Spagna Archivi - La geografia del mio cammino https://www.lageografiadelmiocammino.com/category/europa/spagna/ Mila Camnasio, Travel Blogger Sun, 17 Sep 2023 09:19:56 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 I migliori ristoranti sull’Isola di Minorca https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/09/17/i-migliori-ristoranti-sullisola-di-minorca/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=i-migliori-ristoranti-sullisola-di-minorca https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/09/17/i-migliori-ristoranti-sullisola-di-minorca/#respond Sun, 17 Sep 2023 09:19:54 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6214 Minorca non offre solo bellezze naturali e spiagge mozzafiato. Sull’isola potrete trovare una buona cucina d’impronta mediterranea, con interessanti contaminazioni provenienti un po’ da tutto il mondo. Ma ora concentriamoci sui migliori ristoranti di Minorca, suddivisi in tre macro-categorie: ristoranti gourmet, ristoranti di pesce e vinerie con cucina.

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Minorca non offre solo bellezze naturali e spiagge mozzafiato. Sull’isola potrete trovare una buona cucina d’impronta mediterranea, con interessanti contaminazioni provenienti un po’ da tutto il mondo. L’isola è famosa per avere dato i natali alla maionese e può vantare una vasta scelta di prodotti locali che vanno dai formaggi agli insaccati, che hanno il loro simbolo nella “sobrassada” (salame di maiale). Non mancano, infine, prodotti provenienti dal mare: il più apprezzato è senza dubbio l’aragosta che viene pescata in grandi quantità. E se amate i dolci, a colazione, non perdetevi le Ensaimada ovvero delle brioches sofficissime dalla caratteristica forma a spirale.

Ma ora concentriamoci sui migliori ristoranti di Minorca, suddivisi in tre macro-categorie: ristoranti gourmet, ristoranti di pesce e vinerie con cucina.

I migliori ristoranti gourmet di Minorca

Smoix, Ciutadella

Lo Smoix è un hotel e un ristorante dall’atmosfera industrial, ricavato all’interno di un ex laboratorio di gioielli. Lo chef e proprietario Miquel Sánchez, insieme a sua moglie, garantisce un’ospitalità unica e ricercata. La cucina ruota attorno a tre grandi elementi: la passione per i prodotti biologici e di stagione, l’abbinamento di sapori e aromi, a volte contrastanti, e un’ottima carta dei vini. Noi abbiamo ordinato prevalentemente piatti di pesce e siamo rimasti piacevolmente colpiti dai ravioli di gamberi e dalla ceviche di pescado. Il ristorante è presente sulla Guida Michelin ed è, a mio avviso, il migliore dell’isola.

Smoix, Ciutadella
Smoix, Ciutadella

Torralbenc, Cala en Porter

Il ristorante Torralbenc si trova all’interno di un wine resort appartenente alla catena Small Luxury Hotel of the World. Il contesto “rural-chic”, la location meravigliosa e i tavoli sapientemente posizionati sotto ad un patio, con vista su giardini e vigneti, rendono questo ristorante il più elegante di tutta l’isola. Lo chef basa il suo menù su piatti minorchini semplici ma ben presentati: carne e pesce alla griglia, risotti e una selezione di dolci fatti in casa. Le materie prime derivano, in parte, dalla loro terra. Perfeziona l’offerta una buona carta dei vini, completa della selezione proveniente dalla loro cantina: noi abbiamo bevuto una bottiglia di Chardonnay Torralbenc. Il ristorante è presente sulla Guida Michelin e il servizio è impeccabile.

Torralbenc, Cala en Porter
Torralbenc, Cala en Porter

El Rais, Mahon

Il ristorante El Rais è ubicato sul porto di Mahon e offre, quindi, una vista romantica e panoramica. La loro cucina è famosa in tutta l’isola per gli “arroz” di mare e di terra. Noi abbiamo ordinato una doppia porzione di riso con scampi giganti e vi assicuro che l’attesa è stata ben ripagata. Ottimi anche gli antipasti di gamberi crudi con pinoli e la ceviche di ricciola. L’unica pecca è data dal servizio, lento e poco curato, e dall’assenza totale di mise en place. Carta dei vini appena sufficiente. Il ristorante è presente sulla Guida Michelin.

El Rais, Mahon
El Rais, Mahon

I migliori ristoranti di pesce di Minorca

Paralia, Cala Blanca

Se siete alla ricerca della paella perfetta il ristorante Paraliaa Cala Blanca – riuscirà senza dubbio a stupirvi. L’ambiente è semplice e informale, i prezzi contenuti e il servizio ottimo. Noi abbiamo assaggiato la paella di marisco e siamo rimasti più che soddisfatti, sia dalle porzioni sia dalla qualità del pesce. Completa l’offerta una discreta carta dei vini, con qualche etichetta non convenzionale.

Paralia, Cala Blanca
Paralia, Cala Blanca

Can Tanu, Fornells

Se avete intenzione di visitare il paesino di pescatori di Fornells dovete fermarvi assolutamente a mangiare da Can Tanu, una locanda a gestione famigliare attiva da moltissimi anni. Questo ristorante nasce da un’idea di Pilar González, cuoca provetta, e Sebastián, pescatore minorchino. La specialità di Can Tanu è l’aragosta, cucinata in tante varianti. Il piatto più tipico è la “caldereta d’aragosta con arroz” ovvero una zuppa d’aragosta che vi farà letteralmente godere. Ottime anche le tapas, la paella e la crema catalana. Alla fine della cena la cuoca esce personalmente a salutare tutti i commensali. Un ristorante da non perdere.

Francesca Menorca, Cala Galdana

Se vi trovate a Cala Galdana e volete pranzare in un ristorante colorato e con una splendida vista, vi suggerisco di prenotare un tavolo da Francesca Menorca. La proposta gastronomica si basa sulla cucina messicana, affiancata a piatti della tradizione mediterranea. La carta dei vini offre una buona scelta di bollicine spagnole. Purtroppo il servizio lascia un po’ a desiderare.

Francesca Menorca, Cala Galdana
Francesca Menorca, Cala Galdana

Vinerie con cucina

Primitiu, Ciutadella

Aperta da pochissimi mesi (Giugno 2023), questa vineria con cucina ha già conquistato moltissimi abitanti di Ciutadella. La proposta gastronomica di Primitiu si basa su piccoli assaggi da condividere. Ricordo con piacere i gamberi crudi e i nigiri di cernia scottata. Tuttavia, il punto forte di questo locale è la selezione di vini biologici e naturali, che accompagneranno e guideranno i vostri assaggi. Lasciatevi consigliare dal personale.

Primitiu, Ciutadella
Primitiu, Ciutadella

Ulisses, Ciutadella

Un locale alla moda a due passi dal mercato di Ciutadella. Aperto dal mattino fino a tarda sera, Ulisses offre discreti piatti di carne e pesce. Ma il vero motivo per sedervi a un loro tavolo, oltre alla posizione invidiabile nel centro cittadino, è la carta dei vini. Ulisses propone ogni giorno diverse etichette bevibili anche al calice. Ricorderò sempre con molto entusiasmo questo locale perché è qui che ho assaggiato il mio primo calice di Vega Sicilia, il vino spagnolo più rinomato e conosciuto nel mondo. L’unica pecca sono i prezzi elevati.

Augustin, Mahon

Il Bar Augustin, nel centro di Mahon, propone un’ampia selezione di vini naturali e tradizionali, accompagnati da un’essenziale proposta gastronomica scritta ogni giorno su una lavagnetta. Un locale familiare e informale che ha come baluardo la genuinità, la stagionalità e la sostenibilità di ogni materia prima.

Augustin, Mahon
Augustin, Mahon

Termina qui il nostro viaggio culinario nei migliori ristoranti di Minorca. Ora non vi resta che scoprire le 8 spiagge più belle di Minorca.

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La mia personale classifica delle 8 spiagge più belle di Minorca https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/09/13/la-mia-personale-classifica-delle-8-spiagge-piu-belle-di-minorca/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-mia-personale-classifica-delle-8-spiagge-piu-belle-di-minorca https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/09/13/la-mia-personale-classifica-delle-8-spiagge-piu-belle-di-minorca/#comments Wed, 13 Sep 2023 16:54:20 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6199 L'isola di Minorca ha moltissime spiagge e, quindi, individuare le più belle è tutt’altro che facile. In quest’articolo vi propongo una mia personalissima classifica delle location più spettacolari, del mare più cristallino e dei sentieri meno battuti.

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L’isola di Minorca ha moltissime spiagge e, quindi, individuare le più belle è tutt’altro che facile. In quest’articolo vi propongo una mia personalissima classifica delle location più spettacolari, del mare più cristallino e dei sentieri meno battuti.

Quando andare e come muoversi sull’isola di Minorca

Minorca è un’isola delle Baleari da non sottovalutare. Il mare non ha nulla da invidiare alla più blasonata Ibiza. I mesi migliori per visitarla vanno da Maggio a Luglio e da Settembre a Ottobre. Sconsiglio vivamente il mese d’Agosto perché le spiagge sono talmente affollate da offuscare completamente il loro fascino naturale. Per muovervi sull’isola avrete bisogno di un’auto a noleggio. Sconsiglio il motorino sia per le distanze che per la tenuta non ottimale delle strade. Tuttavia, ad Agosto, le due ruote potrebbero essere l’unica soluzione valida per non passare ore alla ricerca di un posteggio.

Le spiagge più belle di Minorca
Le spiagge più belle di Minorca

Le 8 spiagge più belle di Minorca

Come ogni isola che si rispetti, anche a Minorca le spiagge andrebbero scelte in funzione del vento. Il consiglio è semplice: se il vento soffia da nord (tramontana) bisogna andare nelle spiagge a sud mentre se il vento soffia da sud (ostro) bisogna andare nelle spiagge a nord. Per sapere con precisione la direzione dei venti utilizzate l’app windfinder. Ma ora passiamo alla classifica delle 8 spiagge più belle di Minorca.

1. Cala Mitjana e Mitjaneta

Tra le spiagge più belle di Minorca – al primo posto – metto Cala Mitjana e Cala Mitjaneta, entrambe raggiungibili a piedi attraverso un sentiero di circa 15 minuti che parte dalla vicina Cala Galdana (al terzo posto). Queste due calette sono incastonate in un anfiteatro di scogli bianchi e pinete. Il fondale sabbioso rende il mare completamente trasparente, con sfumature azzurre degne di un paesaggio caraibico. Tuttavia, ciò che ha fatto diventare davvero famose queste due calette è la presenza di scogliere a picco sul mare adibite a veri e propri trampolini naturali da cui i bagnanti più coraggiosi si tuffano, raggiungendo altezze superiori ai 12 mt. Le due spiagge non sono attrezzate ma spesso compaiono venditori ambulanti di bibite e frutta. A mio avviso queste calette rappresentano la vera essenza di Minorca e me ne sono completamente innamorata.

Cala Mitjana
Cala Mitjana

2. Spiaggia Arenal d’en Castell

Arenal d’en Castell è una spiaggia di sabbia adatta a ogni tipo di turista: famiglie con bambini, coppie alla ricerca di relax e gruppi d’amici. La costa è lunga 650 metri e possiede diverse strutture ricettive. In spiaggia vi è la possibilità di noleggiare ombrelloni e lettini al costo di 19 euro. Acqua cristallina, sabbia dorata e aree dedicate ai nuotatori. Arenal d’en Castell, a est, presenta una zona verde – chiamata Punta Grossa – che collega la spiaggia a delle dune di sabbia da cui scattare fotografie meravigliose.

Spiaggia Arenal d’en Castell
Spiaggia Arenal d’en Castell

3. Cala Galdana

Cala Galdana, con la sua spiaggia a forma di mezzaluna, è una delle location più famose dell’isola. Da qui partono i sentieri diretti a Cala Mitjana e Cala Macarella. L’acqua è calda e trasparente, perfetta per i bambini e per tutti coloro che amano passeggiare a lungo prima d’immergersi completamente nel mare. Ai lati della spiaggia troviamo immense scogliere piene di vegetazione. Cala Galdana vanta moltissime strutture ricettive – tra cui il bellissimo beach club Cape Nao dell’hotel Meliá – e offre la possibilità di noleggiare ombrellone e lettini al costo di 15 euro.

Cala Galdana
Cala Galdana

4. Cala Turqueta

Cala Turqueta, nascosta da una fitta pineta, deve il suo nome al colore turchese delle sue acque cristalline. Ubicata a circa 15 min a piedi da Cala Macarelleta, questa spiaggia è una delle più incontaminate di tutta Minorca. Per raggiungerla dovrete parcheggiare a circa 10 minuti dalla caletta. La location è adatta sia alle famiglie con bambini che alle coppie.

