Thailandia - La geografia del mio cammino https://www.lageografiadelmiocammino.com/category/asia/thailandia/ Mila Camnasio, Travel Blogger Sun, 03 May 2020 20:58:07 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.1 Thailandia: l’isola di Koh Samui nel Golfo del Siam https://www.lageografiadelmiocammino.com/2020/04/30/thailandia-isola-di-koh-samui/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=thailandia-isola-di-koh-samui https://www.lageografiadelmiocammino.com/2020/04/30/thailandia-isola-di-koh-samui/#respond Thu, 30 Apr 2020 21:08:51 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=3430 Koh Samui, in Thailandia, è l'isola più famosa del Golfo di Siam ma sinceramente ne sono rimasta delusa per vari motivi. Le coste sono molto sfruttate e il mare è decisamente distante dall'immaginario paradisiaco della spiaggia con sabbia bianca e palme. Il turismo è intensivo e sull'isola sono rimasti davvero pochi luoghi selvaggi e incontaminati.

L'articolo Thailandia: l’isola di Koh Samui nel Golfo del Siam proviene da La geografia del mio cammino.

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Un itinerario di 9 giorni alla scoperta delle isole del Golfo del Siam, in Thailandia: oggi parliamo della popolare Koh Samui.

Per scoprire quando andare e come raggiungere il Golfo del Siam vi invito a leggere il mio articolo che descrive le isole Koh Tao e Koh Phangan.

Thailandia: l’isola di Koh Samui

Koh Samui, in Thailandia, è l’isola più famosa del Golfo di Siam ma sinceramente ne sono rimasta delusa per vari motivi. Le coste sono molto sfruttate e il mare è decisamente distante dall’immaginario paradisiaco della spiaggia con sabbia bianca e palme. Il turismo è intensivo e sull’isola sono rimasti davvero pochi luoghi selvaggi e incontaminati.

Thailandia: Koh Samui
Thailandia: Koh Samui

Come muoversi

L’isola è molto più grande rispetto a Koh Tao e Koh Phangan ma potete ugualmente girarla in motorino. In alternativa potreste noleggiare un quod o una macchina ma il parcheggio non sarà sempre agevole.

Dove dormire

Koh Samui è l’isola dei grandi resort quindi, se non avete problemi di budget, la scelta sarà incredibilmente ampia. Il mio consiglio, se cercate tranquillità, è quello di evitare la zona di Chaweng. Se invece amate la vita notturna dovrete fare esattamente l’opposto. Nel mio caso, avendo visitato l’isola durante il Capodanno, ho deciso di alloggiare al Mercure Samui Tana Hotel, in pieno centro. Devo ammettere che le stanze, la cortesia del personale e l’ottima colazione non mi hanno fatto rimpiangere le strutture più blasonate. Valutatelo se volete spendere il giusto.

Vita notturna

La vita notturna si sviluppa soprattutto nei pressi di Chaweng. Qui non faticherete nel trovare locali, spettacoli pirotecnici, ballerini, giocolieri e DJ set. Il bar più famoso è sicuramente l’Ark Club, situato sulla spiaggia, alla cui console si alternano moltissimi DJ di musica techno e house. Lo stesso discorso vale per il Green Mango Club, ubicato all’interno del paese, che a volte propone anche musica Hip Hop. Se cercate qualcosa di diverso andate al Raggae Pub, nei pressi del lago di Chaweng, e sedetevi a bere qualcosa e scambiare quattro chiacchiere. Degni di nota anche il Bar Solo e l’Hush Bar, entrambi sulla via principale di Chaweng.

Il mio personale parere è che questa tipologia di locali sia più adatta a un target giovane che ama ubriacarsi e sballarsi fino alle prime ore del mattino. Se avete più di 30 anni potreste trovare questa zona decisamente fuori luogo rispetto alla vostra idea di divertimento. Tuttavia vi suggerisco di viverla almeno per una notte.

Chaweng Beach, Ark Bar
Chaweng Beach, Ark Bar

Primo giorno

Sono arrivata a Koh Samui da Koh Tao nel primo pomeriggio e ho trascorso il resto della giornata a Chaweng Beach, la spiaggia più affollata dell’isola. I suoi 5 km di sabbia permettono a chiunque di trovare zone tranquille dove rilassarsi.

Secondo giorno

Il secondo giorno ho esplorato la costa orientale. La prima tappa è stata la spiaggia di Lamai, molto simile a quella di Chaweng. Non era quello che cercavo e quindi ho optato per una baia decisamente più tranquilla chiamata Thong Takhian Beach (Silver Beach) formata da scogliere di granito affacciate su un mare turchese. Lo stesso discorso vale per Laem Nan Beach, una spiaggia con grandi sassi, alberi tropicali e molta tranquillità.

Thailandia: Koh Samui, Laem Nan Beach
Thailandia: Koh Samui, Laem Nan Beach

All’ora di pranzo vi consiglio di visitare il mercato di Hua Tanon, situato a circa 10 min dalla spiaggia di Lamai. Qui potrete entrare in contatto con la gastronomia locale, fotografare le bancarelle e assaggiare qualche specialità cucinata al momento.

Dopo pranzo rimettetevi in viaggio e raggiungete la spiaggia di Lipa Noi. Questo tratto di costa non è paragonabile alla sfruttatissima Chaweng Beach e, data la sua tranquillità, ospita alcuni tra i resort più esclusivi dell’isola.

Noi ci siamo fermati nella famosissima Nikki Beach, la location thailandese del brand internazionale che spopola in Europa e nel mondo. Sinceramente ho trovato questo resort un po’ sottotono rispetto ai suoi omonimi europei. Tuttavia la piscina, i piatti di sushi abbinati a cocktail tropicali e i comodi lettini bianchi rispecchiano il posizionamento di questa lussuosissima catena di stabilimenti balneari e hotel. Durante il vostro soggiorno vi consiglio di trascorrere al Nikki Beach almeno una mezza giornata.

Nikki Beach
Nikki Beach

Terzo giorno

Con molta calma siamo partiti alla volta della costa settentrionale, decisamente più popolare ed economica rispetto a quella meridionale.

La prima tappa è stato il Big Buddha Temple ovvero un tempio costruito in riva al mare che culmina con una statua dal Buddha alta 12 metri. A seguire abbiamo fatto un breve tour delle spiagge della zona. Prime fra tutte Bangrak Beach, non memorabile ma degna di una sosta, e Bophut Beach, una striscia di sabbia finissima in cui è possibile praticare qualsiasi tipo di sport acquatico. Qui il mare è basso e troverete moltissimi locali in cui pranzare. Il villaggio invece è bruttino e non merita particolare attenzioni.

Thailandia: Koh Samui, Big Buddha
Thailandia: Koh Samui, Big Buddha

Nel pomeriggio ci siamo fermati a Mae Nam Beach, una spiaggia frequentata soprattutto da famiglie. Anche qui l’acqua è limpida e la sabbia bianca. Sulla via del ritorno verso Chaweng consiglio un aperitivo al Jungle Club, un resort che vanta una vista mozzafiato sul mare. La strada non è percorribile in motorino. Ad un certo punto dovrete fermarvi e farvi venire a prendere dalla navetta dell’hotel. Giunti in cima verrete accolti in una terrazza immersa nel verde che vi lascerà senza fiato.

