Ilha Grande, l’eco-meraviglia del Brasile
Ilha Grande è considerata da molti un’eco-meraviglia del Brasile. Si trova nello Stato di Rio de Janeiro ed è la regina delle numerosissime isole che compongono la Baia d’Angra dos Reis. L’isola è stata aperta al turismo una ventina d’anni fa, al termine di due accadimenti che ne hanno precluso per decenni lo sfruttamento turistico: prima è servita come base per l’isolamento di molti lebbrosi e successivamente ha ospitato un carcere di massima sorveglianza, oggi totalmente smantellato.
Io ho avuto la fortuna di visitarla nel 2013. Tuttavia, nonostante siano passati 7 anni, alcuni amici brasiliani mi hanno confermato che nulla è cambiato. La superficie dell’isola è di 193 km quadrati (poco meno della nostra Isola d’Elba) e vanta uno degli ecosistemi più multiformi del mondo: 150 km di litorale e oltre 100 spiagge che hanno come cornice la “Mata Atlantica”. Inoltre, come se non bastasse, cascate, foreste pluviali, scogliere e lagune nascoste negli angoli più remoti dell’isola. L’entroterra nel suo punto più elevato raggiunge i 1000 mt di altitudine.
Una delle caratteristiche principali di Ilha Grande è la quasi totale assenza di veicoli a motore e strade asfaltate. Sull’isola è presente un unico centro abitato – Vila do Abraão– e la maggior parte delle strutture costruite dall’uomo sono completamente eco-sostenibili. Per questo motivo il territorio resta un terreno fertile per lo sviluppo e la vita di numerose specie animali e vegetali. Se vi fermerete sull’isola per qualche giorno e parteciperete a una delle numerose escursioni – trekking o immersioni subacquee – sarà facile incontrare scimmie, colibrì, pesci tropicali e tartarughe marine.
Se volete sapere qual è il periodo migliore per visitare Ilha Grande vi rimando al mio articolo sulla cittadina di Paraty. Lì troverete tutte le informazioni che cercate perché il clima di queste due destinazioni e pressoché identico.
Ilha Grande: come arrivare
Per raggiungere Ilha Grande – in Brasile – bisogna arrivare in uno dei due porti da dove partono le navi dirette a Vila do Abraão. Il porto che vi consiglio è quello di Conceição de Jacarei perché le barche sono più frequenti e il tragitto è più breve – circa 40 minuti. Considerate che il mare non è sempre dalla vostra parte e che il viaggio potrebbe trasformarsi in un incubo, soprattutto se soffrite il mal di mare. L’altro porto è quello di Mangaratiba ma i traghetti sono pochi e i conducenti aspettano che vengano riempiti prima di salpare. Il tragitto è più lungo – 1 ora e 30 minuti circa. Da Rio de Janeiro partono comodi bus che vi permetteranno di raggiungere entrambi i porti. Vi consiglio di comprare i biglietti del traghetto o della barca direttamente all’imbarco. Risparmierete qualche soldino.
Una volta arrivati sull’isola gli unici mezzi di trasporto disponibili saranno le vostre gambe o i taxi boat. Ricordo di aver trascinato la mia valigia sulla strada non asfaltata per più di 1 km.
Ilha Grande: dove dormire
La maggior parte degli alloggi si trovano a Vila do Abraão. Sono presenti anche strutture più isolate ma, almeno che non vogliate trasformarvi in eremiti, consiglio vivamente di restare nei pressi dell’unico villaggio dell’isola. Personalmente non amo l’idea di dover prendere una barca in piena notte nel caso dovesse succedere qualcosa di spiacevole. Sull’isola non troverete resort a cinque stelle ma solo piccole pousadas gestite da proprietari coscienziosi che rispettano alla lettera le regole tacite del turismo sostenibile. Io ho alloggiato per 3 notti nella Pousada Casa Bonita che offre sistemazioni dignitose e colazioni eccellenti a prezzi davvero competitivi.
Ilha Grande: raccomandazioni
- Portare con voi scarpe da trekking, impermeabile, repellente per le zanzare – febbre gialla e dengue sono purtroppo presenti in queste zone del Brasile – e una torcia – a volte salta la corrente in tutta l’isola.
- Il wi-fi funziona poco ed è lentissimo quindi non è il posto adatto per chi lo considera necessario.
- Se decidete di fare un’escursione informatevi bene sul tragitto e portate con voi molta acqua perché non troverete alcun venditore ambulante. Io consiglio sempre di partire con una guida.
- Sull’isola non ci sono ne bancomat ne tantomeno una posta. Qualcuno accetta le carte di credito ma è sempre meglio avere dei contanti, soprattutto in caso di mancata corrente elettrica.
- Se visiterete l’isola con il giusto spirito sarà facile soffrire di “saudade” quando dovrete salutarla.
Ilha Grande: cosa fare
Il mio consiglio è di dedicare almeno 3 giorni alla scoperta dell’isola e di suddividere le giornate come segue: un giorno di relax sulla spiaggia di Lopes Mendes; un giorno di trekking in uno dei numerosi sentieri dell’isola; una gita in barca dedicata alla scoperta della costa con immersioni o snorkeling .