5. Cala Macarella e Macarelleta

Tra le spiagge più belle di Minorca non potevano mancare Cala Macarella e Cala Macarelleta, per molti le location più suggestive dell’isola. A mio avviso il loro punto debole è la raggiungibilità. Per trovare un posto nel parcheggio più vicino alla spiaggia dovrete svegliarvi all’alba o, in alternativa, mettere in conto una camminata abbastanza impegnativa di circa 30 minuti da Cala Galdana. Le due calette hanno senz’altro un mare turchese capace di lasciare chiunque le visiti senza fiato ma, purtroppo, la presenza massiva di barche e turisti penalizza un po’ il panorama e la pulizia dell’acqua, soprattutto a riva. A Cala Macarella è presente un bar/ristorante molto turistico ma apprezzatissimo da tutti coloro che giungono in spiaggia a piedi.

Cala Macarelleta
Cala Macarelleta

6. Spiaggia di Cavalleria

Cavalleria è una delle spiagge naturali più belle dell’isola. La baia a doppio ferro di cavallo non ospita alcuna struttura ricettiva ma, nonostante ciò, viene presa d’assalto ogni giorno da centinaia di turisti. Il litorale è lungo 500 metri, l’acqua è calma e ideale per una bella nuotata e, se la giornata e buona, permette di raggiungere facilmente le micro isolette al centro della baia.

7. Spiaggia di Son Bou

Son Bou, oltre ad essere una delle spiagge più belle di Minorca, è anche la più lunga: con i suoi 2 km e mezzo di litorale è perfetta per qualsiasi turista. La parte centrale, vicino al parcheggio, è la preferita dalle famiglie; man mano che ci si allontana dal centro del litorale troviamo coppie e giovani in cerca di relax; infine, nelle due estremità, sarà facile imbattersi in nudisti e amanti dei luoghi poco battuti. Il costo per il noleggio di un ombrellone e due lettini è di 18 euro. Son Bou è una delle poche spiagge di Minorca esposta completamente al mare e alle sue correnti. Per uno scatto perfetto consiglio d’arrivare a piedi fino a Punta d’Atàlis, sulla sommità del suo bellissimo scoglio che offre una visuale incredibile su tutta Son Bou.

Spiaggia di Son Bou
Spiaggia di Son Bou

8. Cala Blanca

Cala Blanca rientra per il rotto della cuffia tra le spiagge più belle di Minorca perché, a mio avviso, vanta un’insenatura rocciosa davvero spettacolare, protetta dalle correnti marine. I suoi 40 mt di sabbia bianchissima si gettano a capofitto in un mare turchese e trasparente che, se non viene invaso da troppi bagnanti, può regalare fondali davvero suggestivi. L’area è servita da ottimi ristoranti e da uno dei pochi beach club con lettini di tutta Minorca. Marea Beach House offre comodi lettini e un servizio di food and beverage di buon livello.

Cala Blanca
Cala Blanca

Dopo aver scoperto quali sono le spiagge più belle di Minorca non vi resta che leggere il mio articolo dedicato ai migliori ristoranti dell’isola.

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La classifica dei migliori ristoranti e bar di Siviglia https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/09/06/la-classifica-dei-migliori-ristoranti-e-bar-di-siviglia/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-classifica-dei-migliori-ristoranti-e-bar-di-siviglia https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/09/06/la-classifica-dei-migliori-ristoranti-e-bar-di-siviglia/#respond Wed, 06 Sep 2023 06:25:34 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6182 Il panorama gastronomico della città ha tre anime: i numerosi mercati che popolano le piazze del centro storico o le rive del fiume; i tapas bar tradizionali con prosciutti appesi alle pareti; i ristoranti con una predisposizione alla modernità e alla creatività che rivisitano i piatti della tradizione “andalusa”.

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Dopo avervi raccontato i luoghi turistici della città di Siviglia non mi resta che approfondire meglio tutto ciò che riguarda la parte più ludica del mio viaggio, ovvero i migliori ristoranti e bar della città.

Dove mangiare a Siviglia

Il panorama gastronomico della città ha tre anime: i numerosi mercati che popolano le piazze del centro storico o le rive del fiume; i tapas bar tradizionali con prosciutti appesi alle pareti; i ristoranti con una predisposizione alla modernità e alla creatività che rivisitano i piatti della tradizione “andalusa”.

I mercati

Mercato di Triana

Il mio mercato preferito è quello di Triana, che sorge sui resti del Castello di San Jorge, in cui potrete immergervi per qualche minuto nella quotidianità degli abitanti di Siviglia, alle prese con l’acquisto di prodotti freschi da cucinare a casa. Il mercato permette anche di spizzicare qualcosa: tapas, insaccati, ostriche, pesce, pollo arrosto e molto altro. Le bancarelle sono aperte dalle 9 del mattino fino alle 3 del pomeriggio.

Mercato di Triana
Mercato di Triana

Mercado Lonja del Barranco

Se state cercando un mercato con al suo interno dei veri e propri ristoranti dovrete dirigervi dalla parte opposta del fiume, sempre nei pressi del Ponte Isabel II. Qui troverete il Mercato Lonja del Barranco dove l’offerta in termini di ristorazione è davvero multiforme. Alcune bancarelle sono eccellenti mentre altre sembrano trappole per turisti.

Mercato de la Encarnación

Il Mercato de la Encarnación fa parte dello spazio Metropol Parasol e, nonostante sia “turisticamente” meno rilevante, viene frequentato assiduamente dagli abitanti di Siviglia. Al suo interno vi è una predominanza di banchi dedicati alla carne e al pesce. Se capitate da quelle parti entrate a dare un’occhiata.

Las Teresas tapas bar
Las Teresas tapas bar

Tapas bar tradizionali

I tapas bar tradizionali sono tutti molto simili tra loro. Li troverete pieni a qualsiasi ora del giorno e della notte, avranno dei prosciutti appesi alle pareti e un bancone o dei tavoli di legno pieni di bicchieri di birra e vino. Le tapas più richieste saranno ovunque: Jamón Ibérico, crocchette, tortillas di patate, sanguinacci, chorizo e piccoli gamberetti bolliti. Gli indirizzi da segnare in agenda sono:

1. Bodega Santa Cruz Las Columnas e Las Teresas nei pressi della Cattedrale e del Real Alcazar

2. El Rinconcillo nei pressi del Metropol Parasol

3. Cerveceria La Grande e Bodega Vargas nel quartiere di Triana

Cerveceria La Grande tapas bar
Cerveceria La Grande tapas bar

Tapas bar e ristoranti moderni

Questa è la parte del panorama gastronomico sivigliano che ho apprezzato maggiormente. I giovani chef lavorano in minuscole cucine sperimentando ogni tipo di cottura e osando parecchio nella presentazione dei piatti. Ecco la mia classifica personale dei 6 migliori ristoranti di Siviglia:

6. Zelai

Se cercate un locale di design il ristorante Zelai non vi deluderà. Qui cucina e arredamento vanno a braccetto. Il menù è orientato maggiormente verso piatti di mare, rivisitati in chiave orientale. Io ho assaggiato il tonno tataki e la parillada de pulpo, entrambi molto buoni. Il servizio è ottimo mentre la carta dei vini è un po’ banale, andrebbe migliorata.

5. Lalola de Javi Abascal

Tra i ristoranti di Siviglia, Lalola è certamente uno dei più particolari. Il motivo? Qui si mangia quasi esclusivamente carne e principalmente di maiale iberico della Sierra de Huelva. Il locale, con menzione Michelin, si trova all’interno dell’hotel Palacio One Shot Conde de Torrejón e il suo menù è stato pensato dallo chef Javier Abascal. La cosa migliore sarebbe provare il menù degustazione ma se dovete proprio scegliere dei piatti non perdetevi la tartare di maiale, lo chicharrón con tartare di capesante e l’arroz ibérico al cuadrado. Ottimi anche i dolci. Servizio da migliorare e carta dei vini abbastanza valida.

Ristorante Lalola
Ristorante Lalola

4. Ovejas Negras e Mamarracha

Ho raggruppato questi due locali perchè appartengono alla stessa catena ristorativa chiamata Ovejas Negras. Si trovano a 30 mt di distanza l’uno dall’altro e a 5 minuti a piedi dalla Cattedrale. La qualità delle proposte raggiunge livelli altissimi, tanto che se assegnassero la stella Michelin per le tapas loro la vincerebbero sicuramente. All’Ovejas Negras consiglio i mini hamburger, il carpaccio di prosciutto crudo tartufato e il polpo condito con una spuma eccezionale. Al Mamarracha dovete provare il tiradito de salmon, i gamberoni e il risotto verde con acciughe e peperoni. L’unica “delusione” di questa catena è il ristorante Torre Y Garcia, abbastanza anonimo e banale.

3. Sal Gorda

Un ristorante carino, nel centro di Siviglia, che ama rivisitare i grandi classici della cucina andalusa: tortilla di patate con uova crude, insalata di gamberi con edamame e ottime tartare di pesce e carne. Piatti scenografici e qualità decisamente sopra la media. Personale giovane e simpatico e ottima selezione di vini.

Ristorante Sal Gorda
Ristorante Sal Gorda

2. Tradevo

Tradevo è un ristorante moderno e vivace ubicato in una delle decine di piazze del centro storico di Siviglia. Il punto forte del locale – menzionato anche nella Guida Michelin – è il bancone del fresco, dal quale potrete scegliere pesce appena pescato, cucinato a seconda delle vostre esigenze e preferenze. Io ho assaggiato calamaretti fritti, scampi rossi alla piastra e gamberi rosa bolliti. Anche il menù tradizionale sarà in grado di lasciarvi a bocca aperta. Io ho ordinato una tartare di tonno con gazpacho e pesto che sembrava un’opera d’arte e un dolce al cioccolato da lasciare senza fiato. Il personale è delizioso e molto propenso al dialogo e all’ascolto dei gusti del cliente. La carta dei vini non stupisce ma soddisfa.

I migliori ristoranti di Siviglia: Tradevo
I migliori ristoranti di Siviglia: Tradevo

1. Espacio Eslava

La prima volta che ho visitato Siviglia è stato impossibile prenotare in questo locale. La seconda volta, imparata la lezione, ho riservato un tavolo con largo anticipo. Espacio Eslava serve le migliori tapas di tutta Siviglia: un’esplosione di gusto e raffinatezza culinaria. Dovete assolutamente provare il “cigarro” con paté di calamari, il carpaccio di salmone con yogurt e miele, il tataki di carne con emulsione di melone, i cannolicchi alla piastra e, come dolce, la loro rivisitazione del tiramisù. Porzioni abbondanti e servizio curato. La lista dei vini offre moltissime proposte di calici a prezzi ottimi. Potrete abbinare ogni piatto al vino più appropriato, o viceversa!

Ristorante Eslava
Ristorante Eslava

Bonus: la vita notturna di Siviglia

Se amate fare le ore piccole ed entrare e uscire dai cocktail bar con la stessa velocità con cui consumate il vostro Gin Tonic, Siviglia è la città che fa per voi. I locali chiudono tardissimo, gli abitanti consumano qualsiasi tipo di alcolico senza mai perdere il controllo e potrete sicuramente trovare qualche proposta musicale che incontri i vostri gusti. Le zone migliori per fare quattro salti e bere un cocktail sono sicuramente le due rive del fiume e la piazza Alameda de Hercules. Non chiedetemi i nomi dei bar perché dopo la una di notte non prendo più nota dei posti in cui entro!

Maquiavelo
Maquiavelo

Tuttavia, segnatevi i due locali “più modaioli” della città: Maquiavelo e Atico Lobby. Il primo consiste in una piattaforma con piscina accanto al fiume, immersa in una giungla di piante, luci e performers; il secondo offre un rooftop bar all’interno di uno degli hotel più in voga della città, con tanto di sculture moderne e cocktail raffinati.

Termina qui il nostro viaggio culinario nei migliori ristoranti di Siviglia. Ora non vi resta che scoprire cosa vedere in questa città meravigliosa. Tenetemi aggiornata!

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Andalusia: cosa vedere a Siviglia in 3 giorni https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/09/02/andalusia-cosa-vedere-a-siviglia-in-3-giorni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=andalusia-cosa-vedere-a-siviglia-in-3-giorni https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/09/02/andalusia-cosa-vedere-a-siviglia-in-3-giorni/#respond Sat, 02 Sep 2023 14:22:02 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6164 In quest’articolo descriverò cosa vedere a Siviglia, capitale dell’Andalusia, se si hanno a disposizione “solo” 3 giorni. Questa città vanta talmente tanti aspetti positivi che sarà impossibile non rimanerne incantati.