Thailandia: Koh Samui, spiaggia di Mae Nam
Thailandia: Koh Samui, spiaggia di Mae Nam

Koh Samui chiude il capitolo riguardante le tre isole nel Golfo del Siem. Se siete interessati a scoprire tutte le tappe del mio viaggio in Thailandia cercate invece l’articolo che descrive questa destinazione nella sezione itinerari

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Thailandia: itinerario e costi https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/22/thailandia-itinerario-costi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=thailandia-itinerario-costi https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/22/thailandia-itinerario-costi/#comments Wed, 22 May 2019 15:45:07 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=1612 Un itinerario di viaggio per scoprire i luoghi turistici più importanti della Thailandia: Bangkok, Koh Samui, Koh Tao, Koh Phangan, Phuket e Khao Lak. La Thailandia può essere esplorata 12 mesi l'anno. Tuttavia dovete prestare attenzione alle zone di mare. Il Golfo di Siam può regalare giornate di sole in qualsiasi stagione mentre la costa delle Andamane è altamente sconsigliata nei mesi che vanno da Aprile a Settembre.

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Thailandia, itinerario e costi. Un viaggio per scoprire i luoghi turistici più importanti della Thailandia: Bangkok, Koh Samui, Koh Tao, Koh Phangan, Phuket e Khao Lak.

QUANDO ANDARE

La Thailandia può essere esplorata 12 mesi l’anno. Tuttavia dovete prestare attenzione alle zone di mare. Il Golfo di Siam può regalare giornate di sole in qualsiasi stagione mentre la costa delle Andamane è altamente sconsigliata nei mesi che vanno da Aprile a Settembre.

DAY 1 – BANGKOK

Volo Milano – Bangkok con Emirates tramite il sito Gotogate

costo volo a/r con scalo a Dubai – 880 euro

Arrivo a Bangkok e sistemazione presso l’hotel Shangai Mansion

costo per 3 notti – 210 euro

DAY 2 – BANGKOK

Vedi l’articolo dedicato: Bangkok, la città in cui tutto è possibile

costo stimato per ingresso siti turistici – 20 euro

DAY 3 – BANGKOK

Vedi l’articolo dedicato: Bangkok, la città in cui tutto è possibile

costo stimato per ingresso siti turistici – 20 euro

DAY 4 – BANGKOK/KOH TAO

Vedi l’articolo dedicato: Bangkok, la città in cui tutto è possibile

Tha Tien Pier, Bangkok
Tha Tien Pier, Bangkok

Transfer notturno in bus da Khao San Road (Bangkok) a Chumpon

Battello da Chumpon a Koh Tao con Thailand Ferry Booking

costo complessivo – 23 euro

DAY 5 – KOH TAO

Vedi l’articolo dedicato: Le tre isole del Golfo di Siam

Arrivo a Koh Tao e sistemazione presso il Thalassa Hotel

costo per 2 notti – 138 euro

Corso di 3 giorni per brevetto Open Water con Roctopus Dive240 euro

DAY 6 – KOH TAO

Noleggio motorino per 3 giorni – 30 euro

Vedi l’articolo dedicato: Le tre isole del Golfo di Siam

DAY 7 – KOH TAO

Sistemazione presso Ban’s Diving Resort

costo per 1 notte – 72 euro

Koh Tao, Nang Yuan Island
Koh Tao, Nang Yuan Island
DAY 8 – KOH TAO/KOH SAMUI

Battello da Koh Tao a Koh Samui con Lomprayah High Speed Ferries 16 euro

Arrivo a Koh Samui e sistemazione presso il Mercure Samui Tana Hotel

costo per 3 notti (Capodanno) – 340 euro

DAY 9 – KOH SAMUI

Noleggio motorino per 2 giorni – 28 euro

Vedi l’articolo dedicato: Le tre isole del Golfo di Siam

DAY 10 – KOH SAMUI

Vedi l’articolo dedicato: Le tre isole del Golfo di Siam

DAY 11 – KOH SAMUI/KOH PHANGAN

Battello da Koh Samui a Haad Rin (Koh Phangan) con Ferry Samui 12 euro

Arrivo a Haad Rin e sistemazione presso Neptune’s Villa

costo per 2 notti – 145 euro

DAY 12 – KOH PHANGAN

Noleggio motorino per 3 giorni – 34 euro

Vedi l’articolo dedicato: Le tre isole del Golfo di Siam

DAY 13 – KOH PHANGAN

Arrivo a Thong Sala e sistemazione presso Mad Monkey Hostel

costo per 2 notti in camera matrimoniale – 70 euro

DAY 14 – KOH PHANGAN

Vedi l’articolo dedicato: Le tre isole del Golfo di Siam

Koh Phangan, spiaggia di Thong Nai Pan
Koh Phangan, spiaggia di Thong Nai Pan
DAY 15 – KOH PHANGAN/KHAO LAK

Battello da Koh Phangan a Chumpon con Lomprayah High Speed Ferries 18 euro

Transfer in bus da Chumpon a Khao Lak – 15 euro

Arrivo a Khao Lak e sistemazione presso Manathai Khao Lak resort

costo per 2 notti – 380 euro

DAY 16 – KHAO LAK

Tour alle Similan Island 65 euro

Vedi l’articolo dedicato: Thailandia, alla scoperta delle Andamane

DAY 17 – PHUKET

Tour a Phang Nga Bay

costo incluso trasferimento a Phuket – 80 euro

Vedi l’articolo dedicato: Thailandia, alla scoperta delle Andamane

Arrivo a Phuket e sistemazione presso il The Vijitt Resort

costo per 4 notti – 740 euro

The Vijitt Resort, Rawai Beach Phuket
The Vijitt Resort, Rawai Beach Phuket
DAY 18 – PHUKET

Noleggio motorino per 3 giorni – 35 euro

Vedi l’articolo dedicato: Thailandia, Phuket

DAY 19 – PHUKET

Vedi l’articolo dedicato: Thailandia, Phuket

DAY 20 – PHUKET

Vedi l’articolo dedicato: Thailandia, Phuket

DAY 21 – PHUKET/BANGKOK

Volo Phuket – Bangkok con Thai Airways60 euro

Arrivo a Bangkok e sistemazione presso il Design Hotel Siam@Siam

costo per 1 notte – 80 euro

DAY 22 – PHUKET

Visita della città e rientro in Italia

Volo Bangkok – Milano con Emirates con scalo a Dubai

COSTO TOTALE SOLO TRAVEL – 3751 euro

COSTO QUOTA SINGOLA per VIAGGIO IN COPPIA – 2600 euro

escluso vitto

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Thailandia: le isole di Koh Tao e Koh Phangan https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/22/thailandia-isole-koh-tao-phangan/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=thailandia-isole-koh-tao-phangan https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/22/thailandia-isole-koh-tao-phangan/#comments Wed, 22 May 2019 10:49:42 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=1579 Un itinerario di 9 giorni alla scoperta delle isole del Golfo del Siam, in Thailandia: la festaiola Koh Phangan e la selvaggia Koh Tao. Al contrario del mare delle Andamane, visitabile solo nei mesi invernali, il Golfo del Siam può regalare splendide giornate di sole in tutte le stagioni. È qui che dovete andare se state programmando una vacanza al mare in Thailandia nei mesi compresi tra Giugno e Settembre.

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Un itinerario di 9 giorni alla scoperta delle isole del Golfo del Siam, in Thailandia: la festaiola Koh Phangan e la selvaggia Koh Tao. Come muoversi e dove alloggiare.

Quando andare

Al contrario del mare delle Andamane, visitabile solo nei mesi invernali, il Golfo del Siam può regalare splendide giornate di sole in tutte le stagioni. È qui che dovrete andare se state programmando una vacanza al mare in Thailandia nei mesi compresi tra Giugno e Settembre. Tengo a sottolineare però che, anche in questa zona, il clima migliore resta quello di Gennaio, Febbraio e Marzo.

