Europa Archivi - La geografia del mio cammino https://www.lageografiadelmiocammino.com/category/europa/ Mila Camnasio, Travel Blogger Thu, 04 Apr 2024 06:54:15 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 Lisbona: una lista aggiornata dei migliori ristoranti e hotel della città https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/04/04/lisbona-una-lista-aggiornata-dei-migliori-ristoranti-e-hotel-della-citta/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=lisbona-una-lista-aggiornata-dei-migliori-ristoranti-e-hotel-della-citta https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/04/04/lisbona-una-lista-aggiornata-dei-migliori-ristoranti-e-hotel-della-citta/#respond Thu, 04 Apr 2024 06:54:12 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6451 Se avete già letto la mia guida su “cosa vedere a Lisbona in 3 giorni” non vi resta che approfondire due tematiche che mi stanno molto a cuore: dove dormire e cosa mangiare nella capitale portoghese. Per farlo ho deciso di proporvi una lista dei migliori ristoranti e hotel di Lisbona.

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Se avete già letto la mia guida su cosa vedere a Lisbona in 3 giorni non vi resta che approfondire due tematiche che mi stanno molto a cuore: dove dormire e cosa mangiare nella capitale portoghese.

Per farlo ho deciso di proporvi una lista dei migliori ristoranti e hotel di Lisbona.

Lisbona: i 3 hotel più gettonati della città

Tivoli Avenida Liberdade Lisboa

Tivoli Avenida Liberdade è l’unico vero hotel a 5 stelle della città, elogiato da tutti per tre grandi plus: posizione, ristorazione e SPA. La struttura sorge nel cuore dello shopping più lussuoso di Lisbona, in posizione centrale rispetto agli storici quartieri del Chiado e dell’Alfama. Le sue suite sono moderne e dotate di ogni comfort ma il vero pezzo forte della struttura sono gli spazi comuni, i ristoranti (di cui vi parlerò nel capitolo dedicato) e l’Anantara Spa, un’oasi di serenità che offre trattamenti e piscina all’aperto immersa in una vegetazione semi-tropicale. Servizio ineccepibile e prezzi non alla portata di tutti. Tivoli Avenida Liberdade fa parte della catena “The Leading Hotel of the World”.

Tivoli Avenida Liberdade Lisboa
Hotel Tivoli Avenida Liberdade

The Lumiares Hotel

Il Lumiares Hotel è ubicato in un palazzo del XVIII secolo, nel quartiere elevato di Barrio Alto. L’architettura storica della facciata è rimasta intatta ma le sue 47 camere da letto sono state arredate con oggetti di design e moltissimi comfort. Completano l’offerta un piccolo centro benessere e il Rooftop Bar che vanta una splendida vista sul Fiume Tago e sul Castello de São Jorge. Il personale vi farà sentire come a casa. Prezzi medio/alti. Lumiares Hotel fa parte della catena “Small Luxury Hotels Of The World”.

Lumen Lisboa Hotel

Se volete restare “in budget” senza rinunciare alla qualità il Lumen Hotel potrebbe fare al caso vostro. Un buon albergo a 4 stelle, di design, dotato di stanze minimal arredate con buon gusto: letti comodi, bagni spaziosi, niente moquette e immense vetrate. La posizione non è centralissima – 10/15 min a piedi da Avenida Liberdade – ma a circa 100 mt dall’hotel troverete una fermata della metro. Personalizza l’offerta un insolito spettacolo di luci e video-mapping “a tema Lisbona” che ha luogo ogni sera alle ore 22.00. Il servizio è buono ma non ottimale. Rapporto qualità/prezzo ineccepibile.

Lumen Lisboa Hotel
Lumen Lisboa Hotel

Lisbona: i 6 ristoranti più gettonati della città

Taberna Bairro do Avillez

Se il nome Josè Avillez non vi dice nulla sappiate che stiamo parlando dello chef più popolare del paese, con oltre 15 ristoranti all’attivo e un due stelle Michelin. Taberna Bairro è uno dei suoi “giocattolini” con uno spazio di oltre 1000 mq e diversi ambienti: taverna, pateo, pizzeria e cocktail bar. Un po’ in stile Eataly, per intenderci. Ovviamente, da buoni italiani, lasciate perdere la pizzeria e concentratevi sulla Taberna, che propone una cucina semplice fatta di prosciutti e formaggi di ottimo livello, e sul Patéo, che propone pesce e frutti di mare freschissimi. Nel complesso un’ottima cucina portoghese rivisitata in chiave moderna con un eccellente servizio e un buon rapporto qualità/prezzo.

Kabuki

Sapete che amo il sushi e la cucina giapponese in generale e quindi non potevo sottrarmi dal provare Kabuki, ristorante stellato situato nella galleria del Four Season Hotel Ritz. Inutile dire che l’esperienza è stata fantastica: pesce di primissima qualità a km zero (sashimi, chirashi e nigiri) e ottimi assaggi crudi e cotti di piccoli antipasti a base di pesce e verdure, basati sui migliori ingredienti portoghesi. Servizio da ristorante Michelin e prezzi decisamente competitivi per uno stellato: menù degustazione serale a 100 euro e pranzo a 45 euro. Kabuki ha uno stile contemporaneo e diverse sale: vi consiglio di cenare all’ultimo piano e di provare uno dei signature cocktail presenti in lista.

I migliori ristoranti di Lisbona: Kabuki
I migliori ristoranti di Lisbona: Kabuki

Mercado da Ribeira (Time Out Market)

Nato come luogo commerciale destinato solo ai grossisti, nel 2001 il Mercado da Ribeira si trasforma in Food Court e nel 2014 viene acquistato dal gruppo Time Out Portugal. Al suo interno potete trovare oltre 30 ristoranti, 8 bar, 12 negozi e numerose bancarelle di pesce, carne, frutta e verdura. La superficie complessiva supera i 3000 mq e conta circa 500 posti a sedere al chiuso e 250 all’aperto. I ristoranti migliori sono O Frade (Michelin Big Gourmet) e Sea Me per il pesce, Croqueteria per le polpette e Confraria per il sushi.

Mercado da Ribeira
Mercado da Ribeira

Tapisco

Nato da un’idea dello chef pluristellato Henrique Sa Pessoa, tra i ristoranti di Lisbona, Tapisco è l’unico che unisce i petiscos portoghesi e le tapas spagnole. Oltre agli ottimi piatti a base di uova, gettonatissimi la domenica a pranzo, il locale è famoso per gli eccellenti cocktail a base di Vermouth. Io ho mangiato un’insalata di polpo, una tempura di verdure e una paella nera con seppie e gamberi. Consiglio di sedersi al bancone perché la cucina a vista è davvero meritevole. Personale gentile e prezzi mediamente buoni.

Carnal

Un gastro-bar messicano, caratterizzato da un ambiente industrial e informale, che serve discreti piatti etnici con il giusto mix tra sapore e piccantezza. Il punto di forza del menù di Carnal (ristorante Michelin Big Gourmet) sono i tacos di pesce e carne, accompagnati da originalissimi cocktail. Ottimo anche il guacamole e le tartare, rivisitate in chiave messicana. Servizio alla mano e prezzi onesti. Da provare.

I migliori ristoranti di Lisbona: Carnal
I migliori ristoranti di Lisbona: Carnal

Pastéis de Belém

Nessuno e dico nessuno può lasciare Lisbona senza aver provato almeno una volta un pasteris de nata nella pasticceria Pastéis de Belém. È qui che si pensa abbiano avuto origine i famosi dolci portoghesi. Pastéis de Belém è aperta dal 1937 e ogni giorno sforna circa 20.000 dolcetti, cercando di mantenere segreta la sua ricetta. Oltre ai pasteris de nata è famosa anche per alcuni prodotti salati come crocchette, tortini ripieni, panzerotti e toast. Insomma, è un’ottima meta per un pranzo all’insegna delle calorie elevate! Altre due pasticcerie famose in cui gustare i pasteris de nata sono la Pastelaria Aloma e la Fabrica de Nata.

Pastéis de Belém
Pastéis de Belém

Lisbona: i 3 locali più gettonati della città

Seen by Olivier

All’ultimo piano dell’hotel Tivoli Avenida Liberdade troverete uno dei ristoranti e rooftop bar più alla moda di tutta Lisbona. Sto parlando del SEEN Lisboa by Olivier, catena ora presente anche a Roma. La vista panoramica, la cucina eclettica e i cocktail d’autore sono solo alcuni dei punti forti di questo locale, che è il più amato e ambito della città. Per entrare dovrete superare una rigida selezione, almeno che non scegliate di prenotare un tavolo al ristorante. La cucina mediterranea e giapponese è ottima ma io vi consiglio di privilegiare un aperitivo o un dopo cena, soprattutto se sono in programma serate con DJ Set.

I migliori locali di Lisbona: Seen by Olivier
I migliori locali di Lisbona: Seen by Olivier

Eduardino Sem Rival

Andare a Lisbona e non bere almeno una volta la Gingjinha è come visitare Parigi senza essere stati al Louvre. Questo liquore tipico è prodotto dall’infusione delle amarene ed è reperibile praticamente in qualsiasi bar della città. Tuttavia, la Gingjinha dà il meglio di sé in questo minuscolo locale chiamato Eduardino, che ne produce una propria versione e la serve con una ciliegia immersa nel bicchiere. In questo bar turisti e locali si affollano a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Eduardino Sem Rival
Eduardino Sem Rival

Pensao Amor

Ubicato in Pink Street, Pensao Amor è un ex bordello trasformato in uno dei bar più affascinanti della zona portuale di Lisbona. Al suo interno troverete libri erotici, spettacoli di burlesque, ottimi cocktail e zone dove appartarsi. Uno spazio dedicato a chi ha voglia di divertirsi e alle menti aperte, basato su un’idea originale. Selezione all’ingresso, anche se non troppo rigida.

I migliori locali di Lisbona: Pansao Amour
I migliori locali di Lisbona: Pansao Amour

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Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/03/24/cosa-vedere-a-lisbona-in-3-giorni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cosa-vedere-a-lisbona-in-3-giorni https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/03/24/cosa-vedere-a-lisbona-in-3-giorni/#respond Sun, 24 Mar 2024 19:11:13 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6433 Sogni di visitare la capitale del Portogallo ma non sai da che parte iniziare? Ecco una guida su cosa vedere a Lisbona in 3 giorni.

