Indonesia - La geografia del mio cammino https://www.lageografiadelmiocammino.com/category/asia/indonesia/ Mila Camnasio, Travel Blogger Thu, 10 Feb 2022 15:36:28 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 Indonesia: itinerario e costi https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/06/indonesia-itinerario-e-costi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=indonesia-itinerario-e-costi https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/06/indonesia-itinerario-e-costi/#comments Mon, 06 May 2019 10:54:46 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=1450 Un itinerario di viaggio della durata di tre settimane alla scoperta delle mete più importanti della regione indonesiana. Tra le oltre 17.000 isole che la compongono, come prima esperienza, vi proporrò una road map che comprende Giava, Bali, Lombok e le Gili.

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Indonesia, itinerario e costi. Un viaggio della durata di tre settimane alla scoperta delle mete più importanti della regione indonesiana. Tra le oltre 17.000 isole che la compongono, come prima esperienza, vi proporrò una road map che comprende Giava, Bali, Lombok e le Gili.

QUANDO ANDARE

Il periodo migliore per visitare l’Indonesia è quello compreso tra Maggio e Settembre, durante la stagione “secca”. Da Ottobre ad Aprile, durante la stagione “umida”, è facile imbattersi in giornate coperte o piovose.

DAY 1 – JAKARTA

Volo Milano – Jakarta con Emirates (scalo a Dubai)

costo volo a/r con scalo a Dubai – 850 euro

Arrivo a Jakarta e sistemazione presso il Takes Mansion Hotel

costo per 1 notte – 58 euro

DAY 2 – YOGYAKARTA

Treno Jakarta – Yogyakarta con Tiket in Executive Class

costo solo andata 20 euro

Arrivo a Yogyakarta e sistemazione presso Melia Purosani

costo per 2 notti – 161 euro

Costo ingresso Panbanam – 18 euro

DAY 3 – YOGYAKARTA

Costo ingresso Borobudur all’alba – 27 euro

Alla scoperta dell’Isola di Java
Alla scoperta dell’Isola di Java
DAY 4 – BROMO

Pacchetto agenzia – costo complessivo – 160 euro

Treno fino a Surabaya (4 ore 1/2)

Bus fino a Probolinggo (2 ore)

Jeep fino a Cemoro Lewang e alloggio presso casa famiglia

DAY 5 – BROMO e IJEN

Ingresso al parco nazionale – 15 euro

Escursione sul vulcano Bromo

Bus fino a Banyuwangi e alloggio presso Arabica Home Stay

DAY 6 – IJEN e BALI

Escursione sul vulcano Ijen

Bus fino a Ketapang

Nave Ketapang – Gilimanuk – costo solo andata18 euro

Arrivo a Balian Beach e sistemazione presso Pondok Pitaya Balian Hotel

costo per 1 notte con suite vista mare – 60 euro

Per saperne di più leggi l’articolo che ti porterà alla scoperta dell’Isola di Java

DAY 7 – BALI, CANGUU

Driver “english speaker” dedicato per 10 giorni. Macchina Toyota 5 porte molti spaziosa con aria condizionata.

The Bali Drivercosto complessivo 400 euroinclusi pasti del driver e carburante

Arrivo a Canguu e sistemazione presso FRii Bali Hotel

costo per 2 notti – 120 euro

DAY 8 – BALI, CANGUU

Giornata in spiaggia

DAY 9 – BALI, UBUD

Arrivo a Ubud e sistemazione presso l’hotel Naya Ubud

costo per 3 notti in suite – 618 euro

Giornata in città

DAY 10 – BALI, MUNDUK e JATILIWIH

Tour con driver. Ingresso attrazioni – 29 euro

Bali, risaie di Jatiluwih
Bali, risaie di Jatiluwih
DAY 11 – BALI, BESAKIH e BATUR

Tour con driver. Ingresso attrazioni – 33 euro

DAY 12 – BALI, SEMINYAK

Arrivo a Seminyak e sistemazione presso il Dash Hotel

costo per 2 notti – 220 euro

Giornata in spiaggia

DAY 13 – BALI, SEMINYAK

Giornata in spiaggia

DAY 14 – BALI, BUKIT e ULUWATU

Arrivo a Bingin Beach e sistemazione presso Mama Tom Toms (Airbnb)

costo per 3 notti – 240 euro

Giornata in spiaggia

DAY 15 – BALI, BUKIT e ULUWATU

Giornata in spiaggia

DAY 16 – BALI, BUKIT e ULUWATU

Giornata in spiaggia

Per saperne di più leggi l’articolo dedicato all’isola di Bali

DAY 17 – GILI TRAWANGAN

Nave Padang Bai – Gili Trawangan con Blue Water Express

costo solo andata60 euro

Arrivo a Gili Trawangan e sistemazione presso Martas Hotel

costo per 2 notti – 145 euro

DAY 18 – GILI TRAWANGAN

Giornata in spiaggia

Gili Trawangan, strada principale
Gili Trawangan, strada principale
DAY 19 – GILI MENO

Nave Gili Trawangan – Gili Meno con Scoot Fast Cruises

costo solo andata15 euro

Arrivo a Gili Meno e sistemazione presso il Meno Dream Resort

costo per 1 notte – 75 euro

DAY 20 – GILI AIR

Nave Gili Meno – Gili Air con Scoot Fast Cruises

costo solo andata15 euro

Arrivo a Gili Air e sistemazione presso l’hotel Manta Dive

costo per 1 notte – 50 euro

DAY 21 – LOMBOK

Imbarcazione privata per 10 pax Gili Air – Bangsal

costo a persona solo andata18 euro

Arrivo a Senggigi e sistemazione presso il resort Living Asia

costo per 2 notti – 193 euro

Isola di Lombok, spiaggia di Kuta. Mila Camnasio.
Isola di Lombok, spiaggia di Kuta
DAY 22 – LOMBOK

