Un weekend nelle cantine della Valpolicella
Se state organizzando un weekend in Valpolicella e volete bere del buon vino rosso vi suggerisco cinque cantine da visitare e…degustare!
Paesaggi collinari incastonati tra il Lago di Garda, la città di Verona e i monti della Lessina: questa è la Valpolicella. Perfetta per un weekend fuoriporta, la Valpolicella regala relax, bellezza, buon vino e un’ottima cucina.
Dove si trova la Valpolicella
La Valpolicella si trova a nord-ovest rispetto alla città di Verona dalla quale dista, al massimo, una trentina di minuti di macchina. La Valpolicella – con le sue numerose cantine – si sviluppa su una superficie di circa 240 km quadrati e confina a ovest con il Lago di Garda e a nord-est con i Monti Lessini.
Come arrivare in Valpolicella
Per arrivare in Valpolicella e visitare le sue numerose cantine dovrete raggiungere, in treno o in aereo, la città di Verona e noleggiare un’auto. Sconsiglio, infatti, l’utilizzo dei mezzi pubblici perché non sono funzionali agli spostamenti tra le varie aziende vinicole. In alternativa, potrete lasciare la vostra auto in hotel e muovervi con una bicicletta, percorrendo le numerose “strade del vino” della Valpolicella.
Se decidete di trascorrere un po’ più di tempo in Veneto vi consiglio di leggere i miei articoli sulla città di Padova e sulla zona di Conegliano e Valdobbiadene. Potreste trovare degli spunti utili per i vostri itinerari.
Il vino e la Valpolicella
L’area di denominazione della Valpolicella interessa 19 comuni: 5 nella zona classica – Marano, Fumane, Negrar, Sant’Ambrogio e San Pietro in Cariano – e 14 nella zona DOC. Infine, oltre a queste due zone, il disciplinare comprende anche l’area della Valpantena. Complessivamente l’area vinicola conta oltre 400 cantine e 30.000 ettari vitati.
La storia vinicola della Valpolicella è legata alla presenza, quasi esclusiva, di vitigni autoctoni, che negli anni sono stati valorizzati e apprezzati dalla critica italiana e internazionale: Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara più altre varietà minori.
Le tipologie di vino previste dal disciplinare sono:
- Valpolicella DOC: un vino giovane che – se invecchiato per almeno un anno – viene definito “Superiore” e – se appartenente ai comuni della zona classica – viene definito “Classico”.
- Valpolicella Ripasso DOC: ottenuto dalla rifermentazione del Valpolicella base sulle vinacce residue dell’Amarone e del Recioto.
- Amarone della Valpolicella DOCG: ottenuto facendo appassire l’uva per 100/120 giorni e soggetto a un lungo invecchiamento in legno.
- Recioto della Valpolicella DOCG: l’unico vino dolce prodotto in Valpolicella.
Le migliori cantine della Valpolicella
La parola d’ordine – lo dico sempre – è PRENOTARE! Molte cantine sono chiuse nel weekend, altre aprono solo se hanno qualche visita prenotata. Per questo motivo vi consiglio di visitare i siti web delle aziende vinicole, vedere i loro orari e scegliere la visita e la degustazione che più si avvicina ai vostri gusti e alle vostre tasche. Inoltre, tenete sempre monitorato il portale turistico della Valpolicella per scoprire iniziative ed eventi in programma. Spesso, infatti, l’associazione organizza weekend con “cantine aperte” o itinerari enoturistici dedicati al vino e alla tavola.
Ma adesso concentriamoci su quelle che, a mio avviso, sono le migliori cantine della Valpolicella.
1. Zýmē
La cantina Zýmē, a San Pietro in Cariano, sorge su una cava di arenaria risalente al XV secolo. Èlì che riposano i loro vini, in totale assenza di luce solare e con una stabilità termica perfetta per le fasi d’invecchiamento e stoccaggio. Il basamento della struttura esterna della cantina è costruito utilizzando la pietra estratta in fase di scavo. Questa continuità tra passato/tradizione e futuro/innovazione rappresenta il leitmotiv dell’azienda.