La spiaggia di Lopes Mendes
Quella di Lopes Mendes è sicuramente la spiaggia più famosa dell’isola e una delle più belle di tutto il Brasile. Per raggiungerla potrete percorrere i sentieri T10 e T11 da Vila do Abraão – 2 ore di cammino nella foresta – oppure arrivare con un taxi boat sulla spiaggia di Pouso e percorrere solo il sentiero T11 – 20 minuti di cammino. Se il mare lo permette ci sono anche barche che raggiungono direttamente la spiaggia. Il mio consiglio è di scegliere la via di mezzo ovvero il cammino più breve. Vi segnalo che sulla spiaggia non ci sono bar quindi è necessario che portiate con voi acqua e viveri.
Un giro in barca
I tour principali sono due: il primo prevede una visita della parte nord dell’isola mentre il secondo ne prevede un giro completo. Il costo del tour completo – l’opzione che ho scelto – è di circa 40 euro e prevede diverse soste per fare snorkeling o nuotare indisturbati. Le tappe imperdibili sono le seguenti:
- Praia Dois Rios: da questa spiaggia sono visibili le rovine dell’ex carcere Cândido Mendes.
- Praia do Aventureiro: si trova nella parte a nord dell’isola e consiste in una spiaggia di sabbia bianca con palme da cocco e massi rosati. Alcuni considerano questa zona “i caraibi del Brasile”.
- Baia di Araçatiba: la baia è formata da quattro spiagge ed è perfetta per dedicarsi allo snorkeling. Qui troviamo una piccola comunità – composta da 370 persone – che vive di quello che la natura gli offre e di un limitato turismo consapevole.
- Lagoa Azul: una laguna dove è possibile incontrare qualche tartaruga marina. Prendetevi del tempo per esplorare la zona con pinne e boccaglio.
Trekking a Pico do Papagaio
Se amate il trekking – e non è il mio caso – non potrete fare a meno di raggiungere la vetta di Pico do Papagaio. Partecipando a un’escursione notturna potrete ammirare il sorgere del sole sull’isola. Si parte alle 3 del mattino e si percorre il sentiero T13, che il più difficile di tutta l’isola perché attraversa una foresta molto fitta e con poca luce. Pico do Papagaio è una roccia, situata a quasi 1000 metri d’altezza, che ha la forma di un pappagallo. La scalata dura 3 ore ma mi hanno raccontato che, una volta giunti in cima, la fatica verrà ripagata.
Trekking nei sentieri T1 e T2
Questo è il sentiero che io e i miei nuovi amici conosciuti sull’isola abbiamo deciso di intraprendere durante una giornata di pioggia. Il sentiero T1 parte da Vila do Abraão e ha come prima fermata il Lazzaretto. Ciò che rimane visibile sono solo alcuni resti di colonne e ruderi sui quali la natura ha preso il sopravvento. Proseguendo nella camminata arriviamo all’acquedotto che fu costruito nel 1800 da alcuni schiavi portati sull’isola per coltivare caffè e canna da zucchero. L’opera d’ingegneria è tuttora visibile e, nelle immediate vicinanze, troviamo anche una cascata che è stata soprannominata “cascata degli schiavi”.
Il sentiero T1 termina quando inizia il T2 che porta a una delle attrazioni naturali più famose dell’isola: la Cascata di Feiticeira. Arrivarci non è particolarmente complicato e vi assicuro che lo sforzo sarà completamente ripagato quando vedrete questo corso d’acqua alto quasi 15 metri immerso nella foresta. Qui potrete fare un bagno e poi riprendere il vostro cammino fino ad arrivare alla spiaggia di Saco do Céu, dove termina il sentiero T2. Per rientrare a Vila do Abraão potrete rifare la strada nella foresta o prendere, come abbiamo fatto noi, un taxi boat. Considerate che, nel caso lo vogliate, a Saco do Céu troverete due ottimi ristoranti che servono pesce fresco. Noi abbiamo pranzato da Reis e Magos.
Ilha Grande: dove mangiare
A Ilha Grande – in Brasile – si mangiano solo prodotti a km zero tra cui il pesce pescato nelle acque dell’isola e i prodotti della terra coltivati dalla popolazione locale. Il tutto innaffiato da litri di caipirinha, il cocktail più bevuto dai brasiliani. I ristoranti che vorrei consigliarvi si chiamano Lua e Mar e Dom Mario. Il primo lo ricordo come se fosse ieri. Piedi nella sabbia, birra fresca e moqueca de peixe, uno stufato di pesce a base di crostacei, cozze, polpo e calamari. Il secondo è un locale nascosto ma ben curato, gestito da una famiglia del posto che propone sia piatti di carne che di pesce. Io, su consiglio del cameriere, ho ordinato un ottimo pescato del giorno con una salsa al maracuja e del riso bianco.
Ilha Grande: vita notturna
Ilha Grande non sarà Ibiza ma potrebbe rivelarsi anche più divertente. La caratteristica principale è che ci si conosce tutti. Il villaggio è piccolissimo e le persone che incontrerete al mattino saranno le stesse della sera. Sarà impossibile non fare amicizia e darsi appuntamento per un drink. A Vila do Abraão vengono organizzate serate di musica sulla spiaggia o piccole feste nell’unico club dell’isola, l’Ipaum Guaçu.
Il nostro viaggio a Ilha Grande termina qui ma il Brasile resta – in assoluto – la nazione che preferisco e che ho avuto modo di visitare in lungo e in largo. Quindi, se volete conoscere tutti i posti che ho esplorato, vi rimando alla sessione del mio blog che parla esclusivamente del Brasile.
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