Come raggiungerle

Ci sono due modi per raggiungere le isole del Golfo del Siam da Bangkok. Il primo, più caro, è quello di volare direttamente su Koh Samui e spostarsi poi con imbarcazioni veloci sulle altre isole. Il secondo, più economico, è quello di prendere un bus notturno fino a Chumpon e successivamente un aliscafo fino a una delle tre isole. In successione fermerà a Koh Tao, Koh Phangan e Koh Samui.

Thailandia: l’isola di Koh Tao

Koh Tao è la più piccola delle tre isole ed è anche l’ultima ad essere stata scoperta dai turisti. Nonostante lo sviluppo intensivo degli ultimi anni conserva ancora un’atmosfera tranquilla e un’anima selvaggia.

Koh Tao, in Thailandia, è conosciuta in tutto il mondo come una destinazione privilegiata per tutti gli appassionati di immersioni. È qui che vengono rilasciati il maggior numero di brevetti rispetto a qualsiasi altro luogo nel mondo. Tra questi c’è anche il mio. Per questo e per altri motivi sono molto legata a questa piccola isola, tanto da perdere forse l’obiettività di giudizio.

Passo quindi a descrivervene subito i difetti. Il fatto che sia una zona completamente devota alle immersioni fa sì che le spiagge siano meno curate e attrezzate e che le piscine degli hotel siano impraticabili perché destinate ai corsi. Tuttavia potrete sempre dedicarvi allo snorkeling ed esplorare l’isola in totale relax.

Thailandia: Koh Tao, spiaggia di Mae Haad
Thailandia: Koh Tao, spiaggia di Mae Haad

Come muoversi

L’unico mezzo di trasporto utile a Koh Tao è il motorino, con cui potrete raggiungere ogni angolo dell’isola collegato da strade percorribili. Molte spiagge sono invece raggiungibili solo via mare.

Dove alloggiare

Le strutture ricettive sull’isola sono abbastanza limitate. Il mio consiglio è quello di evitare la zona del porto e di alloggiare nei pressi di Sairee Beach. Vi suggerisco anche di prenotare per tempo, soprattutto se intendete muovervi in periodi di alta stagione, perché io non l’ho fatto e ho dovuto faticare per trovare un hotel disponibile. Detto questo posso sicuramente consigliarvi entrambi gli hotel in cui ho dormito. Il primo è il Thalassa Hotel, una struttura relativamente nuova e ben curata ma con molto rumore di sottofondo proveniente dalla strada. Il secondo è il Ban’s Diving Resort, decisamente più silenzioso ed appartato ma con personale meno cortese e aree comuni molto affollate. Cercate solo di evitare le stanze vicino alla spiaggia e alla piscina.

Koh Tao, Sairee Beach
Koh Tao, Sairee Beach

Scuole di diving

L’isola ha più scuole di diving che turisti. Non è facile scegliere quella giusta e le discriminanti sono molte: prezzo, istruttori, attrezzatura, numero di allievi e tanto altro. Dopo molte mail la mia scelta è ricaduta su Roctopus Dive. La pazienza degli istruttori, la professionalità e l’organizzazione dei corsi è stata impeccabile. Sono stata un’allieva difficile ma la mia insegnante mi ha fatto superare le innumerevoli paure che avevo e conseguire il brevetto base. Inoltre vi è molta cura e attenzione nel formare i gruppi di lavoro in base a provenienza geografica ed età.

Koh Tao, scuola di immersioni Roctopus Dive
Koh Tao, scuola di immersioni Roctopus Dive

Le spiagge

Quando si parla di Koh Tao, in Thailandia, normalmente si fa riferimento a Sairee Beach, la spiaggia più grande dell’isola dove si concentrano tutte le attività commerciali, le scuole di diving e le strutture alberghiere. La seconda spiaggia più conosciuta è quella di Mae Haad. Tuttavia la sua prossimità con il porto la rende davvero poco attraente. È qui che troverete le strutture ricettive più economiche. Se invece siete alla ricerca di tranquillità e relax dirigetevi a Chalok Bann Kao Beach, a sud dell’isola. Infine non perdetevi l’escursione sull’isola di Nang Yuang, una lingua di sabbia bianca lambita da acque turchesi su entrambi i lati.

Thailandia: Koh Tao, Nang Yuan Island
Thailandia: Koh Tao, Nang Yuan Island

Vita notturna

Verso l’ora del tramonto tutta l’isola si riversa su Sairee Beach per bere birre e cocktail in riva al mare. A fare da cornice spettacoli pirotecnici, balli di gruppo e tanti alcolici. Fare amicizia e divertirsi è davvero facile, così come ubriacarsi e saltare una lezione di immersioni il giorno seguente. Non vi segnalo bar o indirizzi particolari perché vi basterà camminare sulla spiaggia e scegliere il locale che più rispecchia il vostro stato d’animo o la tipologia di intrattenimento che preferite.

Thailandia: l’isola di Koh Phangan

Quest’isola può essere vissuta in diversi modi. Le coppie possono rilassarsi nelle sue spiagge paradisiache, i giovani backpackers possono divertirsi con i famosi party notturni e gli hippies possono chiudersi in una delle scuole di yoga presenti nelle zone più remote. A differenza di Koh Tao dividerò il mio report in più giornate, in modo da facilitarvi nella scelta delle vostre destinazioni all’interno dell’isola.

Koh Phangan, giungla
Koh Phangan, giungla

Come muoversi

Anche a Koh Phangan il mezzo più utilizzato per gli spostamenti è sicuramente il motorino. Tuttavia dovete prestare molta attenzione alle strade perché gli incidenti sono all’ordine del giorno, soprattutto la sera.

Dove alloggiare

Vi consiglio di alloggiare ad Haad Rin solo se intendete partecipare ad un Full Moon Party. In quei giorni il villaggio è sempre in over-booking e vi converrà prenotare con largo anticipo. Io ho alloggiato al Neptune’s Villa ma non lo raccomanderei nemmeno al mio peggior nemico.

Almeno che non siate una coppia in luna di miele vi sconsiglio anche la costa orientale perché la sera non c’è nulla e muoversi diventa lungo e complicato. Il mio suggerimento è quello di alloggiare nei pressi di Thong Sala o lungo la costa occidentale, decisamente più animata in qualsiasi periodo dell’anno.

Cosa vedere, primo giorno

Sono arrivata a Koh Phangan sbarcando ad Haad Rin con un battello della compagnia Lomprayah High Speed Ferries. Questo paese è conosciuto in tutta l’Asia come la città natale dei Full Moon Party, delle feste ad alto tasso alcolico che si svolgono una volta al mese, durante ogni notte di luna piena. Le spiagge nei pressi di questa cittadina sono due: Haad Rin Noi (Sunset Beach) e Haad Rin Nok (Sunrise Beach). La prima è bruttina mentre nella seconda si concentra tutta la vita notturna e diurna del villaggio.

I Full Moon Party sono adatti ad un target molto giovane e a tutti coloro che amano la musica techno. Dopo i 30 anni potreste trovarli abbastanza inopportuni, anche se consiglio a tutti di vivere almeno una volta questa esperienza unica. L’alcool scorre a fiumi, così come la possibilità di acquistare ogni tipo di droga, e in poche ore la spiaggia si trasforma in una discarica a cielo aperto abbastanza pericolosa. Tuttavia se prestate attenzione e rimanete parzialmente lucidi potreste anche trovare degli aspetti positivi.