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In quest’articolo descriverò cosa vedere a Siviglia, capitale dell’Andalusia, se si hanno a disposizione “solo” 3 giorni. Questa città vanta talmente tanti aspetti positivi che sarà impossibile non rimanerne incantati. Proverò a elencarvene sei, giusto per farvi venire ancora più voglia di comprare un volo!

1) Siviglia è un inno alla vita e ai piaceri della quotidianità. L’atmosfera è rilassata e in ogni angolo della città si respira aria di festa.

2) Siviglia ha un clima fantastico che permette di vivere all’aperto quasi 300 giorni l’anno. Lo testimoniano le centinaia di dehors che animano le piazze del centro storico.

3) Siviglia è una città economica e a misura d’uomo. Ci si muove a piedi quasi ovunque, le birre costano 2 euro e si può cenare in maniera divina con meno di 25 euro a testa.

Siviglia, modernità e storia
Siviglia, modernità e storia

4) Siviglia è una città in cui convivono stili contrastanti. I monumenti arabi e barocchi fanno da sfondo ad edifici costruiti per l’Esposizione Iberoamericana del 1929, fino alle più moderne opere architettoniche riconducibili all’Esposizione Universale del 1992.

5) Siviglia è folclore e cultura. Qui sono nate due delle maggiori tradizioni spagnole: il flamenco e le corride. Inoltre ogni anno ospita “La Feria de Abril”, una delle principali feste di tutta la Spagna.

6) Siviglia è sinonimo di educazione e pulizia. Le strade sono impeccabili, nonostante la quantità di gente che si riversa nelle sue piazze giorno e notte. Gli abitanti sono onesti, cordiali e pronti ad aiutare i turisti in qualsiasi momento.

Quando andare

Siviglia gode di 300 giorni di sole all’anno. Gli unici due mesi da evitare sono quelli che vanno dalla metà di Luglio alla metà di Settembre perché le temperature sfiorano i 50 gradi. In primavera e autunno troverete invece un clima invidiabile, perfetto per visitare e vivere la città a ogni ora del giorno e della notte.

Siviglia, 300 giorni di sole all’anno
Siviglia, 300 giorni di sole all’anno

Come arrivare e come muoversi

L’unica pecca di questa città è “la raggiungibilità”. L’aeroporto di Siviglia è servito da pochissimi voli low cost che di “low cost” hanno solo il nome. Se non prenotate con almeno 3 o 4 mesi d’anticipo la tratta vi costerà più di 300 euro a persona.

A Siviglia ci si muove a piedi, anche perché il centro storico è chiuso al traffico. In alternativa potrete utilizzare le app Uber e Cabify (fantastica!) o approfittare delle tariffe più che oneste dei numerosi taxi che sostano nei principali luoghi turistici. Dall’aeroporto al centro della città vige una tariffa fissa di 25 euro ma con Cabify potreste arrivare a spenderne quasi la metà.

Cosa vedere a Siviglia in 3 giorni

Proverò a presentarvi un itinerario di 3 giorni che vi permetterà di vedere tutti i luoghi più importanti della città.

Itinerario di Siviglia: Giorno 1

Cattedrale e Giralda

La Cattedrale di Siviglia è visitabile tutti i giorni ma gli orari variano a seconda dei diversi periodi dell’anno. Consiglio di acquistare i biglietti tramite il sito web per evitare la lunga coda che si forma all’ingresso. Con un unico biglietto da 11 euro si entra sia nella Cattedrale che nella torre della Giralda, da cui si gode di una vista magnifica su tutta la città. Quella di Siviglia è la terza cattedrale più grande al mondo dopo quelle di San Pietro (Roma) e St. Paul (Londra). Al suo interno troverete anche la tomba di Cristoforo Colombo.

Cattedrale e Giralda
Cattedrale e Giralda

Quartiere Santa Cruz

La sua posizione accanto ai monumenti più importanti della città lo rende il quartiere più famoso e fotografato di Siviglia. Al suo interno potrete vagare nelle innumerevoli stradine alla ricerca di negozi, bar o edifici religiosi. La sera, nelle strade, potreste ascoltare i suoni e i passi dei danzatori di flamenco. I luoghi turistici degni di una visita più approfondita sono, nell’ordine: l’Archivio de Indias, Plaza del Triunfo, Casa de Pilatos e la chiesa di El Salvador.

Plaza de España e Parco Maria Luisa

Questa piazza fu costruita tra il 1914 e il 1928 per l’Esposizione Iberoamericana del 1929. L’ingresso è libero e nelle immediate vicinanze potrete ammirare i giardini che furono donati da Maria Luisa alla città.

Plaza de España
Plaza de España

La piazza semicircolare, che rappresenta l’abbraccio della Spagna alle sue nuove colonie, è imponente, maestosa e molto colorata, grazie alle numerose decorazioni costruite con le tipiche piastrelle di ceramica chiamate azulejos. Al centro scorre un canale artificiale sormontato da quattro ponti mente ai lati della costruzione, a forma di ferro di cavallo, troverete due torri altissime. I turisti amano scattare fotografie dai balconi delle due terrazze che affacciano sui canali. Le 48 panchine nella piazza raffigurano le provincie spagnole e sono sormontate da altrettanti medaglioni con i volti dei personaggi storici più importanti della nazione. La location è stata immortalata anche in uno dei film della saga di Star Wars.

Itinerario di Siviglia: Giorno 2

Real Alcazar

Cosa vedere assolutamente a Siviglia in 3 giorni? Accanto alla Cattedrale, nel quartiere di Santa Cruz, troverete l’imponente Real Alcazar, uno dei palazzi reali antichi meglio conservati del mondo. L’ingresso si trova a pochi metri dalla Cattedrale ma vi sconsiglio di vedere entrambi nella stessa giornata, soprattutto se volete dedicare del tempo anche ai giardini, perché la visita del palazzo richiede circa due ore di permanenza. Suggerisco di comprare il biglietto online per evitare lunghe file all’ingresso. Il costo è di 13.50 euro ma aggiungendo altri 6 euro potrete acquistare anche l’audio guida che vi descriverà tutte le stanze del palazzo, il susseguirsi dei suoi stili architettonici e i suoi viali circondati da fontane e piante di arancio.

Cosa vedere a Siviglia in 3 giorni: Real Alcazar
Cosa vedere a Siviglia in 3 giorni: Real Alcazar

Quartiere della Macarena

Barrio Macarena, oltre a dare il nome alla Basilica più famosa della città, è il quartiere più religioso di tutta Siviglia. È qui che si concentrano parte delle celebrazioni della Settimana Santa. Barrio Macarena è anche il quartiere più popolato e meno turistico, che conserva ancora parte delle mura storiche che proteggevano la città. Tra i luoghi d’interesse vi consiglio di visitare la Basilica di Nostra Signora della Speranza, detta anche “de la Macarena”, la Piazza Alameda de Hercules, la Chiesa di San Luis de los Franceses, la Chiesa di San Pedro e il Convento di Santa Paula. Tutti questi edifici, poco conosciuti, vi faranno immergere nella “vera” Siviglia.

Setas de Sevilla

Prima del tramonto dirigetevi verso il Metropol Parasol, una delle strutture architettoniche più criticate dagli abitanti della città. Questa costruzione di legno, conosciuta anche con il nome di Setas, è diventata uno dei simboli più iconici di Siviglia. È stata progettata dall’architetto tedesco Jürgen Mayer e domina Piazza de la Encarnación. Durante gli scavi per la sua costruzione sono rivenuti alla luce dei resti archeologici oggi visibili al piano interrato della struttura, da cui si sale all’attrazione principale: la terrazza panoramica. Il costo del biglietto è di 15 euro ma ne vale assolutamente la pena. La vista, specialmente al tramonto, è la migliore della città.

Cosa vedere a Siviglia in 3 giorni: Setas
Cosa vedere a Siviglia in 3 giorni: Setas

Itinerario di Siviglia: Giorno 3

Plaza de Toros

Cosa vedere assolutamente a Siviglia in 3 giorni? Plaza de Toros è conosciuta anche come “la Maestranza” e si trova vicino alle rive del fiume Guadalquivir. La visita guidata all’interno dell’Arena, in cui si svolgono le corride, dura circa un’ora. Nei 10 euro del biglietto d’ingresso sono inclusi anche il museo con i trofei e gli abiti dei toreri più famosi e la visita presso la cappella dove gli stessi pregano prima di entrare nell’arena. Per vedere una vera corrida dovrete visitare la città nei mesi di Aprile/Settembre.

Cosa vedere a Siviglia in 3 giorni: Plaza de Toros
Cosa vedere a Siviglia in 3 giorni: Plaza de Toros

Triana e Guadalquivir

Dedicate almeno un intero pomeriggio a passeggiare lungo le rive del fiume Guadalquivir. Potrete partire dalla Torre dell’Oro e camminare fino al Ponte Isabel II, per poi attraversarlo e ritrovarvi nel quartiere di Triana. Questa zona è notevolmente più spartana rispetto al centro della città ed è conosciuta per le sue botteghe di ceramica e per gli aperitivi al tramonto sul lungofiume. Tuttavia, anche in questo quartiere sono presenti chiese e attrazioni turistiche. Vi segnalo la Chiesa di Santa Ana, la Chiesa di Nuestra Señora de la O e La Cartuja, un monastero restaurato per l’Expo del 1992 che oggi ospita un museo d’Arte Contemporanea.

Triana e Guadalquivir
Triana e Guadalquivir

Dove dormire

Dopo aver scoperto cosa vedere a Siviglia in 3 giorni vorrei lasciarvi con qualche consiglio sui migliori alloggi della città.

Se avete una capacità di spesa medio/alta non avrei dubbi. Per il mio primo soggiorno in città ho scelto l’hotel EME Catedral e sono rimasta pienamente soddisfatta sia dalla struttura che dal servizio impeccabile: drink di benvenuto, camere arredate con i migliori accessori di design, bagno immenso e kit beauty d’altissima qualità. Completa l’offerta un rooftop bar panoramico con vista sulla Cattedrale, con tanto di piscina.

Gran Meliá Hotel Colón
Gran Meliá Hotel Colón

Durante il mio secondo soggiorno in città ho alloggiato al Gran Meliá Hotel Colón. L’accoglienza e il servizio di questo hotel a 5 stelle, appartenente alla catena  “The Leading Hotels of the World” è stato davvero impeccabile. L’edificio fonde in maniera armoniosa modernità e tradizione. Gli ambienti comuni che ho apprezzato maggiormente sono stati la piscina outdoor, la spa, il bar centrale e il ristorante El Burladero.

Adesso che avete scoperto cosa vedere a Siviglia in 3 giorni non perdetevi il mio articolo sui migliori ristoranti e bar della città.

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Ibiza: le spiagge e i luoghi amati dagli habitué https://www.lageografiadelmiocammino.com/2021/07/25/ibiza-le-spiagge-e-i-luoghi-amati-dagli-habitue/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ibiza-le-spiagge-e-i-luoghi-amati-dagli-habitue https://www.lageografiadelmiocammino.com/2021/07/25/ibiza-le-spiagge-e-i-luoghi-amati-dagli-habitue/#comments Sun, 25 Jul 2021 18:34:46 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=4338 La prima volta non si scorda mai, ma la seconda è ancora meglio. In quest’articolo parlerò delle spiagge e dei luoghi turistici frequentati dagli habitué d’Ibiza. Se è la prima volta che visitate “la isla bianca” vi consiglio di leggere il mio articolo su cosa vedere e dove andare durante i vostri primi 5 giorni sull’isola. Se invece, come la sottoscritta, conoscete già le spiagge più famose e turistiche d’Ibiza non vi resta che continuare a leggere quest’articolo.

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La prima volta non si scorda mai, ma la seconda è ancora meglio. In quest’articolo parlerò delle spiagge e dei luoghi turistici frequentati dagli habitué d’Ibiza. Se è la prima volta che visitate “la isla bianca” vi consiglio di leggere il mio articolo su cosa vedere e dove andare durante i vostri primi 5 giorni sull’isola. Se invece, come la sottoscritta, conoscete già le spiagge più famose e turistiche d’Ibiza non vi resta che continuare a leggere quest’articolo.

