Cosa vedere in Guatemala: dal lago Atitlan a Tikal
Cosa vedere in Guatemala? Parti con me alla scoperta del lago Atitlan e del parco nazionale di Tikal, passando per Rio Dulce e Guatemala City.
Sono partita per il Guatemala con qualche pregiudizio e non pochi dubbi sul tema della sicurezza. Era la prima volta che viaggiavo completamente da sola in un paese che oggettivamente presenta qualche problema relativo all’incolumità dei turisti. Tuttavia, anche se ho vissuto qualche momento di panico, mi sono dovuta in parte ricredere.
Ma andiamo con ordine. Ora vi voglio descrivere tutte le località che ho visitato durante questo viaggio. Per una panoramica su costi e trasferimenti vi rimando invece all’articolo Guatemala e Belize, itinerario di viaggio.
1 – Cosa vedere in Guatemala: il lago Atitlan
Il Lago Atitlan comprende circa 12 paesi affacciati sulle sue sponde. Vederli tutti è impossibile quindi proverò a riassumervi qui la mia esperienza.
Come raggiungerlo
Il modo più veloce per raggiungere questa zona è prendere un bus o un transfer collettivo da Antigua a Panajachel. Il viaggio dura circa 3 ore e attraversa dei luoghi naturalistici molto suggestivi. Panajachel è una buona base di partenza per conoscere la zona perché dal suo porto partono le imbarcazioni per tutti gli altri villaggi. Io avevo programmato di fare base lì ma col senno di poi il mio consiglio è quello di alloggiare in una cittadina meno turistica. Tenete presente che dopo il tramonto non ci sono barche che effettuano collegamenti tra le isole e quindi sarete costretti a restare nel luogo in cui vi trovate. Inoltre vi consiglio di prestare molta attenzione durante le vostre visite perché le piccole rapine sono all’ordine del giorno. Ecco a voi una breve panoramica dei paesi che ho visitato.
San Marco La Laguna
E’ il villaggio che più mi è rimasto impresso perché si tratta di una via di mezzo tra un centro meditativo e un rifugio per giovani hippies. Le sue viette polverose sono tappezzate di centri Yoga, piccole SPA che praticano varie terapie, ristoranti vegetariani e graffiti dedicati alla connessione tra uomo e natura. Il mio consiglio è quello di trascorrere almeno una notte e due giornate con la comunità locale e abbandonarsi a questo stile di vita davvero dimenticato da noi occidentali.
San Pedro La Laguna
Si trova a circa 20 minuti di barca da San Marco La Laguna ed è un villaggio molto turistico, pieno di backpackers alla ricerca di locali e divertimento. Qui ci si può rilassare su un’amaca bevendo una birra ghiacciata e facendo un bagno nel lago oppure dedicarsi a qualche lezione di spagnolo. Da non perdere il mercato di Chichicastenango che si tiene ogni domenica e giovedì. Tuttavia non consiglio una lunga permanenza in città almeno che non amiate ciondolare da un locale all’altro.
Santiago Atitlan
La visita di questo paese è l’esperienza più autentica e culturale a cui potete ambire. Si tratta del villaggio in cui vive la stirpe Maya chiamata Tz’utuil che veste ancora abiti tradizionali e vive in maniera estremamente semplice. Io ho camminato sulla via principale, dove si trovano piccole boutique d’arte coloniale, per poi perdermi nei vicoli e raggiungere la chiesa e la scuola della città. La tentazione di scattare molte fotografie è forte ma gli abitanti non amano questa pratica quindi vi invito a rispettarli.
Dove dormire
Io ho pernottato a Panajachel presso la Posada De Los Volcanes, un albergo semplice ma pulito a pochi metri di distanza dal porto e dalla passeggiata panoramica sulla sponda del lago. Non entusiasmante ma sicuramente comodo.
Dove mangiare
Invece merita un’ottima recensione il ristorante giapponese Hana ubicato nel centro del paese. Il locale vanta una trentina di posti a sedere in un tranquillissimo cortile. Sushi e tempura sono ottimi. A San Pedro La Laguna consiglio invece il Sabata Restaurant con le sue insalate gourmet, le altalene sul lago e il personale preparatissimo. Per finire ho avuto modo di bere un aperitivo nel locale Il Giardino a San Marco La Laguna e posso serenamente consigliarlo perché ho visto passare dei piatti davvero interessanti.
2 – Cosa vedere in Guatemala: Tikal
Per raggiungere Tikal dal lago Atitlan bisogna tornare a Città del Guatemala tramite un collettivo diretto alla stazione degli autobus. Da qui parte il transfer con la compagnia Maya de Oro verso Flores, la cittadina turistica da dove prendono il via le escursioni per Tikal. Il mio primo impatto con la Capitale non è affatto positivo. In poche parole noi turisti veniamo letteralmente chiusi all’interno della stazione degli autobus sorvegliata da militari e ci viene sconsigliato di uscire, se non per comprare qualcosa nel supermercato di fronte. La cosa non mi entusiasma ma nel giro di un’ora riparto subito alla volta di Flores dove arriverò intorno alle 6 di mattina dopo circa 8 ore di viaggio. L’autobus è comodo e mi sveglio bella riposata per affrontare la giornata.
