Harbour Island, il paradiso nascosto delle Bahamas
Harbour Island è considerata il paradiso nascosto delle Bahamas. Quest’appellativo se lo è guadagnata negli anni grazie all’arrivo di un turismo esclusivo e discreto che ama il lusso ma non l’ostentazione.
L’isola è perfetta per coppie e famiglie ed è consigliata a chi ama la natura e il relax ma fugge dalla banalità e dalle mete inflazionate. Qui non troverete ombrelloni a noleggio o attrezzature per sport acquatici ma potrete contemplare l’oceano e fare lunghe passeggiate in assoluta libertà.
Purtroppo questa riservatezza ed esclusività non è alla portata di tutte le tasche. Harbour Island si rivolge principalmente a un turismo elitario con una capacità di spesa davvero elevata.
Quando andare
Il periodo migliore per visitare Harbour Island va da febbraio a maggio, anche se il picco turistico si raggiunge solitamente nel periodo natalizio. Questi mesi solitamente sono soleggiati e il mare è calmo. I mesi estivi sono da evitare perché il rischio di imbattersi in piccoli uragani è molto elevato. Fortunatamente il recente uragano Dorian ha risparmiato l’isola.
Come arrivare
Arrivare ad Harbour Island non è né semplice né veloce e questo è un altro motivo che aumenta l’esclusività e la riservatezza di questa destinazione.
L’aeroporto più vicino è quello di North Eleuthera ed è collegato a Miami e Fort Lauderdale, in Florida, da un volo di circa un’ora su piccoli velivoli a elica che trasportano un massimo di 20/30 passeggeri. La compagnia che ho scelto è la Silver Airways ma ne esistono anche altre. In alternativa si può prendere un volo dalla capitale delle Bahamas, Nassau, che dura circa 25 minuti.
Una volta arrivati a North Eleuthera dovrete prendere un taxi collettivo verso un piccolo molo, dove alcune imbarcazioni aspettano i turisti per attraversare la laguna e portarli nella cittadina di Dunmore Town. In tutto considerate circa 20 minuti di viaggio.
L’unica alternativa all’aereo è quella di salpare da Nassau con la compagnia Bahamas Ferries che in 3 ore di navigazione vi porterà direttamente ad Harbour Island, dopo un breve scalo a Spanish Wells.
Come muoversi
Harbour Island è lunga poco più di 3 miglia e larga circa mezzo miglio. Di conseguenza noleggiare un’automobile è assolutamente inutile. Il mezzo migliore per spostarsi sono le golf cart. In alternativa potrete affittare delle biciclette, disponibili in vari negozi di Donmore Town.
Cosa vedere
Le giornate sull’isola scorrono lente e la vita da spiaggia fa da padrona. Il litorale più frequentato è quello sul lato orientale dell’isola dove troviamo la famosissima Pink Sand Beach, chiamata così per via della sua sabbia rosa. Questo fenomeno naturale e dovuto a vari fattori tra cui frammenti di conchiglie e coralli depositati sulla spiaggia, minuscoli pezzi di roccia e un carapace di colore rosa che vive sul bagnasciuga. Il mare è calmo, l’acqua è limpida e gli ombrelloni sono talmente distanziati l’uno dall’altro che vi sembrerà di essere su un’isola deserta.
Dunmore Town è un villaggio inglese del Seicento trapiantato ai tropici ed è l’unico centro abitato dell’isola. La sua particolarità è data dalle case colorate, in stile vittoriano, che animano le sue vie soleggiate e la vita sonnolenta dei suoi abitanti. Gli unici edifici degni di nota sono la chiesa del paese e un paio di negozietti nei pressi del molo dove approdano le barche provenienti da Nassau. Un posto fuori dal tempo in cui nessuno si mette in mostra.
Un altro porticciolo turistico è quello di Romora Bay, dal quale potrete ammirare tramonti indimenticabili mentre sorseggiate una birra ghiacciata.
Dove dormire
Data la natura esclusiva di quest’isola non esistono strutture ricettive per “backpackers” e nemmeno villaggi turistici in “all inclusive”. Le uniche soluzioni abitative sono i piccoli boutique hotel che fiancheggiano la costa o le ville private con piscina di proprietà di attori e industriali.
L’hotel più economico dell’isola si chiama Royal Palm e si trova a pochi minuti a piedi dal centro di Donmore Town. Le sue stanze sono molto grandi ma non brillano per pulizia o confort. Chi sceglie questa struttura lo fa solamente per risparmiare qualche soldino.
A mio avviso il Coral Sand è il resort di charme più bello di tutta Harbour Island. La struttura ha una splendida piscina che affaccia su Pink Sand Beach. Gli interni in stile vittoriano, rivisitati in chiave moderna, sono molto ricercati, soprattutto nella hall. Ottimo anche il cibo. L’unica pecca, dato anche il costo elevato delle stanze, è il servizio un po’ approssimativo.
Camminando sulla spiaggia di Pink Sand ho avuto modo di notare altri boutique hotel. Tra tutti mi permetto di segnalarvi il Runaway Hill Club, un curatissimo cottage, nascosto tra la vegetazione, che comprende un totale di 10 abitazioni vista mare.
Dove mangiare
Ecco una mia personale classifica dei ristoranti più buoni dell’isola. Come potrete immaginare la scelta non è vasta e quindi la prenotazione è sempre consigliata. I prezzi sono cari ovunque e le cucine chiudono alle 22.00
1 – Rock House
Questo ristorante merita una visita anche solo per la posizione predominante sul porto di Donmore Town. La lista dei vini è all’altezza della location, così come il servizio. I piatti sono buoni ma non particolarmente creativi. Io ho assaggiato un cake crab e un piatto di pasta ai frutti di mare. Aggiungo che questa struttura ospita anche un hotel molto esclusivo.
2 – Sip Sip
Preso letteralmente d’assalto all’ora di pranzo questo ristorante con vista su Pink Beach è una vera istituzione, a tal punto da permettersi un negozietto che vende ogni tipo di gadget. La sua cucina caraibica è fantastica ma anche gli amanti di hamburger e club sandwich troveranno delle proposte all’altezza delle aspettative. Completano l’offerta la lista dei cocktail a base di rum e tequila.
3 – The Landing
Un posto romantico arredato con molta cura. Piatti ben presentati e utilizzo di materie prime bio. Il servizio lascia un po’ a desiderare, soprattutto se comparato con il prezzo medio di una cena. Il punto di forza di questo ristorante, a mio avviso, sono le portate di carne.
4 – Latitude 25
Il ristorante dell’hotel Coral Sand merita una visita anche solo per l’atmosfera e la raffinatezza dei suoi arredi e del suo servizio. La zuppa di pesce caraibica chiamata “caribbean bouillabaisse” vi lascerà senza fiato e senza appetito.
Mi permetto di segnalarvi anche le colazioni del Cocoa Coffee House, un grazioso bar che sforna torte fatte in casa e muffin deliziosi. Mettetevi in coda e aspettate il vostro caffè in uno dei tavolini vista mare.
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