Autista per un giorno – costo complessivo 50 euro

Per saperne di più leggi l’articolo dedicato alle Gili e all’isola di Lombok

DAY 23 – LOMBOK e JAKARTA

Volo Lombok – Jakarta con Garuda Airlines

costo volo sola andata – 87 euro

Arrivo a Jakarta e sistemazione presso il Jakarta Airport Hotel

costo per 1 notte – 95 euro

DAY 24 – JAKARTA

Visita della città e partenza

COSTO QUOTA SINGOLA per VIAGGIO IN COPPIA – 2600 euro

escluso vitto e qualche spostamento

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Lombok e le Isole Gili, consigli di viaggio https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/06/lombok-e-isole-gili-consigli-di-viaggio/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=lombok-e-isole-gili-consigli-di-viaggio https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/06/lombok-e-isole-gili-consigli-di-viaggio/#comments Mon, 06 May 2019 09:08:32 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=1429 Lombok e le isole Gili sono tra le mete più gettonate di tutta l'Indonesia. Ecco a voi degli utili consigli di viaggio per scoprire questi luoghi.

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Lombok e le Isole Gili sono tra le mete più gettonate di tutta l’Indonesia. Ecco a voi degli utili consigli di viaggio per scoprire questi luoghi.

Isole Gili

Le Isole Gili fanno parte dell’isola di Lombok ma vengono considerate una meta a se stante. La maggior parte delle persone le raggiunge da Bali. Per arrivarci il mio consiglio è quello di prendere un’imbarcazione veloce da Padang Bai. Rispetto al porto di Seragan risparmierete più di un’ora di navigazione. Se soffrite minimamente il mal di mare mi ringrazierete perché le acque sono spesso agitate. Il viaggio dal porto di Padang Bai dura circa un’ora e mezzo.

L’arcipelago è sicuramente paradisiaco ma la pulizia delle spiagge lascia a desiderare, così come i servizi offerti che sono spesso decisamente troppo cari rispetto al costo reale della vita. La popolazione delle isole Gili si mantiene solo con il turismo e considera i viaggiatori come dei bancomat che camminano. Oltre a questo dovrete avere molta pazienza perché il servizio nei locali è lentissimo. Si arriva ad aspettare anche un’ora per un normale succo di frutta fresco.

Nel 2018, ad agosto, le isole Gili sono state colpite da un forte terremoto e, di conseguenza, alcuni luoghi o attività potrebbero aver subito danneggiamenti o cambiamenti.

Gili Trawangan

Gili Trawangan è l’isola più rumorosa e caotica, piena di giovani con molta voglia di fare baldoria fino a tarda notte. Per questo e per altri motivi è quella che mi è piaciuta meno. La strada principale, dove attraccano le barche dei turisti, è un continuo susseguirsi di ristoranti e locali. Per trovare un po’ di tranquillità dovrete noleggiare una bicicletta e pedalare fino all’altro lato dell’isola. Per vederla tutta in bici ci vogliono poco più di 40 min. Le spiagge hanno una barriera corallina incredibile e, con un po’ di fortuna, facendo snorkeling potrete incontrare qualche tartaruga marina. In alternativa vi consiglio qualche immersione, l’attività più praticata nell’isola.

Gili Trawangan, spiaggia Indonesia
Gili Trawangan, spiaggia

Per finire godetevi uno o più tramonti al Sunset Bar, il locale perfetto in cui bere una birra ghiacciata o fare una foto sulle famose altalene al calare del sole. Vi sconsiglio di ordinare i cocktail perché l’attesa potrebbe essere infinita e la qualità pessima.

Gili Trawangan, Sunset Bar
Gili Trawangan, Sunset Bar

Per cena abbiamo optato per il tranquillo Ko Ko Mo, un ristorante più caro rispetto alla media del luogo ma decisamente panoramico e curato in ogni dettaglio. Se siete stanchi di mangiare pesce alla griglia qui troverete anche dell’ottimo sashimi. Il secondo giorno abbiamo cenato al ristorante Scallywags Seafood Grill ma non lo consiglio perché il servizio e lento e i camerieri maleducati. Ci sono ristoranti con il banco del pesce fresco molto più validi.

Dove dormire

Le strutture e i resort sulla spiaggia sono davvero cari. Per questo motivo abbiamo prenotato una stanza in una piccola Guest House vicino alla strada principale dell’isola. Il Martas Hotel è un b&b con bungalow accoglienti e spaziosi. Ottime le colazioni e la gentilezza della proprietà. L’unica pecca è il rumore che proviene dai locali del centro.

Gili Trawangan, strada principale
Gili Trawangan, strada principale

Gili Meno

Gili Meno è l’isola più piccola dell’arcipelago. La si può percorrere a piedi in circa 30 minuti e al suo interno è presente anche un piccolo lago salato. E’ una meta decisamente più selvaggia rispetto alla vicina Trawangan, anche se possiede lo stesso mare turchese e la stessa barriera corallina. Noi abbiamo trascorso la giornata presso il Diana Cafè, un bar sulla spiaggia con capanne, sdraio e conchiglie colorate nel quale è possibile riposare, bere un succo di frutta o fare snorkeling. La sera c’è un unico ristorante davvero degno di questo nome ed è il Mahamaya, un locale isolato e silenzioso che offre piatti internazionali curati e ben presentati. La mattina seguente, con molta calma, abbiamo lasciato l’isola con una barca veloce che ci ha portato a Gili Air in meno di 15 minuti.