Il mio suggerimento, se non volete perder tempo, è quello di prenotare l’escursione a Tikal prima della partenza. Io ho scelto l’agenzia Martsam Travel che consiglio per professionalità delle guide e organizzazione.
Cosa vedere
Il primo step è un ulteriore tragitto in pullman verso quella che è considerata la più grande città Maya del Guatemala, patrimonio nazionale dell’Unesco. Il parco naturale che comprende le rovine di Tikal copre una superficie di circa 550 km quadrati di foresta pluviale. Al suo interno, oltre alle rovine, è possibile avvistare uccelli, scimmie, serpenti, ragni e qualche rarissimo esemplare di giaguaro. Nel sito potete muovervi come preferite ma le visite guidate permettono di concentrarsi sui luoghi più significativi. L’area più importante è quella della Gran Plaza con il tempio I del Giaguaro, il tempio II delle Maschere e le Acropolis Norte, Sur e Central. Allontanandosi dalla zona centrale non bisogna perdersi il Tempio IV, detto El Mirador, dal quale si può ammirare tutta la valle e il Tempio V, anch’esso molto panoramico. Infine vi consiglio una visita al Mundo Perdito, il più grande centro cerimoniale di Tikal.
Dove dormire
Flores è il punto di partenza ideale per visitare il Parco nazionale di Tikal. Situata sul lago Petén Itzá, questa cittadina è caratterizzata dalle sue case coloniali colorate e dalle sue passeggiate sul lago al tramonto. Quasi tutti i turisti alloggiano nell’isola di Flores, una piccola porzione di terra percorribile a piedi in meno di mezz’ora. Io ho prenotato un albergo dalla facciata colorata chiamato Casa Amelia che consiglio a tutti per la vista sul lago e per la pulizia. Davvero un ottimo rapporto qualità prezzo.
Cosa mangiare
Per la serata ho optato per un aperitivo allo Sky Bar e una cena a Raices Bar and Grill, entrambi estremamente turistici e di media qualità. Purtroppo non credo che l’isola offra alternative migliori.
3 – Cosa vedere in Guatemala: Rio Dulce
Per raggiungere Rio Dulce potete prendere uno dei tanti autobus della linea Fuente del Norte in partenza da Guatemala City o Santa Elena. Io sono arrivata a Livingston via mare, partendo con una piccola imbarcazione commerciale da Punta Gorda in Belize. La frontiera beliziana consiste in un minuscolo gabbiotto mente quella guatemalteca è pressoché inesistente se non per qualche controllo da parte dei militari. La navigazione è stata di circa un’ora ma mi sono resa conto, solo quando mi trovavo già sulla barca, che ho viaggiato a bordo di una nave per il trasporto merci con tre perfetti sconosciuti. Vi consiglio di pianificare meglio l’eventuale trasporto da Punta Gorda giungendo alla frontiera prima delle 15, ultimo orario utile per la partenza delle imbarcazioni pubbliche.
Livingston
Detto questo sono arrivata a Livingston nel tardo pomeriggio e ho avuto modo di girovagare un po’ per il villaggio, apprezzandone i paesaggi e la popolazione. Non aspettatevi di trovare spiagge caraibiche perché il mare è tutt’altro che cristallino. Chi giunge fino alla regione di Izabal lo fa soprattutto per conoscere la cultura Garifuna. A Livingston potrete rilassarvi sulla spiaggia di Playa Blanca anche se purtroppo, come già detto, la costa è tenuta male e su alcuni tratti troverete moltissimi rifiuti.
Cosa vedere
Il giorno seguente ho partecipato al classico tour in barca che conduce i turisti a Rio Dulce. Il fatto di essere arrivata dal Belize mi ha permesso di vedere entrambi i paesaggi, quello marittimo e quello fluviale. Il percorso via fiume attraversa la selva e permette di entrare in contatto con la natura del luogo: cascate, capanne, vegetazione e pescatori su lance di legno. Il tour prevedeva una sosta presso la fonte di Agua Caliente, con le sue terme naturali e la sua cascata di acqua bollente davvero suggestiva. Prima di arrivare a destinazione abbiamo fatto una breve fermata anche presso un villaggio sul fiume dove siamo stati raggiunti da alcune imbarcazioni di donne garifune che hanno provato a venderci qualche souvenir locale.
