Alla scoperta delle cantine di Nemea e del vino Agiorgitiko
Nel Peloponneso esiste una zona particolarmente votata alla viticoltura. Sto parlando della Nemea, patria di uno dei vitigni a bacca rossa più famosi di tutta la Grecia: l’Agiorgitiko. A causa del suo colore scuro questo vino è chiamato anche “Sangue di Ercole”, l’eroe che fu ferito durante l’uccisione del Leone di Nemea. Una statua che raffigura questo episodio è presente nella piazza principale del paese.
Enoturismo in Nemea
Fuori dai percorsi più turistici – nella strada che collega Corinto e Nauplia – troviamo il Comune di Nemea, quella che molti hanno definito la capitale vitivinicola della Grecia. In quest’area si sta lentamente diffondendo una tipologia di turismo legata al mondo del vino, con numerose aziende disposte ad aprire le proprie cantine a turisti e appassionati. Qui potrete prendere parte a tour tra i vigneti, degustare qualche vino e, perché no, comprare delle bottiglie da portare a casa ad amici e parenti. Infatti, la maggior parte dei turisti associa la Grecia a birra e ouzo ma la Nemea ci insegna che “anche la Grecia può produrre dei grandi vini!”
Il paesaggio è quello caratteristico di tutte le zone vinicole: distese di terreni vitati intervallati da piccole e grandi tenute. Purtroppo, però, la Nemea non è pronta ad accogliere un turismo esigente: nell’area mancano strutture ricettive e ristoranti. Per trovare hotel o alberghi bisogna spostarsi nella città di Corinto o Nauplia.
Clima e suoli
In Nemea le estati sono calde e gli inverni freddi mentre il vento è una costante che persiste tutto l’anno. I terreni sono costituiti da uno strato d’argilla poco profondo che giace su un suolo calcareo, dal basso contenuto organico. Sulle pendici delle colline, dove si trovano la maggior parte dei vigneti, i suoli drenano abbastanza bene ma sono esposti all’erosione.
L’Agiorgitiko
La principale varietà che viene coltivata in Nemea – e l’unica consentita nella OPAP (Denominazione) Nemea – è l’Agiorgitiko, a bacca rossa. Questo vitigno si trova esclusivamente in quest’area e conta circa 3000 ettari vitati, suddivisi in 16 comuni e distribuiti su altitudini comprese tra i 250 e gli 800 mt. Le coltivazioni migliori, più storiche, si trovano a circa 450/600 mt d’altitudine.
L’Agiorgitiko è un vitigno molto versatile, che è vinificato in una vasta gamma di tipologie: vini rosati luminosi, vini rossi morbidi e vini fruttati. I suoi acini sono di media grandezza con una buccia relativamente sottile, dal colore intenso e profondo. Il vino che ne deriva porta con sé note speziate e aromi pronunciati di amarene e ribes. Inoltre, le referenze di Agiorgitiko si prestano all’invecchiamento in barrique.
Le cantine di Nemea
Cantina Gaia
Gaia Winery è stata fondata nel 1994 da Yiannis Paraskevopoulos – agronomo all’Università di Atene e dottore in enologia all’Università di Bordeaux – e dal suo amico Leon Karatsalos – agronomo all’Università di Atene. La parola Gaia, in greco, significa “terra”. Una terra che i soci fondatori curano personalmente, privilegiando pratiche di cantina finalizzate a lunghi invecchiamenti.
Oggi Gaia conta 10 ettari di vigneti posizionati nel cuore della denominazione Nemea, su terreni calcarei e ben drenati. Questi ettari sono coltivati quasi esclusivamente con le varietà Agiorgitiko e Assyrtiko. Oltre ai vigneti di proprietà, Gaia si serve anche di uve provenienti da soci conferitori, che seguono pedissequamente i consigli di Paraskevopoulos.
L’azienda vinicola Gaia possiede anche una cantina a Santorini. Il desiderio dei fondatori era quello di creare vigneti nelle due regioni vinicole più importanti della Grecia e produrre vini competitivi di alta qualità. Durante la nostra degustazione abbiamo potuto comparare l’Assyrtiko della Nemea e quello di Santorini. Un’unica varietà, due vini completamente diversi.
La produzione complessiva delle due cantine si attesta intorno alle 450/500.000 bottiglie annue. Il 60% delle referenze va all’estero (America, Europa, Australia) mentre il 40% resta in Grecia, anche nella GDO (come, ad esempio, il Notios Red, prodotto con uve che sono coltivate in “valle”).
I vini che ho amato di più?
1. Santorini Thalassitis, 100% Assyrtiko
La referenza Thalassitis Assyrtiko è prodotta a Santorini e proviene da uve appartenenti a un vigneto molto vecchio (circa 70 anni) situato a un’altitudine di 150-250 metri. Il vino fermenta e invecchia in tini d’acciaio inox. Un vino delicato e minerale con un grande potenziale d’invecchiamento.