Spiaggia di Haad Rin durante il Full Moon Party
Spiaggia di Haad Rin durante il Full Moon Party

Cosa vedere, secondo giorno

Dopo essermi lentamente ripresa dalla notte brava ad Haad Rin sono partita con il mio scooter alla volta della costa orientale. Questo tratto di isola è decisamente selvaggio e immerso nella natura. Per arrivarci bisogna guidare per circa 45 min attraversando una zona montuosa. Tuttavia la baia in cui arriverete vi ripagherà di tutta la fatica fatta per raggiungerla.

Qui sono presenti le due spiagge paradisiache di Thong Nai Pan Yai e Thong Nai Pan Noi. Il mare è quasi sempre calmo, il fondale è basso e troverete diversi ristorantini e hotel alla moda. La prima è più piccola e vanta molti resort di lusso mentre la seconda è più lunga e offre alternative di alloggio e ristorazione più economiche.

Thailandia: Koh Phangan, costa orientale
Thailandia: Koh Phangan, costa orientale

Cosa vedere, terzo giorno

Per andare alla scoperta della costa occidentale, la più interessante e turistica dell’isola, mi sono spostata nella cittadina di Thong Sala, dove approdano quasi tutti i traghetti e dove vive la gente del posto. Questo è un ottimo punto di partenza per scoprire tutta l’isola.

In tarda mattinata sono partita alla volta di Haad Salad Beach, situata sulla punta nord-occidentale dell’isola a circa 45 min da Thong Sala. La spiaggia vanta una sabbia bianchissima con splendide palme e una cornice di colline verdi alle sue spalle.

Dopo qualche ora vi consiglio di rimettervi in sella al vostro scooter e guidare per altri 10 minuti fino a Mae Haad Beach e alla minuscola isola di Ko Ma, raggiungibile a piedi durante la bassa marea perché si forma un piccolo sentiero di sabbia che la collega alla spiaggia.

Koh Phangan, Mae Haad Beach
Koh Phangan, Mae Haad Beach

Durante la via del ritorno, qualche ora prima del tramonto, potete fermarvi anche a Haad Son Beach, detta anche Secret Beach. Non fatevi ingannare dal nome perché questa spiaggia non è assolutamente segreta anzi è piuttosto frequentata. Tratti di sabbia si alternano a zone scogliose. Da non perdere assolutamente un drink all’Haad Son Bar, uno dei locali più scenografici e fotografati di tutta l’isola.

Thailandia: Koh Phangan, Haad Son Bar
Thailandia: Koh Phangan, Haad Son Bar

Al tramonto fermatevi in uno dei numerosi baretti sul mare di Hin Kong Road, una zona frequentata principalmente da thailandesi che passano qui le loro giornate in cerca di telline. La spiaggia che affaccia su questa strada scompare con l’alta marea e si riduce a una palude con la bassa marea. Non è possibile fare il bagno ne praticare alcuno sport. Vi consiglio di venire qui solo per ammirare il tramonto in totale tranquillità e relax.

Koh Phangan, tramonto visto da Hin Kong Road
Koh Phangan, tramonto visto da Hin Kong Road

Cosa vedere, quarto giorno

Guidate fino al villaggio di pescatori di Chaloklum, che dista 20 min da Thong Sala, dove troverete una serie di ristorantini vista mare molto forniti ed economici. La spiaggia del villaggio lascia davvero a desiderare ma da qui partono le barche per la famosissima Bottle Beach, raggiungibile solo via mare o con un lungo trekking in mezzo alla giungla. Se siete allenati vi consiglio di camminare all’andata e rientrare in barca.

Sempre nei pressi di Chaloklum troverete anche la piccola spiaggia di Haad Khom, raggiungibile in scooter e famosa come spot per lo snorkeling.

Sulla via del ritorno, prima del tramonto, mi sono concessa un trattamento presso la SPA del Kupu Kupu Phangan Resort. Questo hotel, oltre ad essere magnifico, vanta i trattamenti corpo migliori dell’isola. Se potete permettervi di alloggiare qui non fatevi sfuggire questa occasione.

La giornata si è conclusa con un cocktail al tramonto presso il Top Rock Bar, un meraviglioso locale situato su una montagna che si raggiunge tramite una ripida salita. Lo potrei descrivere anche come una casa su un albero in cui rilassarsi su grandi cuscini e scambiare due chiacchiere aspettando il calare del sole.

Koh Phangan, tramonto dal Top Rock Bar
Koh Phangan, tramonto dal Top Rock Bar

Per scoprire l’ultima delle tre isole del Golfo del Siam vi invito a leggere il mio articolo che parla di Koh Samui.

Per una descrizione del mio viaggio in Thailandia cercate invece l’articolo che descrive questa destinazione nella sezione itinerari.

L'articolo Thailandia: le isole di Koh Tao e Koh Phangan proviene da La geografia del mio cammino.

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Thailandia, alla scoperta delle Andamane https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/17/thailandia-andamane-quando-andare/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=thailandia-andamane-quando-andare https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/17/thailandia-andamane-quando-andare/#comments Fri, 17 May 2019 08:27:30 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=1518 Qui di seguito troverete la descrizione di un itinerario di sette giorni che comprende le Isole Similan, la baia di Phang Nga e la zona di Phuket. Se state prenotando una vacanza nel mare delle Andamane nei mesi compresi tra ottobre e marzo state facendo la cosa giusta. Se invece state programmando di visitare questa zona tra il mese di aprile a quello di settembre sappiate che la probabilità di imbattervi in piogge monsoniche e giornate di brutto tempo è altissima.

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Un itinerario di sette giorni alla scoperta delle Andamane: le Isole Similan, la baia di Phang Nga e la zona di Phuket.

Quando andare nelle Andamane

Se state prenotando una vacanza nel mare delle Andamane nei mesi compresi tra ottobre e marzo state facendo la cosa giusta. Se invece state programmando di visitare questa zona tra il mese di aprile a quello di settembre sappiate che la probabilità di imbattervi in piogge monsoniche e giornate di brutto tempo è altissima.

Khao Lak, Andamane

Le spiagge del distretto di Khao Lak sono distribuite lungo 25 km di costa. Chi sceglie questa zona lo fa principalmente per rilassarsi. Nel 2004 questa costa ha subito un brutto tsunami ma in questi 15 anni è stato attuato un grande lavoro di ricostruzione.

Partendo da Sud troverete la spiaggia di Khao Lak, con sabbia giallastra e mare non propriamente turchese, che è suddivisa in: Sunset Beach nel settore meridionale, molto turistica ma non particolarmente attraente per fare il bagno; Nang Thong Beach nella zona centrale, ben tenuta; Bang Niang Beach nell’area settentrionale, che risulta completamente deserta anche quando i resort della zona sono in overbooking.

A seguire troverete Khuk Khak Beach, lunga circa 4 km, e Bang Sak Beach, con sabbia meno giallastra rispetto a Khao Lak Beach, ma comunque non paragonabile alle spiagge paradisiache presenti in altre zone della Thailandia. A sud di Bang Sak, infine, troverete la piccola spiaggia di Pak Weep che vanta sicuramente il mare e il colore della sabbia migliore di tutta la zona. E’ proprio su questo litorale paradisiaco che è ricaduta la nostra scelta.

Spiaggia di Pak Weep, Khao Lak
Spiaggia di Pak Weep, Khao Lak

Dove alloggiare

Il mio consiglio è quello di non alloggiare in paese ma sul mare. L’unica cosa che dovrete considerare sarà il costo del taxi per raggiungere, eventualmente, il centro. Noi abbiamo scelto il Manathai Khao Lak resort, un hotel a 15 min dal centro di Khao Lak ubicato sulla spiaggia di Bang Sak a 10 min a piedi da Pak Weep Beach. La struttura ha soddisfatto le nostre aspettative. Le villette sono molto curate, la piscina a sfioro con vista mare è perfetta per godersi un aperitivo al tramonto e il tratto di spiaggia che occupa è molto pulito. Unica pecca la ristorazione non all’altezza della struttura.