La città di Rio Dulce
L’ultima tappa del viaggio in barca è il Castello di San Felipe, una fortezza immersa nel verde frequentata da turisti e local. Arrivati nella cittadina di Rio Dulce potete decidere di fermarvi una notte o ripartire con un bus pomeridiano verso Città del Guatemala o Santa Elena.
Dove dormire
Prima della mia partenza avrei voluto prenotare una notte presso l’hotel Villa Caribe ma i prezzi che avevo trovato online erano troppo alti. Ho quindi deciso di aspettare e cercare un alloggio last minute. Arrivata a Livingston mi sono presentata in hotel e mi è stata proposta una stanza molto più economica rispetto al prezzo iniziale. Il Villa Caribe possiede degli spazi comuni bellissimi e una vista stupenda sulla costa caraibica. La colazione e la piscina esterna completano l’offerta. Le stanze non sono eccezionali, così come il servizio, ma posso assicurarvi che questa struttura è la migliore della zona.
Dove mangiare
I ristoranti della città servono tutti gli stessi piatti. Non perdetevi la famosa zuppa di pesce cucinata nel latte di cocco e insaporita con il coriandolo. La mia scelta è ricaduta sul locale Happy Fish perché mediamente più pulito rispetto agli standard del posto. A Rio Dulce non perdetevi invece il Sun Dog Café con la sua sala da pranzo sull’acqua. Ottime pizze e cocktail.
4 – La capitale Città del Guatemala
Sono arrivata a Città del Guatemala in tarda serata perché il mio autobus era in ritardo di almeno 3 ore a causa di un incidente sulla strada. Ero abbastanza terrorizzata dal fatto di non trovare subito un taxi quindi ho chiesto a un ragazzo che viaggiava con me di aiutarmi nella ricerca.
Sicurezza
Purtroppo sono rimasta molto scottata dai primi due approcci con questa città parecchio ostile e decisamente poco sicura. Al mio arrivo salgo su un taxi e mi faccio portare nella zona 10 dove è ubicato il mio hotel. Quest’area è l’unica che mi è stata descritta come sicura perché è la sede di tutti i principali esercizi commerciali ed è abitata dalla classe sociale medio-alta. Tuttavia anche in queste stradine bisogna tenere gli occhi aperti perché le rapine o i sequestri a scopo di estorsione sono all’ordine del giorno. Posso tranquillamente sostenere che questo è il centro urbano più problematico per presenza di mendicanti e micro delinquenza di tutto il Centro e il Sud America.
Zona 1 e 2
La mattina successiva mi faccio coraggio e decido di prendere un taxi per andare a visitare i pochi luoghi turistici della capitale. Il taxista non è molto convinto di portare una donna sola in centro ma alla fine mi lascia nella piazza principale della zona 1 chiamata Parque Central. Da qui parto alla scoperta del Palazzo nazionale della cultura, dell’Iglesias la Merced, del Parque Minerva e del mercato comunale. Nonostante le zone 1 e 2 siano in pieno centro la situazione di povertà e decadimento della città è sotto gli occhi di tutti.
Zona 10
Dopo poche ore decido di tornare in zona 10 e visitare il Museo Ixchel dedicato ai costumi e alle tradizioni indigene e il Museo Popol Vuh dedicato ai reperti archeologici della civiltà Maya. Già che ci sono occupo una mezz’ora anche al Museo di Arte Moderna per concludere la conoscenza del panorama artistico della città. Un po’ stanca di camminare per le strade di questa metropoli decisamente stressante e inquinata scelgo di chiudermi per qualche ora all’interno del centro commerciale Oakland.
Dove dormire
Un unico consiglio: non uscite mai dalla zona 10. Io ho alloggiato presso il Radisson Hotel & Suites, un moderno 5 stelle dotato di stanze con grandi vetrate sulla città. Nonostante la pulizia sono rimasta decisamente molto delusa dalla superficialità con cui sono stata trattata dallo staff dell’hotel. Viaggiando con uno zaino in spalla e arrivando in piena notte per poco non mi impedivano di entrare nella hall. Insomma da una catena internazionale del genere pretendo meno superficialità e più cortesia.
Dove mangiare
Per pranzo vi consiglio di andare al ristorante Nikkei all’interno di Oakland Mall che serve un’ottima cucina peruviana e giapponese. Un posto di tendenza davvero accogliente. Per cena ho optato per un ristorante vicino al mio albergo, il P. F. Chang’s, che propone una cucina asiatica abbastanza ricercata.
Vi starete chiedendo perchè ho escluso la città di Antigua dal mio itinerario? State tranquilli. Questo luogo meritava un articolo dedicato e quindi troverete tutte le informazioni che state cercando nel mio post intitolato Antigua: la città più bella del Guatemala.
Sarei curiosa di sapere se qualcuno di voi ha visitato altre mete turistiche di questa nazione. Se vi va scrivetemelo qui sotto nei commenti.
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