Le spiagge d'Ibiza
Le spiagge d’Ibiza

Le spiagge d’Ibiza: Cala Nova

La migliore scoperta di questa seconda vacanza sull’isola è stata sicuramente la spiaggia di Cala Nova. Ubicata a pochi km di distanza dal paese di Santa Eulalia del Rio, Cala Nova presenta una lunga striscia di sabbia, alle cui spalle si erge una fitta macchia mediterranea di pini e ginepri. Il fondale è sabbioso e poco profondo ma spesso accade che le correnti facciano diventare il mare mosso e creino qualche cavallone. Per questo motivo Cala Nova è anche una delle pochissime spiagge d’Ibiza in cui è possibile praticare il surf.

Cala Nova, Ibiza
Cala Nova, Ibiza

Beach club e ristoranti consigliati

Sulla spiaggia di Cala Nova troverete un beach club molto accogliente chiamato Atzarò Beach. Se amate le comodità, questa è l’unica struttura che affitta gazebi e lettini. Il costo è abbastanza moderato rispetto ad altri beach club dell’isola. L’alternativa, per chi come me non ama dormire troppo, è arrivare in spiaggia entro le ore 11.00 e cercare di accaparrarsi un lettino con ombrellone presso il Chiringuito. Questi posti non sono prenotabili ma costano davvero poco (7 euro a lettino) e vi permetteranno di rilassarvi a due passi dal mare.

Per un pranzo o un aperitivo sulla spiaggia di Cala Nova vi consiglio uno dei ristoranti più belli e colorati dell’isola. Il suo nome è Aiyanna e presenta il giusto mix di rilassatezza e glamour: viste panoramiche, arredi in legno, ombrelloni giganti, cibo delizioso e servizio impeccabile. Insomma, è davvero difficile trovargli un difetto. Prenotazione obbligatoria.

Aiyanna Beach Club, Cala Nova
Aiyanna Beach Club, Cala Nova

Le spiagge d’Ibiza: Cala Tarida

Se avete già visitato le spiagge di Cala Bassa e Cala Comte, di cui ho ampiamente parlato nel mio primo articolo sull’isola d’Ibiza, non vi resta che allungare leggermente il vostro percorso e raggiungere l’ultima delle spiagge consigliate. Ubicata a 10 min. da Sant Josep de sa Talaia e a 15 min. da San Antonio, Cala Tarida è una spiaggia sabbiosa bagnata da un mare poco profondo e suddivisa in due zone, separate da un grosso scoglio molto scenografico. I colori dell’acqua qui sono davvero magnifici: turchese, azzurro, verde smeraldo. Cala Tarida è anche la spiaggia più lunga e ampia di questo lato dell’isola.

Cala Tarida, Ibiza
Cala Tarida, Ibiza

Beach club e ristoranti consigliati

Voglio innanzitutto sconsigliarvi il “famoso” Cotton Beach Club. La mia esperienza è stata pessima: siamo stati trattati con superficialità, giungendo alla conclusione che non sarebbe valsa la pena spendere 175 euro (di cui 100 in consumazioni) per due sdraio e un lettino.  Niente a che vedere con l’eleganza e la professionalità del CBBC o di altri Beach Club, per i quali sono disposta a spendere anche quelle cifre.

L’alternativa è il noleggio “pubblico” della spiaggia che, per gli stessi servizi, vi chiede 40/45 euro. Inoltre, se volete pranzare divinamente, esiste un ristorante – menzionato anche sulla guida Michelin – che non vi farà rimpiangere assolutamente i blasonati Beach Bar ibizenchi. Si tratta di Ca’s Milà, un tradizionale ristorante spagnolo con una splendida e romantica vista sulla baia. Noi abbiamo ordinato una paella e bevuto una bottiglia di vino. Prezzi competitivi, servizio eccellente e qualità elevatissima. Davvero consigliato.

Le spiagge d’Ibiza: Cala Xarraca

Se avete intenzione di visitare il villaggio di San Juan non potrete fare a meno di fermarvi nella meravigliosa Cala Xarraca. A 5 min d’auto da San Juan e Portinatx, questa baia isolata attira molti bagnanti che ne apprezzano la tranquillità e il paesaggio circostante, formato da scogliere rosse e macchia mediterranea. La spiaggia è divisa tra un’area centrale, più frequentata e con la possibilità di noleggiare ombrelloni e lettini, e due aree laterali, raggiungibili attraverso dei brevi sentieri rocciosi. Cala Xarraca è perfetta per gli snorkeller e per i più avventurosi.

Cala Xarraca, Ibiza
Cala Xarraca, Ibiza

Sulla spiaggia è presente un bar molto caro e di bassa qualità. Di conseguenza, vi consiglio di prendere la macchina e recarvi nel villaggio di San Juan dove troverete numerosi locali, tra cui Giri Café di cui vi ho parlato nel mio primo articolo dedicato all’isola d’Ibiza.

Giri Café, San Juan
Giri Café, San Juan

Le spiagge d’Ibiza: Es Cavallet

Inizierei col dirvi che la spiaggia di Es Cavallet non ha nulla a che vedere con la vicina Ses Salines, affollatissima e mal frequentata. Si tratta di una distesa di sabbia bianca, molto selvaggia, amata da nudisti e dal popolo gay. La spiaggia di Es Cavallet si trova a 10 min da Playa d’en Bossa, nell’area naturale protetta di Ses Salines. La costa è lunga più di un km e presenta diverse aree: a Sud troverete un paio di beach club frequentati da coppie e famiglie; al centro incontrerete gli amanti del nudismo; nell’estremità nord si da appuntamento tutta la comunità LGBTQ più cool dell’isola. Purtroppo alcune zone della spiaggia sono ricoperte da alghe e rendono poco piacevole l’ingesso in acqua.

Es Cavallet, Ibiza
Es Cavallet, Ibiza

Beach club e ristoranti consigliati

Nell’estremità settentrionale della spiaggia troverete il famosissimo Chiringay che vi preparerà ottimi piatti freddi e bevande rinfrescanti. Andateci anche se siete eterosessuali: vi assicuro che non sarete discriminati. In alternativa, se siete alla ricerca di un Beach Club glamour, Es Cavallet potrà stupirvi con il suo famosissimo El Chinringuito. Sappiate che è stato classificato come uno dei più bei ristoranti sulla spiaggia di tutta Ibiza. In entrambi i locali è possibile noleggiare lettini, sdraio e cabanas.

Cala Xarraca, Ibiza
Le spiagge d’Ibiza

Sperando di aver ampliato le vostre vedute su Ibiza e le sue spiagge, non vi resta che partire alla scoperta di un’altra isola delle Baleari: Maiorca.

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Non solo spiagge: ecco cosa vedere sull’isola di Maiorca https://www.lageografiadelmiocammino.com/2021/04/26/ecco-cosa-vedere-sullisola-di-maiorca/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ecco-cosa-vedere-sullisola-di-maiorca https://www.lageografiadelmiocammino.com/2021/04/26/ecco-cosa-vedere-sullisola-di-maiorca/#respond Mon, 26 Apr 2021 12:47:34 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=4100 Cosa vedere a Maiorca? Sull’isola sono presenti più di 300 spiagge in grado di soddisfare anche i turisti più esigenti. Lunghi arenili di sabbia bianca per famiglie e gruppi di amici, calette nascoste per coppie e animi solitari, luoghi quasi inaccessibili per gli amanti della natura incontaminata e lidi glamour per i giovani che vogliono far festa fino al tramonto.

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Cosa vedere a Maiorca? Sull’isola sono presenti più di 300 spiagge in grado di soddisfare anche i turisti più esigenti. Lunghi arenili di sabbia bianca per famiglie e gruppi di amici, calette nascoste per coppie e animi solitari, luoghi quasi inaccessibili per gli amanti della natura incontaminata e lidi glamour per i giovani che vogliono far festa fino al tramonto.

Maiorca è l’isola più grande dell’arcipelago spagnolo delle Baleari. Il periodo migliore per visitarla è ovviamente quello estivo, eccezion fatta per il mese d’Agosto quando l’affollamento turistico diventa abbastanza ingestibile.

Io sono stata a Maiorca nel mese di Luglio per i festeggiamenti del trentesimo compleanno di una mia cara amica. Se dovessi stilare una classifica delle isole più belle delle Baleari, Maiorca si collocherebbe probabilmente all’ultimo posto. Trattasi tuttavia di uno scontro tra titani perché le quattro “perle” spagnole restano un baluardo del mar mediterraneo.

I tramonti della Serra de Tramuntana
I tramonti di Minorca

Maiorca tips

Le spiagge di Maiorca sono tutte libere, ad eccezione di qualche caletta “privatizzata” da hotel e residence. In Spagna i lidi sono molto limitati e, se presenti, non occupano mai più di un terzo della costa. Alcune spiagge sono raggiungibili solo attraverso sentieri rocciosi o scogli. Vi consiglio quindi di spostarvi sempre con scarpe comode ed evitare le infradito fino a quando non raggiungerete il mare.

Maiorca non è Ibiza. Se siete alla ricerca di una movida sfrenata e glamour Maiorca non è il luogo adatto in cui trascorrere la vostra vacanza. Il turismo è prevalentemente inglese e tedesco e la vita notturna ricalca i loro gusti: locali spartani, fiumi di birra e dj set improvvisati. Se avete in mente il Blue Marlin o l’Ushuaia vi rimando al mio articolo su Ibiza.

Per muoversi sull’isola è indispensabile noleggiare una macchina o un motorino. Io consiglio la prima opzione perché le distanze sono significative e le strade abbastanza pericolose. Noi abbiamo scelto un noleggiatore spagnolo: il suo nome è Record Go e con 50 euro al giorno ci è stata assegnata una bellissima BMW comprensiva di assicurazione “kasko”. Se come me non amate le franchigie, consiglio vivamente questo car hire.

Primo giorno: Palma di Maiorca

Palma di Maiorca è chiamata anche “la regina delle Baleari”. Il suo fascino indiscusso deriva dal suo meraviglioso lungomare, dalla vita notturna e dalle numerose attrazioni turistiche del suo centro storico. Se amate la solitudine e il silenzio non sceglietela come base per la vostra vacanza. Se, al contrario, come noi, siete alla ricerca di un po’ di movida e intendete muovervi molto durante il vostro soggiorno la Capitale farà sicuramente al caso vostro.

Cosa vedere a Palma di Maiorca

Palma di Maiorca è stata la meta perfetta per il nostro primo giorno sull’isola. L’aereo è atterrato alle 14.00 e abbiamo avuto tutto il tempo di rilassarci e visitare la città. Ecco cosa vedere a Palma di Maiorca:

  1. Plaza Mayor,il cuore della vita culturale ed economica del paese.
  2. Cattedrale di Santa Maria de Palma, costruita su una scogliera e dedicata al patrono della città. La basilica gotica raggiunge i 43 metri d’altezza e si riflette nel mare.
  3. Palazzo Reale dell’Almudaina, una delle residenze della famiglia reale spagnola, che vanta una spettacolare vista sul lungomare.
  4. Bagni Arabi, uno dei pochi monumenti che testimoniano e ricordano la colonizzazione araba della città.
  5. Fondazione Joan Miró, un luogo voluto dall’artista con panorami mozzafiato, opere preziose e lo studio in cui ha trascorso gli ultimi anni della sua vita.
  6. Museo Es Baluard, una prestigiosa raccolta di sculture e opere d’arte di grandi artisti del calibro di Miró, Magritte e Picasso.
Cattedrale di Santa Maria de Palma, Maiorca
Cattedrale di Santa Maria de Palma, Maiorca

Dove cenare a Palma di Maiorca

La prima cena in città è stata anche la migliore. Complice il suggerimento dell’immancabile Guida Michelin, abbiamo scelto di cenare al Quadrat Restaurant & Garden, un ristorante ospitato all’interno del cortile di un lussuoso hotel. La cucina propone un menù degustazione a metà strada tra la tradizione spagnola e quella orientale. Ricordo ancora la ceviche di corvina, i dim sum al gambero e il cochinillo. Servizio e presentazione dei piatti impeccabili. Prezzo in linea con la qualità del cibo.

Per la seconda cena a Parma di Maiorca abbiamo cercato un locale di tapas. Nel panorama “troppo” turistico del centro storico il el Neo Tapas & Cocktails Bar si è distinto per innovazione e cortesia del personale. Abbiamo ordinato e diviso piatti di tataki di tonno, gamberi in tempura, patatas bravas, sashimi di salmone e molto altro. Buoni anche i dolci e i cocktail.