Indonesia. Gili Meno, Diana Cafè
Gili Meno, Diana Cafè

Dove dormire

Anche in questo caso abbiamo dovuto escludere i resort più belli e accontentarci di una struttura familiare e meno pretenziosa. Il Meno Dream Resort ha un ottimo rapporto qualità prezzo e offre capanne di legno ben arredate e un bagno esterno scenografico con un pavimento di sassolini bianchi. Il fatto di essere immerso nella vegetazione attira però molti animali e insetti.

Gili Meno, Meno Dream Resort
Gili Meno, Meno Dream Resort

Gili Air

Gili Air è decisamente la mia isola preferita perché rappresenta una via di mezzo tra la chiassosa Trawangan, frequentata da teenager, e la tranquillissima Meno, frequentata da coppie in luna di miele. E’ possibile girarla a piedi in meno di un’ora e presenta lo stesso mare cristallino delle sue vicine. Qui si può staccare la spina ma anche passare una notte brava nei locali bazzicati da una clientela più matura.

Gili Air, tramonto Indonesia
Gili Air, tramonto

Trascorriamo la nostra ultima giornata in questo magnifico arcipelago prendendo un paio di sdraio al Mowie’s Bar e qui ci godiamo anche l’ultimo tramonto. Stanchi di mangiare cibo locale optiamo per una pizza in riva al mare e qualche drink nei bar del centro. Passiamo una bellissima serata. Il giorno seguente andiamo al porto e cerchiamo un’imbarcazione privata che ci porti a Lombok. Il tragitto dall’isola di Gili Air al porto di Bangsal è di circa 30 minuti.

Dove dormire

Prenotiamo una stanza al Manta Dive, in pieno centro. Le camere sono pulite e il bagno esterno è davvero stupendo. Gli spazi comuni sono un po’ trascurati e sempre occupati dai corsi di diving. La colazione al Waterfront è memorabile sia per la vista che per il menù.

Gili Air, partenza verso Lombok
Gili Air, partenza verso Lombok

Lombok

Non ho avuto molto tempo per visitare l’isola. Abbiamo trascorso qui solo due notti ma per conoscere bene la zona ce ne sarebbero volute almeno quattro. Lombok è sicuramente l’isola con il mare più trasparente e pulito che ho avuto modo di visitare durante questo viaggio, anche se in spiaggia campeggiano i soliti rifiuti dovuti alla mancanza di educazione ambientale da parte della popolazione locale. La natura fa da padrone, così come la popolazione Sasak che continua a lavorare e vivere secondo le vecchie tradizioni del luogo.

Vi ricordo che, anche in questo caso, la mia visita è antecedente al terremoto avvenuto ad agosto 2018 che ha parzialmente distrutto l’isola.

Lombok, arrivo sull'isola
Lombok, arrivo sull’isola

Day 1

Abbiamo concentrato in un giorno un programma che solitamente ne necessita almeno due grazie al super autista che ci ha guidati e consigliati nella scelta del percorso. La prima tappa è stata la spiaggia di Selong Belanak che abbiamo raggiunto attraversando campi di tabacco e peperoncino, che in indonesiano si traduce appunto con la parola Lombok. La spiaggia turchese non ha attività commerciali vere e proprie ma solo qualche baracca dove acquistare bibite e succhi. La seconda tappa è stata la spiaggia di Kuta adiacente a un piccolo villaggio di pescatori dove barche e polpi essiccati fanno da padroni. Dopo un pranzo veloce abbiamo visitato la spiaggia di Mawun e ci siamo concessi un ultimo bagno prima di spostarci all’interno dell’isola.

Isola di Lombok, campi di tabacco
Isola di Lombok, campi di tabacco

Per conoscere la cultura Sasak siamo stati nel villaggio di Sukarare. Questo è l’unico luogo in cui si possono vedere uomini e donne intenti nel tessere i loro famosi abiti tradizionali dai mille colori. Purtroppo questo luogo è frequentato da molti turisti e a volte se ne perde l’autenticità. Per terminare la nostra giornata, sulla via del ritorno, ci siamo fermati ad ammirare uno splendido tramonto dal Batu Bolong Temple. La sua posizione su un promontorio è suggestiva ed estremamente fotogenica.

Isola di Lombok, villaggio di Sukarare
Isola di Lombok, villaggio di Sukarare

Day 2

Dopo una mattinata di relax nel nostro resort, prima della partenza, mi sono concessa tre ore presso la Puri Mas Spa. Ho deciso di visitare questa struttura perché avevo letto un articolo sul suo conto nella rivista Traveller di Condé Nast. I trattamenti e la location hanno soddisfatto pienamente le mie aspettative. Vi consiglio di provare questa esperienza e, se potete, di alloggiare all’interno di questo suggestivo boutique hotel. Nel tardo pomeriggio siamo partiti dall’aeroporto di Lombok verso Jakarta con la compagnia Garuda Airlines.

Dove dormire

La zona migliore in cui alloggiare è quella di Senggigi. Noi abbiamo optato per il resort Living Asia che offriva un buon rapporto qualità prezzo rispetto ad altre strutture ubicate sulla stessa spiaggia. Le camere, le aree comuni e la piscina a sfioro sono i plus di questo hotel. Completa l’offerta la cortesia del personale. Due punti di demerito per la ristorazione e la spiaggia poco curata.