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Sogni di visitare la capitale del Portogallo ma non sai da che parte iniziare? Ecco una guida su cosa vedere a Lisbona in 3 giorni.

Per cominciare tenete presente che Lisbona si sviluppa su sette colline; mettete quindi in conto lunghe camminate – spesso in salita – per raggiungere molti dei suoi luoghi turistici più blasonati. Tuttavia, ne varrà quasi sempre la pena. La capitale del Portogallo è famosa per le sue viste mozzafiato, la sua vivace vita notturna, le importanti architetture storiche e le passeggiate sul lungofiume.

Una città cosmopolita i cui abitanti, purtroppo, non sono tra i più cordiali e simpatici d’Europa. Godetevela con lentezza e assaporatene ogni vicolo.

Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni
Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni

Lisbona: quando visitarla e come muoversi

Prima di concentrarci su “cova vedere a Lisbona in 3 giorni” cerchiamo di capire meglio qual è il periodo più adatto per visitarla. Escludendo i mesi troppo caldi (Luglio e Agosto) e quelli troppo freddi e piovosi (Gennaio e Febbraio), tutti gli altri periodi dell’anno sono perfetti per partire alla scoperta della capitale portoghese.

Lisbona è una delle città più economiche d’Europa. Muoversi è semplicissimo: vi basterà acquistare un abbonamento giornaliero ai mezzi di trasporto pubblici o utilizzare le app Uber e Bolt, come alternativa ai taxi. Se avete intenzione di dedicare 3 intere giornate alla scoperta della città vi consiglio di valutare la Lisboa Card che, per la modica cifra di 22/37/46 euro (1/2/3 gg) include l’accesso a qualsiasi mezzo pubblico e l’ingresso in moltissimi luoghi turistici della città. Io l’ho trovata una formula molto vantaggiosa sia a livello economico che pratico, perché mi ha permesso di saltare molte code. La potete tranquillamente comprare al vostro arrivo in aeroporto.

Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni

Ma eccoci finalmente arrivati all’argomento principale di questo articolo: cosa vedere a Lisbona in 3 giorni. Ecco un programma dettagliato da seguire alla lettera, ma anche no!

Primo giorno

  1. Avenida da Liberdade
  2. Praca do Rossio
  3. Rua Augusta Arch (3,5 euro, inclusa nella Lisboa Card)
  4. Praça do Comércio
  5. Elevador de Santa Justa (2,8 euro, inclusa nella Lisboa Card)
  6. Convento do Carmo (4 euro con la Lisboa Card)
  7. Visita al quartiere bohémien del Bairro Alto 
  8. Miradouro de Santa Catarina al tramonto
  9. Pink Street
Elevador de Santa Justa
Elevador de Santa Justa

Il primo giorno iniziate la vostra visita di Lisbona dal quartiere più moderno ed europeo. I punti da segnare sulla mappa sono: Avenida da Liberdade, la strada più importante della città, con boutique alla moda e hotel blasonati; Praca do Rossio, con la sua ondeggiante pavimentazione bianca e nera, ospita il super-instagrammabile negozio “The fantastic world of Portuguese Sardines”; infine, concludete la vostra passeggiata lungo Rua Augusta e, una volta attraversato il suo Arco di Trionfo (sul quale potete anche salire), fermatevi nella maestosa Praça do Comércio.

The fantastic world of Portuguese Sardines
The fantastic world of Portuguese Sardines

Abbandonate poi la zona moderna per avvicinarvi pian piano al Bairro Alto. La prima tappa è l’Elevador de Santa Justa, un bellissimo ascensore in stile liberty in ferro battuto. La seconda tappa è il Convento do Carmo, testimonianza della storia e della resilienza di Lisbona, sopravvissuto al terremoto e oggi convertito in museo. Il Barrio Alto è ricco di ristoranti, boutique e negozi d’arte e artigianato, tant’è che viene chiamato la “Montmartre” di Lisbona. Inoltre, insieme all’Alfama, è il quartiere migliore per ascoltare il fado. Prima di dedicarvi alla vita notturna raggiungete, a piedi o con uno dei famosissimi tram storici, il Miradouro de Santa Catarina per ammirare la città di Lisbona al tramonto. Sorseggiate una birra fresca e preparatevi per la serata, che avrà inizio in Pink Street.

Miradouro de Santa Catarina al tramonto
Miradouro de Santa Catarina al tramonto

Per saperne di più sulla vita notturna di Lisbona non perdete il mio articolo dedicato a ristoranti, hotel e locali.

Secondo giorno

  1. Museo Nazionale delle Carrozze (8 euro, incluso nella Lisboa Card)
  2. Monastero dos Jerónimos (10 euro, incluso nella Lisboa Card)
  3. Torre di Belem (6 euro, inclusa nella Lisboa Card)
  4. Padrão dos Descobrimentos
  5. MAAT (8 euro con la Lisboa Card)
  6. Ponte 25 de Abril
  7. LX Factory
Padrão dos Descobrimentos
Padrão dos Descobrimentos

Il secondo giorno andrebbe dedicato completamente al quartiere di Belem, pieno zeppo di luoghi turistici degni di nota, a ridosso delle rive del Tago. Iniziate la vostra visita dal Monastero dos Jerónimos, in stile manuelino, che comprende il chiostro e la chiesa, dove sono sepolti Fernando Pessoa e Antonio Tabucchi. Spostatevi poi nella famosissima Torre di Belem, struttura architettonica simbolo della città di Lisbona, realizzata nel XVI secolo. A pochi passi dalla torre potrete ammirare l’imponente Monumento alle Scoperte un tributo ai protagonisti delle esplorazioni marine – con, ai sui piedi, un mosaico di circa 50 mt raffigurante la Rosa dei Venti e le rotte percorse dai navigatori portoghesi.

Monastero dos Jerónimos
Monastero dos Jerónimos

Nel pomeriggio potreste scegliere di visitare due dei numerosi musei di Belem. Io ho optato per il Museo Nazionale delle Carrozze e per il MAAT. Il primo è stato scelto solo perché incluso nella Lisboa Card ma si è rivelato una piacevolissima sorpresa. La collezione ospita un’importante selezione di veicoli del XVII, XVIII e XIX secolo. Il MAAT, invece, è stato scelto con cura perché ospita collezioni temporanee e una mostra permanente d’importanti artisti moderni e contemporanei, tra cui Warhol, Picasso, Dalì, Pollok e Duchamp. Dal tetto di questo museo, inoltre, potrete ammirare meravigliose vedute del fiume Tago al tramonto, del Ponte 25 Aprile e del Cristo Rei, ubicato sull’altra sponda del fiume. Una valida alternativa a questi musei potrebbe essere il Lisbon Earthquake Museum (Museo sul terremoto).

Torre di Belem
Torre di Belem

Infine, qualora le forze non vi abbiano ancora abbandonati, prima di tornare in centro, visitate il famosissimo LX Factory, un vecchio complesso riconvertito in laboratorio creativo e centro commerciale. Qui troverete atelier, locali, ristoranti e modernissimi uffici.

Terzo giorno

  1. Visita al quartiere dell’Alfama 
  2. Chiesa del Sé
  3. Miradouro de Santa Luzia
  4. Castello di São Jorge (10 euro, non incluso nella Lisboa Card)
  5. Campo de Santa Clara e Feira da Ladra
  6. Pantheon Nazionale (5 euro, incluso nella Lisboa Card)
  7. Museo delle Azulejos (5 euro, non incluso nella Lisboa Card)
  8. Miradouro da Graça al tramonto
  9. Senhora do Monte al tramonto
Quartiere dell’Alfama
Quartiere dell’Alfama

La terza e ultima giornata è dedicata al quartiere dell’Alfama, il più antico della città, puntellato di vicoletti e scalinate. Uno dei primi edifici che incontrerete sarà sicuramente la Chiesa del Sé; da lì, camminando per altri 5 minuti, raggiungerete quello che – a mio avviso – è il più bel punto panoramico della città. Sto parlando del Miradouro de Santa Luzia, ricco di fiori e azulejos. Salendo per altri 10 min in una delle tante stradine acciottolate arriverete al famosissimo Castello di Sao Jorge, visibile da qualsiasi area del centro storico.

Miradouro de Santa Luzia
Miradouro de Santa Luzia

Iniziate poi la discesa verso Campo Santa Clara dove, ogni martedì e sabato, troverete il mercato delle pulci chiamato Feira da Ladra. Se avete acquistato la Lisboa Card entrate anche nel Pantheon Nazionale, luogo di sepoltura delle celebrità più storiche del Portogallo, e ammirate il fiume Tago dal suo balcone panoramico. Infine, terminate la vostra giornata con una visita al Museu Nacional do Azulejo, incentrato sull’arte delle piastrelle dipinte a mano.

Pantheon Nazionale
Pantheon Nazionale

Per un tramonto meraviglioso non perdetevi il Miradouro da Graça o il poco distante Senhora do Monte, dove molti abitanti della città si concedono momenti di relax e romanticismo.

Conclusioni

Termina qui la nostra guida su cosa vedere a Lisbona in 3 giorni ma vi invito a leggere il mio articolo dedicato a ristoranti, hotel e locali della capitale portoghese.

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Spalato in un giorno: cosa vedere e dove mangiare https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/12/04/spalato-in-un-giorno-cosa-vedere-e-dove-mangiare/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=spalato-in-un-giorno-cosa-vedere-e-dove-mangiare https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/12/04/spalato-in-un-giorno-cosa-vedere-e-dove-mangiare/#respond Mon, 04 Dec 2023 17:25:49 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6359 Spalato è la capitale della regione Dalmazia e la seconda città più grande di tutta la Croazia. È un’ottima base di partenza per la scoperta di alcune isole dell’Adriatico e vanta un centro storico invidiabile. In quest’articolo vi parlerò di cosa vedere a Spalato se avete a disposizione un’unica giornata.

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Spalato è la capitale della regione Dalmazia e la seconda città più grande di tutta la Croazia. È un’ottima base di partenza per la scoperta di alcune isole dell’Adriatico e vanta un centro storico invidiabile. In quest’articolo vi parlerò di cosa vedere a Spalato se avete a disposizione un’unica giornata.

Spalato è una città vivace e molto animata, sia di giorno che di notte. L’unico punto a suo sfavore è la presenza di numerose “trappole per turisti”: ristoranti e bar troppo cari, bancarelle piazzate ovunque e spettacoli trash con finti centurioni all’ingresso dei siti storici.