Manathai Khao Lak Resort, Andamane
Manathai Khao Lak Resort, Andamane

Dove mangiare

Chi decide di scoprire questa zona non lo fa sicuramente per la vita notturna o per i ristoranti alla moda. Per questo motivo la nostra scelta è sempre ricaduta su piccoli locali affacciati sul mare. La prima sera abbiamo cenato al Lom Lay Seafood Restaurant, un delizioso ristorantino a pochi metri dal nostro hotel con tavoli colorati posizionati sulla sabbia e dell’ottimo pesce fresco grigliato. La seconda sera, camminando sulla spiaggia, ci siamo fermati al Krua Thai dove abbiamo mangiato un buon Pad Thai e dei gamberoni grigliati. L’atmosfera e l’ambiente erano davvero curati.

Similan Island, Andamane

Questo Parco Nazionale Marino di 128 km quadrati è famoso tra gli appassionati di immersioni e snorkeling e comprende 9 isole, 3 delle quali inaccessibili ai turisti perché dedicate alla conservazione delle tartarughe marine. Le Similan Island si possono visitare solo da Ottobre e Maggio. L’unica possibilità di pernottamento è data da qualche tenda presente sull’isola num. 4, dove troverete anche un piccolo bar e qualche bungalow. Per fortuna le imbarcazioni turistiche devono rispettare alcune rigide regole di attracco per evitare di rovinare i fondali.

La gita alle isole Similan è qualcosa di fantastico e difficilmente descrivibile. Se amate il mare, l’acqua trasparente e i pesci tropicali questo paradiso naturale farà sicuramente al caso vostro. Io ho partecipato a una classica escursione in giornata ma il mio consiglio è quello di fermarvi a dormire in uno dei campeggi autorizzati per godervi la zona in totale tranquillità.

L’escursione parte dal porto di Khao Lak con un grande motoscafo da circa 20 posti che in 1h e mezza arriva a destinazione. Il programma prevede delle sessioni di snorkeling o immersioni in diversi spot. Se siete fortunati potrete incontrare tartarughe, pesci tropicali, coralli e stelle marine. L’unico momento della giornata in cui ci si rende conto dello sfruttamento turistico di queste isole è il pranzo che viene consumato solo sull’isola 4. Bisogna mettersi in fila per poter aver accesso a un buffet di media/bassa qualità. Dopo un po’ di relax sulla spiaggia e un’ultimo bagno si rientra quindi alla base.

Spiaggia delle Isole Similan, Andamane
Spiaggia delle Andamane
Spiaggia delle Isole Similan, Thailandia
Spiaggia delle Isole Similan

Phang Nga Bay, Andamane

Phang Nga è la baia più famosa della Thailandia grazie alle riprese del film “The Man with the Golden Gun ” appartenente alla saga di James Bond. La partenza dei tour organizzati avviene dal porto di Tha Dan. Il percorso inizia su alcuni kayak che attraversano una laguna circondata da foreste di mangrovie e vegetazione tropicale. Questi corsi d’acqua sono abitati da tantissimi animali e volatili.

La caratteristica principale di questa zona sono le grotte di pietra calcarea e le formazioni rocciose che emergono dall’acqua turchese. Nei pressi di questi faraglioni troverete anche qualche spiaggia con sabbia bianchissima e palme rigogliose in cui fare snorkeling o crogiolarvi al sole.

Phang Nga Bay - Andamane, Thailandia
Phang Nga Bay

Tutti i tour fanno tappa all’isola di James Bond, la più fotografata della baia, e al villaggio musulmano di Koh Panyi, abitato principalmente da pescatori. Questa cittadina è formata da palafitte all’interno delle quali troverete negozi di souvenir e ristoranti improvvisati. I luoghi più importanti da vedere sono la moschea e la scuola.

Phang Nga Bay, isola di James Bond
Phang Nga Bay, isola di James Bond

Noi abbiamo visitato la baia nel corso dello spostamento da Khao Lak a Phuket. Vi consiglio di fare lo stesso perché risparmierete un sacco di tempo. Io ho apprezzato molto il fatto di essere arrivata in hotel a Phuket prima del tramonto.

Phang Nga Bay - Andamane, Thailandia
Phang Nga Bay – Andamane

Phuket, Andamane

Phuket è un’isola molto diversa da tutte le altre località thailandesi perché offre il giusto mix tra spiagge paradisiache e vita notturna, abbracciando diversi tipi di turismo. Sfatato il mito che sia principalmente una meta legata al turismo sessuale potrete scegliere voi come viverla. Per quanto mi riguarda posso dire di averla vissuta sia di giorno che di notte e che nessuna delle due facce della medaglia mi ha delusa.

Dove alloggiare

Le possibilità di alloggio su quest’isola sono infinite. Quello che posso consigliarvi è di allontanarvi dai centri abitati e dalla vita notturna e scegliere una zona più isolata e possibilmente vicina al mare. Noi abbiamo prenotato un meraviglioso resort a 5 stelle chiamato The Vijitt, formato da enormi ville indipendenti in stile thailandese. Tutti gli alloggi sono panoramici perché il villaggio si sviluppa in altezza e domina la baia di Rawai. Ogni mattina una golf car vi accompagnerà nella sala colazioni dove vi aspetterà un risveglio indimenticabile. Completa l’offerta una piscina a sfioro con affaccio su una piccola spiaggia privata circondata da palme e amache.

The Vijitt Resort, Rawai Beach Phuket
The Vijitt Resort, Rawai Beach Phuket
The Vijitt Resort Phuket, Thailandia
The Vijitt Resort Phuket

Come muoversi

L’unico modo per muoversi a Phuket è affittare un motorino o una macchina. Le due ruote hanno un oggettivo vantaggio di movimento e parcheggio. Il mio consiglio è quindi di optare per uno scooter ma prestare molta attenzione sia alle strade che ai turisti imbranati. La sera muovetevi solo con taxi o tuk tuk perché il tasso alcolico dei turisti è sempre troppo elevato.

Turisti in tuk tuk a Patong, Phuket
Turisti in tuk tuk a Patong, Phuket

Rawai, Nai Harn e Patong Beach

Il primo giorno abbiamo deciso di esplorare le spiagge più vicine al nostro resort. La prima che abbiamo incontrato è stata Rawai Beach. Questo tratto di costa non è sicuramente uno dei più balneabili dell’isola. Tuttavia ha il suo fascino dato dal fatto che è molto frequentata dalla gente del posto, soprattutto pescatori, e vanta una serie di ristorantini di pesce super economici in cui pranzare o cenare guardando il mare. Noi abbiamo pranzato al Nikitas Beach Restaurant, un delizioso localino con tavolini posizionati sotto un bellissimo porticato vista mare.

Per fare il bagno in acque turchesi dovrete tuttavia spostarvi un pochino e raggiungere Nai Harn Beach, una spiaggia appartata nella parte meridionale dell’isola circondata da tratti di giungla. Frequentata da coppie, famiglie e locali questa zona è molto tranquilla e rilassante, oltre che particolarmente adatta allo snorkeling. Il posto ideale dove passare qualche ora.

Snorkeling presso Nai Harn Beach, Phuket
Snorkeling presso Nai Harn Beach, Phuket

Dopo un po’ di relax in hotel siamo partiti per andare ad ammirare il tramonto sulla spiaggia di Patong, una delle destinazioni più popolari dell’isola. Qui troverete bancarelle, negozi di souvenir e centri massaggi professionali e meno. Patong Beach è sempre molto animata. Per questo motivo vi consiglio di evitarla durante la giornata mentre può essere piacevole al tramonto, sorseggiando una birra ghiacciata in uno dei locali che affacciano sul mare.