Isola di Lombok, spiaggia di Kuta
Isola di Lombok, spiaggia di Kuta

Dopo avervi parlato delle Isole Gili e di Lombok v’invito a leggere l’articolo che descrive dettagliatamente il mio itinerario di viaggio in Indonesia. Inoltre, non perdetevi gli approfondimenti sull’Isola di Java e sull’Isola di Bali.

Se invece volete fare qualche segnalazione lasciate un commento qui sotto.

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L’itineario perfetto: cosa vedere a Bali https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/02/bali-itinerario-cosa-vedere/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bali-itinerario-cosa-vedere https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/02/bali-itinerario-cosa-vedere/#comments Thu, 02 May 2019 16:34:17 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=1392 Bali è una meta molto famosa ma poche persone riescono a coglierne l'anima e a dedicare il giusto spazio di tempo a tutte le zone che la compongono. Con questo itinerario di viaggio della durata di 10 giorni voglio provare a proporvi un'esperienza quasi completa alla scoperta di questa meravigliosa isola dalle mille sfaccettature.

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Eravamo rimasti sull’Isola di Java, tra i suoi paesaggi vulcanici e i templi antichi. E’ giunta l’ora di cambiare isola. Qui vi descriverò il mio concetto di itinerario perfetto che vi permetterà di stendere una bucket list su cosa vedere a Bali.

L'itineario perfetto: cosa vedere a Bali
L’itineario perfetto: cosa vedere a Bali

Io e i miei compagni di viaggio arriviamo a Bali dall’isola di Java nel corso di un lungo viaggio che tocca diverse isole dell’Indonesia. Bali è una meta molto famosa ma poche persone riescono a coglierne l’essenza e a dedicarle il giusto spazio. Con questo itinerario di viaggio della durata di 10 giorni voglio provare a proporvi un’esperienza quasi completa alla scoperta di questa meravigliosa isola dalle mille sfaccettature.

Balian Beach

Giorno 1

Come prima tappa decidiamo di fermarci a sole due ore dal porto di Gilimanuk, nella costa sud-occidentale di Bali. Stanchi morti ci concediamo una mezza giornata di relax sulla spiaggia di Balian Beach, frequentata  principalmente da surfisti. Ci concediamo anche un massaggio per provare a lenire la stanchezza accumulata a Java e benediciamo il fatto di averla visitata per prima perché al nostro rientro avremmo annullato i benefici della vacanza. Il giorno seguente ci svegliamo con calma e proviamo a prendere qualche onda con una tavola da surf, giusto per avere un primo approccio con l’Oceano Indiano. La spiaggia purtroppo non è molto pulita e capiamo subito che l’attenzione all’ambiente, nonostante il turismo, deve ancora compiere dei passi avanti su quest’isola.

Tramonto a Balian Beach
Tramonto a Balian Beach

Dove dormire

Abbiamo alloggiato presso il Pondok Pitaya Balian Hotel, un rifugio tropicale a pochi passi dalla spiaggia con splendide villette vista mare. La nostra abitazione era una capanna con giardino arredata in stile balinese. Gli spazi comuni comprendono una piscina e dei comodissimi rifugi dove praticare yoga o farsi fare un massaggio guardando l’oceano.

Canguu

Questa zona è caratterizzata da spiagge di sabbia scura frequentate prevalentemente da surfisti che poco si prestano alla tintarella. Chi viene qui lo fa per praticare sport acquatici e per bere uno smoothie o qualche birra in un ambiente giovane e moderno.

Giorno 2

Prima di arrivare a destinazione decidiamo di fare una sosta al tempio di Tanah Lot, collocato su una formazione rocciosa e bagnato dal mare. Il sito turistico dista circa 20 minuti di macchina da Canguu ed è uno dei luoghi più fotografati di tutta l’Indonesia. Nel tardo pomeriggio raggiungiamo Batu Bolong Beach, una piccola spiaggia frequentata da giovani e surfisti. Il piano prevede di rilassarsi nel famoso Old Man’s Bar dove passiamo qualche piacevole ora ascoltando musica e osservando l’oceano. Dopo il tramonto continuiamo a bere qualche drink al Deus Ex Machina e ceniamo al Gypsy Kitchen, un ristorante shabby chic con piatti internazionali e bowls di pesce crudo.

L'itinerario perfetto: Batu Bolong Beach
L’itinerario perfetto: Batu Bolong Beach

Giorno 3

Il giorno seguente, dopo un’abbondante colazione da Made’s Banana Flour, proviamo a praticare del surf presso la spiaggia di Echo Beach, un mix di sabbia nera e scogli piatti. Lo spot è adatto sia ai surfisti più esperti che a quelli alle prime armi. La giornata passa velocemente tra un bagno e una birra ghiacciata che consumiamo tranquillamente sdraiati sui morbidi cuscini colorati del Sand Bar. Il momento più bello è sicuramente quello del tramonto, piacevolmente accompagnato dalla musica live di una cover band. La serata si è poi conclusa con un hamburger presso The Loft, un ristorantino economico e ben frequentato.

Cosa vedere sull'Isola di Bali: Echo Beach
Cosa vedere sull’Isola di Bali: Echo Beach

Dove dormire

A Canguu Beach abbiamo alloggiato presso il FRii Bali Hotel, una struttura moderna ubicata a pochi metri dalla spiaggia. La nostra camera al primo piano affacciava sulla piscina garantendo momenti di relax ma di poca privacy. Consiglio questo hotel agli under 30 per la presenza costante di musica e alcool. In caso contrario nella zona potreste decisamente trovare di meglio.

