Turchia Archivi - La geografia del mio cammino https://www.lageografiadelmiocammino.com/category/europa/turchia/ Mila Camnasio, Travel Blogger Tue, 28 Feb 2023 13:32:11 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 Alla scoperta di Istanbul: i quartieri che non t’aspetti https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/02/28/alla-scoperta-di-istanbul-i-quartieri-che-non-taspetti/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=alla-scoperta-di-istanbul-i-quartieri-che-non-taspetti https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/02/28/alla-scoperta-di-istanbul-i-quartieri-che-non-taspetti/#respond Tue, 28 Feb 2023 13:23:41 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5760 Nei miei precedenti articoli vi ho parlato di una città multietnica, complessa e dalle mille anime, concentrandomi sui 10 luoghi turistici da vedere assolutamente se visitate la metropoli turca per la prima volta. Oggi, invece, vorrei soffermarmi su una Istanbul meno conosciuta e su tutti quei quartieri e luoghi che non t’aspetteresti mai di vedere.

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Nei miei precedenti articoli vi ho parlato di una Istanbul multietnica, complessa e dalle mille anime, concentrandomi sui 10 luoghi turistici da vedere assolutamente se visitate la metropoli turca per la prima volta. Oggi, invece, vorrei soffermarmi su una Istanbul meno conosciuta e su tutti quei quartieri e luoghi che non t’aspetteresti mai di vedere.

La Istanbul che non t'aspetti
La Istanbul che non t’aspetti

Istanbul: i quartieri Fener e Balat

Balat e Fener sono due quartieri che permettono di comprendere la molteplicità culturale, storica e religiosa che ha attraversato la città di Istanbul nel corso degli anni. Ci troviamo nella parte europea, sulla costa sud, all’interno della città vecchia. Per raggiungere questi quartieri vi basterà imbarcarvi su un traghetto “pubblico”in partenza dal molo di Karaköy  o, in alternativa, partecipare a una crociera sul Bosforo. Balat è l’antico quartiere ebraico mentre Fener è l’antico quartiere greco. Nelle loro strade è possibile respirare l’atmosfera autentica della megalopoli turca e coglierne tutti i contrasti e i tratti più malinconici.

Balat

Balat è diventato uno dei luoghi più instagrammabili e colorati di tutta Istanbul, grazie soprattutto ai lavori di riqualificazione patrocinati dall’Unesco. Dopo essere stata trascurata per decenni, quest’area abbandonata e destinata alle classi sociali più basse sta vivendo un momento di rinascita. Tuttavia, il confine molto labile tra degrado e splendore è sotto gli occhi di tutti, soprattutto dei turisti.

Nel quartiere sono presenti pittoreschi edifici colorati trasformati in ristoranti, locali e negozi vintage. Inoltre, potrete ammirare tre sinagoghe, panorami mozzafiato su tutto il Corno d’oro e la famosissima Chiesa di San Salvatore in Chora, ricca d’affreschi e mosaici. Una passeggiata all’interno di quest’opera d’arte a cielo aperto è d’obbligo!

Le case colorate di Balat
Le case colorate di Balat

Balat: consigli di viaggio

  • Per un pranzo veloce scegliete il simpatico Forno Balat che propone ottime lahmacun (pizze turche) preparate con ingredienti freschissimi. Prezzi onesti e servizio ottimo.
  • Per un drink o un pranzo vivace dirigetevi al Balat Antik Cafè che vi sorprenderà con ombrelli e casette colorate dotate di sedili e tavolini in cui assaggiare ottimi succhi di frutta e avocado toast.

Per scoprire altri locali tipici non perdete il mio articolo dedicato ai ristoranti della città di Istanbul.

Fener

Fener è un quartiere caratterizzato da strade strette e labirintiche, che spesso si sviluppano in altezza. Camminando sui suoi sampietrini ultracentenari v’imbatterete in case ottomane, bambini che giocano a pallone e negozietti d’alimentari. Tra i luoghi turistici degni di nota segnalo il Liceo Greco Ortodosso in mattoni rossi, che sovrasta la collina, e la Chiesa di Santa Maria dei Mongoli, conosciuta anche come Chiesa Rossa.

I quartieri di Balat e Fener
I quartieri di Balat e Fener

Instanbul: il quartiere di Eyup

Tra i quartieri di Istanbul, quello di Eyup è sicuramente il più autentico e rappresentativo della cultura islamica. La maggior parte dei turisti stranieri lo evita mentre è un luogo imprescindibile per i turisti di fede musulmana. Per raggiungerlo potrete prendere lo stesso traghetto utilizzato per arrivare a Balat e Fener.

Qui troverete una delle moschee più importanti di tutto il mondo islamico: la Moschea di Eyup Sultan fu fatta costruire da Maometto nel 1458 in onore del suo amico e compagno Abu Ayyub al-Ansari, la cui tomba e cui resti sono custoditi proprio all’interno di questo luogo di culto. A Eyup potrete entrare in contatto con una prospettiva diversa della città, avere un assaggio della vitalità spirituale turca, osservare come sono realmente vissuti i momenti religiosi, ascoltare il muezzin e mangiare un vero piatto di Çiğ köfte (polpette turche).

Moschea di Eyup Sultan
Moschea di Eyup Sultan

A pochi metri di distanza dalla Moschea di Eyup sorge uno dei cimiteri islamici più grandi di tutta la Turchia, che occupa un intero versante di una delle colline che affacciano sul Corno d’Oro. Sulla cima di quest’altura è possibile godere di una delle viste più spettacolari della città di Istanbul. Per raggiungere il punto panoramico potrete salire a piedi o prendere la funicolare. Una volta arrivati in cima godetevi una tazza di tea presso il famosissimo bar Pierre Loti. Dalla sua terrazza si possono contemplare delle incredibili viste sul Bosforo e sulla magnifica città di Istanbul. Un luogo magico, che mi ha emozionata e che dovrebbe essere inserito in ogni itinerario della città.