Tramonto a Patong Beach, Phuket
Tramonto a Patong Beach, Phuket

Dove mangiare

Dopo circa 3 giorni di ristoranti tipicamente thailandesi abbiamo deciso di concederci una cena internazionale in un ristorante molto quotato di Patong. L’Aqua Restaurant propone un menù degustazione molto ricercato, con contaminazioni derivanti sia dalla cucina occidentale che da quella asiatica. Servizio impeccabile, ottima lista dei vini e arredamento alla moda. Il conto è ovviamente commisurato alla qualità.

Dove divertirsi

Il cuore della vita notturna di Patong sono le famose Bangla Road e Soi San Sabai, due vie piene di discoteche, cocktail bar e locali a luci rosse. Sfatiamo il luogo comune che descrive questa zona come squallida e prettamente incentrata sulla prostituzione. A Patong troverete quello che state cercando. Sicuramente non stiamo parlando di un quartiere elegante ma vi assicuro che se sceglierete i locali adatti vi divertirete moltissimo senza cadere in strane tentazioni.

Bangla Road - Phuket, Thailandia
Bangla Road, Phuket

Nel nostro caso volevamo passare una serata piacevole e ubriacarci in qualche night club e così è stato. Abbiamo trascorso la serata tra il Banana e l’Hollywood Disco, due locali accomunati da una clientela relativamente adulta e selezionata. I prezzi dei cocktail tengono lontani i ragazzini mentre la musica accontenta un po’ tutti, spaziando dalla house alla commerciale. Il Banana è frequentato soprattutto da australiani e inglesi quindi il tasso alcolico si alza facilmente.

La seconda serata passata a Patong l’abbiamo dedicata alla musica dal vivo. Nello specifico siamo stati un’oretta all’interno dell’Hard Rock Café. Rispetto agli altri locali dello stesso brand quello di Phuket ha una sua anima ben definita. Non vi dico di trascorrerci un’intera serata ma una visita veloce potrebbe valerne la pena. Un discorso completamente diverso va fatto per il  Monsoon Bar, dove la musica live fa da padrona. Qui il divertimento e la qualità delle band è assicurata.

Kata e Karon Beach

Con molta calma, nella tarda mattinata, siamo partiti alla scoperta della famosa Kata Beach. Questa spiaggia è molto frequentata per il suo mare color smeraldo e la possibilità di praticare qualsiasi sport acquatico. E’ proprio in questo luogo che ho fatto la mia prima esperienza di volo con il parasailing che consiste nell’indossare un’imbragatura collegata ad un paracadute ed essere trainata da un motoscafo. Il mio primo volo è stato incredibile. Dopo i primi 2 minuti di paura mista ad adrenalina mi sono rilassata e sono riuscita a godermi la vista dall’alto sull’isola di Phuket.

Parasailing presso Kata Beach, Thailandia
Parasailing presso Kata Beach, Thailandia
Parasailing presso Kata Beach, Phuket
Parasailing presso Kata Beach, Phuket

Sempre a Kata Beach vi consiglio di pranzare alla Surf House che offre ottimi hamburger abbinati a cocktail tropicali e possiede una macchina in grado di ricreare e simulare perfettamente le onde del mare per insegnare ai principianti a stare in piedi sulla tavola da surf. Davvero divertentissimo.

Nel pomeriggio abbiamo deciso di spostarci a Karon Beach, la seconda spiaggia più grande di Phuket dopo Patong Beach. Decisamente più tranquilla rispetto a Kata, questo tratto di costa è l’ideale per riposarvi sotto un ombrellone e attendere l’ora del tramonto. Noi abbiamo aspettato il calare del sole con una birra ghiacciata e della frutta fresca.

Vista panoramica di Kata e Karon Beach, Andamane
Vista panoramica di Kata e Karon Beach, Andamane
Tramonto a Karon Beach, Phuket
Tramonto a Karon Beach, Phuket

Dove mangiare

Nei pressi di Kata Beach troverete un’ampia scelta di locali più o meno sofisticati. Noi abbiamo optato per il Two Chefs perché volevamo cenare ascoltando della musica dal vivo e perché era uno dei pochi ristoranti che proponeva un menù con della carne rossa.

Surin, Kamala Beach e Phuket Town

In quest’ultima giornata di mare abbiamo deciso di visitare le spiagge nella parte settentrionale dell’isola.  Questa zona è la più ambita da coppie e amanti della tintarella. Qui, ma non solo, lo stato thailandese ha dato un giro di vite ai beach bar sulla spiaggia che inquinavano e contaminavano negativamente il paesaggio. Ora ne troverete davvero pochissimi.

In mattinata abbiamo trascorso qualche ora a Surin Beach, una delle spiagge migliori dell’isola in cui fare il bagno. Nel pomeriggio ci siamo mossi a Kamala Beach, una delle zone che hanno riportato più danni durante lo tsunami del 2004. Questa baia è circondata da colline su cui sorgono residence moderni e resort di design. Uno dei motivi che ci ha spinto a scegliere questa spiaggia è stato il famoso Café del Mar, un beach bar alla moda dove abbiamo passato qualche ora comodamente sdraiati a bordo piscina su lettini comodissimi.

Kamala Beach - Phuket, Thailandia
Kamala Beach – Phuket

L’ultima serata l’abbiamo dedicata alla scoperta di Phuket Town. Nonostante le molte perplessità iniziali ora posso consigliarvi di dare anche voi una chance a questa cittadina. La zona da vedere si concentra intorno a Thalang Road, una via formata da case colorate che ricorda moltissimo l’Avana. Inoltre camminando in queste strade troverete anche una serie di graffiti variopinti e molto originali.

Strade di Phuket Town, Thailandia
Strade di Phuket Town

Dove mangiare

Per la parte food avrete l’imbarazzo della scelta. La città è piena sia di bancherelle di street food che di piccoli locali alla moda. Noi abbiamo ovviamente optato per la seconda proposta e nello specifico siamo stati a cena allo Suay, un ristorante fusion ubicato in un meraviglioso dehor. Il servizio, la cortesia e la fantasia nella preparazioni dei piatti ci hanno conquistato.

La vita notturna è molto limitata rispetto a Patong ma potrete comunque trovare qualche locale in cui trascorrere una serata alternativa. Noi ci siamo limitati a bere un drink al Z1mplex Mixology Laboratory, un cocktail bar davvero difficile da descrivere. Dovete assolutamente vederlo.

Dopo esserci goduti un po’ la piscina del nostro hotel, verso le 14, un taxi ci ha accompagnati all’aeroporto dove avevamo un volo per Bangkok.

Finisce qui la nostra aventura nelle Andamane. Se volete scoprire altre zone della Thailandia vi rimando all’articolo in cui racconto il mio itinerario di viaggio

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Bangkok, cosa vedere nella città in cui tutto è possibile https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/10/bangkok-itinerario-cosa-vedere/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bangkok-itinerario-cosa-vedere https://www.lageografiadelmiocammino.com/2019/05/10/bangkok-itinerario-cosa-vedere/#comments Fri, 10 May 2019 16:16:39 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=1458 Bangkok è sicuramente la metropoli asiatica che preferisco. Frenetica ma allo stesso tempo mistica. Affollata di luoghi sacri ma altre sì piena di grattacieli modernissimi. Ricca di ristoranti e hotel alla moda come di mercati popolari e street food. Stressante per traffico e smog ma allo stesso tempo rilassante per la pratica dello yoga e per l'abbondare dei sui centri massaggi.