Ubud

Al risveglio, con calma, ci dirigiamo verso Ubud. Questa città è la base di partenza perfetta per la scoperta della parte interna dell’isola. Il suo centro è molto caratteristico ma purtroppo è anche altamente turisticizzato e questo ha fatto si che, nel corso degli anni, perdesse un po’ di autenticità.

Cosa vedere sull'Isola di Bali: la Monkey Forest
Cosa vedere sull’Isola di Bali: la Monkey Forest

Giorno 4

La prima giornata ad Ubud trascorre tranquilla con un giro turistico presso alcuni templi, la visita della Monkey Forest e una passeggiata tra i negozi del centro. La Monkey Forest è l’attrazione più famosa della città e consiste in un tratto di giungla abitata da un folto gruppo di scimmie che interagiscono con i turisti. Tra i templi segnalo invece il Puri Salen Palace, il Pura Desa e il Pura Taman Saraswati. La sera decidiamo di pranzare con alcuni amici al ristorante Lamak sul quale garantisco per la qualità dei cocktail e l’ambiente ma che non promuovo affatto per quanto riguarda il cibo.

L'itinerario perfetto: Pura Taman Saraswati
L’itinerario perfetto: Pura Taman Saraswati

Dove dormire

Abbiamo prenotato 3 notti presso l’hotel Naya Ubud, immerso nel verde e distante 10 minuti di auto dal centro del paese. Le sue suite sono tutte arredate in stile balinese, con mobili in legno e bagni con vasche immense. La nostra si chiamava Amrita ed era meravigliosa. Purtroppo al nostro arrivo abbiamo scoperto che tutta la struttura ospitava un ritiro Yoga che prevedeva sessioni di meditazione in diversi orari della giornata tra cui una lezione al mattino presto con canti e danze. Questo aspetto ha condizionato un po’ il nostro sonno e ci ha messo nella condizione di dover discutere con la proprietà ma se amate questa disciplina il Naya Ubud fa al caso vostro.

Munduk e Jatiluwih

Giorno 5

La prima tappa, a due ore di macchina da Ubud, è il villaggio di Munduk dove si possono osservare panorami mozzafiato sulla foresta balinese caratterizzata da distese di palme, alberi da frutto e cascate. Ripercorrendo la stessa strada dell’andata, dopo 30 minuti di auto, si arriva al Pura Ulun Danu Bratan, un tempio indù-buddista dedicato alla dea dell’acqua. Per poter iniziare la visita ci obbligano a comprare una stoffa con cui coprire le gambe nude. La location alterna momenti di misticismo a luoghi decisamente scenografici e fotogenici, che hanno come cornice le rive del lago Bratan e le montagne.

Pian piano che ci si allontana da questo tempio la fitta vegetazione lascia spazio a splendide risaie fino ad arrivare alle terrazze di Jatiluwih, patrimonio mondiale dell’Unesco, situate sul pendio del monte Batukaru. La visita dura circa 2 ore e comprende una passeggiata tra i campi e la spiegazione di come viene coltivato il riso.

Cosa vedere sull'Isola di Bali: le terrazze di Jatiluwih
Cosa vedere sull’Isola di Bali: le terrazze di Jatiluwih

Besakih e Batur

Giorno 6

Nell’ultimo giorno di esplorazione della parte interna dell’isola di Bali avremmo dovuto fare un’escursione sul monte Batur. Purtroppo il meteo non è stato favorevole e quindi abbiamo rinunciato concedendoci qualche ora in più di sonno.

Nella tarda mattinata siamo partiti alla volta di Besakih, il luogo di culto più importante e grande dell’isola. Questo complesso comprende diversi templi e per capirne bene la storia vi consiglio di prendere una guida locale. Successivamente avevamo organizzato un tour presso la piantagione di caffè Luwak Civet Farm per assaggiare il pregiatissimo caffè Luwak derivato dalle feci degli zibetti, dei piccoli animali simili alle manguste. Ho trovato questo spot turistico abbastanza triste perché non amo gli animali tenuti in gabbia. Ad ogni modo è giusto provare almeno una volta nella vita questo caffè costosissimo che, a mio avviso, ha un gusto davvero terribile. Inoltre è molto interessante passeggiare nella tenuta e capire i processi che portano alla produzione di questa bevanda.

Cosa vedere sull'Isola di Bali: il tempio di Besakih
Cosa vedere sull’Isola di Bali: il tempio di Besakih

Nel tardo pomeriggio siamo poi rientrati ad Ubud per un ultimo giro di shopping, qualche ora dedicata al benessere nella Bali Botanica Spa e una cena offerta dal nostro hotel per scusarsi del disagio arrecato dallo Yoga Camp.

Botanica Spa, Ubud
Botanica Spa, Ubud

Seminyak e Kuta

La zona di Seminyak e Kuta è talmente turistica da farvi dimenticare di essere a Bali. Il traffico è congestionato e i locali si susseguono a un ritmo frenetico, così come le persone che invadono ogni angolo della strada. L’unico motivo per fermarsi un paio di giorni in questa zona è rilassarsi in uno dei lussuosi locali sul mare.

Giorno 7

La nostra scelta per la prima giornata nella movida balinese è ricaduta sul Potato Head, l’hotel più famoso della costa che vanta una piscina a sfioro e un servizio di ristorazione impeccabile. La spiaggia di Seminiak non annovera tra le sue virtù un mare propriamente turchese e quindi optiamo per due lettini a bordo piscina. Verso sera decidiamo di fare qualche passo sulla costa per dare un’occhiata agli altri resort sul mare. All’ora del tramonto ci fermiamo a Kuta presso La Plancha Beach Bar per bere una Bintag e scattare qualche foto ai coloratissimi cuscini e ombrelloni che popolano la spiaggia. La sera decidiamo di cenare tardi al Motel Mexicola, un locale che dopo la mezzanotte si trasforma in club. Davvero consigliato per frequentazione, bella musica e ottimi tacos.

