Giordania: cosa vedere a Petra, itinerario di 1 giorno
Petra è il motivo principale per cui il 90% dei turisti decide di visitare la Giordania. Oltre a essere un sito Patrimonio dell’UNESCO dal 1985, questo luogo magico è anche una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno. Ma, per organizzare un viaggio perfetto a Petra dovrete assolutamente sapere cosa vedere.
Petra fu costruita più di 2000 anni fa dal popolo nabateo e, per centinaia d’anni, divenne uno snodo importantissimo per i commerci tra l’Egitto e l’Antica Mesopotamia. Successivamente, Petra entrò a far parte dell’Impero Romano e continuò ad essere al centro dei commerci fino al terremoto del IV secolo d.C. A partire da quella data – e fino al 1812 d.C. – questo luogo storico venne dimenticato da tutti. Fu solo grazie allo svizzero Johann Ludwig Burckhardt che questa “città perduta” venne finalmente ritrovata.
Informazioni utili per visitare Petra
Costi
Se avete intenzione di restare in Giordania per almeno 4 giorni il mio consiglio è quello di acquistare online il Jordan Pass al costo di 70 JD (circa 93 euro). Con questo pass avrete inclusa la visita di un giorno a Petra, il visto turistico e numerosi altri siti storici e musei, come ad esempio il deserto del Wadi Rum di cui vi parlerò nel prossimo articolo. Il solo ingresso a Petra per una giornata costerebbe invece 50 JD (circa 70 euro). In nessuno di questi pass è inclusa Petra by Night che ha un costo di 17 JD ma che, a mio avviso, non vale la pena prendere in considerazione.
Quando visitare Petra
Prima di scoprire cosa vedere a Petra capiamo insieme qual è il momento migliore per visitarla. L’unica stagione da evitare è l’estate perché le temperature diventano veramente estreme e possono raggiungere anche i 40/45 gradi. Dovendo camminare moltissimo capite che non è proprio l’ideale. I mesi migliori sono Aprile/Maggio e Ottobre/Novembre. Tuttavia, io l’ho visitata nel mese di Dicembre e devo dire che il clima è stato più che piacevole, con giornate “temperate”. Ovviamente in inverno c’è sempre il rischio d’andare incontro a piogge improvvise.
Petra e la sicurezza
Nonostante i conflitti – anche recenti – che avvengono spesso nei territori confinanti con la Giordania, Petra e tutta la nazione rimangono posti sicuri. Il rischio di terrorismo è bassissimo e il popolo giordano è pacifista, anche per via del fatto che la sua economia si basa moltissimo sul turismo.
Come raggiungere Petra
Il modo migliore per raggiungere Petra è prendere un volo verso Amman o Aqaba. La prima dista circa 3 ore dal sito Patrimonio UNESCO mentre dalla seconda mettete in conto 2 ore di macchina. L’opzione preferita da quasi tutti i turisti è il noleggio di un’auto che vi permetterà di vedere altri luoghi meravigliosi di questa nazione, come ad esempio il deserto del Wadi Rum. Il costo di noleggio è tutt’altro che proibitivo. Con 50 euro al giorno potete affittare una station wagon. Se vi piace guidare vi consiglio di percorrere la Strada dei Re che, da Amman, in circa 4 ore ½ vi condurrà a Petra attraversando diversi siti storici. Per coloro che non vogliono o non possono guidare un’auto a noleggio vi è la possibilità di muoversi con bus turistici o bus pubblici.
All’interno di Petra, invece, potrete spostarvi solo a piedi o farvi aiutare da animali quali dromedari, asini o cavalli che vengono “proposti” – spesso a caro prezzo – dai numerosi beduini presenti all’interno del sito.
Cosa vedere a Petra in 1 giorno
Petra è un sito archeologico molto esteso e, per vederlo tutto, non basterebbero 5 giorni. Tuttavia, almeno che voi non amiate particolarmente i trekking, per tornare a casa con una panoramica più che esaustiva di una delle Sette Meraviglie del Mondo può bastare una sola giornata.
Attenzione: quando parlo di un’intera giornata intendo “letteralmente” dalle 7.30 della mattina fino alle 17.30 della sera. Se non siete allenati o propensi a sgambettare per tutta la giornata mettete in conto almeno 2 giorni.
Ecco l’itinerario più intelligente che potete seguire all’interno del sito:
Il Siq
Una volta pagato il biglietto d’ingresso lascerete alle vostre spalle il Visitor Center per incamminarvi in direzione del Siq, un canyon di arenaria lungo circa 1,2 km. Questo percorso è molto suggestivo quindi godetevelo sia all’andata che al ritorno, senza avere fretta di arrivare al Tesoro. È proprio in quest’occasione che osserverete per la prima volta i meravigliosi colori rosso fuoco delle rocce e le tubazioni in terracotta che venivano utilizzate per trasportare l’acqua.
Il Tesoro
Alla fine del Siq troverete il monumento che il 90% dei turisti brama di vedere non appena mette piede a Petra: il Tesoro. Questo tempio, apparso in moltissimi film – tra cui Indiana Jones e l’ultima crociata, si pensa sia stato realizzato per ospitare la tomba del Re nabateo Areta III. La sua facciata alta 40 mt e larga 28 mt è la più fotografata di tutto il sito, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Tuttavia, l’ora migliore per immortalarla va dalle 8.30 alle 10.30, poco dopo l’alba.
La Strada delle Facciate
Questo breve tratto di strada collega il Tesoro al Teatro e ospita circa 50 tombe e case nabatee. Tra queste solo un paio sono degne di nota. Per scoprire quali vi rimando alla vostra guida o a una lettura più approfondita.