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L’itinerario perfetto che vi aiuterà a decidere cosa vedere e quale priorità dare alle mille attrazioni turistiche che la città di Bangkok offre.

Bangkok è sicuramente la metropoli asiatica che preferisco. Frenetica ma allo stesso tempo mistica. Affollata di luoghi sacri ma altresì piena di grattacieli modernissimi. Ricca di ristoranti e hotel alla moda come di mercati popolari e street food. Stressante per traffico e smog ma allo stesso tempo rilassante per la pratica dello yoga e per l’abbondare dei sui centri massaggi.

In quest’articolo vorrei segnalarvi un itinerario che vi aiuti a decidere quali zone visitare e quale priorità dare alle mille attrazioni turistiche che la città offre. Io sono stata a Bangkok due volte, trascorrendoci in totale circa 8 giorni. In entrambi i casi ho viaggiato da sola e posso garantirvi che questa metropoli, oltre ad essere estremamente sicura, offre molteplici possibilità di incontri con viaggiatori e gente del luogo.

Nel frattempo ecco a voi i miei appunti di viaggio. L’unico consiglio è quello di programmare le vostre giornate dedicando del tempo a determinati quartieri della città. Non saltate da una zona all’altra perché gli spostamenti sono lenti e complessi.

Primo giorno: RATTANAKOSIN e YAOWARAT

La meta turistica più importante è senza dubbio il complesso del Grand Palace, all’interno del quale troverete la cappella Wat Phra Kaew dove è custodita una statua del Buddha gigante fatta in smeraldo. Sempre all’interno di questo complesso dedicate almeno un paio d’ore alla visita delle diverse pagode, giardini ed edifici satellite.

Cosa vedere nella città di Bangkok: RATTANAKOSIN e YAOWARAT
Cosa vedere nella città di Bangkok: RATTANAKOSIN e YAOWARAT
Wat Phra Kaew e il complesso del Grand Palace
Wat Phra Kaew e il complesso del Grand Palace

A seguire, in ordine di importanza, troviamo il Wat Pho o Tempio del Buddha Sdraiato. Questo luogo di culto si trova a meno di un 1 km di distanza dal Grand Palace e contiene una statua del Buddha sdraiato
interamente ricoperta d’oro lunga 46 mt e alta 15 mt. Fuori dal tempio dovete per forza visitare le 4 cappelle, che contano in totale 394 statue in oro del Buddha nella posizione del fiore di loto e 91 stupa decorati con mosaici colorati.

Wat Pho detto anche Tempio del Buddha sdraiato
Wat Pho detto anche Tempio del Buddha sdraiato

Vicino al Wat Pho troverete anche la scuola di massaggio tradizionale Thai più famosa della regione. Al suo interno, con meno di 10 euro, potrete provare l’esperienza di un autentico trattamento della durata di un’ora. Ne uscirete rigenerati e pronti per affrontare la seconda parte della giornata.

Dedicate mezz’oretta al vicino mercato dei fiori di Pak Khlong Talat. Qui potrete acquistare anche una delle famose ghirlande di gelsomini da utilizzare come offerta nei templi thailandesi.

Mercato dei fiori di Pak Khlong Talat
Mercato dei fiori di Pak Khlong Talat

Per prendere una pausa dai monumenti e dalla religiosità vi consiglio di fare una passeggiata nella caotica Chinatown, raggiungibile a piedi da Wat Pho. A differenza di altri quartieri cinesi, sparsi in ogni angolo del mondo, in quello di Bangkok si respira un’aria di autenticità e tradizione. Questa zona è decisamente la più adatta per fare un tour gastronomico in cui cucina thailandese e cinese si combinano offrendo un ampia scelta di piatti e street food. Da non perdere assolutamente i dim sum e l’anatra alla pechinese. Se volete un indirizzo preciso vi consiglio il Talat Mai, un mercato dedicato principalmente al cibo. Oltre alla gastronomia questa zona è conosciuta per lo shopping low cost. Il mio suggerimento è quello di perdervi nei vicoli stretti e congestionati di bancarelle della famosa Sampang Lane o nelle vie limitrofe. Se invece amate le strade giganti dirigetevi in Yaowarat Road.

Cosa vedere nella città di Bangkok: Yaowarat Road
Cosa vedere nella città di Bangkok: Yaowarat Road

La sera, per rimanere in zona, potreste fare un giro in Khao San Road, una via molto popolare tra i backpakers che vanta moltissimi locali e ristoranti alla mano. Qui la confusione regna sovrana e l’alcool scorre a fiumi.

Cena a Khao San Road, Bangkok
Cena a Khao San Road

Dove alloggiare

Nel cuore di Chinatown mi è capitato di alloggiare al Shangai Mansion. Questo elegante boutique hotel offre un ambiente rilassante e insonorizzato che contrasta con la posizione in cui è ubicato. Le stanze sono raffinate e ben arredate. La spa e i massaggi sono fantastici. Davvero consigliato se volete alloggiare in questa zona. Il prezzo è relativamente economico per i servizi offerti.

Stanze del Shangai Mansion Hotel, Bangkok
Stanze del Shangai Mansion Hotel

Secondo giorno: RATTANAKOSIN e THONBURI

Il secondo giorno vi consiglio di iniziare la mattinata con una visita al Wat Arun, sulla riva occidentale del fiume Chao Phraya. L’edificio è chiamato anche “tempio dell’alba” e gode di una splendida vista sul fiume. Il modo migliore per fotografarlo è farlo dalla barca, durante il vostro arrivo, oppure dall’Amorosa Bar situato esattamente di fronte al tempio, dall’altro lato del fiume.

Cosa vedere nella città di Bangkok: RATTANAKOSIN e THONBURI
Cosa vedere nella città di Bangkok: RATTANAKOSIN e THONBURI
Tempio del Wat Arun
Tempio del Wat Arun

Dopo la visita del Wat Arun vi suggerisco di riprendere il traghetto e attraversare il fiume fino a Tha Tien Pier dove potrete noleggiare una barca “long tail” e farvi portare in giro per i canali di Thonburi, una delle zone più storiche di Bangkok. Il tour dura circa due ore e permette di entrare in contatto con la popolazione locale e di conoscere le aree meno turistiche della città. Non aspettatevi, come molti sostengono, di trovare una “Venezia asiatica”. Paesaggi e canali, chiamati klongs, sono completamente diversi per colori, odori, pulizia e mille altre sfaccettature.

Tha Tien Pier, Bangkok
Piccoli monaci in attesa presso il Tha Tien Pier

Per terminare la lunga mattinata, prima o dopo pranzo, dirigetevi verso il Monte d’oro chiamato Wat Saket. Il panorama che ammirerete dall’alto merita lo sforzo di salire gli oltre 300 gradini. Personalmente considero questo tempio come uno dei più mistici della città. Ho amato il suono delle campane che echeggiava durante il percorso e il gong gigante che si trova a metà del percorso. Nei pressi di Wat Saket troverete anche un altro tempio chiamato Wat Ratchanatdaram che potrebbe valere 30 minuti del vostro tempo.

Wat Saket detto anche Monte d'oro, Bangkok
Wat Saket detto anche Monte d’oro

Sempre in zona passate a dare un’occhiata anche al Monumento della Democrazia in Ratchadamnoen Avenue e alla struttura religiosa Giant Swing. Se volete, accanto a quest’ultimo edificio, potete visitare anche il Wat Suthat, un tempio poco frequentato dai turisti ma molto importante per i thailandesi. La città, in realtà, è piena di luoghi sacri ma una volta visti i più importanti c’è un alto rischio che gli altri vi deludano.