Cosa vedere sull'Isola di Bali: il Potato Head
Cosa vedere sull’Isola di Bali: il Potato Head
Motel Mexicola, Seminyak
Motel Mexicola, Seminyak

Giorno 8

Ci svegliamo con calma e facciamo un giro per le boutique di Seminiak. A mio avviso è molto meglio concentrare lo shopping nei negozi di Ubud, più autentici ed economici rispetto a questo tempio del consumismo. Verso l’ora di pranzo prendiamo due lettini al Cocoon Beach Club e passiamo lì il resto della giornata. La sera decidiamo di trattarci da signori e concederci una cena presso il famoso Ku.De.Ta. Il posto è da cartolina ma la qualità del cibo non rende giustizia ai prezzi elevatissimi che comunque ci aspettavamo. Il servizio è impeccabile così come i cocktail. Da provare almeno una volta.

La Plancha, Seminyak
La Plancha, Seminyak

Dove dormire

Abbiamo dormito al Dash Hotel, un posto molto particolare e di design ubicato a pochi minuti a piedi dal centro di Seminiak. La proprietà pone molta attenzione al dettaglio, a partire dal welcome kit in stanza con i prodotti beauty, fino ad arrivare ai graffiti alle pareti. Bellissimi anche gli spazi comuni tra cui un bar sul tetto e una piscina interna circondata da opere d’arte.

Penisola di Bukit e Uluwatu

Il tratto di costa di cui fa parte la penisola di Bukit è a mio avviso il più bello di tutta Bali. Piccole spiagge di sabbia bianca si alternano a zone rocciose con alcuni dei break più famosi e pericolosi del mondo.

Giorno 9

Da Seminiak, dopo circa un’ora di macchina, raggiungiamo Bingin Beach. Su Airbnb avevamo prenotato due stanze affacciate su questa spiaggia, famosa per la sua anima selvaggia e per i suoi break adatti a qualsiasi tipo di surfista. Appena arrivati prenotiamo delle lezioni di surf e, dopo pranzo, iniziamo subito con la pratica. Raggiungere questo paradiso non è affatto semplice perché bisogna camminare per circa 10 minuti lungo una ripida scalinata e questo scoraggia chiunque non sia motivato o allenato. E’ per questo che ho amato Bingin fin dal primo minuto in cui ho messo piede sulla sabbia.

L'itinerario perfetto: lezioni di surf a Binging Beach
L’itinerario perfetto: lezioni di surf a Binging Beach

Verso sera prendiamo coraggio e affrontiamo di nuovo la salita per andare ad ammirare il tempio indu di Pura Luhur. Questo luogo sacro non ha nulla di eccezionale rispetto ad altri templi balinesi ma è posizionato su una scogliera a picco sull’Oceano Indiano che all’ora del tramonto regala panorami davvero rari. In serata torniamo a Bingin beach e mangiamo del pesce grigliato in uno dei due bar sulla spiaggia.

Cosa vedere sull'Isola di Bali: il tempio indu di Pura Luhur
Cosa vedere sull’Isola di Bali: il tempio indu di Pura Luhur

Giorno 10

Dopo una mattinata di surf ci mettiamo in macchina per andare a vedere Padang Padang Beach. Al nostro arrivo ringraziamo di aver scelto Bingin Beach come campo base perché questa spiaggia è completamente invasa dai turisti. Il mare più sabbioso e l’ingresso più agile sono due punti a favore per famiglie e gruppi organizzati.

Cosa vedere sull'Isola di Bali: Padang Padang Beach
Cosa vedere sull’Isola di Bali: Padang Padang Beach

La location merita ma nel giro di un paio d’ore decidiamo di andarcene e spostarci sulla spiaggia di Suluban, ubicata ai piedi di una scogliera e raggiungibile con un breve tragitto all’interno di una grotta. Questo lembo di sabbia è sicuramente da vedere ma l’attrazione principale è il bar Single Fin posizionato al di sopra della scogliera. La bellezza di questo locale è difficile da descrivere, soprattutto all’ora dell’aperitivo quando viene preso d’assalto da surfisti e amanti della vita notturna. Abbiamo passato più di 3 ore al suo interno, saltellando da una terrazza all’altra, senza nemmeno accorgerci del trascorrere del tempo.

Giorno 11

Ultima lezione di surf prima di spostarci verso il Sundays Beach Club, una spiaggia privata raggiungibile attraverso una funivia ubicata dal lato opposto di Uluwatu rispetto a Bingin. Prezzo di ingresso accessibile, mare pulito e comodi lettini su cui rilassarsi. Promossa a pieni voti. Verso sera, su consiglio di alcuni amici, ci concediamo un drink all’interno dell’Ayana Resort, una struttura a 5 stelle che ospita al suo interno uno dei bar più belli del mondo. Il locale si chiama Rock Bar e, come suggerisce il nome, è ubicato su una piattaforma di roccia naturale posizionata una decina di metri sopra le onde del mare. I cocktail sono incredibili, così come l’arredamento. Davvero uno dei posti più cool che io abbia mai visto.

L'itinerario perfetto: un aperitivo al Rock Bar
L’itinerario perfetto: un aperitivo al Rock Bar

Dopo il tramonto ci spostiamo sulla spiaggia di Jimbaran e scegliamo uno dei famosi ristoranti di pesce che vendono aragoste e crostacei vivi, pronti ad essere cucinati su una griglia e consumati con i piedi nella sabbia e una Bintag fresca. Questa spiaggia di pescatori è piuttosto sporca e affollata quindi la sconsiglio durante il giorno mentre la raccomando nelle ore serali.