Per la terza e ultima cena ci siamo affidati a un localino creolo di nome Nola. La location curata in ogni minimo dettaglio e i piatti dai sapori davvero particolari sono un binomio perfetto per tutti coloro che vogliono prendersi una pausa dalla classica cucina spagnola. Cocktail strepitosi e personale disponibilissimo.

Ristorante Quadrat, Palma di Maiorca
Ristorante Quadrat, Palma di Maiorca

Secondo giorno: Maiorca Sud

La parte meridionale dell’isola, quella più vicina a Palma di Maiorca, è la più affollata. Qui troverete spiagge lunghe e sabbiose intervallate da piccole calette nascoste nella macchia mediterranea.

Maiorca Sud: cosa vedere

1. Playa de Es Trenc

A 50 minuti da Palma, tra Colonia Sant Jordi e Sa Rapita, nei pressi delle saline di Maiorca, troverete la spiaggia più caraibica dell’isola. Playa de Es Trenc accoglie i turisti con i suoi 6 km di sabbia bianca e con le sue acque turchesi, protette da una fitta pineta. Un posto paradisiaco, lontano dal caos cittadino, che anche nei periodi di massima stagione può regalare angoli di quiete e relax. L’unico punto a suo sfavore è la mancanza di parcheggi “comodi”. Preparatevi quindi a camminare. Se amate le zone attrezzate, la spiaggia possiede un’area dedicata al noleggio di lettini e ombrelloni.

Cosa vedere a Maiorca: Playa de Es Trenc
Cosa vedere a Maiorca: Playa de Es Trenc

Dove pranzare

Se tra una bracciata e l’altra vi venisse fame evitate il ristorante della spiaggia – commerciale e caro – e dirigetevi al Bar Esperanza. Io e le mie amiche abbiamo deciso di pranzare in quest’esercizio locale che offre hamburger, tartare di tonno, wok e piatti Thai di ottima qualità. Completano l’offerta birra e sangria a prezzi davvero competitivi.

2. Caló des Moro

A 40 min da Palma e 25 min da Playa de Es Trenc troverete la spiaggia più fotografata dell’isola. Caló des Moro è una piccola baia scavata nella roccia, quasi completamente priva di sabbia. Questo lembo di terra, lungo poco più di 20 metri, è inserito in un contesto naturale unico nel suo genere. L’effetto che ne deriva, visto dall’alto, è quello di un’enorme piscina dalle acque trasparenti. Per accaparrarsi un posto sulla sabbia dovrete venire molto presto. In alternativa potrete accontentarvi di sedervi sulle rocce, concedervi una nuotata e scattare qualche fotografia.

Cosa vedere a Maiorca: Caló des Moro
Cosa vedere a Maiorca: Caló des Moro

Terzo giorno: Maiorca Est

Il lato orientale dell’isola si popola solo nella stagione estiva. Qui sono concentrati numerosi hotel e villaggi – solitamente con un “Minimum Stay” settimanale – dedicati a famiglie e coppie. La parte est dell’isola è il luogo ideale per una vacanza rilassante, a due passi dalle spiagge più grandi e attrezzate di tutta Maiorca.

Maiorca Est: cosa vedere

1. Puerto de Cala Figuera

Per una colazione all’insegna del relax e della tradizione dirigetevi a Cala Figuera, un villaggio di pescatori bagnato da acque blu e circondato da abitazioni completamente bianche. Osservate i pescatori rientrare con il loro bottino e concedetevi una passeggiata verso le scogliere, da cui ammirare scorci romantici sulla cittadina.

2. Cala Mondragò

Cala Mondragò si trova all’interno di un Parco Naturale, a circa un’ora di strada da Palma di Maiorca. Per raggiungerla dovrete attraversare una pineta e qualche duna mediterranea. La spiaggia principale, di sabbia bianca, è piuttosto larga e ospita principalmente famiglie. Il mio consiglio è d’incamminarvi lungo il sentiero roccioso sul lato destro della spiaggia che vi porterà alla vicina Cala S’Amador. In alternativa, sul lato sinistro, troverete un altro sentiero roccioso con destinazione Calò des Burgit. Entrambe le alternative alla spiaggia principale offrono un ambiente più selvaggio e panoramico.

Cosa vedere a Maiorca: Cala Mondragò
Cosa vedere a Maiorca: Cala Mondragò

Dove pranzare

Ammetto di essere stata attratta da questo locale dal suo profilo Instagram. Tuttavia, il Lola Malorca ha soddisfatto appieno le nostre attese, tanto da esserci tornate anche per l’ora dell’aperitivo. Lo stile del locale è caraibico, allegro e spensierato. Le tapas sono ottime e le porzioni abbondanti. Vi consiglio di andarci anche solo per assaggiare la loro sangria bianca: a dir poco eccezionale.

Ristorante Lola Malorca, Cala d’Or
Ristorante Lola Malorca, Cala d’Or

3. Cala Esmeralda

La zona di Cala d’Or è una delle più turistiche dell’isola e possiede diverse calette che spesso sono prese d’assalto dai vacanzieri dei vicini stabilimenti balneari. La mia preferita si chiama Cala Esmeralda e, come suggerisce il nome, viene considerata una pietra preziosa incastonata in un’insenatura rocciosa. Questa spiaggetta, lunga poche decine di metri, non possiede alberghi invadenti. La pineta che la precede mimetizza le strutture turistiche e rende la caletta simile a un’oasi verde.

Dove cenare nei pressi di Palma di Maiorca

Uno degli obiettivi della vacanza era mangiare una buona paella. Per non sbagliare ci siamo fatte consigliare un ristorantino tipico dagli abitanti dell’isola. La Payesita si trova a Can Pastilla, un villaggio molto turistico. La cittadina non mi ha conquistato mentre il ristorante ha soddisfatto appieno le nostre aspettative: porzioni abbondanti, ambiente familiare e ottima qualità.

Ristorante La Payesita, Can Pastilla
Ristorante La Payesita, Can Pastilla

Quarto giorno: Maiorca Ovest

Il lato occidentale dell’isola è il mio preferito. A fare da padrona troviamo la catena montuosa Serra de Tramuntana, dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO per la sua indiscussa bellezza. Qui il paesaggio è principalmente roccioso e le strade sono piene di tornanti che, di volta in volta, lasciano spazio a scorci meravigliosi con calette a picco sul mare. La parte ovest dell’isola è adatta agli sportivi trekking e mountain bike in primis – e agli amanti dei tramonti. Non solo mare. Serra de Tramuntana possiede anche villaggi pittoreschi e percorsi escursionistici che si snodano tra terrazzamenti di viti e ulivi.

I tornanti della Serra de Tramuntana
I tornanti della Serra de Tramuntana

Maiorca Ovest: cosa vedere

1. Valldemosa

La prima tappa del vostro viaggio nella parte occidentale dell’isola non potrà che essere il villaggio di Valldemosa, a 25 min di macchina da Palma di Maiorca. Il paese, che conta poco più di mille abitanti, è famoso per aver ospitato il musicista Chopin e sua moglie, una scrittrice che ha dedicato a Valldemosa un romanzo. La casa degli artisti è ancora oggi il luogo turistico più importante del paese.

2. Cala Deià

Cala Deià si trova a 25 min da Valldemosa ed è una delle calette più belle e panoramiche di tutta la Serra de Tramuntana. Si tratta di un’insenatura formata da ciottoli e scogliere che s’affacciano in un mare blu cobalto, perfetto per gli appassionati di snorkeling. La spiaggia è facilmente raggiungibile con un sentiero a piedi che parte dal paesino e prosegue in mezzo agli ulivi. Il parcheggio potrebbe rivelarsi una vera impresa. Essendo una spiaggia non attrezzata e particolarmente scomoda, il mio consiglio è di arrivare verso l’ora di pranzo, fare un bagnetto e cenare in uno dei due ristoranti della spiaggia con un tavolo vista mare.

Cosa vedere a Maiorca: Cala Deià
Cosa vedere a Maiorca: Cala Deià

Dove pranzare

Tra i due ristoranti della spiaggia noi abbiamo scelto Ca’s Patro March. Si mangia bene, si spende il giusto e l’atmosfera è davvero unica. Pesce ottimo e servizio molto cordiale. Forse il miglior pranzo della vacanza. Obbligatoria la prenotazione.

3. Sa Calobra

La visita di Sa Calobra vale l’intero viaggio a Maiorca. Trattasi di un fiordo raggiungibile tramite una delle strade più belle e panoramiche che io abbia mai percorso in tutta la mia vita. Il tragitto si snoda attraverso un canyon scavato dal torrente Pareis nella sua corsa verso il mare. Una volta arrivati a destinazione dovrete parcheggiare la vostra auto e camminare per circa 10 min sulle rocce, attraversando anche un piccolo tunnel. Quella che si aprirà davanti ai vostri occhi sarà una minuscola lingua di sabbia e ciottoli bianchi. Una vera cartolina naturale. Il mio consiglio è di arrivare verso l’ora del tramonto per concedervi un bagno al crepuscolo davvero indimenticabile.

Cosa vedere a Maiorca: Sa Calobra
Cosa vedere a Maiorca: Sa Calobra

Quinto giorno: quello che manca

Purtroppo non abbiamo fatto in tempo a visitare il lato settentrionale di Maiorca. L’ultimo giorno della vacanza l’abbiamo dedicato al relax e alla scoperta dell’ultimo scorcio nella parte ovest dell’isola.

1. Playa Illetas

Ebbene sì, per l’ultimo giorno sull’isola ci siamo concesse un po’ di relax in uno dei lidi più esclusivi di Maiorca. Trattasi del Puro Beach ubicato nella Playa Illetas, una delle più frequentate dai Palmesani. Illetas è l’opzione migliore per una giornata di mare a pochi km da Palma di Maiorca. Qui è possibile scegliere tra sabbia e rocce. La parte sabbiosa è quasi completamente libera mentre quella rocciosa è in parte occupata dal Puro Beach Club, il luogo in cui abbiamo trascorso sei ore in completo relax, intervallando bagni in piscina e sessioni di snorkeling. A pranzo ordinate poke al tonno e anelli di calamari; la cucina è fantastica. L’unica pecca è stata il servizio molto approssimativo.

Puro Beach, spiaggia Illetas
Puro Beach, spiaggia Illetas

2. Cap de Formentor

A un’ora e 10 min da Palma di Maiorca, in quella che è conosciuta come Penisola di Formenton, troverete uno dei punti più panoramici dell’isola. Non essendo riuscite a visitarla durante il nostro tour nella parte ovest, abbiamo riservato questa chicca per l’ultimo giorno della nostra vacanza. Il mirador più popolare è quello di Mal Pas, da cui ammirare la minuscola isola Colomer. Sul punto più estremo del promontorio sorge invece il Faro di Formenton, ubicato a 210 metri sopra il livello del mare. Il tramonto visto da questo faro vale il viaggio, anche se ovviamente non sarete gli unici ad avere avuto quest’idea. Sulla via del ritorno fermatevi un’oretta a visitare la cittadina di Port de Pollenca.

Termina qui il nostro viaggio sull’isola di Maiorca. Se siete attratti dalle Baleari non perdetevi il mio articolo sull’isola di Ibiza.

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5 giorni a Ibiza: cosa vedere e dove andare https://www.lageografiadelmiocammino.com/2020/11/21/5-giorni-a-ibiza-cosa-vedere-e-dove-andare/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=5-giorni-a-ibiza-cosa-vedere-e-dove-andare https://www.lageografiadelmiocammino.com/2020/11/21/5-giorni-a-ibiza-cosa-vedere-e-dove-andare/#comments Sat, 21 Nov 2020 15:25:52 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=3848 Non solo discoteche. Non solo movida. Ibiza è molto, molto di più. L’isola più famosa delle Baleari vanta spiagge paradisiache, ristorantini sul mare e tramonti indimenticabili. In quest’articolo, dedicato soprattutto agli over 30, vorrei raccontarvi “La Isla Bianca” proponendovi un giusto compromesso tra l’eccentricità e gli eccessi della vita notturna versus il relax e il contatto con la natura delle lunghe giornate di mare.

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Non solo discoteche. Non solo movida. Ibiza è molto, molto di più. L’isola più famosa delle Baleari vanta spiagge paradisiache, ristorantini sul mare e tramonti indimenticabili. In quest’articolo, dedicato soprattutto agli over 30, vorrei raccontarvi “La Isla Bianca” proponendovi un giusto compromesso tra l’eccentricità e gli eccessi della vita notturna versus il relax e il contatto con la natura delle lunghe giornate di mare.

