Istria da scoprire: il vino e le sue cantine
Se dico Istria la prima associazione che balena nella mente di molte persone è di spiagge bianche e mare cristallino. Tuttavia, questa regione della Croazia si sta facendo conoscere in Europa anche per la sua enogastronomia. Tra i prodotti più famosi dell’Istria troviamo l’olio, i tartufi e – ovviamente – il vino.
Ed è proprio sulla viticultura istriana che si basa quest’articolo, che vi introdurrà alla scoperta delle “strade del vino” e delle cantine più famose.
Qualche curiosità sul vino istriano
Perché il vino dell’Istria è venuto alla ribalta solo in questi ultimi anni?
Fino agli anni ’90 la Jugoslavia ha imposto un unico grande sistema di cantine sociali che ha scoraggiato la maggior parte degli investimenti nel settore vinicolo. Negli ultimi 30 anni, invece, con l’avvento della proprietà privata delle cantine, il vino istriano ha iniziato a muovere i suoi primi passi verso un’enologia più moderna, proprio come i suoi vicini di casa sloveni.
Quali sono le varietà autoctone che potete trovare in Istria?
In Istria le più importanti varietà autoctone sono la Malvasia Istriana e il Terano, seguite a ruota dal Moscato di Momiano.
Malvasia
La Malvasia, il vitigno a bacca bianca per eccellenza, detiene il 60% di tutta la produzione vinicola istriana. La sua storia inizia nel XIII secolo, quando la Malvasia arrivò in Croazia passando dal Peloponneso. Il colore del vino va dal giallo paglierino al giallo dorato; i sentori più riconoscibili sono quelli di mela, prugna e albicocca. I vini sono freschi, strutturati e molto aromatici.
Terrano
Questa varietà autoctona fu menzionata per la prima volta alla fine del XIV secolo e, per anni, è stato il vitigno a bacca nera più diffuso di tutta l’Istria. Il colore del vino è rosso rubino, con tracce violacee che si notano durante la rotazione del bicchiere. Non è un vino particolarmente forte e ha una bassa gradazione alcolica. I sentori più riconoscibili sono quelli riconducibili ai frutti rossi, come i lamponi.
Moscato di Momiano
Questa varietà autoctona, coltivata esclusivamente nell’area di Momiano, deriva dal Moscato Bianco. La posizione dei suoi vigneti, incastonati tra le colline ma con il beneficio della brezza marina proveniente dalle coste istriane, lo rendono unico nel suo genere. Solitamente viene utilizzato per produrre vini semidolci dallo straordinario aroma e dal colore dorato.
Le cantine istriane più famose
Un breve viaggio attraverso le “strade del vino” e le cantine dell’Istria più famose, scelte in base a diverse caratteristiche paesaggistiche e qualitative.
Quando visitare le cantine istriane?
L’autunno è il mese migliore, soprattutto per via della presenza del famoso tartufo istriano. Tuttavia, anche la primavera può essere un’ottima stagione. Se cercate qualcosa di particolare sappiate che ogni anno – l’11 di novembre – in Istria si svolge una festa in onore di San Martino, protettore dei vitigni, e si assaggiano tutti i vini della nuova vendemmia.
Kabola
Kabola nasce nel 1891 ma la sua storia più recente risale al 2003, quando Marino Markežić costruisce l’attuale cantina e decide di dedicarsi totalmente alla produzione vinicola. Oggi l’azienda possiede 20 ettari e produce circa 120.000 bottiglie annue.
Quello che mi ha spinto a scegliere questa cantina è stato un mix di glamour e attenzione per le scelte “responsabili”. Vi spiego meglio: Kabola, nel 2022, è stata il set cinematografico di alcune scene del film hollywoodiano Hitman Wife’s Bodyguard. Kabola, tuttavia, è anche un’azienda biologica, con tanto di certificazione bio, che dal 2009 si è impegnata a intervenire il meno possibile in vigna e in cantina, cercando di conservare l’espressione del territorio in tutti i suoi vini.
Qualche curiosità? Il loro logo raffigura un raspo e omaggia il fondatore Marino Markežić, grazie alla presenza di due M. Il nome Kabola, invece, significa “colle più alto”. Infatti, la cantina è ubicata su una collina a 275 mt sopra il livello del mare, chiamata Stanzia.
La degustazione
Secco 2022, 100% Moscato di Momiano
L’entry level della cantina: delicato, fresco e beverino.
Malvazija 2022, 100% Malvasia Istriana
La referenza più venduta della cantina: equilibrato, minerale e armonico.
Malvazija Unica 2020, 100% Malvasia Istriana
Il mio preferito: intenso, sapido e corposo, con un retrogusto di burro e una nota amara di mandorla.
Teran 2020, 100% Terrano
Un vino rosso caldo e morbido, di corpo medio, con sentori di ciliegia matura e amarena.
Cuvee Supremo 2018, Cabernet Sauvignon, Merlot e Terrano
Un blend di taglio bordolese con la varietà Terano.
Muškat Momjanski 2022, 100% Moscato di Momiano
Un vino semi-dolce fresco, armonico e con un piacevole retrogusto di albicocca.
Anfora Malvasia e Anfora Terrano
Kabola produce due referenze che fanno macerazione in anfore d’argilla. Per questo tipo di vinificazione utilizzano le uve che provengono dal loro vigneto più prestigioso: il CRU “Stanzia”.
Clai
Giorgio Clai, nel 2001, lascia la ristorazione e fonda la sua azienda vinicola nel comune di Buje, in Istria. Dopo circa 15 anni decide d’affidare la cantina al suo vicino di “terra” Dimitri, insegnandogli tutti i trucchi del mestiere. Recentemente, l’eredità di Giorgio Clai è passata nelle mani di Tim, enologo proveniente dal Sud Africa, che avrà l’arduo compito di tenere alto il prestigio della cantina.