Dove dormire

Il nostro alloggio, prenotato su Airbnb, si chiama Mama Tom Toms. Questo è decisamente uno dei posti più belli in cui io sia mai stata. Le stanze hanno tutte una vista incredibile sull’oceano e tra queste c’è addirittura un letto coperto solo da una tettoia di legno. La pulizia è ottima nonostante il fatto che spesso la zona venga piacevolmente invasa da qualche gruppo di scimmie. Una notte mi sono svegliata perché una di loro era riuscita ad intrufolarsi nella mia stanza. Dato che le scimmie rubano qualsiasi cosa al nostro arrivo ci è stato più volte ripetuto di non lasciare oggetti di valore fuori da valigie o armadi. Questo b&b è davvero un luogo fuori dal mondo. L’unica pecca, che è anche la sua fortuna, è la difficoltà nel raggiungerlo, soprattutto se muniti di valigie invece che di zaino in spalla.

Mama Tom Toms, Binging Beach
Mama Tom Toms, Binging Beach

Se volete dare ai miei lettori altri suggerimenti su cosa vedere a Bali vi chiedo di commentare il post qui sotto con le vostre tips di viaggio.

Se, invece, volete altre informazioni sull’Indonesia non vi resta che consultare il mio itinerario di viaggio. Inoltre, non perdetevi gli approfondimenti sull’Isola di Java e sulle Isole Gili.

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Alla scoperta dell’Isola di Java https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/04/29/isola-di-java-scoperta/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=isola-di-java-scoperta https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/04/29/isola-di-java-scoperta/#comments Mon, 29 Apr 2019 14:41:05 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=1370 Nonostante quest'isola annoveri tra le sue città anche la capitale dell'Indonesia, non viene considerata da nessun viaggiatore come una delle mete turistiche principali del paese. Chi decide di trascorrere qui qualche giorno lo fa per i suoi paesaggi vulcanici e i suoi templi antichi. Ecco a voi un breve itinerario di 5 giorni alla scoperta di Yogyakarta, Bromo e Ijen.

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Nonostante quest’isola annoveri tra le sue città anche la capitale dell’Indonesia, non viene considerata da nessun viaggiatore come una delle mete turistiche principali del paese. Chi decide di trascorrere qui qualche giorno lo fa per i suoi paesaggi vulcanici e i suoi templi antichi. Partiamo quindi alla scoperta dell’Isola di Java.

Giacarta

Giacarta è una metropoli inquinata e caotica che non offre molti spunti culturali a turisti e viaggiatori. Per questo motivo è spesso considerata una città di passaggio verso mete più famose. Io ho voluto darle un’opportunità decidendo di trascorrerci almeno una giornata prima della partenza. Il risultato è che ho dovuto dare ragione a tutte le persone che mi avevano sconsigliato di passarci anche solo poche ore. Il traffico, l’invadenza degli abitanti e la bruttezza di tutti i “punti turistici” della città bastano per scoraggiare anche il viaggiatore più entusiasta.

Yogyakarta

Primo giorno

La scelta di raggiungere Yogyakarta con un treno da Jakarta si rivela stimolante per avere un primo impatto con i paesaggi indonesiani e con la popolazione locale. Il tragitto di 8 ore attraversa campi, risaie, foreste e piccoli villaggi abitati principalmente da agricoltori. Scegliamo la classe Executive. Il viaggio è confortevole anche se la temperatura dell’aria condizionata è esageratamente bassa.

Alla scoperta dell’Isola di Java
Alla scoperta dell’Isola di Java

Giungiamo in città verso le 15.00 e decidiamo di fare un veloce passaggio in albergo per poi dedicarci alla scoperta della valle dei templi di Pranbanam. Terminiamo la visita con lo spettacolare tramonto di Krato Ratu Boko, il punto più alto di tutto il complesso.

Valle dei templi di Pranbanam, Yogyakarta
Valle dei templi di Pranbanam, Yogyakarta

Secondo giorno

La mattina seguente ci aspetta una levataccia per poter raggiungere il famoso tempio di Borobudur prima del sorgere del sole. L’alba è infatti il momento in cui il sito turistico, patrimonio mondiale dell’Unesco, amplifica il misticismo e la magia che lo caratterizzano. Il fatto che il sito disti circa 45 minuti dal centro di Yogyakarta e che la sveglia debba suonare alle 4 non scoraggia i visitatori che giungono numerosi. Tuttavia attendere il sorgere del sole seduto accanto a una delle campane buddiste del tempio è un’esperienza che ripaga qualsiasi sforzo o sacrificio. La visita termina alle 8 circa con una colazione inclusa nel prezzo del biglietto e tutta la giornata davanti a noi. Prima di partire alla scoperta del centro di Yogyakarta facciamo in tempo a rientrare in hotel, fare colazione e riposarci un pochino nella SPA.

Tempio di Borobudur, Indonesia
Tempio di Borobudur, Indonesia

Nel pomeriggio, dopo un pranzo veloce nel mercato del centro, visitiamo Kraton Palace e i giardini di Taman Sari. Per muovervi in città vi consiglio i famosi taxi Becak, dei tricicli con i sedili per i passeggeri posti sul davanti rispetto alla posizione di guida. Prima di concludere la nostra giornata cerchiamo un’agenzia per acquistare gli spostamenti da Yogyakarta a Cemoro Lawang e organizzare in autonomia un tour dei vulcani Bromo e Ljen. Veniamo prontamente scoraggiate e cediamo nell’acquisto di un tour organizzato. Col senno di poi credo lo rifaremmo perché il risparmio è minimo e la complessità degli spostamenti in autonomia è massima.