Cosa vedere a Ibiza: le spiagge
Cosa vedere a Ibiza: le spiagge

Ecco una shortlist di cosa dovreste assolutamente vedere e vivere durante un viaggio di 5 giorni a Ibiza. La parola d’ordine, per non perdere tempo, è “prenotare”. Seguite il mio consiglio e fatelo per qualsiasi cosa: ristoranti, beach club, aperitivi e discoteche.

Cosa vedere a Ibiza: i tramonti
Cosa vedere a Ibiza: i tramonti

Cosa vedere a Ibiza: le 5 spiagge più belle

1) Cala Comte, Sant Josep de sa Talaia

Cala Comte è, a mio avviso, la spiaggia più bella dell’isola. Per rafforzare la mia tesi segnalo che è stata insignita della Bandiera Blu e che fa parte di un’area naturale protetta in cui l’acqua del mare è di un azzurro a tratti trasparente. Si trova nel lato occidentale d’Ibiza, di fronte agli isolotti di Ses Punxes, Des Bosc, Sa Conillera e S’Espartar. Il parcheggio dista circa 200 mt dalla scogliera che, attraverso un breve sentiero, vi condurrà alla spiaggia principale. Nulla vi vieta però di fermarvi sulla parte rocciosa e trovare un posticino appartato in cui trascorrere la vostra giornata. Considerate, infatti, che la zona sabbiosa è molto piccola e si riempie in fretta. La spiaggia, parzialmente attrezzata, è divisa in due arenili da un meraviglioso locale chiamato Sunset Ashram. Questo lido noleggia lettini e ombrelloni, prepara pasti a qualsiasi ora e serve aperitivi al tramonto sulle note di dj internazionali. Completa l’offerta un negozietto di abbigliamento hippie e la possibilità di noleggiare moto d’acqua. Il ristorante è abbastanza caro ma si mangia divinamente, soprattutto il sushi. Se invece volete pranzare in un luogo più tranquillo spostatevi nel vicino S’Illa Des Bosc. In entrambi i casi la prenotazione è d’obbligo.

Le spiagge d'Ibiza: Cala Comte
Le spiagge d’Ibiza: Cala Comte

2) Cala Bassa

Cala Bassa è una piccola spiaggetta non lontana da San Antonio, lunga poco più di 300 metri e circondata da un’ampia pineta. La sabbia ambrata è intervallata da piccole zone rocciose e la sua posizione in una baia protetta dai venti la rende spesso un’autentica piscina naturale. Tuttavia, il vero motivo per cui vale la pena trascorrere un’intera giornata su questa spiaggia è rappresentato dal beach club CBBC, uno dei più eleganti dell’isola. Il locale occupa tutta l’area e propone diverse soluzioni che vanno dai classici ombrelloni e lettini sulla sabbia fino a comodi baldacchini rialzati su passerelle di legno. Il servizio è ineccepibile e il cibo ottimo. Noi ci siamo concessi diverse caraffe di sangria e una frittura mista. Per gli amanti dello shopping il CBBC offre anche due meravigliose boutique con vestiti e accessori. La prenotazione è d’obbligo e va fatta con almeno 4/5 giorni d’anticipo. Ad ogni prenotazione verrà assegnato un codice che vi permetterà di accedere comodamente e gratuitamente al parcheggio del beach club.

Le spiagge d'Ibiza: Cala Bassa
Le spiagge d’Ibiza: Cala Bassa

3) Cala d’Hort

La spiaggia di Cala d’Hort si trova a circa 22 km da Ivissa e 11 km da Sant Josep de Talaia. Il motivo principale per raggiungerla è la meravigliosa vista che regala sulle tre “isole dei draghi”Es Vedrà, Es Vedranell e Sa Galera. La spiaggia di ciottoli e sabbia è lunga meno di 200 mt ed è circondata da scogliere. Per raggiungerla bisognerà percorrere una discesa abbastanza ripida, alla fine della quale troverete un parcheggio che purtroppo si riempie abbastanza in fretta. A Cala d’Hort sono presenti due stabilimenti balneari, che noleggiano sdraio e ombrelloni, e un ristorante fantastico famoso in tutta l’isola per la sua paella. Il suo nome è El Carmen e la prenotazione è vivamente consigliata. I motivi per spingervi fino a qui sono la qualità del mare e il magnetismo positivo scatenato dall’isola di Es Vedrà, di cui si narrano molte leggende. Il mio consiglio è di posizionarvi sul lato sinistro della spiaggia, nei pressi del pontile dal quale tuffarsi e scattare foto meravigliose.

Le spiagge d'Ibiza: Cala d'Hort
Le spiagge d’Ibiza: Cala d’Hort

4) Cala Benirras

Cala Benirras si trova a 10 minuti d’auto da San Miguel. È famosa per essere la spiaggia in cui la domenica pomeriggio si riversano centinaia di hippies per “salutare il sole”. Per questo motivo – dalle ore 15.30 – la strada viene chiusa ed è possibile accedervi solo con un servizio di navette gratuite, almeno che voi non abbiate prenotato un tavolo per cena al ristorante della spiaggia. La particolarità dei tramonti a Cala Benirras è data dagli spettacoli musicali con percussioni e danzatrici. Il mio suggerimento è di programmare un’intera giornata al mare, partendo dalle prime ore pomeridiane, e fare qualche bagno in attesa del calar del sole. La spiaggia di sabbia e ghiaia è lunga circa 150 mt e si riempie velocemente. L’acqua è cristallina e la presenza di uno scoglio chiamato Cap Bernat la rende riconoscibile in ogni foto. Se volete mangiare qualcosa o bere un cocktail ascoltando i percussionisti, il locale di riferimento è senza dubbio l’Element. Qui i barman preparano ottimi drink, lo chef serve tapas e piatti di pesce e all’interno troverete anche una meravigliosa boutique che vende, tra le altre cose, talismani e parei.

Le spiagge d'Ibiza: Cala Benirras
Le spiagge d’Ibiza: Cala Benirras

5) Playa d’en Bossa

Non potrete andarvene da Ibiza senza aver passato almeno una giornata a Playa d’en Bossa. Questa spiaggia si trova nella parte sud orientale dell’isola, a pochi km dal centro di Eivissa. Quello che la caratterizza è la presenza di ristoranti, hotel, beach club e ogni genere di divertimento. La spiaggia, lunga circa 3 km, non lascia ricordi indelebili per il mare cristallino o la sabbia bianca. Quello che ricorderete saranno i dj set sulla spiaggia, i cocktail alle 4 del pomeriggio e, perché no, la sfilata di ragazzi e ragazze che vengono fino a qui per mettersi in mostra. Non facciamo i moralisti, ogni tanto anche l’occhio vuole la sua parte. Se invece siete alla ricerca di relax cambiate spiaggia.

Le spiagge d'Ibiza: Playa d'en Bossa
Le spiagge d’Ibiza: Playa d’en Bossa

Cosa vedere a Ibiza: i 5 luoghi più suggestivi

1) Il tramonto a Es Vedrà

Non amo particolarmente i termini inglesi ma se dovessi cercare due parole che descrivano l’ora del tramonto a Es Vedrà userei sicuramente “good vibes”. Ho letto di moltissime leggende collegate a questo luogo mistico ma le due che preferisco, e in cui un po’ credo, sono quelle che la descrivono come l’isola delle Sirene raccontata da Omero nell’Odissea o come un fulcro catalizzatore d’energia nel quale sono stati avvistati UFO e cerchi di luce. Sottrarsi a questo magnetismo sarà impossibile. Il mio consiglio è di comprare qualche birra nella spiaggia di Cala d’Hort e spostarvi in quello che viene chiamato Mirador de Es Vedrà. In base alla vostra pigrizia starà a voi scegliere se fermarvi accanto al parcheggio o inoltrarvi a piedi fino alla Torre del Pirata. Inutile dirvi che vedere il sole calare dietro l’isola, immersi nella natura incontaminata, è molto romantico. Vi segnalo infine che l’unico modo per avvicinarsi a Es Vedrà consiste nel partecipare a un’escursione in barca o in kayak.

Cosa vedere a Ibiza: il tramonto a Es Vedrà
Cosa vedere a Ibiza: il tramonto a Es Vedrà

2) La Dalt Vila di Eivissa

La Dalt Vila di Eivissa non è altro che la sua parte più antica, dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO negli anni novanta. La porta d’ingresso di quest’imponente cinta muraria si chiama Portal de Ses Taules. Superata Plaça de Vila, famosa per essere il punto in cui si concentrano attività commerciali e ristoranti molto turistici, incontrerete una serie di vicoli in salita che, con un po’ di pazienza, vi condurranno sicuramente alla Cattedrale della Vergine delle Nevi e a un Mirador da cui vi sembrerà di abbracciare l’isola di Formentera. Se poi vorrete fare una pausa vi consiglio il locale S’Escalinata Eivissa che offre cocktail e cibo su cuscini colorati, posizionati su una delle più suggestive scalinate di Dalt Vila.

3) Il mercatino di Las Dalias

A Ibiza i mercatini non mancano e sono molto amati sia da un pubblico maschile che femminile per la varietà di merce esposta. Il mio preferito è senza dubbio quello di Las Dalias a Sant Carles de Peralta. In un clima che definirei assolutamente hippy, una cinquantina di bancarelle vendono oggetti d’artigianato, abbigliamento, bigiotteria, prodotti biologici, strumenti musicali e vinili. Il mercatino si tiene tutto l’anno nella giornata di Sabato (10.00/20.00) e il Lunedì sera (19.00/01.00) nei mesi estivi. Inoltre spesso vengono organizzate serate a tema con spettacoli musicali. Una buona alternativa a Las Dalias è rappresentata dal mercatino di Punta Arabi a Es Canar.

Cosa vedere a Ibiza: mercatino di Las Dalias
Cosa vedere a Ibiza: mercatino di Las Dalias

4) Il porto di Eivissa

Il porto di Eivissa viene preso d’assalto soprattutto la sera, grazie ai numerosissimi bar nei quali bere un cocktail e attendere l’orario d’ingresso nelle discoteche. I due quartieri più storici sono La Marina e Sa Penya, antichi villaggi di pescatori, mentre Eivissa Nova e Marina di Botafoc rappresentano le zone più “moderne”, in cui attraccano gli yatch dei personaggi famosi. Io personalmente preferisco la parte storica rispetto ai porti turistici in cui si fa “lo struscio” sperando di paparazzare qualche personaggio famoso.

5) San Antonio

A mio avviso, l’unico valido motivo per visitare St. Antoni de Portmany, il paese d’Ibiza in cui orde d’inglesi passeggiano ubriachi a qualsiasi ora del giorno e della notte, è rappresentato dal tramonto. Tuttavia non voglio condizionarvi. Questa cittadina nel versante sud-occidentale andrebbe comunque visitata, anche solo per confrontarla con il resto dell’isola. Come vi anticipavo sarà difficile distinguere il giorno dalla notte perché le feste e la musica assordante imperversano a qualsiasi ora. Vi segnalo infine che qui le strutture alberghiere e l’ingresso nei club sono molto più economici.

Cosa vedere a Ibiza: St. Antoni de Portmany
Cosa vedere a Ibiza: St. Antoni de Portmany

Cosa vedere a Ibiza: i 5 luoghi più cool

1) Ushuaia

Questo locale è un’ottima alternativa per chi non ama fare le ore piccole ma vuole comunque divertirsi. Qui le serate iniziano nel tardo pomeriggio e si concludono a mezzanotte. L’Ushuaia è un hotel di lusso all’interno del quale vengono organizzate feste a tema con dj internazionali, ballerini, scenografie pirotecniche e fiumi di alcool. L’ingresso e le consumazioni non sono certamente economici ma saranno soldi ben spesi.

I luoghi più cool: Ushuaia
I luoghi più cool: Ushuaia

2) Blue Marlin

Il Blue Marlin è un beach club selettivo ubicato a Cala Jondal. L’ingresso avviene quasi esclusivamente su prenotazione e vi è la possibilità di passare qui tutta la giornata o di accedervi solo per l’aperitivo. In entrambi i casi prevedete di spendere almeno 100/150 euro a testa, motivo per cui vi suggerisco di trascorrerci almeno un pomeriggio godendovi ogni comodità. Dimenticavo…sarà scontato incontrare qualche VIP internazionale, alcuni dei quali arriveranno direttamente via mare con i loro yatch.