Cosa vedere nella città di Bangkok: il Tempio di Wat Suthat
Cosa vedere nella città di Bangkok: il Tempio di Wat Suthat

A fine giornata, se non siete ancora stanchi, potrete concedervi anche un giretto presso il centro commerciale a cielo aperto chiamato Asiatique The Riverfront, dedicato allo shopping e all’intrattenimento. Personalmente non amo questo genere di posti ma devo ammettere che la vista sul fiume, la giostra panoramica, gli artisti di strada e le offerte gastronomiche ripagano del viaggio per raggiungerlo.

Terzo giorno: SILOM ROAD e SIAM SQUARE

Dopo aver trascorso due giorni nella Bangkok più antica e spirituale è giunta l’ora di conoscere le aree di Silom Road e Siam Square che rappresentano l’anima moderna di questa città. Questa zona è raggiungibile facilmente con la famosissima metropolitana sopraelevata chiamata  Skytrain che copre una buona metà dell’area urbana. Ecco cosa vedere in questa parte della città di Bangkok.

Siam Square è considerata il centro della città e vanta una serie di edifici commerciali e negozi in grado di competere con le più grandi arterie economiche europee o americane. I mall più importanti, che meritano una visita anche se non siete amanti dello shopping, sono il Siam Paragon, il Siam Discovery e il Siam Center. Nel primo troverete tutti i marchi di moda più lussuosi, nel secondo i brand più giovani e trendy e nel terzo i negozi di arredamento e oggettistica. Io personalmente ho apprezzato molto il centro commerciale MBK Center che vende prodotti contraffatti e souvenir. La particolarità è data dal fatto che si tratta di un “mall” con all’interno negozi simili a bancarelle.

Di fronte all’MBK trovate il Bangkok Art & Culture Centre (BACC) che merita decisamente una visita. L’entrata è libera e al suo interno si alternano spazi espositivi e negozietti che vendono oggetti d’arte. Un modernissimo complesso in cui design, fotografia e arti visive convivono con luoghi di aggregazione e ristoro.

Bangkok Art & Culture Centre (BACC)
Bangkok Art & Culture Centre (BACC)

A 500 mt dal BACC  sorge la Jim Thompson House ovvero l’abitazione di un ricco imprenditore americano sparito nel 1967 per cause misteriose. Il suo corpo non è mai stato trovato ma in compenso la sua casa è diventata un museo pieno di opere d’arte, mobili antichi e giardini con fiori e piccoli pesci.

Per finire, se volete prendere una pausa dallo shopping e dalla cultura, vi suggerisco di trascorrere un paio d’ore nel Lumphini Park, il polmone verde della città. L’area comprende due laghi artificiali, diversi campi sportivi e club privati, zone per il relax e qualche piccolo chiosco.

Cosa vedere nella città di Bangkok: Lumphini Park
Cosa vedere nella città di Bangkok: Lumphini Park

Dove alloggiare

Ho alloggiato una sola volta nella zona commerciale della città e la mia scelta è ricaduta sul Design Hotel Siam@Siam che dista 5/10 minuti a piedi da quasi tutti i punti di interesse descritti sopra. L’hotel non è paragonabile ad altre strutture presenti nella zona ma, se non potete permettervi un 5 stelle, sappiate che il suo rapporto qualità prezzo è superlativo. Il design è curato nei minimi dettagli sia nelle stanze che negli spazi comuni. Completano l’offerta un ristorante/bar al 25esimo piano e un’area relax con una piccola piscina che domina la città. Unica pecca il personale non preparatissimo.

Stanze del Siam@Siam Hotel, Bangkok
Stanze del Siam@Siam Hotel

Quarto giorno: CHATUCHAK

In uno dei vostri giorni a Bangkok prendete lo Skytrain e scendete alla fermata Mo Chit. Qui troverete Chatuchak, il mercato più famoso e visitato della città. Quasi 16.000 bancarelle che vendono di tutto, da oggetti per la casa a borse e orologi contraffatti, fino ad arrivare a bancarelle food di qualsiasi tipo.

Cosa vedere nella città di Bangkok: il Mercato di Chatuchak
Cosa vedere nella città di Bangkok: il Mercato di Chatuchak

Sempre in questa zona potrete visitare anche il Museum of Contemporary Art (MOCA) che personalmente ho davvero apprezzato. Considerate che questo museo è attivo dal 2012 e possiede un totale di 800 opere d’arte che esplorano tematiche relative al mondo occidentale. Cinque piani di collezioni moderne, ma non solo, originali e ben descritte. Anche la sola struttura potrebbe meritare una visita.

Museum of Contemporary Art (MOCA), Bangkok
Museum of Contemporary Art (MOCA)

Approfondimento: rooftop e sky bar

Qual’è la cosa che mi ha fatto innamorare di questa città? Sicuramente i suoi rooftop alla moda. Che sia per un aperitivo al tramonto, una cena romantica o una notte brava dovete visitare almeno un paio di terrazze sui tetti della città. Ecco qui di seguito le mie preferite:

  • Il Lebua Sirocco è lo sky bar più famoso di Bangkok e si trova al 63esimo piano del grattacielo Lebua State Tower. Qui è stata girata una delle scene del film “Una notte da Leoni 2” e questo è uno dei motivi che rende questo posto affollatissimo in qualsiasi giorno della settimana. Non vi è selezione all’ingresso ma il dress code è abbastanza rigido, soprattutto per gli uomini. Il panorama lascia senza fiato ed è impreziosito dalle luci colorate che illuminano la terrazza. I cocktail sono cari ma ben fatti. Lo staff cura ogni minimo dettaglio. Potreste anche cenare ma ve lo sconsiglio perché i prezzi sono esageratamente alti. Accontentatevi di un aperitivo al tramonto.
  • Il Vertigo & Moon Bar si trova al 61esimo piano del Banyan Tree Hotel. Rispetto al Lebua l’atmosfera è più rilassata e il dress code è meno rigido. L’altezza e la prossimità dei parapetti in vetro è incredibile ma non è adatta a chi soffre di vertigini. I prezzi dei drink sono simili a quelli del Lebua ma, a differenza del suo omonimo, qui potrete anche cenare senza aver paura di dover aprire un mutuo.
  • Il 342 Bar è ubicato al quinto piano del Baan Wanglang Hotel ed è la dimostrazione che l’altezza non è tutto. Dalla terrazza, posizionata sulla sponda opposta del fiume rispetto al Grand Palace, potrete ammirare una vista spettacolare sul Wat Arun. Inoltre potrete bere birre e cocktail a prezzi decisamente più competitivi rispetto agli sky bar del centro.
  • Al 33esimo piano dell’Hotel Fraser Suite c’è il bar Above Eleven. La zona in cui è ubicato non è delle mie preferite ma compensa alla grande con l’arredamento in stile “giungla urbana”. L’idea è quella di avvicinarsi ai locali NewYorkesi con alberi, graffiti e cocktail ricercatissimi. Volendo potrete cenare al ristorante che offre un’eccellente mix di cucina giapponese e peruviana.
  • Per finire non poteva mancare lo sky bar del Parco Lumphini, situato al 29esimo piano del Sofitel So. L’Hi So bar offre una vista spettacolare sul polmone verde della città. L’atmosfera è raffinata e tranquilla. I prezzi sono moderati e il servizio ottimo.
Tramonto sul Wat Arun dal 342 Bar
Tramonto sul Wat Arun dal 342 Bar
Rooftop Above Eleven, 33esimo piano
Rooftop Above Eleven, 33esimo piano dell’Hotel Fraser Suite
Vista panoramica dal Vertigo & Moon Bar
Vista panoramica dal Vertigo & Moon Bar

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