Un altro segno di riconoscimento importante di Zýmē è il suo logo: una foglia di vite in cui è inserito un pentagono, simbolo dei 5 elementi principali per la produzione del vino (uomo-vite-terra-sole-acqua). Infine, sempre restando in tema di simboli e significati, scopriamo che la parola Zýmē proviene dal greco e vuol dire “lievito”: un elemento fondamentale nel mondo dell’enologia.
L’azienda vinicola nasce nel 1999 con Celestino Gaspari, attuale enologo e proprietario della cantina, che – grazie alla formazione e all’affiancamento con il suocero Giuseppe Quintarelli – sviluppa la passione e le competenze per affrontare questa nuova sfida.
La visita da Zýmē si svolge su tre livelli, collegati da un particolarissimo ascensore a forma di cavatappi che ho amato fin dal primo istante:
- Piano interrato: si parte con la barricaia – dove i vini vengono affinati e invecchiati; si passa poi alla zona dei semi-lavorati e dello stoccaggio e si finisce con la bottaia – dove scopriamo le numerosi botti in rovere europeo.
- Piano terra: qui troviamo la hall e un piccolo wine shop.
- Primo piano: è il luogo di rappresentanza dove si svolgono le degustazioni e dove sono ubicati gli uffici.
La degustazione
Durante il vostro tour potrete assaggiare quasi tutti i prodotti della cantina, che non si limitano ai “classici” della regione ma che osano e si discostano dalla tradizione. Noi abbiamo degustato:
- From Black to White: un bianco secco. Rondinella Bianca 60%, Traminer 15%, Kerner 15%, Incrocio Manzoni 10%.
- Valpolicella Reverie: Corvina 40%, Corvinone 30%, Rondinella 25%, Oseleta 5%.
- 60.20.20 Cabernet: Cabernet Sauvignon 60%, Cabernet Franc 20%, Merlot 20%.
- Valpolicella Classico Superiore: Corvina 40%, Corvinone 30%, Rondinella 25%, Oseleta 5%.
- Oseleta: Oseleta100%.
- Kairos: 16 vitigni diversi in percentuali diverse. Il mio preferito.
- Amarone Classico: Corvina 40%, Corvinone 30%, Rondinella 15%, Oseleta 10%, Croatina 5%.
- Amarone Riserva La Mattonara: Corvina 40%, Corvinone 30%, Rondinella 15%, Oseleta 10%, Croatina 5%.
- Harlequim: 16 vitigni diversi in percentuali diverse.
Costo della visita: 20 euro.
2. Brigaldara
L’azienda agricola Brigaldara, a San Floriano, è stata fondata nel 1928 da Renzo Cesari. Tuttavia, è solo nel 1986 che suo nipote, Stefano Cesari, la trasforma – con l’aiuto dell’amico ed enologo Roberto Ferrarini – in una delle aziende vinicole più importanti di tutta la Valpolicella. Oggi, a distanza di circa 35 anni, Stefano e i suoi figli Lamberto e Antonio possiedono una delle cantine più premiate e apprezzate della regione.
Brigaldara fa parte delle 13 Famiglie Storiche della Valpolicella. Un’associazione voluta fortemente da Masi e Allegrini che porta indubbi vantaggi commerciali. Ma non è tutto. Stefano è anche uno dei soci fondatori della FIVI e la sua cantina ha ottenuto, negli anni, la certificazione di sostenibilità.
La cantina conta 47 ettari vitati distribuiti in tre zone diverse della provincia di Verona: Valpolicella Classica, Valpantena e Valpolicella Orientale. La produzione annua è di 350.000 bottiglie. Le referenze della cantina sono molto classiche e la produzione è focalizzata su vitigni autoctoni. Dopo la morte dell’enologo Ferrarini, il processo di vinificazione è nelle mani di un team di giovani enologi provenienti dalla scuola di Roberto.
La visita all’azienda vinicola Brigaldara è molto informale: sarete accolti da un membro della famiglia e guidati, prima, in una degustazione completa della loro gamma e, successivamente, nelle cantine. La sala degustazioni domina un meraviglioso belvedere sulla Valle di Marano, cuore della Valpolicella Classica.