Spalato in un giorno: cosa vedere
Spalato in un giorno: cosa vedere

Quando andare a Spalato

La maggior parte dei turisti visita Spalato in estate, includendola tra le mete di un tour più esteso della Croazia. Nei mesi di luglio e agosto la città è presa d’assalto dal turismo di massa e trovare un alloggio può diventare quasi complicato. Se potete e volete dedicare a Spalato più tempo il periodo consigliato per visitarla è senza dubbio la primavera, con giornate lunghe e miti. In inverno, invece, Spalato è famosa per via delle sue bancarelle natalizie.

Come raggiungere Spalato

Spalato è facilmente raggiungibile con un “on the road” in macchina: io sono partita da Trieste, arrivando fino a Dubrovnik. Questa è stata la mia esperienza personale e vi assicuro che non mi è pesato per niente guidare per tutti questi chilometri. In alternativa, potrete raggiungere la capitale della Dalmazia in aereo o con comodi traghetti che frequentemente collegano Spalato al porto di Ancona (9 ore di traversata). I prezzi variano molto a seconda del periodo prescelto e dell’acquisto anticipato o meno.

Spalato: cosa vedere in un giorno

1.     Palazzo di Diocleziano

Il primo e vero motivo per visitare Spalato è il Palazzo di Diocleziano, dichiarato Patrimonio Unesco nel 1979. Più che un palazzo si tratta di una vera e propria cittadella dalla quale si accede attraverso quattro porte: Aurea (la più importante), Bronzea, Argentea e Ferrea. Questo complesso, ricco di edifici, fu voluto dall’imperatore romano Diocleziano tra il III e il IV secolo. I luoghi più iconici sono:

  • Il peristilio, ovvero la piazza centrale del palazzo, attorno alla quale si trovano diverse sculture, tra cui una bellissima sfinge egizia;
  • La Cattedrale di San Doimo, eretta dove prima sorgeva il Mausoleo di Diocleziano, con il suo campanile in grado d’offrire una visuale magnifica su tutta la città;
  • Il Tempio di Giove, trasformato poi nel battistero della cattedrale;
  • I sotterranei, oggi diventati una sorta di piccolo bazar pieno di bancarelle di souvenirs;
  • Il Vestibolo, esternamente quadrangolare e internamente circolare.
Palazzo di Diocleziano
Palazzo di Diocleziano

2.     Piazza del Popolo

Piazza del Popolo, chiamata anchePjaca, è uno dei luoghi più importanti di Spalato, fulcro della vita cittadina. Qui troverete caffè, ristoranti, negozi e diversi edifici rappresentativi: la torre con l’orologio cittadino, il cui quadrante è composto da 24 numeri romani, il palazzo gotico del municipio e diversi altri palazzi costruiti dalle famiglie nobili dell’epoca, come Cipriani, Nakic e Pavlovic.

Piazza del Popolo
Piazza del Popolo

3.     Piazza della Repubblica

Piazza della Repubblica, chiamata anche Republike Trg, è circondata su tre lati da palazzi neorinascimentali dal colore rosso vivo. La piazza e i suoi caffè, nell’unico lato aperto, offrono una visuale magnifica sul porto e sulla Riva.

Piazza della Repubblica
Piazza della Repubblica

4.     Piazza della Frutta

L’ultima piazza degna di nota è Piazza della Frutta dove, un tempo, si svolgeva un chiassoso e popolare mercato. Oggi questa zona è una delle più amate dagli abitanti di Spalato e può vantare diversi luoghi degni di nota: una torre d’origine veneziana, palazzo Milesi, la statua di Marko Marulić e moltissimi bar e caffè.

5.     Il lungomare di Spalato

Il lungomare di Spalato, chiamato anche Riva, non andrebbe visto ma vissuto. Il modo migliore per farlo è sedersi in uno dei suoi numerosissimi bar e godersi una delle tante esibizioni all’aperto che animano il porto.

6.     Il colle Marjan

Il colle Marjan è raggiungibile attraverso una lunga scalinata. Tuttavia, una volta conquistata la vetta, verrete ripagati da un panorama a 360° sulla città. Se avete a disposizione anche una seconda giornata, aggiungete alla lista di “cosa vedere a Spalato” anche una passeggiata all’interno della riserva naturale di Marjan, il polmone verde della città, pieno di sentieri e punti panoramici.

La riserva naturale di Marjan
La riserva naturale di Marjan

7.     Bonus: le spiagge

Un giorno probabilmente non sarà sufficiente ma, se la vostra intenzione è quella di fermarvi in città per un periodo più lungo, sappiate che nella lista di “cosa vedere a Spalato” dovrete inserire almeno una spiaggia. La più famosa e vicina al centro storico è la spiaggia di Bacvice: qui potrete nuotare, prendere il sole o semplicemente ammirare il mare pranzando in uno dei numerosi locali nelle vicinanze. Invece, se cercate qualcosa di meno affollato dirigetevi alla spiaggia di Firule, perfetta anche per ammirare il tramonto.

Dove mangiare a Spalato

Dopo avervi elencato cosa vedere nella città di Spalato, non mi resta che consigliarvi qualche ristorantino in cui pranzare o cenare, possibilmente lontano dalle “trappole per turisti” e con prezzi commisurati alla qualità.

Sug

Sug è ristorante presente sulla Guida Michelin, nella sezione “big gourmand. Un locale informale, piacevole e con un ottimo servizio. La cucina è basata su ricette della tradizione, di mare e di terra, della Dalmazia. Noi abbiamo cenato nel piccolo dehors ordinando un antipasto di pesce crudo e del tonno con purè e cipolle rosse. Approvata anche la carta dei vini. Prezzi decisamente buoni rispetto alla media della città.

Ristorante Sug
Ristorante Sug

Dvor

Il ristorante Dvor è ubicato sul litorale di Spalato, a circa 1 km dalla spiaggia di Bacvice. I tavoli sono tutti sistemati all’interno di un giardino dotato di terrazze e vista mare. Inutile dire, quindi, che la specialità della casa è il pesce, spesso cucinato alla brace. I piatti della tradizione sono affiancati anche da proposte più moderne, come la ceviche di pescato del giorno. I prezzi sono altini ma la freschezza delle materie prime e la vista compensano il costo delle portate. Buona la carta dei vini, servizio da migliorare.

Ristorante Dvor
Ristorante Dvor

Una volta scoperto cosa vedere a Spalato, non vi resta che concentrarvi su alcune delle isole più belle dell’Adriatico, raggiungibili con poche ore di navigazione proprio partendo dal porto di Split. Sto parlando di Brac, Hvar e Korcula.

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Hvar, Croazia: beach club e vita notturna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/30/hvar-croazia-beach-club-e-vita-notturna/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=hvar-croazia-beach-club-e-vita-notturna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/30/hvar-croazia-beach-club-e-vita-notturna/#respond Thu, 30 Nov 2023 09:18:01 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6344 L’isola di Hvar – detta anche Lesina in Italiano - non è solamente una delle tante isole che compongono l’arcipelago della Dalmazia Centrale; l’isola di Hvar è molto, molto di più! Questa meta estiva è uno dei luoghi più esclusivi di tutto l’Adriatico: il suo porto ospita meravigliosi yacht e boutique alla moda e i passanti fanno a gara per sfoggiare il look più glamour.

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L’isola di Hvar detta anche Lesina in Italiano – non è solamente una delle tante isole che compongono l’arcipelago della Dalmazia Centrale; l’isola di Hvar è molto, molto di più! Questa meta estiva è uno dei luoghi più esclusivi di tutto l’Adriatico: il suo porto ospita meravigliosi yacht e boutique alla moda e i passanti fanno a gara per sfoggiare il look più glamour.

Hvar, Croazia: beach club e vita notturna
Hvar, Croazia: beach club e vita notturna

In quest’articolo vorrei concentrarmi su una delle attrazioni preferite da tutti i vacanzieri che decidono di trascorrere qualche giorno ad Hvar: i beach club. Infatti, dovete sapere che in tutta l’isola sono presenti pochissime spiagge tradizionali ma che questa mancanza è compensata da lussuosissimi stabilimenti balneari.

Per questo e altri motivi, Hvar è anche l’isola più cara di tutta la Croazia.

I beach club più belli di Hvar

Ogni beach club che descriverò in quest’articolo mi ha colpita per uno o più motivi: posizione, servizi, privacy o divertimento. Fate, quindi, una lista delle vostre priorità e scegliete quello che fa al caso vostro.

Beach Club Hvar

Il Beach Club Hvar è sicuramente quello con la migliore posizione: ubicato a pochi passi dal centro cittadino, è facilmente raggiungibile con una comoda e panoramica passeggiata sul lungomare. La sua costruzione risale al 1927 ma la struttura è appena stata sottoposta a importanti lavori di ristrutturazione.

Lo stabilimento vi darà la possibilità di scegliere tra un’ampia varietà di lettini e cabine, tutti dotati di materassi comodissimi. I prezzi in alta stagione partono dalle 50 euro a persona. L’accesso al mare è garantito da comode scalette.

Completano l’offerta una meravigliosa SPA, nella quale richiedere qualsiasi tipologia di trattamento, e una bottiglia di vino ghiacciata accompagnata da club sandwich al salmone serviti direttamente sotto l’ombrellone o nel ristorante vista mare.

Hvar Beach Club
Hvar Beach Club

Hula Hula Bar

Oltrepassato il Beach Club Hvar incontrerete il luogo più movimentato di tutta l’isola: sto parlando dell’Hula Hula Bar che, da anni, infiamma gli aperitivi e le notti dei turisti più festaioli. Conosciuto per i suoi party e per i fiumi d’alcool, l’Hula Hula Beach Club è perfetto per tutti coloro che desiderano arrivare in spiaggia nel tardo pomeriggio.

Qui potrete noleggiare un lettino e attendere l’ora del tramonto, praticando qualche sport acquatico o improvvisando qualche tuffo a mare. Il costo di un lettino è di circa 40 euro mentre i drink non superano i 10 euro. Nota bene: segnalo che questo locale, come moltissimi altri sull’isola, accetta solo contanti!

Hula Hula Beach Club
Hula Hula Beach Club

Carpe Diem Beach

Il Carpe Diem è un vero e proprio brand che comprende un beach club, un locale pre-serata e una discoteca notturna. Non si può lasciare l’isola senza aver provato almeno uno di questi luoghi! Noi abbiamo trascorso la giornata di Ferragosto nel loro beach club – considerato uno dei migliori del mondo – e, credetemi, non siamo riusciti a trovargli un solo difetto.