I luoghi più cool: Blue Marlin
I luoghi più cool: Blue Marlin

3) Café del Mar

Il Café del Mar con il suo tramonto e gli esclusivi dj set richiama una clientela eterogenea: gruppi di ventenni e trentenni, famiglie e coppie. Tutti vi giungono per aspettare il calar del sole. Se il locale dovesse essere pieno potrete sempre ripiegare sul vicino Mambo Cafè, anch’esso alla moda e ben frequentato.

4) Hard Rock

L’Hard Rock è molto simile all’Ushuaia. Il concept è il medesimo: combinare l’accoglienza alberghiera con una serie di altri servizi tra cui ristoranti, bar e feste a tema. Tuttavia, rispetto al suo vicino di casa, consiglio l’Hard Rock soprattutto per la parte di hôtellerie. Le sue suite sono spaziali e vantano bagni da favola con vasche idromassaggio vista mare, impianti audio degni di una sala di registrazione e un servizio in camera impeccabile in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.

I luoghi più cool: Hard Rock Hotel
I luoghi più cool: Hard Rock Hotel

5) Nikki Beach

Il beach club più famoso dell’isola fa parte di un’enorme catena internazionale presente in tutte le “party city” del mondo. Al Nikki Beach è possibile trascorrere un pomeriggio a bordo piscina prendendo il sole, serviti e riveriti da ragazzi e ragazze immagine, o presentarsi all’ora dell’aperitivo con una carta di credito gold e tanta voglia di bere e divertirsi. Come accade anche al Blue Marlin, qui è consuetudine avvistare personaggi famosi provenienti da qualsiasi nazione.

Cosa vedere a Ibiza: i 5 ristoranti da non perdere

1) La Bodega

Uno dei miei ristoranti preferiti a Eivissa è senza dubbio La Bodega. Ubicato ai piedi della Dalt Vila, il locale possiede diverse salette interne e molti tavoli esterni. Il menù comprende tapas tipicamente spagnole e ibizenche da consumare preferibilmente con litri di cerveza. Consiglio le tortillas, le patatas bravas, il prosciutto iberico e le polpette di carne. La prenotazione è d’obbligo e il locale serve cibo fino a notte inoltrata.

I ristoranti più buoni: La Bodega
I ristoranti più buoni: La Bodega

2) La Brasa

La Brasa è senza dubbio uno dei ristoranti più alla moda d’Ibiza. Varrà la pena andarci anche solo per dire di esserci stati. La location è molto suggestiva: salette interne con opere d’arte e un giardino esterno con piante e luci natalizie. Il menù è molto vario e comprende piatti di carne e pesce. Non saprei tuttavia cosa consigliarvi perché la cucina resta “nella media”. La prenotazione è consigliata ma vi anticipo che dovrete comunque aspettare un pochino prima di avere il vostro tavolo. Consolatevi al bancone dei cocktail.

3) La piccola cucina

Se cercate un ristorante italiano, raffinato e con una bella vista, La piccola cucina non vi deluderà. Lo troverete nella lussuosa Marina Botafoch, di fronte agli opulenti yatch di vip e imprenditori. A fare da cornice alla vostra cena un panorama unico sul centro storico. La cucina è buona ma non eccellente. Consiglio comunque di puntare sui piatti di pesce. Considerato il servizio, l’arredamento e la posizione, il conto non è stato nemmeno tanto salato.

4) Giri Café

Spostandoci da Eivissa, a Sant Joan troverete un meraviglioso locale all’aperto in cui pranzare o fare colazione prima di andare in spiaggia. Il contrasto tra arredamento di design e orto biologico è vincente. La cucina del Giri Café è moderna, utilizza prodotti km zero e accontenta grandi e piccini, che possono anche giocare mentre i genitori mangiano. Il conto è un po’ esagerato ma a Ibiza, dopo qualche giorno, non ci farete più nemmeno caso.

5) El Carmen

Vi avevo già parlato di questo ristorante nel paragrafo riguardante la spiaggia di Cala d’Hort. Tuttavia credo che meriti una seconda menzione perché la sua paella è certamente la migliore di tutta l’isola. El Carmen propone una decina di paellas diverse e, nell’attesa che venga cotta e servita, potrete ingannare il tempo con qualche tapas e un po’ di sangria. Tutto squisito. L’unica pecca è stata la crema catalana ma direi che possiamo perdonarli.

I ristoranti più buoni: El Carmen
I ristoranti più buoni: El Carmen

Termina qui il nostro viaggio ad Ibiza. Se pensate di restare sull’isola per più di una settimana leggete il mio articolo dedicato alle spiagge frequentate dagli habitué.

Adesso che sapete esattamente cosa vedere sull’isola più bella delle Baleari non vi resta che proseguire la vostra esplorazione della regione spagnola sulla terraferma. Vi consiglio quindi di leggere i miei articoli su Madrid e Siviglia.

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Visitare Madrid: 30 cose da fare https://www.lageografiadelmiocammino.com/2020/02/03/visitare-madrid-30-cose-da-fare/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=visitare-madrid-30-cose-da-fare https://www.lageografiadelmiocammino.com/2020/02/03/visitare-madrid-30-cose-da-fare/#comments Mon, 03 Feb 2020 15:43:45 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=2235 Un itinerario di 3 giorni alla scoperta delle 30 cose da fare nella città di Madrid. Ho deciso di dividere l’esperienza di viaggio a Madrid in 3 giornate dedicate ad ambiti diversi. La prima giornata è focalizzata sui luoghi turistici imprescindibili e le esperienze “obbligatorie”; la seconda giornata sulle zone alla moda e le esperienze esclusive; la terza giornata sugli ambienti alternativi e le esperienze anticonformiste.

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Itinerario di 3 giorni nella città di Madrid

Ho deciso di dividere l’esperienza di viaggio a Madrid in 3 giornate dedicate ad ambiti diversi. La prima giornata è focalizzata sui luoghi turistici imprescindibili e le esperienze “obbligatorie”; la seconda giornata sulle zone alla moda e le esperienze esclusive; la terza giornata sugli ambienti alternativi e le esperienze anticonformiste.

30 cose da fare nella città di Madrid
30 cose da fare nella città di Madrid

Visitare Madrid – Giorno 1

Sentirsi Miguel de Cervantes per un giorno

1 – Fare colazione con i churros

Non potrai dire di essere stato a Madrid se non li avrai provati almeno una volta. I churros sono un dolce tipico madrileño composto da una pastella fritta e successivamente immersa nello zucchero. La tradizione vuole che vengano consumati con una cioccolata calda o, in alternativa, con un moderno cappuccino. Il bar più famoso in cui assaggiarli è la Chocolatería San Ginés, vicino a Puerta del Sol.

Pasticceria San Gines, Madrid
Pasticceria San Gines, Madrid
2 – Museo del Prado

Il Prado è il museo più conosciuto della città e fa parte dell’itinerario museale chiamato Paseo del Arte. Le sue sale ospitano la collezione spagnola di dipinti e sculture più completa del mondo. Sarò sincera. Parliamo di oltre 8000 quadri e 700 sculture molto classiche, a tratti “pesanti”. Per questo motivo il mio consiglio è quello di prepararvi un piccolo percorso delle cose più importanti da vedere e dedicargli una mattinata. Sfido chiunque a resistere per più di 3 ore. Il costo del biglietto è di 15 euro ma la sera, due ore prima della chiusura, è possibile entrare gratuitamente.

Le opere più importanti sono:

  1. Il Giardino delle delizie di Bosch
  2. Annunciazione del Beato Angelico
  3. Davide e Golia di Caravaggio
  4. Il Cavaliere con la mano sul petto di El Greco
  5. Las Meninas di Velázquez
  6. Le Tre Grazie di Rubens
  7. La Maja Desnuda di Goya
  8. Il 3 maggio 1808 di Goya
3 – Plaza Mayor

Plaza Mayor è la piazza più frequentata e vissuta di Madrid. Sotto i suoi portici troverete bar, ristoranti e negozi pieni ad ogni ora del giorno e della notte. Nel mezzo di questa piazza rettangolare si erge la statua equestre di Filippo III mentre l’edificio più importante è la Casa de la Panadería, situata al centro del lato nord, che oggi ospita un ente del turismo. L’elemento architettonico che preferisco è l’Arco de Cuchilleros, ovvero la porta che collega Plaza Mayor al quartiere La Latina.

Visitare Madrid: Plaza Mayor
Visitare Madrid: Plaza Mayor
4 – Pranzare da Casa Rua o al Mercato de San Miguel

Nei pressi di Plaza Mayor troverete due tra i posti più tipici dove consumare un pasto a Madrid. Il primo si chiama Casa Rua e vende i migliori “Bocadillos de Calamares” della città. Mettetevi in fila e aspettate il vostro turno. Una volta ottenuto il panino di calamari fritti sedetevi al bancone del bar e ordinate una birra. L’alternativa è recarsi nel famosissimo Mercato de San Miguel. Al suo interno troverete decine di bancarelle pronte a soddisfare ogni vostra voglia di prodotti locali: polpo alla galera, tortillas, patatas brava, pata negra, birra e vino regionale.

30 cosa da fare in città, Mercato San Miguel
30 cosa da fare in città, Mercato San Miguel
5 – Plaza de la Puerta del Sol

Questa piazza è conosciuta per essere un luogo ricco di simboli importanti per la Spagna e la città di Madrid. Primo fra tutti il famoso “chilometro zero” ovvero il punto esatto da cui si misurava la distanza verso tutte le altre città della nazione. A seguire la Statua dell’Orso con il corbezzolo e quella equestre di Re Carlos III. L’edificio più bello della piazza è il Palazzo delle Poste che oggi è diventato la sede della Regione.

Plaza di Puerta del Sol, Madrid
Plaza di Puerta del Sol, Madrid
6 – Gran Via

Gran Via è la strada commerciale più lunga della città di Madrid e comprende 1,5 chilometri di negozi che attraversano vari quartieri. La zona più famosa si trova all’altezza della fermata metropolitana di Callao, dove troverete due degli edifici architettonicamente più significativi della città: Cines Callao e Carrion Building.

7 – Plaza de Cibeles

Plaza de Cibeles non è altro che una piazza caratterizzata da una gigantesca rotonda con al centro una fontana sormontata dalla scultura della Dea Cibeles trainata da un carro di leoni. Qui troverete anche gli edifici del Banco De España – dove hanno girato gli esterni della terza serie della “Casa di Carta”– la Casa de América, il Palacio de Buenavista – sede dell’esercito, e il Palacio de Comunicaciones – sede degli uffici comunali.

Plaza de Cibeles, Madrid
Plaza de Cibeles, Madrid
8 – Parque del Ritiro

L’ingresso principale del parco si trova accanto alla Puerta de Alcalá, uno dei monumenti più rappresentativi della città.  All’interno del parco ci sono moltissimi edifici e punti di interesse. Volendo potreste passarci un’intera giornata. L’attrazione principale è il laghetto artificiale con il monumento dedicato ad Alfonso XII dove è possibile noleggiare delle barchette di legno a remi. L’edificio che prediligo è il Palazzo di Cristallo, una struttura in vetro e metallo che spesso ospita delle mostre. Lo stesso architetto realizzò anche il vicino Palazzo Velazquez. Tra i giardini i miei preferiti sono il Bosco degli Scomparsi, dedicato all’attacco terroristico dell’11 marzo 2004, e La Rosaleda, il giardino delle rose.

30 cose da fare in città, Parque del Ritiro
30 cose da fare in città, Parque del Ritiro
9 – Mangiare il cocido madrileño

Il cocido è il piatto più tipico della cucina madrileña. Si tratta di uno stufato a base di ceci a cui vanno aggiunti diversi tipi di verdura, carne e insaccati. Tra i ristoranti tipici in cui mangiare il cocido ce n’è uno che amo particolarmente e che ho conosciuto grazie ad amici madrileñi. Si chiama Casa Carola e ha aperto dal 1998. Andateci e non rimarrete delusi.

Cocido madrileño, Casa Carola
Cocido madrileño, Casa Carola
10 – Guardare una partita al Santiago Bernabéu

Nella città di Madrid il calcio è una cosa seria. Non potrete andarvene senza aver visto lo stadio Santiago Bernabéu, uno dei più importanti al mondo. Se ne avete la possibilità assistete ad una partita del Real Madrid o, in alternativa, prenotate una visita del museo.