2. Nemea Gaia Estate, 100% Agiorgitiko
Una riserva fatta con le migliori uve di Agiorgitiko, provenienti da vecchie viti con un’età media di 40 anni, posizionate a un’altezza superiore ai 500 mt. Questo vino affina almeno 12 mesi in botte. Questa referenza è stata molto apprezzata anche da Decanter.
3. 14-18 Nemea Rosè, 100% Assyrtiko
Tra le varie referenze di Assyrtiko prodotte in Nemea la mia preferita è stata questo rosè, le cui uve vengono lasciate a contatto con le bucce per 14/18 ore, permettendo così al vino d’acquisire la sua tonalità rosata e l’aroma tipico della varietà. Un vino fresco, con sentori di ciliegia.
Cantina Bairaktaris
Bairaktaris è un’azienda vinicola a gestione famigliare giunta ormai alla terza generazione. Nel 2005 Christos Bairaktaris (seconda generazione) decise di dare una forma più moderna a questa tradizione di famiglia costruendo l’attuale Domaine Bairaktaris. Ad accoglierci in quella che viene chiamata “la piana della Nemea” è suo figlio Nikos, che ama raccontare la propria terra e mostrare agli appassionati i vigneti di famiglia.
Bairaktaris possiede circa 25 ettari, di cui 17 attualmente attivi, coltivati per il 70% con vitigni a bacca rossa e per il restante 30% con vitigni a bacca bianca. I vigneti s’estendono in diverse zone della Nemea con diversi microclimi. Nikos ci ha condotto con orgoglio in quello che è il miglior impianto dell’azienda: i vigneti ubicati su pendii montuosi, dove le viti sono in concorrenza tra loro, la resa è bassa e la qualità altissima. Bairaktaris conta 9 referenze (4 bianchi, 2 rosati e 3 rossi) con 6 differenti varietà d’uva e produce circa 300.000 bottiglie annue.
Bairaktaris segue metodi di vinificazione naturali, senza additivi di fermentazione, in modo che i loro vini abbiano aromi derivanti dalle uve e una maggiore conservabilità. Domaine Bairaktaris è aperto ad appassionati e wine lovers e investe nell’educazione enologica del visitatore offrendo visite guidate in cantina e degustazioni di vario tipo.
I vini che ho amato di più?
1. Nemea Monolithos 2016, 100% Agiorgitiko
Uve provenienti da vigneti che hanno circa 50 anni, ubicati a un’altitudine di 700 mt. Affinamento per 16 mesi in barrique e per 8 mesi in bottiglia. Alta potenzialità d’invecchiamento. Fragranze di frutta matura, vaniglia, spezie e cioccolato amaro.
2. Monolitos White 2021, 40% Malagouzia – 30% Assyrtiko – 30% Moscato
Uve provenienti dalle montagne di Corinto, a circa 900 mt d’altitudine. Colore oro pallido con bouquet di fragranze esotiche e dolci frutti tropicali (mango, banana e ananas).
3. Rock ‘n’ Rose, 60% Malagouzia, 40% Agiorgitiko
Uve provenienti dalle montagne di Corinto, a circa 600 mt d’altitudine. Colore rosa tenue con profumi vivi di piccoli frutti rossi e note agrumate. Sapore dolce e delicato. Il classico vino da portare a una cena con amici, anche per l’originalità del nome e della bottiglia.
Cantina Lafazanis
L’azienda vinicola Lafazanis è un colosso della viticultura greca e produce circa 1 milione di bottiglie annue, di cui l’80% viene venduto in Grecia e il restante 20% viene esportato. Proprio come Gaia, anche Lafazanis ha acquisito una seconda cantina in un’altra regione vitivinicola greca: la Messinia. Questa seconda azienda vinicola si chiama Nestor e, negli anni, è arrivata a produrre un altro milione di bottiglie annue.
La storia e le radici dell’azienda vinicola risalgono al 1960 quando la famiglia Lafazanis costruì – in Attica – la sua prima cantina a conduzione famigliare. Nel 1993 Spyros Lafazanis decise di trasferire l’azienda in Nemea. Oggi Lafazanis ha circa 10 ettari di proprietà mentre per il restante 90% della produzione s’affida a 300 piccoli viticultori che gli conferiscono le uve.
Lafazanis è equipaggiata delle attrezzature più moderne e tecnologicamente avanzate per tutte le fasi della vinificazione, implementate da eminenti enologi e da personale esperto e altamente specializzato. La cantina è dotata di una sala eventi in cui si svolgono presentazioni, degustazioni di vino e seminari. L’azienda vinicola è aperta ai visitatori tutto l’anno.
I vini che ho amato di più?
1. Nemea 2017, 100% Agiorgitiko
2. Pylos Chardonnay 2021, 100% Chardonnay
3. Geometria 2021, 100% Assyrtiko
Se è vero che dove c’è vino, c’è cultura…e certo anche l’opposto! Per questo motivo non perdete i miei articoli sulle altre zone turistiche del Peloponneso: la fortezza di Monemvasia, la penisola del Mani e l’isola di Elafonisos.