La spiaggia del Carpe Diem è ubicata su un’isola privata, a 10 min di barca dal porto di Hvar. La traversata costa “solo” 10 euro (a/r) ma ricordatevi di prenotare per tempo la vostra postazione. La scelta è molto varia: lettini, cabane, palafitte sull’acqua…tutto dipende da quanto siete disposti a spendere! La postazione più economica è quella che comprende due lettini e un ombrellone (100 euro, welcome drink incluso).

Carpe Diem Beach
Carpe Diem Beach

Tuttavia, la vera esclusività di questo posto è data dal servizio e dalla ristorazione: al suo interno sono presenti diversi ristoranti che servono sushi, hamburger, pizze, frutta fresca e ogni tipologia di cocktail e champagne. Proprio come i migliori beach club di Ibiza, verso l’ora del tramonto, parte del ristorante si trasforma in sala da ballo per festeggiare fino alla chiusura temporanea della spiaggia, alle ore 22.00.

Lo stesso locale riapre poi i battenti alle 24.00 per trasformarsi in discoteca, con alcuni dei DJ più famosi d’Europa. L’ingresso serale, che comprende anche il trasferimento in barca di andata e ritorno, è di circa 30 euro a persona (senza consumazione). Per i più irriducibili o per coloro che non amano le discoteche, sul porto è presente anche un locale chiamato Carpe Diem che somiglia a un lounge bar e che fa parte di questa fortunata catena.

Pachamama Beach

Dalla spiaggia di Ponkoji Dol, camminando per circa 15 minuti, si arriva in un beach club mistico e nascosto, immerso completamente nella natura. Il suo nome è Pachamama e sarà impossibile non rimanere affascinati dal design e dal panorama mozzafiato sul Mar Adriatico.

Il beach club comprende qualche baldacchino posizionato sugli scogli o nascosto nella vegetazione, un incredibile ristorante gestito direttamente dalla proprietaria, un book corner e altri particolarissimi servizi. Potrete scegliere di proseguire il vostro cammino fino alle spiagge di Robinson o Jerolim Beach e fermarvi al Pachamama per un pranzo o un aperitivo al tramonto oppure trascorrere in questo luogo l’intera giornata (il costo di una postazione è di circa 60/80 euro).

Pachamama Beach Club
Pachamama Beach Club

Noi abbiamo raggiunto il beach club per l’ora di pranzo e la proprietaria ci ha cucinato personalmente una delle migliori paste al tonno (fresco) dell’intera vacanza. Ottimi anche i cocktail e i piatti vegetariani. All’ora del tramonto è presente una selezione musicale ricercata, accompagnata a volte dalla presenza di un DJ. Niente di meglio per rilassarsi e lasciarsi alle spalle le fatiche dell’inverno.

Pasta al tonno
Pasta al tonno

Sanpjerin Beach Bar

Raggiungere questo stabilimento balneare sarà tutt’altro che facile! Il Sanpjerin Beach Club si trova a circa 50 min di macchina dalla città di Hvar, nascosto in una scogliera a picco sul Mar Adriatico. Eppure, questo locale sulla spiaggia tutt’altro che banale potrà regalarvi una giornata “alternativa”.

I prezzi sono ottimi: 60 euro per una cabana sistemata direttamente sugli scogli, grazie a pontili di legno individuali che restituiscono una grande sensazione di privacy. Ottima anche la musica di sottofondo che, a partire dalle ore 18.00, si trasforma in un vero e proprio DJ set. Buona selezione di drink e vini mentre, purtroppo, pessime proposte di food. Praticamente il bar serve solo panini confezionati e piccoli taglieri.

Sanpjerin Beach Club
Sanpjerin Beach Club

Sperando di aver elencato e descritto un numero sufficiente di beach club e locali appartenenti alla modaiola isola di Hvar, vi suggerisco di leggere i miei articoli dedicati alle vicine isole di Brac e Korcula.

L'articolo Hvar, Croazia: beach club e vita notturna proviene da La geografia del mio cammino.

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Isola di Brac, Croazia: spiagge, ristoranti e luoghi turistici https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/24/isola-di-brac-croazia-spiagge-ristoranti-e-luoghi-turistici/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=isola-di-brac-croazia-spiagge-ristoranti-e-luoghi-turistici https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/24/isola-di-brac-croazia-spiagge-ristoranti-e-luoghi-turistici/#comments Fri, 24 Nov 2023 10:31:42 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6329 L’isola di Brac vanta numerose spiagge circondate da boschi, ulivi e pini marittimi e si erge fiera di fronte alla città di Spalato. Il suo mare color smeraldo è tra i più belli di tutto l’Adriatico e attira ogni anno migliaia di turisti.

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L’isola di Brac vanta numerose spiagge circondate da boschi, ulivi e pini marittimi e si erge fiera di fronte alla città di Spalato. Il suo mare color smeraldo è tra i più belli di tutto l’arcipelago e attira ogni anno migliaia di turisti.

L’isola di Brac è molto amata anche dagli escursionisti e dagli appassionati di mountain bike. Ospita, infatti, uno dei picchi più alti di tutto l’Adriatico ed è percorsa da numerosi sentieri panoramici con vista su Korcula, Vis e altre isole meno famose.

Come arrivare sull’isola di Brac

L’isola di Brac è lunga 48 km, larga 14 km e copre una superficie di 394 km quadrati. La maggior parte dei turisti la raggiunge imbarcandosi a Spalato (Split) su uno dei numerosi traghetti Jadrolinija diretti a Supetar. La traversata, con macchina a seguito, dura 50 minuti e costa circa 37 euro (2 passeggeri + 1 auto). In alternativa, esistono anche catamarani per il solo trasporto di persone diretti a Bol e Milna. Tuttavia, per esplorare l’isola, è necessario un mezzo di trasporto proprio. Non preoccupatevi però perché Brac conta numerosi “rental” di auto e scooter.

Isola di Brac: i luoghi turistici

Supetar

L’80% dei turisti arriva sull’isola sbarcando a Supetar, capitale di Brac. Il paese, a mio avviso, non ha molto da offrire ma vi consiglio comunque di trascorrerci un paio d’ore visitando i monumenti principali e passeggiando sul suo lungomare.

Isola di Brac, Supetar
Isola di Brac, Supetar

Bol

Se l’80% dei turisti sbarca a Supertar, almeno il 60% sceglie di alloggiare a Bol, la cittadina più famosa dell’isola. Qui troverete un magnifico porto e una passeggiata lunghissima che vi porterà in quasi tutte le migliori spiagge di Brac.

Isola di Brac, Bol
Isola di Brac, Bol

Monastero Domenicano

A poca distanza dal centro di Bol, tra due spiagge, troverete il famosissimo Monastero Domenicano che custodisce tesori rari. Questo luogo mistico, posizionato a picco sul mare, vale l’intero viaggio sull’isola di Brac.

Monastero Domenicano
Monastero Domenicano

Pucisca

Pucisca è stata forse la scoperta più bella di questa meta croata. Questa cittadina portuale è conosciuta per la lavorazione della pietra e ospita moltissime botteghe artigianali. Oltre a questa particolarità, vanta un incantevole porticciolo e numerose calette in cui fare il bagno e rilassarsi per qualche ora.

Isola di Brac, Pucisca
Isola di Brac, Pucisca

Isola di Brac: le spiagge

Quali sono le spiagge più belle dell’isola di Brac? Ho selezionato per voi 4 destinazioni molto diverse tra loro.

Spiaggia Zlatni Rat, Bol

La spiaggia di Zlatni Rat, chiamata anche spiaggia del Corno, è una delle più famose di tutta la Croazia. La sua conformità “a punta” e la sua lingua di sabbia e ciottoli – lunga un centinaio di metri – la rendono davvero unica. Nonostante l’assalto dei turisti, Zlatni Rat è talmente grande da riuscire ad accogliere un gran numero di vacanzieri senza sembrare affollata. Infine, le forti correnti marine la rendono spesso un luogo molto ambito dai windsurf e kitesurf. Se volete godervi questa meraviglia della natura in totale tranquillità restate in spiaggia fino all’ora del tramonto quando i bagnanti tornano a casa.

Tramonto sulla spiaggia di Zlatni Rat
Tramonto sulla spiaggia di Zlatni Rat

Spiaggia di Borak, Bol

Borak si trova a metà strada tra il porto di Bol e Zlatni Rat e, tra tutte le spiagge dell’isola di Brac, è probabilmente quella che offre il maggior numero di servizi: campi da beach volley, scuole di widsurf e kitesurf, ristoranti, beach club e aree attrezzate per il fitness e per i bambini.

Tra i beach club suggerisco il super instagrammabile Ured Beach Bar per rilassarsi al sole o scattare qualche foto sulla sua famosissima altalena e l’esclusivo Noa Beach Bar per dedicarsi alla tintarella o mangiare un hamburger ammirando il mare e osservando i passanti. In entrambi il costo di un lettino in alta stagione è di circa 25/30 euro a persona.

Ured Beach Bar
Ured Beach Bar

Spiaggia di Martinica e Kotlina, Bol

Nel capitolo precedente vi avevo parlato di un Monastero Domenicano eretto tra due spiagge: Martinica e Kotlina, entrambe ubicate sul versante orientale di Bol, dal lato opposto rispetto a Zlatni Rat e Borak. Queste due spiagge offrono pochissimi servizi ma il mare turchese e i piccoli ciottoli bianchi vi lasceranno senza fiato.

Le spiagge di Martinica e Kotlina viste dall'alto
Le spiagge di Martinica e Kotlina viste dall’alto

Spiaggia di Lovrecina

Lovrecina è una meravigliosa spiaggia dal fondale sabbioso situata nei pressi di Postira, sul lato settentrionale dell’isola. La si può raggiungere via mare o tramite un sentiero ed è circondata da foreste di pini.

Qualche tips sull’isola di Brac

Sono rimasta sull’isola solo 3 notti ma posso comunque suggerirvi qualche luogo da non perdere.

Dove dormire

Il mio suggerimento è di cercare un alloggio a Bol perché la maggior parte delle attrattive turistiche si concentra attorno a quella cittadina. Tuttavia, se cercate un luogo più economico e lontano dal caos posso sicuramente suggerirvi l’hotel Blanc a Pucisca. La posizione dell’albergo è ottima e le colazioni vengono servite in una meravigliosa terrazza vista mare che, la sera, si trasforma in wine bar. Il costo in alta stagione è di circa 150 euro a notte.