L’azienda vinicola Clai opera in regime organico, tendente al biodinamico, ed è distribuita in Italia da tripleA. Giorgio Clai ama definire i suoi prodotti “vino da uva”. Il suo credo si basa su un ritorno al passato in cui la valorizzazione della vigna e l’identità dei terreni prevalgono su qualsiasi modernizzazione. La cantina è figlia della stessa filosofia: le uve vengono vinificate con grandi macerazioni, senza aggiunta di enzimi e con lieviti selezionati.
Clai possiede 10 ettari, coltivati con 7 differenti varietà, e produce un massimo di 30.000 bottiglie annue.
La degustazione
Il filo conduttore dei vini di questa cantina è la veridicità, la potenza, il carattere e la struttura. Noi abbiamo assaggiato cinque diverse referenze e due vini non imbottigliati, direttamente dalla botte.
Pjenusac Brut Nature 2019, 40% Chardonnay, 20% Malvasia Istriana, 40% Negra Tenera
Fermentazione spontanea dei tre mosti e poi assemblaggio in vasche d’acciaio inox. Uno spumante di grande beva e finezza.
Malvazija Baracija 2018, 100% Malvasia Istriana
Macerazione sulle bucce per 40 giorni e fermentazione spontanea in tini di rovere. Affinamento per 1 anno per metà in botti grandi di legno e per la restante parte in tini di acciaio inox. Un vino bianco secco, profumato e altamente minerale.
Malvazija Sveti Jakov 2019, 100% Malvasia Istriana
Macerazione sulle bucce per 4 mesi e fermentazione spontanea in tini di rovere. Affinamento in botti grandi per 22 mesi. Un vino profondo, complesso e molto minerale.
Ottocento Bianco 2020, Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon Blanc e Malvasia Istriana
Macerazione sulle bucce per 10 giorni e fermentazione spontanea in tini di rovere. Affinamento per 15 mesi in botti grandi di rovere. Un vino compiuto, generoso e di grande potenza.
Baracija, 100% Refosco
Affinamento per un anno in botti di legno da 1000 a 2500 litri. Un vino rosso energico e vitale.
Kozlovic
Tra le cantine istriane Kozlovic è sicuramente la più commerciale e visitata, anche da gruppi organizzati e pullman. Non classificherei il suo vino come il migliore dell’Istria ma la prenderei in considerazione per via della struttura e del panorama.
La cantina, estremamente moderna e ben integrata con l’ambiente circostante, è costruita su una collina di fronte alle rovine del Castello di Momiano. La struttura è articolata su tre piani e sfrutta le pendenze per eliminare pratiche di cantina invasive e poco sostenibili. Kozlovic dispone di pareti verdi, un sistema di raffreddamento naturale del tetto e riciclaggio biologico dell’acqua.
L’azienda vinicola, arrivata ormai alla quinta generazione, è operativa dal 1904 e conta 30 ettari vitati di proprietà e 10 ettari da conferitori. Le bottiglie annue prodotte sono circa 250.000.
La degustazione
Kozlovic possiede moltissime referenze ma i tour guidati, solitamente, si limitano a farvi assaggiare i vini più commerciali.
Valle 2022, 80% Malvasia Istriana 20% Sauvignon Blanc
Un vino aromatico e giovane, di facile beva.
Momjan Muscat Dry 2022, 100% Moscato di Momiano
Vino asciutto e preciso, perfetto per un aperitivo al mare.
JRE Malvazija, 2021
Un vino “edizione limitata” servito esclusivamente nella cantina Kozlovic e nei 15 ristoranti istriani del gruppo JRE. Le bottiglie sono limitate e firmate dall’enologo. Una bella operazione di marketing.
Teran 2021, 100% Terrano
Complesso ma non complicato, con il caratteristico sentore di amarene e frutti di bosco.
Santa Lucia Malvazija, 2017, 100% Malvasia Istriana
Il mio preferito: macerazione e affinamento in botti di rovere. Un vino fruttato, elegante e minerale, con una grande potenzialità d’invecchiamento.
Veralda
Veralda è una cantina ubicata su una delle famose colline che circondano Buje. La superficie totale dei suoi vigneti, attualmente, è di 26 ettari vitati, coltivati in regime biologico. Il totale della produzione annua della cantina è di circa 175.000 bottiglie.
La degustazione
Il motivo che mi ha spinto a visitare quest’azienda vinicola è stata l’ampia gamma di bollicine (sparkling wine). La nostra degustazione si è quindi concentrata su queste referenze. Abbiamo assaggiato anche dei vini rossi e bianchi ma non li ritengo degni di nota.
Blanc, 100% Malvasia Istriana
Affinamento in bottiglia per 12 mesi. Uno spumante fruttato, fresco e di medio corpo.
Xtrian Brut, 100% Terrano
Affinamento in bottiglia per 24 mesi. Uno spumante rosato molto fruttato, con una spiccata nota di uva spina, brioche e crosta di pane.
Blanc de Noir, 100% Refosco
Un vino fruttato, corposo e con un lungo retrogusto.
Brut Nature, 50% Terrano e 50% Malvasia Istriana
Affinamento in bottiglia per 24 mesi. Uno spumante fresco e fruttato, con spiccate note di lampone e crosta di pane.
Pét-Nat, 100% Terrano
Il mio preferito: rustico, rinfrescante di facile beva e dal sapore di succo d’uva spremuto.
Termina qui il nostro viaggio in Istria, tra vino e cantine. Tuttavia, se volete scoprire qual è la mia azienda vinicola preferita non perdetevi l’articolo dedicato a Roxanich e al paese di Montona, in cui troverete anche consigli su dove dormire e mangiare in Istria.