La degustazione
Durante la degustazione non potrete fare a meno di notare lo stile pulito e rigoroso della cantina, attenta alla bevibilità e alla preservazione dei profili aromatici delle uve, con concentrazioni alcoliche e zuccherine molto più basse della media. Noi abbiamo degustato:
- Soave: Garganega 100%
- Picol de Legno: Garganega 100% con passaggio in botte.
- Valpolicella DOC: Corvina 55%, Corvinone 25%, Rondinella 20%. Vigneto Brigaldara, Marcellise.
- Valpolicella Superiore Case Vecie: Corvina 39%, Corvinone 30,%, Rondinella 31%. Vigneto Case Vecie, Grezzana.
- Valpolicella Superiore Ripasso Il Vegro: Corvina 55% Corvinone 25% Rondinella 20%. Vigneto Brigaldara, Marcellise.
- Amarone Classico: Corvina 47%, Corvinone 39%, Rondinella 6%, altre 8%. Vigneto Brigaldara, Marcellise. Un anno in legno piccolo e due anni in legno grande.
- Amarone Cavolo: Corvinone 21%, Corvina 59%, Rondinella 17%, altre 3%. Vigneto Cavolo, Grezzana. Due anni in legno piccolo e due anni in legno grande.
- Amarone Case Vecie: Corvina 39%, Corvinone 30%, Rondinella 31%. Vigneto Case Vecie, Grezzana. Due anni in legno piccolo e due anni in legno grande. Il mio preferito.
- Amarone Riserva: Corvina 55%, Corvinone 25%, Rondinella 20%. Selezione dei migliori vigneti aziendali. Tre anni in legno piccolo e due anni in legno grande.
- Recioto: Corvina 55%, Corvinone 25%, Rondinella 20%
La visita è gratuita.
3. Ca’ la Bionda
L’azienda agricola Ca’ la Bionda, situata nel comune di Marano di Valpolicella, nasce nel 1902 quando la famiglia Castellani – ora alla quarta generazione – acquista l’attuale tenuta. Oggi papà Pietro continua a lavorare nei campi e i figli Alessandro e Nicola lo aiutano, grazie ai loro studi di enologia e agronomia.
La tenuta conta 29 ettari – di cui 25 in produzione – distribuiti tutti intorno all’azienda, in posizione collinare e su suoli calcarei. L’altitudine dei vitigni va dai 150 ai 300 mt e prevede l’utilizzo di terrazzamenti che ne garantiscono un’esposizione ottimale. Ca’ la Bionda vinifica solo uve autoctone e ha una produzione annua di circa 120.000 bottiglie, per l’80% destinate al mercato estero.
L’azienda vinicola fa parte della FIVI e la sua produzione è interamente certificata biologica. I vini di Ca’ la Bionda si discostano dai classici Valpolicella: sono fini ed eleganti; beverini e con un’identità ben precisa; non stancano e sono poco concentrati.
La degustazione
La visita in cantina è molto tecnica e accurata. Inoltre, se sarete fortunati, potreste avere l’occasione di fare un giro nelle vigne con papà Pietro. La degustazione avviene in una saletta scavata nella roccia e prevede l’assaggio delle seguenti referenze:
- Valpolicella Classico
- Valpolicella Superiore “Casalvegri”
- Amarone Classico
- Amarone Classico “Ravazzol”
- Valpolicella Ripasso “Malavoglia”
- Recioto “Le Tordare”
In aggiunta, noi abbiamo avuto la fortuna di degustare anche:
- Valpolicella Classico Superiore “Casalvegri” Decennale
- Amarone Riserva “Ravazzol”
Le percentuali di uve presenti nelle diverse referenze sono sempre uguali: 70% Corvina, 20% Corvinone e 30% Rondinella e Molinara.
Unico punto a sfavore: l’utilizzo di un dispenser per la mescita del vino. Comprendo che a volte sia una soluzione pratica ma si perde un po’ la “poesia” della visita.
Costo della visita: 15 euro.
4. Allegrini
L’azienda vinicola Allegrini è l’indiscussa protagonista della storia di Fumane e della Valpolicella, fin dal XVI secolo. Giunta ormai alla sesta generazione, la Famiglia Allegrini è tra i soci fondatori dell’associazione che riunisce le 13 Famiglie Storiche della Valpolicella, nonché ambasciatrice nella promozione e valorizzazione di questi vini nel mondo.