L'hotel Blanc (in lontananza)
L’hotel Blanc (in lontananza)

Se amate il vino

Nel centro di Bol è presente una cantina storica, con enoteca, che organizza degustazioni e propone aperitivi sul lungomare. Il suo nome è Stina e vanta numerose referenze di bianchi, rossi e bollicine. La visita con degustazione va dai 28 ai 38 euro a persona mentre se opterete per un aperitivo vista mare pagherete solo la consumazione. La cucina propone affettati e formaggi. Servizio cordiale e prezzi più che onesti.

Cantina Stina, Bol
Cantina Stina, Bol

Se avete in programma un on the road della Croazia non perdete i miei articoli sulle vicine isole di Hvar, Pag e Korcula.

L'articolo Isola di Brac, Croazia: spiagge, ristoranti e luoghi turistici proviene da La geografia del mio cammino.

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Roxanich e il borgo di Montona https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/19/roxanich-e-il-borgo-di-montona/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=roxanich-e-il-borgo-di-montona https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/19/roxanich-e-il-borgo-di-montona/#respond Sun, 19 Nov 2023 14:55:29 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6315 Montona è uno dei borghi istriani più visitati di tutta la Croazia e il wine resort Roxanich ne rappresenta un’eccellenza enogastronomica e alberghiera.

L'articolo Roxanich e il borgo di Montona proviene da La geografia del mio cammino.

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Montona è uno dei borghi istriani più visitati di tutta la Croazia e il wine resort Roxanich ne rappresenta un’eccellenza enogastronomica e alberghiera.

Il borgo di Montona

Montona è un borgo medievale accovacciato su una collina, caratterizzato da un’architettura in stile romanico e gotico. Dalle sue mura si gode di un panorama straordinario sui vigneti, i campi circostanti e sul fiume Mirna.

Montona è famosa in tutta la Croazia per via del suo “Festival del Cinema” che ogni anno, a luglio, trasforma questo piccolo comune in una parata di star. Il borgo è anche la sede di alcune gallerie d’arte e di numerosi negozi enogastronomici, particolarmente frequentati durante la stagione del tartufo bianco istriano, in autunno.

Roxanich e il borgo di Montona
Roxanich e il borgo di Montona

Cosa vedere a Montona

Tra le cose da vedere a Montona segnalo la Chiesa della Beata Vergine Maria dei Servi con i suoi affreschi, il campanile gotico del 13° secolo, la Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano con il suo organo e le mura storiche che offrono scorci panoramici incredibili.

Come raggiungere Montona

Per raggiungere Montona potrete parcheggiare ai piedi del borgo e prendere la navettaa pagamento – che vi condurrà in cima. In alternativa, potrete camminare e salire in paese attraverso la famosissima scalinata di Montona, composta da oltre mille gradoni.

Il panorama dalle mura storiche
Montona: il panorama dalle mura storiche

Roxanich Winery & Design Hotel

Se volete trascorrere un fine settimana a Montona all’insegna del relax, del benessere ma, soprattutto, della buona tavola non vi resta che affidarvi alle sapienti mani di Roxanich.

Mladen Roxanich inizia ad interessarsi al mondo del vino negli anni 2000, lanciando sul mercato le sue prime etichette. Ma è solo nel 2019 che inizierà la costruzione dell’attuale wine resort, nel quale deciderà di unire tutte le sue più grandi passioni: ospitalità, viticoltura biodinamica e vinificazione naturale.

Roxanich: parte della sua gamma di vini
Roxanich: parte della sua gamma di vini

La struttura mirabolante che ne è derivata conta ben 7 piani: tre dedicati alla cantina e all’affinamento dei vini; uno riservato al centro benessere e alla piscina outdoor; uno improntato alla ristorazione e due piani destinati alle stanze da letto.

La cantina

Il filo conduttore dei vini di Roxanich è l’invecchiamento. Nessuna etichetta esce in commercio prima di aver attraversato un processo d’invecchiamento di almeno 3 anni. I terreni dell’azienda vinicola sono caratterizzati da una spiccata presenza di argilla, calcare e minerali e, di conseguenza, donano ai vini una spiccata mineralità. La produzione si concentra sia sulle varietà autoctone di Malvasia Istriana e Terrano, sia su vitigni internazionali.

Roxanich: la cantina
Roxanich: la cantina

Roxanich ha dedicato un vino a ciascuna delle sue 5 bellissime figlie e una di loro, Petra, si sta occupando anche del rebranding di tutte le ultime etichette messe in commercio.

L’hotel

L’hotel Roxanich presenta un arredamento estremamente colorato e moderno, che potremmo tranquillamente definire lussuoso e ricercato. I suoi punti di forza sono i letti e le pareti – caratterizzati da un coraggioso mix di pelle e forme non convenzionali – e l’area benessere, che offre vedute spettacolari sulle colline circostanti. Oltre a queste chicche, è presente anche un ristorante di cucina istriana che serve buoni piatti con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Roxanich: le camere da letto
Roxanich: le camere da letto

Consigli

Per un’esperienza perfetta consiglio di abbinare al vostro soggiorno una degustazione in cantina. Solo così potreste avere la fortuna d’incontrare una delle figlie di Roxanich o, perché no, lui in persona e capire la filosofia che ruota attorno a questo ambizioso progetto.

Dove mangiare nei pressi di Montona

A Montona i ristoranti sono tutti estremamente turistici. Vi suggerisco, quindi, due indirizzi poco distanti dal borgo medievale da segnare in agenda.

Zigante

Zigante è più che un ristorante: è una vera e propria istituzione del tartufo istriano. I suoi piatti, in prevalenza di carne, sono tutti accompagnati da tartufi bianchi o neri, a seconda della stagione. Presente da diversi anni sulla Guida Michelin, il ristorante Zigante è famoso per aver trovato, nel lontano 1999, il tartufo bianco più grande del mondo (1,31 kg). Il prezzo del menù degustazione è importante ma, se deciderete di dargli fiducia, non ne rimarrete delusi.

Luciano

Il ristorante dell’hotel San Canzian propone un ottimo menù degustazione da 4 portate ispirato alla tradizione istriana ma rivisitato in chiave moderna. Il servizio è eccellente e la carta dei vini è focalizzata sul territorio, com’è giusto che sia! Ambiente elegante e conto non economico. D’altronde questo ristorante è presente sulla Guida Michelin e, secondo me, può puntare tranquillamente alla stella.

Il ristorante Luciano
Il ristorante Luciano

Se volete scoprire altre chicche di una delle regioni più belle della Croazia non perdete il mio articolo dedicato al vino e alle cantine istriane.

L'articolo Roxanich e il borgo di Montona proviene da La geografia del mio cammino.

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Istria da scoprire: il vino e le sue cantine https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/10/istria-da-scoprire-il-vino-e-le-sue-cantine/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=istria-da-scoprire-il-vino-e-le-sue-cantine https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/10/istria-da-scoprire-il-vino-e-le-sue-cantine/#respond Fri, 10 Nov 2023 07:51:56 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6295 Un breve viaggio attraverso le “strade del vino” e le cantine istriane più famose, scelte in base a diverse caratteristiche paesaggistiche e qualitative. L’autunno è il mese migliore, soprattutto per via della presenza del famoso tartufo istriano. Tuttavia, anche la primavera può essere un’ottima stagione.

L'articolo Istria da scoprire: il vino e le sue cantine proviene da La geografia del mio cammino.

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Se dico Istria la prima associazione che balena nella mente di molte persone è di spiagge bianche e mare cristallino. Tuttavia, questa regione della Croazia si sta facendo conoscere in Europa anche per la sua enogastronomia. Tra i prodotti più famosi dell’Istria troviamo l’olio, i tartufi e – ovviamente – il vino.

Ed è proprio sulla viticultura istriana che si basa quest’articolo, che vi introdurrà alla scoperta delle “strade del vino” e delle cantine più famose.

L'Istria, il vino e le sue cantine
L’Istria, il vino e le sue cantine

Qualche curiosità sul vino istriano

Perché il vino dell’Istria è venuto alla ribalta solo in questi ultimi anni?

Fino agli anni ’90 la Jugoslavia ha imposto un unico grande sistema di cantine sociali che ha scoraggiato la maggior parte degli investimenti nel settore vinicolo. Negli ultimi 30 anni, invece, con l’avvento della proprietà privata delle cantine, il vino istriano ha iniziato a muovere i suoi primi passi verso un’enologia più moderna, proprio come i suoi vicini di casa sloveni.

Quali sono le varietà autoctone che potete trovare in Istria?

In Istria le più importanti varietà autoctone sono la Malvasia Istriana e il Terano, seguite a ruota dal Moscato di Momiano.

Malvasia

La Malvasia, il vitigno a bacca bianca per eccellenza, detiene il 60% di tutta la produzione vinicola istriana. La sua storia inizia nel XIII secolo, quando la Malvasia arrivò in Croazia passando dal Peloponneso. Il colore del vino va dal giallo paglierino al giallo dorato; i sentori più riconoscibili sono quelli di mela, prugna e albicocca. I vini sono freschi, strutturati e molto aromatici.

Terrano

Questa varietà autoctona fu menzionata per la prima volta alla fine del XIV secolo e, per anni, è stato il vitigno a bacca nera più diffuso di tutta l’Istria. Il colore del vino è rosso rubino, con tracce violacee che si notano durante la rotazione del bicchiere. Non è un vino particolarmente forte e ha una bassa gradazione alcolica. I sentori più riconoscibili sono quelli riconducibili ai frutti rossi, come i lamponi.

Moscato di Momiano

Questa varietà autoctona, coltivata esclusivamente nell’area di Momiano, deriva dal Moscato Bianco. La posizione dei suoi vigneti, incastonati tra le colline ma con il beneficio della brezza marina proveniente dalle coste istriane, lo rendono unico nel suo genere. Solitamente viene utilizzato per produrre vini semidolci dallo straordinario aroma e dal colore dorato.

Le strade del vino istriane
L’Istria e le strade del vino

Le cantine istriane più famose

Un breve viaggio attraverso le “strade del vino” e le cantine dell’Istria più famose, scelte in base a diverse caratteristiche paesaggistiche e qualitative.

Quando visitare le cantine istriane?

