Azienda vinicola di Marco de Bartoli
Enoturismo,  Italia,  Sicilia

L’isola di Pantelleria: dove mangiare, dove dormire e cosa vedere

Nel mio primo articolo su Pantelleria vi ho parlato delle spiagge più panoramiche dell’isola e vi ho raccontato come raggiungerle e come muovervi. Oggi vorrei soffermarmi sugli aspetti più “profani” e suggerirvi dove mangiare, dove dormire e cosa vedere sull’isola più grande della Sicilia.

Cosa vedere sull’isola di Pantelleria

Pantelleria ha un’estensione di circa 80 km quadrati e, oltre al mare cristallino, può vantare paesaggi mozzafiato, paesini dimenticati dal mondo, aziende agricole e molte, moltissime cantine.

I paesini

Gli abitanti di Pantelleria sono definiti “Panteschi”. L’isola, oltre al capoluogo – chiamato appunto Pantelleria – è divisa in contrade dai nomi curiosi e originali, per di più d’origine araba. Se escludiamo la stagione estiva, l’intero territorio conta un massimo di 8000 residenti.

Pantelleria Città

Situata a Nord, Pantelleria Città è l’unico vero cuore commerciale dell’isola. Questa città – ad eccezione del porto e del lungomare – non ha molto da offrire ai turisti. La potrete visitare in meno di un’ora e sono sicura che non ne rimarrete particolarmente colpiti. I negozi sono mediocri e le uniche attrattive turistiche sono un vecchio castello e una chiesa “discutibilmente” ammodernata. I veri motivi per spingervi fino a qui sono la prenotazione di un’escursione in barca o il rifornimento di benzina. Vi ricordo, infatti, che Pantelleria città è l’unico centro abitato ad avere questo bene primario.

La città di Pantelleria
La città di Pantelleria

Scauri

La contrada più grande dell’isola di Pantelleria, ubicata sul versante ovest, è quella di Scauri. Qui troverete l’unico cinema dell’isola, qualche negozietto e un porto turistico accogliente. Nel borgo è presente anche una chiesetta molto scenografica dalla quale ammirare meravigliosi tramonti.

La contrada di Scauri
La contrada di Scauri

Khamma

Sul versante est dell’isola di Pantelleria troviamo la contrada di Khamma, della quale fa parte anche Cala Gadir. Qui sono presenti piccole attività commerciali e tanto, tantissimo verde. Khamma è una delle zone più turistiche dell’isola, seconda solo a Scauri.

Le cantine

Oltre al mare, Pantelleria è conosciuta in tutto il mondo per i suoi tipici vigneti ad alberello dai quali hanno origine alcuni dei vini più buoni e particolari di tutta la regione Sicilia. La maggior parte delle cantine – ad eccezione di Donnafugata – sono a conduzione familiare e operano cercando di preservare il rispetto per il territorio e un dialogo costante con la natura. Prima di parlarvi della mia personale shortlist di cantine mi sembra importante sottolineare che la pratica agricola della coltivazione dell’alberello pantesco è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

1. Marco de Bartoli

L’azienda vinicola di Marco de Bartoli si trova nella contrada di Bukkuram, nome che ritroviamo nella sua referenza più famosa. La cantina è ubicata all’interno di un dammuso ed è circondata da circa 5 ettari di vigneti, tutti posizionati almeno 200 mt sopra il livello del mare. Bukkaram – dall’arabo “padre della vigna” – era la zona di Pantelleria prediletta dagli Arabi per la coltivazione dello zibibbo. La degustazione costa 15 euro e prevede l’assaggio di due vini bianchi – Pietranera e Integer Zibibbo – e di due passiti – Bukkuram Padre della Vigna e Bukkaram Sole d’Agosto. Vi consiglio di visitare la cantina verso l’ora dell’aperitivo per godere di uno scenografico tramonto tra le vigne e il mare. La visita è completa e minuziosa.

Azienda vinicola di Marco de Bartoli
Azienda vinicola di Marco de Bartoli

2. Salvatore Murana

L’azienda vinicola di Salvatore Murana è certamente la più sorprendente a livello paesaggistico. Si trova nella contrada di Khamma – in un’area geografica soprannominata “Dietro Isola” – e vanta una rigogliosa macchia mediterranea che si perde a strapiombo nel blu profondo del mare. Salvatore Murana possiede 17 ettari di vigneti divisi in più contrade: terreni diversi con peculiarità diverse per produzioni specifiche. La degustazione costa 15 euro e prevede l’assaggio di un metodo classico – Matué (l’unico prodotto sull’isola), un bianco – Gadì – e tre passiti – Mueggen, Martingana e Khamma. La visita è frettolosa e i vini non vengono valorizzati da alcuna spiegazione.

Azienda vinicola di Salvatore Murana
Azienda vinicola di Salvatore Murana

3. Azienda Agricola Emanuela Bonomo

L’azienda agricola di Emanuela Bonomo non è focalizzata unicamente sul vino. Qui si producono anche capperi, olio, origano, frutta e ortaggi. Ubicata a pochi km da Scauri, questa realtà familiare porta avanti le tradizioni contadine pantesche cercando di coniugare un’ottima politica di marketing cross selling. Sarà impossibile andarsene senza aver acquistato una bottiglia di vino e qualche barattolo di marmellata o di patè di capperi. La degustazione costa 10 euro e comprende l’assaggio di un vino bianco – Donna Elisa, un vino rosso e un passito – Don Pedro. La visita è piacevole e il personale cortese.