Giardini di Taman Sari, Yogyakarta
Giardini di Taman Sari, Yogyakarta

Bromo e Ijen

Per visitare entrambi i vulcani bisogna considerare di dormire fuori almeno due giorni e di prepararsi a 48 ore di scomodità e risvegli nel cuore della notte.

Primo giorno

La prima tappa che abbiamo affrontato è stato lo spostamento in treno di circa 4 ore da Yogyakarta a Surabaya e quello in bus di circa 2 ore 1/2 da Surabaya a Probolinggo. Il mio consiglio è quello di percorrere anche questa seconda tappa in treno. Gli autisti dei bus guidano in modo davvero spericolato su corsie singole cercando di superare continuamente qualsiasi mezzo trovino sulla loro strada e rischiando dei frontali con i mezzi che provengono nel senso di marcia opposto.

Una volta arrivati a Probolinggo veniamo portati nell’agenzia turistica che abbiamo scelto e divisi su vari pulmini che da li a poco sarebbero partiti alla volta del piccolo villaggio di Cemoro Lewang. Quasi tutti i tour operator del luogo sono disorganizzati e trattano davvero in malo modo i turisti cercando di fregarli in qualsiasi modo, anche perché una volta arrivati in quel luogo sperduto non ci sono molte alternative se non quella di affidarsi ai local. A noi viene richiesto di pagare la tassa di ingresso al parco nazionale del Bromo che avrebbe dovuto essere inclusa. Dopo un’accesa discussione decidiamo di pagare per evitare di restare bloccati in agenzia per ore. Vi consiglio di farvi mettere per iscritto che gli ingressi ai parchi sono compresi.

Alla scoperta dell’Isola di Java
Alla scoperta dell’Isola di Java

Dopo un intero giorno di viaggio arriviamo in un appartamento nonostante nel tour fosse specificato che avremmo dormito in hotel. Sono troppo stanca per continuare a litigare e quindi decido di accontentarmi e dormire in questo alloggio di fortuna.

Secondo giorno

Il mattino dopo veniamo svegliati alle 4.30 di mattina per iniziare la salita in Jeep di circa 40 minuti verso il vulcano prima del sorgere del sole. Quando giungo sul monte Panajakan riesco finalmente a dare un senso a questo viaggio assurdo. La cosa più complicata è cercare una posizione isolata dal resto del gruppo dalla quale ammirare l’alba. Dopo un’oretta la carovana di jeep si sposta nel deserto di sabbia nera alla base del monte Bromo dove inizia la salita verso il cratere. Il paesaggio è davvero notevole. Prima che la temperatura diventi insostenibile veniamo riportati in hotel dove consumiamo la nostra colazione.

Monte Bromo, Isola di Java
Monte Bromo, Isola di Java

Un paio d’ore di relax ed eccoci pronti a ripartire alla volta di Banyuwangi. Il viaggio in bus dura circa 6 ore. L’alternativa sarebbe stata il treno che avrebbe impiegato circa 7 ore. Gli alloggi dei tour organizzati nei pressi dei Ijen sono al limite dell’accettabile. Anche se i turisti devono dormirci solo per poche ore mi auspicherei che almeno la pulizia fosse garantita.

Monte Panajakan, Isola di Java
Monte Panajakan, Isola di Java

Terzo giorno

Seconda sveglia nel cuore della notte e partenza alle 3.30 verso il campo base per la scalata del vulcano Ijen. Per raggiungere la cima se si è un minimo allenati ci vogliono circa 2 ore. A metà strada vi viene proposto il noleggio di maschere antigas. Il mio consiglio è quello di comprare questo servizio. Una volta arrivati in cima al cratere inizia la ripida discesa verso il centro del vulcano che dura circa 30 minuti. Il paesaggio che potrete ammirare una volta arrivati di fronte alla famosa lava blu sarà incredibile e vi ripagherà di tutti gli sforzi fatti. L’odore di zolfo è forte e ci sono molti minatori che lavorano giorno e notte in condizioni disumane per estrarre questo minerale.

Lago di Ijen e fumi di zolfo
Lago di Ijen e fumi di zolfo

Verso le 6.00 veniamo invitati a tornare in cima al vulcano per ammirare l’alba sul meraviglioso lago di Ijen. Il sole che sorge, i fumi di zolfo e l’acqua turchese del lago ci regalano un momento davvero indimenticabile. La discesa è più veloce e in circa 1 ora e mezzo siamo di nuovo al campo base, pronti a ripartire per la tanto desiderata isola di Bali. Un viaggio in bus di circa un’ora ed eccoci nella località di Ketapang, all’imbarco dei traghetti che in 45 minuti portano a Gilimanuk.

Alba sul vulcano Ijen, Isola di Java
Alba sul vulcano Ijen, Isola di Java

Dove alloggiare, Isola di Java

Nell’articolo non mi sono soffermata a descrivervi strutture, ristoranti e tour operator del luogo perché purtroppo il livello medio di servizio, pulizia e cortesia è stato veramente basso. Spero vivamente che con il tempo e con un po’ di esperienza voi possiate essere più fortunati di me. Anzi vi invito a scrivermi qualora troviate degli hotel o dei locali degni di nota.

Per una descrizione del mio itinerario di viaggio in Indonesia fate riferimento all’articolo in cui parlo di tutte le isole che ho visitato, con i relativi link.

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