L’autunno è il mese migliore, soprattutto per via della presenza del famoso tartufo istriano. Tuttavia, anche la primavera può essere un’ottima stagione. Se cercate qualcosa di particolare sappiate che ogni anno – l’11 di novembre – in Istria si svolge una festa in onore di San Martino, protettore dei vitigni, e si assaggiano tutti i vini della nuova vendemmia.

Kabola

Kabola nasce nel 1891 ma la sua storia più recente risale al 2003, quando Marino Markežić costruisce l’attuale cantina e decide di dedicarsi totalmente alla produzione vinicola. Oggi l’azienda possiede 20 ettari e produce circa 120.000 bottiglie annue.

Quello che mi ha spinto a scegliere questa cantina è stato un mix di glamour e attenzione per le scelte “responsabili”. Vi spiego meglio: Kabola, nel 2022, è stata il set cinematografico di alcune scene del film hollywoodiano Hitman Wife’s Bodyguard. Kabola, tuttavia, è anche un’azienda biologica, con tanto di certificazione bio, che dal 2009 si è impegnata a intervenire il meno possibile in vigna e in cantina, cercando di conservare l’espressione del territorio in tutti i suoi vini.

Qualche curiosità? Il loro logo raffigura un raspo e omaggia il fondatore Marino Markežić, grazie alla presenza di due M. Il nome Kabola, invece, significa “colle più alto”. Infatti, la cantina è ubicata su una collina a 275 mt sopra il livello del mare, chiamata Stanzia.

Cantina Kabola
Cantina Kabola

La degustazione

Secco 2022, 100% Moscato di Momiano

L’entry level della cantina: delicato, fresco e beverino.

Malvazija 2022, 100% Malvasia Istriana

La referenza più venduta della cantina: equilibrato, minerale e armonico.

Malvazija Unica 2020, 100% Malvasia Istriana

Il mio preferito: intenso, sapido e corposo, con un retrogusto di burro e una nota amara di mandorla.

Teran 2020, 100% Terrano

Un vino rosso caldo e morbido, di corpo medio, con sentori di ciliegia matura e amarena.

Cuvee Supremo 2018, Cabernet Sauvignon, Merlot e Terrano

Un blend di taglio bordolese con la varietà Terano.

Muškat Momjanski 2022, 100% Moscato di Momiano

Un vino semi-dolce fresco, armonico e con un piacevole retrogusto di albicocca.

Anfora Malvasia e Anfora Terrano

Kabola produce due referenze che fanno macerazione in anfore d’argilla. Per questo tipo di vinificazione utilizzano le uve che provengono dal loro vigneto più prestigioso: il CRU “Stanzia”.

Kabola: la degustazione
Kabola: la degustazione

Clai

Giorgio Clai, nel 2001, lascia la ristorazione e fonda la sua azienda vinicola nel comune di Buje, in Istria. Dopo circa 15 anni decide d’affidare la cantina al suo vicino di “terra” Dimitri, insegnandogli tutti i trucchi del mestiere. Recentemente, l’eredità di Giorgio Clai è passata nelle mani di Tim, enologo proveniente dal Sud Africa, che avrà l’arduo compito di tenere alto il prestigio della cantina.

L’azienda vinicola Clai opera in regime organico, tendente al biodinamico, ed è distribuita in Italia da tripleA. Giorgio Clai ama definire i suoi prodotti “vino da uva”. Il suo credo si basa su un ritorno al passato in cui la valorizzazione della vigna e l’identità dei terreni prevalgono su qualsiasi modernizzazione. La cantina è figlia della stessa filosofia: le uve vengono vinificate con grandi macerazioni, senza aggiunta di enzimi e con lieviti selezionati.

Clai possiede 10 ettari, coltivati con 7 differenti varietà, e produce un massimo di 30.000 bottiglie annue.

Cantina Clai
Cantina Clai

La degustazione

Il filo conduttore dei vini di questa cantina è la veridicità, la potenza, il carattere e la struttura. Noi abbiamo assaggiato cinque diverse referenze e due vini non imbottigliati, direttamente dalla botte.

Pjenusac Brut Nature 2019, 40% Chardonnay, 20% Malvasia Istriana, 40% Negra Tenera

Fermentazione spontanea dei tre mosti e poi assemblaggio in vasche d’acciaio inox. Uno spumante di grande beva e finezza.

Malvazija Baracija 2018, 100% Malvasia Istriana

Macerazione sulle bucce per 40 giorni e fermentazione spontanea in tini di rovere. Affinamento per 1 anno per metà in botti grandi di legno e per la restante parte in tini di acciaio inox. Un vino bianco secco, profumato e altamente minerale.

Malvazija Sveti Jakov 2019, 100% Malvasia Istriana

Macerazione sulle bucce per 4 mesi e fermentazione spontanea in tini di rovere. Affinamento in botti grandi per 22 mesi. Un vino profondo, complesso e molto minerale.

Ottocento Bianco 2020, Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon Blanc e Malvasia Istriana

Macerazione sulle bucce per 10 giorni e fermentazione spontanea in tini di rovere. Affinamento per 15 mesi in botti grandi di rovere. Un vino compiuto, generoso e di grande potenza.

Baracija, 100% Refosco

Affinamento per un anno in botti di legno da 1000 a 2500 litri. Un vino rosso energico e vitale.

Clai: la degustazione
Clai: la degustazione

Kozlovic

Tra le cantine istriane Kozlovic è sicuramente la più commerciale e visitata, anche da gruppi organizzati e pullman. Non classificherei il suo vino come il migliore dell’Istria ma la prenderei in considerazione per via della struttura e del panorama.

La cantina, estremamente moderna e ben integrata con l’ambiente circostante, è costruita su una collina di fronte alle rovine del Castello di Momiano. La struttura è articolata su tre piani e sfrutta le pendenze per eliminare pratiche di cantina invasive e poco sostenibili. Kozlovic dispone di pareti verdi, un sistema di raffreddamento naturale del tetto e riciclaggio biologico dell’acqua.

L’azienda vinicola, arrivata ormai alla quinta generazione, è operativa dal 1904 e conta 30 ettari vitati di proprietà e 10 ettari da conferitori. Le bottiglie annue prodotte sono circa 250.000.

Cantina Kozlovic
Cantina Kozlovic

La degustazione

Kozlovic possiede moltissime referenze ma i tour guidati, solitamente, si limitano a farvi assaggiare i vini più commerciali.

Valle 2022, 80% Malvasia Istriana 20% Sauvignon Blanc

Un vino aromatico e giovane, di facile beva.

Momjan Muscat Dry 2022, 100% Moscato di Momiano

Vino asciutto e preciso, perfetto per un aperitivo al mare.

JRE Malvazija, 2021

Un vino “edizione limitata” servito esclusivamente nella cantina Kozlovic e nei 15 ristoranti istriani del gruppo JRE. Le bottiglie sono limitate e firmate dall’enologo. Una bella operazione di marketing.

Teran 2021, 100% Terrano

Complesso ma non complicato, con il caratteristico sentore di amarene e frutti di bosco.

Santa Lucia Malvazija, 2017, 100% Malvasia Istriana

Il mio preferito: macerazione e affinamento in botti di rovere. Un vino fruttato, elegante e minerale, con una grande potenzialità d’invecchiamento.

Kozlovic: la degustazione
Kozlovic: la degustazione

Veralda

Veralda è una cantina ubicata su una delle famose colline che circondano Buje. La superficie totale dei suoi vigneti, attualmente, è di 26 ettari vitati, coltivati in regime biologico. Il totale della produzione annua della cantina è di circa 175.000 bottiglie.

La degustazione

Il motivo che mi ha spinto a visitare quest’azienda vinicola è stata l’ampia gamma di bollicine (sparkling wine). La nostra degustazione si è quindi concentrata su queste referenze. Abbiamo assaggiato anche dei vini rossi e bianchi ma non li ritengo degni di nota.

Blanc, 100% Malvasia Istriana

Affinamento in bottiglia per 12 mesi. Uno spumante fruttato, fresco e di medio corpo.

Xtrian Brut, 100% Terrano

Affinamento in bottiglia per 24 mesi. Uno spumante rosato molto fruttato, con una spiccata nota di uva spina, brioche e crosta di pane.

Blanc de Noir, 100% Refosco

Un vino fruttato, corposo e con un lungo retrogusto.

Brut Nature, 50% Terrano e 50% Malvasia Istriana

Affinamento in bottiglia per 24 mesi. Uno spumante fresco e fruttato, con spiccate note di lampone e crosta di pane.

Pét-Nat, 100% Terrano

Il mio preferito: rustico, rinfrescante di facile beva e dal sapore di succo d’uva spremuto.

Cantina Veralda
Cantina Veralda

Termina qui il nostro viaggio in Istria, tra vino e cantine. Tuttavia, se volete scoprire qual è la mia azienda vinicola preferita non perdetevi l’articolo dedicato a Roxanich e al paese di Montona, in cui troverete anche consigli su dove dormire e mangiare in Istria.

L'articolo Istria da scoprire: il vino e le sue cantine proviene da La geografia del mio cammino.

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Croazia: cosa vedere a Zara in una giornata https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/10/23/croazia-cosa-vedere-a-zara-in-una-giornata/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=croazia-cosa-vedere-a-zara-in-una-giornata https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/10/23/croazia-cosa-vedere-a-zara-in-una-giornata/#respond Mon, 23 Oct 2023 06:17:57 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6281 Zara è un susseguirsi di piccole viuzze in marmo piene di ristoranti, bar e negozietti. Passeggiando all’interno del suo centro storico noterete come chiese bizantine, rovine romane e opere d’arte contemporanea convivano senza problemi. Ecco cosa vedere a Zara in una giornata estiva.

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Inizierò quest’articolo confessandovi che Zara, a mio parere, non è sicuramente una delle città più belle della Croazia. Tuttavia, la sua posizione strategica la rende perfetta per una breve visita in giornata. Vi racconterò, quindi, cosa vedere a Zara, storica capitale della Dalmazia.

Zara è adagiata sulle rive del Mar Adriatico ed è fiera del suo passato abbastanza travagliato, che ha visto il susseguirsi di diverse dominazioni che se la sono contesa nel corso dei secoli: veneziani, austriaci, slavi, grechi e turchi.