Visitare Madrid – Giorno 2

Sentirsi Re Felipe VI per un giorno

1 – Palazzo Reale

Il Palazzo Reale è la residenza ufficiale dei reali spagnoli. Tuttavia la utilizzano solo in poche occasioni speciali e preferiscono soggiornare fuori dalla capitale, nel blindatissimo Palacio de la Zarzuela. La visita degli interni e dei giardini vi occuperà quasi mezza giornata. Il costo del biglietto è di 10 euro per l’entrata generale e di 14 euro per quella comprensiva delle cucine. La sera, due ore prima della chiusura, è possibile entrare gratuitamente (cucine escluse). Vi conviene acquistare il biglietto online per evitare le code. Le stanze più belle, a mio avviso, sono la Real Armeria – stanza delle armature, la Real Cucina – cucine reali, il Museo delle Carrozze, il Comedor de Gala – sala da pranzo – e la Sala del Trono. Non perdetevi nemmeno i giardini e il cambio della guardia che avviene nella Plaza de Armería ogni primo mercoledì e sabato del mese alle 12.00.

Palazzo Reale, Madrid
Palazzo Reale, Madrid
2 – Salire sulla Cattedrale dell’Almudena

A pochi metri di distanza da Palazzo Reale trovate la Cattedrale dell’Almudena, una costruzione molto recente inaugurata nel Giugno 1993 da Giovanni Paolo II. L’esterno è davvero imponente. All’interno visitate la cripta e salite sulla cupola per ammirare la città dall’alto.

30 cose da fare in città, Cattedrale Almudena
30 cose da fare in città, Cattedrale Almudena
3 – Plaza de Oriente

Uscendo da Palazzo Reale o dalla Cattedrale dirigetevi nei giardini di Plaza de Oriente dove è stato eretto il monumento equestre a Filippo IV. Questa piazza, oltre ad essere la mia preferita della città, è un luogo imperdibile. Il suo fascino è dato soprattutto dagli edifici che la circondano e dal Teatro Real. L’edificio più maestoso è Casa José Cubiles. Il mio consiglio è quello di sedervi al Café di Oriente, uno dei bar letterari più belli di Madrid, e osservare i passanti mentre sorseggiate un caffè.

Visitare Madrid: Plaza de Oriente
Visitare Madrid: Plaza de Oriente
4 – Plaza de España

Plaza de España si trova nei pressi di Palazzo Reale. A mio avviso è la piazza “meno significativa” della città ma resta un crocevia importante da cui passerete sicuramente durante il vostro soggiorno. I punti di interesse turistico sono il monumento dedicato a Cervantes e i due edifici che fanno da cornice ovvero la Torre di Madrid e l’Edificio España. Purtroppo questa Piazza sarà parzialmente inagibile fino a Febbraio 2021 quando termineranno i lavori di ristrutturazione iniziati nel 2019.

5 – Pranzo al Museo Reina Sofia

Prima di visitare il Museo Reina Sofia vi consiglio di pranzare in uno dei suoi due ristoranti di design. Il NuBel è uno spazio circolare e colorato, con ampie vetrate, che si trova sotto l’Auditorium. Le sue isole formate da divanetti, pouf e lampade mettono allegria. I piatti sono abbastanza creativi e la cucina è molto leggera, perfetta per non addormentarsi durante la visita del museo. Purtroppo il servizio è lento e il conto un po’ troppo salato. Il secondo locale si chiama Arzabal ed è immerso in un bellissimo giardino che d’inverno assomiglia più ad una serra. Il cibo è meno elaborato rispetto a quello del NuBel, i prezzi sono moderati e il servizio è soddisfacente.

6 – Museo Reina Sofia

Con la sua collezione permanente di opere d’arte contemporanea e le sue collezioni temporanee che cambiano quasi ogni mese, il Museo Reina Sofia vince, a mio avviso, la medaglia di miglior museo del Paseo del Arte. Il costo del biglietto è di 10 euro ma la sera, due ore prima della chiusura, e la domenica pomeriggio è possibile entrare gratuitamente.

Le opere imperdibili sono:

  1. Guernica di Picasso
  2. La caduta di Barcellona di Le Corbusier
  3. Il grande masturbatore di Dalì
  4. Ragazza alla finestra di Dalì
  5. L’enigma di Hitler di Dalì
  6. Uomo con pipa di Mirò
  7. Donna in blu di Picasso
  8. Testa di un fumatore di Mirò
Museo Reina Sofia, Madrid
Museo Reina Sofia, Madrid
7 – Plaza de Colon

Plaza de Colón è un punto nevralgico di Madrid ubicato tra le strade Serrano, Goya, Paseo de la Castellana e Paseo de Recoletos. La si riconosce per via dell’enorme monumento dedicato a Cristoforo Colombo che si erge al centro della piazza.

8 – Shopping tra Calle de Serrano e Calle de Velázquez

Se volete fare shopping c’è un solo quartiere da prendere in considerazione ed è quello di Salamanca. Calle de Serrano, Calle de Velázquez e tutte le vie che la circondano sono tappezzate di grandi catene internazionali, boutique esclusive, gioiellerie e negozi di scarpe. Non mancano anche marchi nazionali meno conosciuti ma molto alla moda.

9 – Aperitivo e cena nel quartiere di Salamanca

Una volta terminato lo shopping vi consiglio di restare in zona per trascorrere una serata “chic”. La mia via preferita per la ristorazione è Calle de Jorge Juan. Fermatevi al bancone di Ultramarinos Quintin per un aperitivo a base di bollicine spagnole. Questa gastronomia può essere un’ottima scelta anche per un pranzo composto da specialità della cucina iberica. Tuttavia, se cercate un locale davvero unico e alla moda, dirigetevi nel ristorante di fronte chiamato Amazonico. Io l’ho amato fin dal primo momento in cui ci ho messo piede. Le cucine sono tutte a vista e spaziano dalla giapponese all’argentina. Anche gli arredi e le sedute del locale variano e permettono di provare esperienze differenti a seconda della posizione in cui sceglierete di sedervi. Consiglio il bancone del bar o quello in cui viene preparato il sushi.

Ristorante Amazonico, quartiere di Salamanca
Ristorante Amazonico, quartiere di Salamanca
10 – I club alla moda

Se volete passare una serata nei locali più frequentati da calciatori, modelle e presunti tali dovete restare nel quartiere di Salamanca. Il nome più risonante, a mio avviso, è quello dell’Opium Club. Il locale ha anche un ristorante che però vi sconsiglio. La musica è commerciale, i cocktail sono ottimi e i prezzi per un tavolo – neanche a dirlo – sono altissimi.

Visitare Madrid – Giorno 3

Sentirsi Pedro Almodovar per un giorno

1 – Mercato del Rastro

La domenica mattina (fino alle 15.00) non perdetevi il famoso Mercato del Rasto nel quartiere La Latina, una delle zone più caratteristiche della città. In quelle ore un fiume di gente si riversa nelle strade intorno a Plaza de Cascorro per comprare qualche cianfrusaglia nelle numerosissime bancherelle. Considerate inoltre che il quartiere è pieno di negozietti molto accattivanti che aprono ogni giorno. Gli articoli più comprati sono abiti vintage, vinili, oggetti di antiquariato e bigiotteria di ogni genere.

Mercato del Rastro, quartiere La Latina
Mercato del Rastro, quartiere La Latina
2 – Real Basilica di San Francisco El Grande

Nel quartiere La Latina visitate la Real Basilica di San Francisco El Grande, una chiesa costruita nel 1783 all’interno della quale troverete qualche dipinto di Goya.

Real Basilica di San Francisco El Grande, quartiere La Latina
Real Basilica di San Francisco El Grande, quartiere La Latina
3 – I tapas bar del quartiere La Latina

Il quartiere La Latina è famoso anche per i suoi tapas bar, perfetti sia per un pranzo domenicale che per una serata con gli amici. I più caratteristici sono Casa Amadeo Los Caracoles e Los Huevos de Lucio. Tra i più moderni segnalo invece Lamiak e Juana La Loca. Dopo cena andate in Calle de la Cava Baja e scegliete uno dei numerosi cocktail bar. Tra i locali in cui ballare o ascoltare musica raccomando solo il ContraClub.

Ristorante Casa Amadeo Los Caracoles, quartiere La Latina
Ristorante Casa Amadeo Los Caracoles, quartiere La Latina
4 – Stazione di Atocha

La vecchia stazione ferroviaria, progettata da Gustave Eiffel, è stata parzialmente trasformata in un giardino tropicale. Da un lato troverete quindi lo spazio nuovo da cui partono i treni e dall’altro la superficie originale con negozi, bar e questa giungla urbana che si erge tra lamine di ferro e vetrate.

Visitare Madrid: Stazione di Atocha
Visitare Madrid: Stazione di Atocha
5 – CaixaForum

Se venite a Madrid non potrete andarvene senza aver fotografato questo edificio ubicato nel Paseo del Prado. Il CaixaForum è un’opera architettonica di un’unicità rara progettato dagli architetti Herzog & De Meuron. La struttura non è altro che il recupero di una centrale elettrica alla quale sono stati aggiunti dei forti elementi green. Le due caratteristiche che lo rendono inconfondibile sono quindi il giardino verticale e il rivestimento delle facciate in corten ossidato.

30 cose da fare in città, Caixa Forum
30 cose da fare in città, Caixa Forum
6 – Museo Thyssen-Bornemisza

Il museo Thyssen-Bornemisza contiene una delle collezioni private più grandi del mondo che ripercorre sette secoli di storia della pittura europea e comprende circa 1000 opere d’arte. Il costo del biglietto è di 12 euro ma il lunedì è possibile entrare gratuitamente. Dato che vi sto parlando dell’ultimo museo facente parte del Paseo del Arte vi segnalo che potete acquistare anche un’unica tessera che permette di entrare in tutti i musei al costo di 30 euro. Se avete intenzione di visitarli tutti è sicuramente la scelta più conveniente.

Le opere più importanti sono:

  1. Ballerina inchinata di Degas
  2. Stanza d’albergo di Hopper
  3. Paesaggio al tramonto di Van Gogh
  4. Stanza d’hotel di Edward Hopper
  5. Il sogno di Franz Marc
  6. Donna con parasole in giardino di Renoir
  7. Combattimento di tori di Picasso
  8. Donna nel bagno di Roy Lichtenstein
7 –  Chamberí

Tra i luoghi insoliti da visitare a Madrid troviamo la stazione della metropolitana fantasma di Chamberí, il distretto più multiculturale della città. Questa fermata, chiusa nel 1966, è stata riaperta al pubblico nel 2008 e adibita a museo in cui ammirare cartelloni pubblicitari, biglietteria, binari e mobili di quello che è stata la stazione originaria.

8 – Tramonto al Tempio di Debod

Il Tempio di Debod si trova nei pressi di Plaza de España all’interno del Parque del Oeste. La maggior parte delle persone lo visitano al tramonto quanto il sole si riflette sullo specchio d’acqua che lo circonda e si formano dei bellissimi giochi di luce. Questo monumento è un regalo dell’Egitto alla Spagna per averli aiutati a salvaguardare alcuni templi della Nubia.

30 cose da fare in città, Tempio di Debod
30 cose da fare in città, Tempio di Debod
9 – Aperitivo e cena nel quartiere di Chueca

Il quartiere di Chueca è uno dei più conosciuti di Madrid ed è spesso associato alla comunità omosessuale perché nelle sue strade si celebra uno dei Gay Pride più rappresentativi d’Europa. Plaza de Chueca, Plaza de Pedro Zerolo e tutte le vie limitrofe ospitano gallerie d’arte, negozi alternativi e moltissimi bar. Se amate Pedro Almodovar non perdetevi un aperitivo alla Taberna de Angel Sierra, luogo in cui cenano i personaggi del film “Il fiore del mio segreto”. A cena vi consiglio di scegliere uno dei ristoranti all’interno del Mercato di San Anton. Il mio preferito si trova al terzo piano ed è La cocina de San Antón che serve dell’ottimo Jamon Iberico in un’ambiente informale che comprende anche una terrazza estiva con una vista meravigliosa sulla città di Madrid.

10 – I club alternativi

I quartieri di Chueca e Malasaña sono il cuore della movida cosmopolita ed eccentrica della città. Essendo gli epicentri del collettivo LGTB e dei giovani hipster i loro locali sono i più divertenti e alternativi di Madrid, ideali per chi vuole ballare fino alle primi luci dell’alba. D’altronde uno dei detti della città è “Madrid nunca duerme”. Tra i club più in voga segnalo  D’MysticWhy Not? e La Vaquita.

Spero di avervi invogliato a visitare la città di Madrid. Se quest’articolo vi ha ispirato v’invito a lasciare un messaggio qui sotto. Se, invece, volete approfondire altre mete spagnole vi esorto a leggere i miei articoli su Siviglia, Maiorca e Ibiza.

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