Il Teatro
Il Teatro, in buone condizioni, conta 45 file e può ospitare fino a 3000 persone. L’orchestra è scavata nella roccia mentre la scena è andata quasi completamente distrutta.
Le Tombe Reali
Un altro luogo molto visitato e apprezzato da tutti i turisti sono le Tombe Reali, che si raggiungono attraverso una scalinata che parte nei pressi del teatro. Le più famose e meglio conservate sono la Tomba dell’Urna – riconoscibile dall’enorme urna che sovrasta il timpano, la Tomba di Seta – caratterizzata da straordinarie venature rosa, bianche e gialle e la Tomba del Palazzo – la più grande di Petra. Una volta sorpassate queste tombe il sentiero proseguiva verso la cima del Jabal al-Khubtha, punto panoramico famoso per le numerose foto del Tesoro scattate dall’alto. Purtroppo, a causa di numerosi incidenti, questo percorso è oggi chiuso al pubblico. Eh sì cari instagrammers, niente più foto panoramiche!
La Strada Colonnata
Ritornando nei pressi del Teatro, dopo la deviazione presso le Tombe Reali, potrete iniziare il vostro percorso lungo la Strada Colonnata, la via centrale di Petra costruita dai romani nel 106 d.C. Un tempo questa via era delimitata da colonne, arcate e torri laterali. Oggi ciò che ne resta è solo qualche rudere.
Il Grande Tempio
Sempre lungo la Strada Colonnata incontrerete il Grande Tempio, costruito nel I secolo a.C. e danneggiato gravemente dal terremoto. Al tempio si accede tramite una rampa che conduce a monumentali propilei e, dopo una seconda rampa, si arriva al cortile sacro delimitato da un triplo colonnato. Il tempio, in origine, era alto 18 mt e il recinto sacro misurava 40 per 28 mt. Ora per individuarlo serve molta immaginazione.
Il Tempio dei Leoni Alati e la Chiesa di Petra
Dal lato opposto rispetto al Grande Tempio, su una piccola collina, troviamo invece il Tempio dei Leoni Alati, dedicato alla Dea della fertilità Atargatis, e la Chiesa di Petra con spettacolari mosaici bizantini ben conservati.
Qasr al-Bint
Il sentiero principale termina con il Qasr al-Bint, un castello che rappresentava il maggior luogo di culto di tutta la città nabatea. Qui finisce il sentiero “classico” di 4 km che percorrono praticamente tutti e che dura circa un’ora ½ (solo andata). Lo step successivo, decisamente più faticoso, sarà quello di raggiungere il Monastero.
Il Monastero
Il Monastero è il secondo edificio più fotografato di tutto il sito storico ma, a mio avviso, è molto più bello del Tesoro che, ovviamente, si classifica al primo posto. Il primo motivo è la difficoltà nel raggiungerlo, che rende la sua visione ancora più “miracolosa”. Infatti, il sentiero che da Qasr al-Bint porta al Monastero è lungo circa 2,5 km ma prevede una faticosa salita con oltre 800 gradini. I più tonici dovrebbero impiegare circa 1h nella salita e 30/40 min nella discesa. In alternativa, potrete sempre salire sul dorso di un mulo. Io ho preferito percorrere la strada a piedi perché ero terrorizzata da questi animali che si arrampicavano sulle rocce: mi sembravano davvero in bilico!
Una volta in cima troverete un piccolo bar dove rifocillarvi e diversi punti panoramici con splendide vedute sul deserto del Wadi Araba. Il Monastero, così chiamato per il ritrovamento di numerose croci bizantine, fu costruito per ospitare le spoglie del Re Obodas.
Il ritorno
Per tornare al centro visitatori dovrete per forza ripercorrere tutto il Main Trail. Alla fine della giornata avrete percorso all’incirca 14 km.
Dove dormire a Petra
Adesso che abbiamo scoperto cosa vedere a Petra non ci resta che decidere dove dormire. La cittadina sorta nelle immediate vicinanze del sito storico si chiama Wadi Musa e, ovviamente, è completamente vocata al turismo.
Tra i numerosi alberghi presenti, se avete un buon budget, vi consiglio di sceglierne uno nei pressi del centro visitatori, in modo da raggiungere il sito a piedi. Io ho alloggiato al Petra Moon Luxury Hotel e mi sono trovata molto bene. La struttura è nuova, l’ambiente raffinato e le camere sono arredate con elementi di design. Ottima anche la colazione con una vastissima scelta sia dolce che salata e piatti preparati al momento. Per finire, la vista dalla mia camera o, in alternativa, dalla piscina sul tetto è qualcosa di sorprendente: potrete godervi un tramonto meraviglioso sul deserto del Wadi Araba.
Due alternative, la prima più costosa mentre la seconda meno impegnativa, sono il Mövenpick Resort Petra e il Petra Guest House.
Dove mangiare a Petra
Per concludere questo articolo su “cosa vedere a Petra” nel migliore dei modi voglio consigliarvi anche due ristoranti testati dalla sottoscritta nei quali ho mangiato divinamente spendendo al massimo 18 euroin due. Entrambi si trovano su Tourism Street e non servono alcolici. Falafel Time propone ottimi falafel, hummus e un piatto tipico chiamato Kibbeh, che consiglio vivamente. Il servizio è ottimo e alla fine della cena vi verrà servito un dolce di riso in omaggio davvero strepitoso. Sana’a El Yemen, consigliato da Trip Advisor, è un ristorante che serve ottimo pane arabo cotto al momento con tabbouleh, hummus e un altro piatto tipico chiamato fukharat. Personale gentilissimo e, anche qui, dolcetti offerti a fine pasto.