Cosa vedere a Zara
Cosa vedere a Zara

Dove si trova Zara

Zara dista 350 km dal confine italiano (4 ore) e 160 km da Spalato (2 ore). La sua posizione centrale lungo la costa dalmata la rende una meta perfetta per una sosta giornaliera prima di dirigervi al sud o nelle isole. Per raggiungere Zara, un’alternativa alla macchina, è il traghetto in partenza da Ancona o il piccolo aeroporto che collega alcune città italiane.

Cosa vedere a Zara

Zara è un susseguirsi di piccole viuzze in marmo piene di ristoranti, bar e negozietti. Passeggiando all’interno del suo centro storico noterete come chiese bizantine, rovine romane e opere d’arte contemporanea convivano senza problemi. Ecco cosa vedere a Zara in una giornata estiva:

1. L’organo Marino

L’Organo Marino è un’opera d’arte contemporanea dell’artista Nikola Bašić, perfettamente integrata nell’ambiente. Si tratta di una scalinata in marmo bianco, lunga circa 70 metri, che prosegue anche sott’acqua e termina con un sofisticato sistema di tubi. Ogni volta che le onde s’infrangono sulla riva questi tubi producono un suono sempre diverso, in base al movimento del mare. L’ingegno umano crea, la natura detta il ritmo e i turisti rimangono a bocca aperta.

Organo Marino
Organo Marino

L’unica nota negativa e l’affollamento di persone a ogni ora del giorno, specialmente al tramonto quando lo spettacolo si fa ancora più magico. Per beneficiare a pieno dell’opera dovreste svegliarvi all’alba, proprio come ho fatto io.

2. Il saluto al sole

Alle spalle dell’Organo Marino troverete un’altra opera di Nikola Bašić che punta a integrare elementi moderni e contesto naturale ma, questa volta, beneficiando dell’energia solare e non del mare. Trattasi di un enorme cerchio dal diametro di 22 mt formato da 300 pannelli fotovoltaici che di giorno assorbono la luce del sole e di notte, con il buio, la sprigionano dando vita a spettacolari giochi di luce. L’ora migliore in cui ammirare quest’opera è la sera, dopo il calar del sole.

Saluto al sole
Saluto al sole

3. Duomo di San Donato e Foro Romano

Se l’Organo Marino è il simbolo della Zara moderna, il Duomo di San Donato è il simbolo della Zara antica. Edificato nel Medioevo, questo monumento bizantino alto 27 mt si fa notare per la sua forma cilindrica e per il suo colore bianco. L’interno non stupisce ma all’esterno, oltre alla Chiesa, potrete ammirare i resti dell’antico Foro Romano risalente al III sec a.C. di cui sono ancora visibili pavimentazioni, colonne e scale.

Duomo di San Donato e Foro Romano
Duomo di San Donato e Foro Romano

4. Campanile della Cattedrale di S. Anastasia

La Cattedrale di Sant’Anastasia è una chiesa paleocristiana non particolarmente interessante. Tuttavia è molto famosa per il suo campanile dal quale si può ammirare un panorama incredibile sulla città, il Mar Adriatico e i Monti Velebit. Salire su questo campanile è un’esperienza che vale il viaggio.

Panorama dal campanile
Panorama dal campanile

5. Mura cittadine

Passeggiare attorno alle mura cittadine, edificate da romani e veneziani tra il XV e il XVI sec., rappresenta un ottimo modo per comprendere la conformità della città. Tra le 4 porte d’ingresso la più importante è sicuramente quella chiamata Terraferma che conserva il simbolo di un leone alato.

6. Un tuffo a mare

Zara è circondata da piccole spiagge di ciottoli, ideali per un tuffo rinfrescante nelle ore più calde. Noi abbiamo scelto la spiaggia di Puntamica, a 10 min d’auto dal centro. Un’altra spiaggia “famosa” – per rilassarsi qualche ora tra un monumento e l’altro – è quella di Borik.

Cosa vedere vicino a Zara

Se avete a disposizione più giorni e volete fare tappa nella città di Zara valutate un’escursione sull’isola di Pag, famosa per il suo mare cristallino, per la vita notturna e per i paesaggi lunari.

Dove dormire a Zara

Noi abbiamo scelto un alloggio dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, ubicato a pochi minuti a piedi dal centro storico di Zara. Si tratta di un affittacamere moderno all’interno di un edificio residenziale. Zadera Accomodation offre camere dallo standard molto elevato, spaziose e confortevoli, con tocchi di lusso. Davvero consigliato.

Aperitivo al tramonto

Per un aperitivo al calar del sole, se volete evitare l’affollamento del lungomare o le folle di turisti ammassati intorno all’Organo Marino, dirigetevi al Beach Bar Bamboo. Qui le parole d’ordine sono relax, cocktail e tramonto. È presente anche una piccola spiaggetta che offre sdraio e ombrelloni gratuiti a qualsiasi ora del giorno o della notte.

Beach Bar Bamboo
Beach Bar Bamboo

Dove NON cenare a Zara

Non posso dirvi dove mangiare ma posso sicuramente dirvi dove non mangiare. Premetto che ho la fortuna di cenare spesso in ristoranti Michelin. La posizione del ristorante Fosa era inappuntabile: ubicato in un suggestivo porticciolo di fronte alle mura della città. Il cibo e il servizio, però, hanno deluso le nostre aspettative. Il vino che abbiamo ordinato dalla lista non c’era e il cameriere non è stato in grado di trovare un’alternativa valida. Il primo piatto che volevamo ordinare (e per cui il ristorante è famoso) non c’era. A quel punto abbiamo espresso il nostro disappunto ma siamo stati ignorati. Ma il peggio doveva ancora venire. Antipasti buoni e ben presentati. Il piatto principale, invece, era a dir poco imbarazzante. Avrebbe dovuto essere del pesce in tempura e si sono presentati con un piatto gigante di pesce fritto paragonabile a quello dei fast food, accompagnato da del riso scotto. Il conto di 174 euro non è sicuramente accettabile per questo ristorante che possiede la menzione Michelin da ben 6 anni. A mio avviso gli va tolta immediatamente.

Ristorante Fosa
Ristorante Fosa

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Isola di Pag: spiagge, ristoranti e vita notturna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/10/20/isola-di-pag-spiagge-ristoranti-e-vita-notturna/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=isola-di-pag-spiagge-ristoranti-e-vita-notturna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/10/20/isola-di-pag-spiagge-ristoranti-e-vita-notturna/#respond Fri, 20 Oct 2023 16:18:46 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6260 L’isola di Pag – conosciuta anche come isola di Pago, in italiano – è una delle mete preferite dai giovani (appena) maggiorenni di tutta Europa. Ma allora come mai una (quasi) quarantenne ha deciso di scrivere un articolo su quest’isola della Dalmazia? La risposta è semplice: perché Pago è un’isola low cost, poco lontana dall’Italia, che vanta spiagge pulite, mare cristallino e paesaggi quasi lunari, alternati a zone ricche di vegetazione mediterranea.

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L’isola di Pag – conosciuta anche come isola di Pago, in italiano – è una delle mete preferite dai giovani (appena) maggiorenni di tutta Europa. Ma allora come mai una (quasi) quarantenne ha deciso di scrivere un articolo su quest’isola della Dalmazia? La risposta è semplice: perché Pago è un’isola low cost, poco lontana dall’Italia, che vanta spiagge pulite, mare cristallino e paesaggi quasi lunari, alternati a zone ricche di vegetazione mediterranea.

Come raggiungere l’isola di Pag

L’isola di Pag ha una superficie di circa 280 km quadrati e, con la sua conformità stretta e lunga, arriva a un’estensione (in lunghezza) di 60 km. Pago si trova a 180 km di distanza da Trieste ed è collegata alla terraferma dai traghetti Jadrolinija che servono la tratta Prizna – Zigljen (20 minuti). In alternativa, potreste volare su Zara e raggiungere Pag attraverso un ponte poco distante dalla città. Durante il mio “on the road” in Croazia sono arrivata a Pag prendendo il traghetto da Prizna e sono ripartita attraversando il ponte: così facendo ho avuto modo di percorrere tutta l’isola.

Il Ponte che collega Pag alla terraferma
Il Ponte che collega Pag alla terraferma

Le migliori spiagge dell’isola di Pag

L’isola di Pag conta circa 270 km di costa. Le spiagge, quindi, non mancano! L’unica cosa che non troverete sarà la sabbia, quasi totalmente assente in tutta la Dalmazia. Ecco una lista delle mie 4 spiagge preferite:

1.     Spiaggia di Rucica

La spiaggia di Rucica si trova a 1 km di distanza da Metajna. La si può raggiungere a piedi, tramite un sentiero lungomare che attraversa il Kanjon, o in macchina, parcheggiando in prossimità dell’inizio del percorso chiamato “Life on Mars”. Il mare color smeraldo, circondato da rocce bianche, rende il paesaggio davvero suggestivo. La spiaggia non è attrezzata con ombrelloni o sdraio; dovrete portarvi tutto da casa. È presente un bar che, tuttavia, vi consiglio di evitare se non per un gelato confezionato o una birra.

Spiaggia di Rucica
Spiaggia di Rucica

2.     Spiaggia di Beritnica

Beritnica è sicuramente la spiaggia più spettacolare dell’isola. Per raggiungerla bisogna percorrere il famoso sentiero chiamato “Life on Mars”. Il percorso tra le rocce dura circa 30 minuti ed è alla portata di tutti ma richiede un po’ d’impegno e il giusto abbigliamento: no a infradito e costume, sì a cappello, acqua e ombrellone. Una volta raggiunta Beritnica vi sembrerà d’essere finiti su un’isola deserta, anche al 15 d’Agosto. Sulla spiaggia non è presente alcun genere di servizio. Il paesaggio quasi lunare, che apparirà di fronte ai vostri occhi, vi lascerà senza fiato: farete un bagno in acque azzurre, circondate da enormi massi, con un promontorio roccioso alle vostre spiagge.

Spiaggia di Beritnica
Spiaggia di Beritnica

3.     Spiaggia Planjka Trinćel

La spiaggia di Planjka Trinćel è una delle poche spiagge dotate di beach bar, lettini e ombrelloni. Personalmente l’ho trovata molto adatta alle famiglie ma poco affine a coloro che ricercano riposo e tranquillità. La costa e stretta è lunga, formata da sassolini, mentre il mare è pulito ma non mi ha entusiasmata. Troppo affollata.

4.     Spiaggia di Zrce

La spiaggia più popolare dell’isola di Pag si chiama Zrce: è qui che si riuniscono migliaia di ragazzi per fare baccano 24 ore su 24. A Zrce potrete trovare ogni genere d’intrattenimento: beach bar, ristoranti, discoteche, giochi acquatici e addirittura il bungee-jumping. Ciò nonostante, il lungomare di sassolini e l’acqua pulita la rendono una meta interessante anche per gli adulti, almeno fino alle 16.00 quando la musica inizia a essere davvero assordante.

Dove aspettare il tramonto

Il posto più romantico in cui ammirare un tramonto sull’isola di Pag è la spiaggia di Metajna, ubicata di fronte al piccolo centro abitato. È qui che vi consiglio d’aspettare il calar del sole, magari acquistando una birra in uno dei numerosi chiostri presenti nelle vicinanze.

Tramonto a Metajna
Tramonto a Metajna

I migliori ristoranti dell’isola di Pag

Vi voglio suggerire due ristoranti molto diversi tra loro: il primo è una locanda ubicata a Metajna; il secondo è un ristorante stellato che si trova all’interno di un boutique hotel nella zona di Novalja.

Konoba Sidro, Metajna

Ubicata di fronte alla spiaggia di Metajna, questa locanda a gestione famigliare serve piatti a base di pesce freschissimo. Ottimi i calamari alla griglia accompagnati dalle tradizionali bietole con patate. Eccellenti anche le proposte e i prezzi relativi al pescato del giorno. È presente una limitata scelta di vini, rigorosamente croati, e il servizio è ottimo. Vi sentirete a casa.

Boškinac, Novalja

Boškinac è un ristorante con 1 stella Michelin posizionato in una zona appartata di Novalja, all’interno di un boutique hotel molto elegante e caloroso. Il menù degustazione da 5 o 7 portate costa 123 o 153 euro (bevande escluse) ed è un tripudio di sapori e creatività, basato su prodotti a km zero: scampi dell’Adriatico, agnello, erbe selvatiche, calamari, fichi, etc.. Anche la carta dei vini, degna di un ristorante Michelin, propone etichette a km zero. Boškinac, infatti, è anche un’ottima cantina che produce bollicine, vini bianchi e vini rossi. Completano l’offerta un servizio attendo e l’ubicazione dei tavoli all’interno di un vero e proprio giardino botanico. Vale il viaggio.

Ristorante Boškinac
Ristorante Boškinac

La vita notturna

Pag non è Ibiza. Diciamo che, per certi versi, assomiglia più a Rimini o Riccione. Il target a cui è rivolto il divertimento non supera i 25 anni d’età. Tuttavia, durante alcune serate particolari con DJ di fama mondiale i privé delle discoteche si animano anche di over 30. I club più in voga sono sicuramente il Noa e il Papaya, entrambi ubicati sulla spiaggia di Zrce. Novalja ospita anche diversi festival musicali che richiamano migliaia di giovani da tutta Europa.

Spiaggia di Zrce
Spiaggia di Zrce

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I migliori ristoranti sull’Isola di Minorca https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/09/17/i-migliori-ristoranti-sullisola-di-minorca/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=i-migliori-ristoranti-sullisola-di-minorca https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/09/17/i-migliori-ristoranti-sullisola-di-minorca/#respond Sun, 17 Sep 2023 09:19:54 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6214 Minorca non offre solo bellezze naturali e spiagge mozzafiato. Sull’isola potrete trovare una buona cucina d’impronta mediterranea, con interessanti contaminazioni provenienti un po’ da tutto il mondo. Ma ora concentriamoci sui migliori ristoranti di Minorca, suddivisi in tre macro-categorie: ristoranti gourmet, ristoranti di pesce e vinerie con cucina.

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Minorca non offre solo bellezze naturali e spiagge mozzafiato. Sull’isola potrete trovare una buona cucina d’impronta mediterranea, con interessanti contaminazioni provenienti un po’ da tutto il mondo. L’isola è famosa per avere dato i natali alla maionese e può vantare una vasta scelta di prodotti locali che vanno dai formaggi agli insaccati, che hanno il loro simbolo nella “sobrassada” (salame di maiale). Non mancano, infine, prodotti provenienti dal mare: il più apprezzato è senza dubbio l’aragosta che viene pescata in grandi quantità. E se amate i dolci, a colazione, non perdetevi le Ensaimada ovvero delle brioches sofficissime dalla caratteristica forma a spirale.

Ma ora concentriamoci sui migliori ristoranti di Minorca, suddivisi in tre macro-categorie: ristoranti gourmet, ristoranti di pesce e vinerie con cucina.

I migliori ristoranti gourmet di Minorca

Smoix, Ciutadella

Lo Smoix è un hotel e un ristorante dall’atmosfera industrial, ricavato all’interno di un ex laboratorio di gioielli. Lo chef e proprietario Miquel Sánchez, insieme a sua moglie, garantisce un’ospitalità unica e ricercata. La cucina ruota attorno a tre grandi elementi: la passione per i prodotti biologici e di stagione, l’abbinamento di sapori e aromi, a volte contrastanti, e un’ottima carta dei vini. Noi abbiamo ordinato prevalentemente piatti di pesce e siamo rimasti piacevolmente colpiti dai ravioli di gamberi e dalla ceviche di pescado. Il ristorante è presente sulla Guida Michelin ed è, a mio avviso, il migliore dell’isola.

Smoix, Ciutadella
Smoix, Ciutadella

Torralbenc, Cala en Porter

Il ristorante Torralbenc si trova all’interno di un wine resort appartenente alla catena Small Luxury Hotel of the World. Il contesto “rural-chic”, la location meravigliosa e i tavoli sapientemente posizionati sotto ad un patio, con vista su giardini e vigneti, rendono questo ristorante il più elegante di tutta l’isola. Lo chef basa il suo menù su piatti minorchini semplici ma ben presentati: carne e pesce alla griglia, risotti e una selezione di dolci fatti in casa. Le materie prime derivano, in parte, dalla loro terra. Perfeziona l’offerta una buona carta dei vini, completa della selezione proveniente dalla loro cantina: noi abbiamo bevuto una bottiglia di Chardonnay Torralbenc. Il ristorante è presente sulla Guida Michelin e il servizio è impeccabile.

Torralbenc, Cala en Porter
Torralbenc, Cala en Porter

El Rais, Mahon

Il ristorante El Rais è ubicato sul porto di Mahon e offre, quindi, una vista romantica e panoramica. La loro cucina è famosa in tutta l’isola per gli “arroz” di mare e di terra. Noi abbiamo ordinato una doppia porzione di riso con scampi giganti e vi assicuro che l’attesa è stata ben ripagata. Ottimi anche gli antipasti di gamberi crudi con pinoli e la ceviche di ricciola. L’unica pecca è data dal servizio, lento e poco curato, e dall’assenza totale di mise en place. Carta dei vini appena sufficiente. Il ristorante è presente sulla Guida Michelin.

El Rais, Mahon
El Rais, Mahon

I migliori ristoranti di pesce di Minorca

Paralia, Cala Blanca

Se siete alla ricerca della paella perfetta il ristorante Paraliaa Cala Blanca – riuscirà senza dubbio a stupirvi. L’ambiente è semplice e informale, i prezzi contenuti e il servizio ottimo. Noi abbiamo assaggiato la paella di marisco e siamo rimasti più che soddisfatti, sia dalle porzioni sia dalla qualità del pesce. Completa l’offerta una discreta carta dei vini, con qualche etichetta non convenzionale.

Paralia, Cala Blanca
Paralia, Cala Blanca

Can Tanu, Fornells

Se avete intenzione di visitare il paesino di pescatori di Fornells dovete fermarvi assolutamente a mangiare da Can Tanu, una locanda a gestione famigliare attiva da moltissimi anni. Questo ristorante nasce da un’idea di Pilar González, cuoca provetta, e Sebastián, pescatore minorchino. La specialità di Can Tanu è l’aragosta, cucinata in tante varianti. Il piatto più tipico è la “caldereta d’aragosta con arroz” ovvero una zuppa d’aragosta che vi farà letteralmente godere. Ottime anche le tapas, la paella e la crema catalana. Alla fine della cena la cuoca esce personalmente a salutare tutti i commensali. Un ristorante da non perdere.

Francesca Menorca, Cala Galdana

Se vi trovate a Cala Galdana e volete pranzare in un ristorante colorato e con una splendida vista, vi suggerisco di prenotare un tavolo da Francesca Menorca. La proposta gastronomica si basa sulla cucina messicana, affiancata a piatti della tradizione mediterranea. La carta dei vini offre una buona scelta di bollicine spagnole. Purtroppo il servizio lascia un po’ a desiderare.

Francesca Menorca, Cala Galdana
Francesca Menorca, Cala Galdana

Vinerie con cucina

Primitiu, Ciutadella

Aperta da pochissimi mesi (Giugno 2023), questa vineria con cucina ha già conquistato moltissimi abitanti di Ciutadella. La proposta gastronomica di Primitiu si basa su piccoli assaggi da condividere. Ricordo con piacere i gamberi crudi e i nigiri di cernia scottata. Tuttavia, il punto forte di questo locale è la selezione di vini biologici e naturali, che accompagneranno e guideranno i vostri assaggi. Lasciatevi consigliare dal personale.

Primitiu, Ciutadella
Primitiu, Ciutadella

Ulisses, Ciutadella

Un locale alla moda a due passi dal mercato di Ciutadella. Aperto dal mattino fino a tarda sera, Ulisses offre discreti piatti di carne e pesce. Ma il vero motivo per sedervi a un loro tavolo, oltre alla posizione invidiabile nel centro cittadino, è la carta dei vini. Ulisses propone ogni giorno diverse etichette bevibili anche al calice. Ricorderò sempre con molto entusiasmo questo locale perché è qui che ho assaggiato il mio primo calice di Vega Sicilia, il vino spagnolo più rinomato e conosciuto nel mondo. L’unica pecca sono i prezzi elevati.

Augustin, Mahon

Il Bar Augustin, nel centro di Mahon, propone un’ampia selezione di vini naturali e tradizionali, accompagnati da un’essenziale proposta gastronomica scritta ogni giorno su una lavagnetta. Un locale familiare e informale che ha come baluardo la genuinità, la stagionalità e la sostenibilità di ogni materia prima.

Augustin, Mahon
Augustin, Mahon

Termina qui il nostro viaggio culinario nei migliori ristoranti di Minorca. Ora non vi resta che scoprire le 8 spiagge più belle di Minorca.

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