Azienda vinicola di Emanuela Bonomo
Azienda vinicola di Emanuela Bonomo

Dove dormire sull’isola di Pantelleria

La maggior parte delle persone che decidono di visitare l’isola di Pantelleria scelgono di prenotare un dammuso ovvero una tipica struttura architettonica in pietra sormontata da una cupola imbiancata a calce. Ce ne sono di tutte le dimensioni e in tutte le contrade. Tuttavia, se come me siete alla ricerca di “qualcosa di più”  non vi resta che prendere spunto dalla mia esperienza.

Pantelleria Dream Resort

Per il mio soggiorno a Pantelleria ho scelto una delle poche strutture dell’isola che è riuscita a coniugare i tradizionali “dammusi” con le comodità e i servizi di un vero e proprio resort. Se non fosse per le camere un po’ demodé questa struttura meriterebbe davvero 5 stelle. Il proprietario, di origine emiliana, sa come far sentire a casa i propri clienti: non lesina mai sull’offrire un bicchiere di vino, sul dispensare consigli e sull’aiutare gli ospiti qualora abbiano bisogno di qualcosa. A me, ad esempio, era finita la benzina della macchina e nel giro di qualche minuto è riuscito a farci avere una tanica.

La piscina del Pantelleria Dream Resort
La piscina del Pantelleria Dream Resort

La cucina del resort è ottima: al mattino potrete scegliere tra abbondanti colazioni salate e dolci; all’ora di pranzo vi verranno offerte insalate pantesche, gamberi crudi e primi piatti di pesce; la sera potrete contare su diverse cene “a tema” a base di cous cous di pesce, grigliate di carne oppure ostriche e champagne. Tuttavia, la cosa che ho amato di più è stata la meravigliosa piscina a sfioro affacciata sul mare blu della contrada di Khamma. Per concludere, se alzarvi presto non rappresenta un immenso sacrificio, potrete godere di un’indimenticabile alba ammirata sopra i tetti bianchi del vostro dammuso. Se avvisate la proprietà per tempo potreste anche farvi organizzare una vera e propria colazione al sorgere del sole.

L'insalata pantesca del Dream Resort
L’insalata pantesca del Dream Resort

Dove mangiare sull’isola di Pantelleria

Vi sembrerà strano ma sull’isola di Pantelleria non ci sono molti ristoranti e quei pochi vanno selezionati con cura e prenotati con largo anticipo.

1. Il principe e il pirata

Il ristorante più buono dell’isola è certamente Il Principe e il Pirata nella località di Khamma. Non a caso è stato menzionato più volte dalla guida Michelin. I suoi pregi sono un ambiente ben curato, gli abbinamenti riusciti dello chef e la cortesia del personale. Io ho assaggiato il loro crudo di pesce – abbondante e con condimenti sfiziosi – il cous cous – un’ottima rivisitazione dell’originale – e una buonissima ricciola al forno. L’unica pecca è stata la carta dei vini non aggiornata: ho chiesto due etichette e non erano disponibili.

Ristorante Il principe e il pirata, Khamma
Ristorante Il principe e il pirata, Khamma

2. La nicchia

In questo ristorante la cortesia è di casa. La struttura, tipicamente Pantesca, è ubicata a pochi metri dal centro di Scauri e vanta una vista meravigliosa. Dalla zona lounge potrete ammirare tramonti pittoreschi sorseggiando calici di zibibbo. Il ristorante è all’altezza delle aspettative. Io ho assaggiato una tartare di gambero crudo con ricci di mare e una pizza gourmet con tonno fresco, entrambi eccezionali.

3. Officina Coste Ghirlanda

Il ristorante Coste Ghirlanda è panoramicamente impeccabile e merita sicuramente una visita, soprattutto se siete alla ricerca di una location romantica. Cenerete in giardino, circondati dalle vigne, accompagnando le portate con musica dal vivo. Per i più freddolosi sono disponibili anche delle coperte. Purtroppo la cena non sarà all’altezza della struttura. Il menù è molto limitato e i piatti si aggiudicano a malapena la sufficienza. La carta dei vini presenta solo due scelte: un rosso e un bianco, entrambi prodotti dalla tenuta Coste Ghirlanda. A me questa politica è piaciuta molto ma capisco che possa essere limitante. Il prezzo è giusto per il luogo in cui sei ma è spropositato per la qualità del cibo.

Ristorante La Nicchia, Scauri
Ristorante La Nicchia, Scauri

Vita notturna

Pantelleria è un’isola molto discreta. La vita notturna si concentra principalmente all’interno delle abitazioni private, dove vengono organizzati party e serate danzanti. Tuttavia, se siete turisti solitari e non avete agganci non vi resterà che cercarli negli unici due locali dell’isola. Il primo locale si chiama Kayà Kayà ed è il bar del porto di Scauri. Qui potrete sorseggiare un cocktail ed ascoltare buona musica. Il secondo locale, più glamour, si chiama Sesiventi ed è ubicato in località Mursia. Qui vengono organizzati i classici aperitivi sulle cupole bianche, accompagnati da ottimi cocktail e piatti di sushi.

Aperitivo al Sesiventi
Aperitivo al Sesiventi

Dopo avervi descritto dove dormire, dove mangiare e quali luoghi turistici visitare durante la vostra permanenza a Pantelleria non mi resta che consigliarvi le spiagge più belle dell’isola.

Inoltre, se avrete intenzione di proseguire il vostro viaggio non potrete fare a meno di leggere i miei articoli sulla Sicilia Occidentale, Palermo e le Isole Egadi.

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