L’azienda vive una profonda trasformazione a partire dagli anni 60, quando Giovanni Allegrini apporta importanti innovazioni in ambito viticolo ed enologico. L’eredità passa poi nelle mani dei tre figli: Walter, scomparso prematuramente; Franco, l’attuale enologo e Marilisa, responsabile marketing. Nell’ultimo ventennio l’azienda acquista altre proprietà in Toscana, nelle zone di Bolgheri e Montalcino.
Le innovazioni apportate da Giovanni e Franco Allegrini possono riassumersi in tre punti fondamentali:
1. graduale introduzione dell’uso della barrique in abbinamento alle tradizionali botti in rovere di Slavonia.
2. riduzione del periodo d’invecchiamento dei vini.
3. revisione della tecnica del Ripasso, sostituendo l’utilizzo delle vinacce con una percentuale di uve messe ad appassire.
La degustazione
Le visite guidate si svolgono presso Villa della Torre, a Fumane, costruita in pieno Rinascimento secondo il modello dell’antica Domus Romana. La location ospita eventi culturali prestigiosi. Durante il tour verrete guidati da un team di professionisti alla scoperta dei vigneti, della cantina e, ovviamente, dei vini più rappresentativi dell’azienda. Le degustazioni si svolgono all’esterno, in meravigliose botti di legno circondate da vigneti, o all’interno, in sale di grande importanza storica. Noi abbiamo degustato:
- Soave: Garganega 80%, Chardonnay 20%
- Valpolicella Classico: Corvina 70%, Rondinella 30%
- Valpolicella Superiore: Corvina 70%, Rondinella 25%, Oseleta 5%. Affinamento di 6 mesi in botti di Slavonia e 6 mesi in barrique.
- Palazzo della Torre: Corvina 40%, Corvinone 30%, Rondinella 25%, Sangiovese 5%
- La Grola: Corvina 90%, Oseleta 10%. Affinamento di 16 mesi in botti di rovere francese.
- La Poja: Corvina 100%. Affinamento di 20 mesi in barrique e 8 mesi in botti di Slavonia. Il mio preferito.
- Amarone Classico: Corvina 45%, Corvinone 45%, Rondinella 5%, Oseleta 5%
- Recioto Giovanni Allegrini: Corvina 40%, Corvinone 40%, Rondinella 15%, Oseleta 5%
Costo della visita: dai 20 ai 40 euro con la degustazione di 4 vini. Fino a 60 euro per la degustazione di tutta la gamma.
5. La Dama
Un’azienda vinicola familiare, nella Valpolicella Classica, nata circa 15 anni fa dalla passione di Gabriele e della moglie Miriam. La Dama possiede 16 ettari di terreno di cui 10 destinati alla produzione vinicola, divisi un due zone distanti tra loro, da Negrar a Sant’Ambrogio. La produzione annua si aggira intorno alle 50.000 bottiglie.
La Dama è entrata a far parte della FIVI ed è certificata Bio dal 2015. Tutti i suoi vigneti producono uve autoctone, espressione del territorio. Le visite in cantina – a mio avviso troppo care per quello che offrono – prevedono una passeggiata nei vigneti, una visita ai locali di appassimento e affinamento e la degustazione di 5 referenze accompagnate da prodotti tipici della zona:
- Valpolicella Classico: Corvina e Corvinone 60%, Rondinella 35%, Molinara 5%
- Valpolicella Classico Superiore Ca Besi: Corvina 80%, Rondinella 20%
- Amarone Classico: Corvina 70%, Corvinone 10%, Rondinella 15%, Molinara 5%
- Valpolicella Ripasso: Corvina50% e Corvinone 20%, Rondinella 25%, Molinara 5%
- Recioto Classico: Corvina 85%, Corvinone 10%, Rondinella 5%
Costo della visita: 25 euro.
Passione enoturismo
Se siete appassionati di vino ed enoturismo non perdete i miei articoli su Chianti Classico, Brunello di Montalcino e Franciacorta.
One Comment
Pingback: