalier-Montrachet, Chassagne Montrachet, Meursault e Beaune.

La moglie di Armand è un architetto ed è a lei che si deve la ristrutturazione dell’attuale sala di degustazione a Pommard, la direzione dei lavori presso l’Hotel Château di Chassagne-Montrachet – che possiede 9 stanze meravigliose – e la creazione di alcuni disegni presenti nelle etichette dei loro vini.

La degustazione

I vini di Armand Heitz hanno uno stile purissimo, fedele al loro terroir. La sostenibilità ambientale e il profondo rispetto per le vigne rendono questi vini trasparenti e dalla forte identità: colori nobili, fine espressione aromatica e perfetto equilibrio.

Il costo della degustazione in cantina parte da 30 euro a salire, a seconda delle referenze che si vogliono assaggiare. Noi siamo stati accolti da Benoît che si è rivelata un’ottima guida.

1. Folie Sauvage 2020

40% Pinot Nero e 60% Gamay. Uve provenienti dai vigneti di Coteaux Bourguignon e Beaujolais. Un vino abbastanza leggero, fresco e di facile beva.

2. Beaune 1er Cru Avaux 2019

Pinot nero affinato 14 mesi in botte. Potenziale d’invecchiamento di circa 10 anni.

Nonostante la denominazione di Beaune sia stata offuscata da vini troppo commerciali, non dobbiamo cadere nella trappola della generalizzazione. Provare per credere!

3. Pommard 1er Cru Monopole Clos des Poutures 2020

Pinot nero affinato 14 mesi in botte. Potenziale d’invecchiamento di circa 15 anni. Un vino fruttato, complesso e longevo.

Pommard, pur trovandosi in Côte de Beaune, è famosa principalmente per i suoi vini rossi dove, su 300 ettari totali, ben 100 sono 1er Cru. In questo caso parliamo di un “monopole”, ovvero di un 1er Cru i cui vigneti sono di proprietà di un’unica azienda.

4. Sol de rosée 2021

Un pinot nero rosato, fresco ed elegante, con sentori di fragola e latte, facile da bere con gli amici a qualsiasi ora del giorno.

In Borgogna molti sottovalutano i rosé, classificandoli come vini di serie B. In realtà, Armand Heitz insegna che per produrli ci vuole la medesima attenzione utilizzata per i 1er Cru.

5. Coteaux de l’Auxois 2020

Questa denominazione è abbastanza sconosciuta al grande pubblico. Tuttavia, regala un vino da uve 100% chardonnay fresco, minerale e gourmet.

6. Meursault 2019

Uno chardonnay fresco e armonioso con un potere d’invecchiamento di circa 7 anni. Affina 7 mesi in botti “nuove”.

7. Chassagne-Montrachet 1er Cru Morgeot Blanc 2020

Chardonnay con un potenziale d’invecchiamento fino a 15 anni. Un vino complesso, minerale e persistente, con sentori di frutti bianchi e rosmarino.

La denominazione 1er Cru Morget copre 58 ettari. I vini sono più o meno ricchi a seconda del contenuto d’argilla del terreno e del lavoro del viticoltore.

Pommard

Pommard è un piccolo villaggio situato nella regione della Côte de Beaune, in Borgogna, famoso per la produzione di vini rossi Pinot Noir. La principale ragione che spinge i turisti a visitarlo è la presenza di numerose cantine, tra cui quella appena descritta e il famosissimo Château de Pommard.

Consiglio d’inserirlo all’interno in un tour che comprenda la città di Beaune o Digione e i villaggi di Puligny Montachet o Gevrey Chambertin.