Visita alla cantina San Polo, Montalcino
Oggi vi porto a conoscere una delle oltre 200 cantine presenti nel Comune di Montalcino: il suo nome è San Polo e si trova nel versante Sud/Est della collina, ai piedi del Monte Amiata. È qui che – dal 2007 – la proprietaria Marilisa Allegrini, con l’aiuto delle figlie Carlotta e Caterina, porta avanti la lunga tradizione vitivinicola della sua famiglia, già proprietaria di numerose tenute in Valpolicella.
L’azienda vinicola conta 22 ettari di proprietà, di cui 16 vitati a Sangiovese. Tutti i terreni sono ubicati nei pressi della cantina, a circa 450 mt sopra il livello del mare, ma ognuno presenta caratteristiche molto diverse tra loro. La filosofia di San Polo vuole esaltare il concetto di “terroir”: il ciclo biologico della vigna e il contesto pedoclimatico devono essere in perfetta sintonia. Questo è uno dei motivi principali che ha spinto Marilisa Allegrini e l’enologo Riccardo Fratton a parcellizzare i vigneti secondo la loro posizione, sfruttando al meglio ogni singola caratteristica. L’esempio più calzante di questa filosofia è dato dai Cru Podernovi e Vignavecchia che, pur trovandosi praticamente l’uno accanto all’altro, sono profondamente diversi per esposizione, pendenza e caratteristiche del suolo.
Nel 2017 la cantina San Polo, a Montalcino, riceve la certificazione biologica che rende ancora più concreto il suo impegno nei confronti dell’ambiente e del futuro sostenibile.
La cantina San Polo, Montalcino
La struttura della cantina San Polo è un esempio di bio-architettura, concepita per ridurre al minimo l’impatto ambientale e il dispendio energetico. Le caratteristiche che la rendono così “green” sono:
- il totale interramento della cantina che permette di mantenere una temperatura costante;
- la forma “a tunnel” che favorisce un percorso spontaneo per tutte le fasi della vinificazione;
- il raffreddamento dell’edificio che avviene in maniera completamente naturale, grazie all’esistenza di un termolabirinto;
- la presenza di camini solari posti all’esterno della struttura che estraggono l’aria calda prodotta durante la fermentazione;
- il rivestimento in tufo delle pareti all’interno della barricaia che assorbono o rilasciano umidità.
In cantina troviamo vasche in cemento, vasche in acciaio, botti piccole, botti grandi e anfore in terracotta. Scopriremo insieme, durante la degustazione, in quali recipienti affinano i diversi vini di San Polo.
Un’ultima curiosità: la proprietà sta portando avanti un ambizioso progetto di ristrutturazione che le permetterà di aggiungere altre aree dedicate all’hospitality.
La degustazione
San Polo propone agli appassionati un’esperienza gustativa completa: 5 vini con la possibilità d’aggiungere anche un ultimo calice “bonus”. Tutte le referenze – per un totale di circa 145.000 bottiglie annue – sono prodotte con solo uve 100% Sangiovese.
Rubio 2020
Chiamato Rubio per via del suo colore rosso intenso, questo vino è affinato esclusivamente in tini d’acciaio. Un vino fresco e versatile, molto fruttato.
Rosso di Montalcino 2020
Un Rosso di Montalcino con grande personalità. Fermentazione in vasche di cemento e affinamento di 12 mesi in botti grandi. Un vino fresco e ben bilanciato.
Amphora Vignamasso 2020
Questo vino è senza dubbio il mio preferito. È prodotto con uve del vigneto “Vigna del Masso” che vengono vinificate e affinate in anfore di terracotta per circa 14 mesi. Un vino giovane ma molto elegante.
Brunello di Montalcino 2018
È il vino più rappresentativo dell’azienda e del territorio. Fermentazione in vasche di cemento e affinamento di 24 mesi in botti grandi e di 6 mesi in bottiglia. Un vino corposo, dai tannini ben definiti e con sentori di frutti rossi, sottobosco e caffè.
Brunello di Montalcino Podernovi 2017
Il Cru Podernovi rispecchia prepotentemente le caratteristiche del suo terroir: argilloso, calcareo e con una forte attitudine a trattenere l’acqua. Il vino che ne risulta è intenso, erbaceo, fresco e con sfumature di liquirizia. Affinamento di 30 mesi in botti grandi di rovere di Slavonia, seguiti da 6 mesi in bottiglia.
Brunello di Montalcino Vignavecchia 2015
Più che un vino “bonus” si tratta di un vero e proprio regalo! Vignavecchia è il Cru più pregiato della tenuta, prodotto solo in annate selezionate da un vigneto di 2 ettari estremamente pendente e ad alta concentrazione. Un vino complesso, intenso, muscolare, con sentori di frutta nera e spezie. Affinamento di 30 mesi in tonneaux di rovere francese seguiti da 6 mesi in bottiglia.
Inutile nasconderlo: Montalcino è una delle mie zone vitivinicole preferite. Se volete approfondire l’argomento sappiate che ho scritto un articolo che racconta altre sei cantine di Montalcino, con una descrizione dettagliata dei tour e delle degustazioni. Infine, dato che probabilmente vi troverete in zona, non perdete i miei consigli su cosa vedere in Val d’Orcia.