La vista dalla collina di Eyup
La vista dalla collina di Eyup

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Cosa vedere a Istanbul: i 10 luoghi turistici da segnare in agenda https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/02/22/cosa-vedere-a-istanbul-i-10-luoghi-turistici-da-segnare-in-agenda/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cosa-vedere-a-istanbul-i-10-luoghi-turistici-da-segnare-in-agenda https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/02/22/cosa-vedere-a-istanbul-i-10-luoghi-turistici-da-segnare-in-agenda/#respond Wed, 22 Feb 2023 07:12:55 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5739 Se vi state chiedendo cosa dovreste vedere a Istanbul, la città più multiculturale e animata di tutta la Turchia, non vi resta che leggere quest’articolo. Istanbul è una metropoli gigantesca e super popolata che tiene in vita numerose tradizioni. In queste pagine voglio raccontarvi i 10 luoghi turistici che vi permetteranno di farvi un’idea, molto sommaria, di questa città avvolgente e dalle mille anime.

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Se vi state chiedendo cosa dovreste vedere a Istanbul, la città più multiculturale e animata di tutta la Turchia, non vi resta che leggere quest’articolo.

Istanbul è una metropoli gigantesca e super popolata che tiene in vita numerose tradizioni, anche contrastanti tra loro, e una miriade di luoghi da esplorare. In queste pagine voglio raccontarvi i 10 luoghi turistici che vi permetteranno di farvi un’idea, molto sommaria, di questa città avvolgente e dalle mille anime.

Cosa vedere a Istanbul: qualche numero

La città di Istanbul occupa 2 continenti, è adagiata su 7 colli e conta 15 milioni di abitanti. L’area metropolitana è divisa in 39 distrettidi cui 25 nella parte europea e 14 nel lato asiatico – e 782 quartieri. Per fornirvi una prova della complessità culturale e religiosa della città posso segnalarvi che nel momento in cui scrivo risultano attive 2691 moschee, 123 chiese, 26 sinagoghe, 109 cimiteri islamici e 57 cimiteri non islamici.

La città di Istanbul
La città di Istanbul

Cosa vedere a Istanbul: la mia top 10

Quartieri etnici contrapposti ad aree decisamente più moderne e lussuose; infinite gamme di costumi, tradizioni, colori e sapori; zone in piena espansione urbanistica posizionate accanto a quartieri storici. Istanbul è tutto questo e molto, molto di più! In questa complessità generale proviamo a fare un po’ d’ordine e partiamo con la definizione dei 10 luoghi turistici più importanti della città.

1.     Basilica di Santa Sofia, quartiere di Sultanahmet

La Basilica di Santa Sofia (Hagia Sophia) si trova nel quartiere di Sultanahmet ed è uno dei monumenti più importanti della città di Istanbul. La sua lunga storia ha inizio nel 537, anno della sua costruzione. Questa chiesa, voluta da Giustiniano, è stata prima cattedrale bizantina, poi cattedrale cattolica, poi ancora moschea e infine, per volere di Mustafa Kemal Atatürk, museo. Purtroppo, da Luglio 2020, questo monumento è stato riconvertito nuovamente in moschea su ordine di Recep Tayyip Erdoğan. Dico purtroppo perché, per questo motivo, molte immagini all’interno del luogo di culto sono state coperte. Ponete attenzione ai quattro minareti, all’imponente cupola che supera i 30 mt di diametro, all’illuminazione soffusa, ai medaglioni e ai pochi mosaici rimasti ancora visibili.

L’ingresso è gratuito. Per non imbattervi in lunge code evitate gli orari di punta.

Cosa vedere a Istanbul
Basilica di Santa Sofia

2.     Moschea Blu, quartiere di Sultanahmet

Un altro luogo di culto nel quartiere di Sultanahmet è la famosissima Moschea Blu (Sultanahmet Camii) voluta dal Sultano Ahmet I nel 1609. Il suo nome deriva dalle 20.000 piastrelle in ceramica blu che decorano l’imponente cupola (23 mt di diametro). Dal 2017 la moschea sta subendo dei lunghissimi lavori di ristrutturazione che rendono poco riconoscibile il suo interno, per via di grandi impalcature. Le cupole sono visibili ma l’assenza di lampadari fa diventare la struttura molto meno scenografica. In compenso, vi consiglio di visitare l’adiacente edificio che conserva i resti del Sultano Ahmet I e della sua famiglia. Qui ritroverete le preziosissime maioliche blu di Iznik e diverse decorazioni che vi faranno “immaginare” gli interni della moschea blu.

L’ingresso è gratuito.

Moschea Blu
Moschea Blu

3.     Palazzo Topkapi, quartiere di Sultanahmet

A pochi metri di distanza dalla Moschea Blu e dalla Basilica di Santa Sofia troviamo un altro luogo storico fondamentale per comprendere l’importanza della città di Istanbul: Palazzo Topkapi. Questa residenza ha ospitato 26 dei 36 sultani che hanno guidato, nei secoli, l’impero Ottomano. Al suo interno troverete diversi ambienti, suddivisi in 4 settori/cortili. Nel primo cortile ammirerete il parco, le mura, due grandi torri ottagonali e la Porta Imperiale; nel secondo cortile visiterete le cucine, le scuderie, l’edificio del consiglio imperiale, l’armeria e la Porta della Felicità; nel terzo cortile troverete la camera delle udienze, il tesoro imperiale, la biblioteca e la camera privata delle Sacre Reliquie. Il quarto e ultimo cortile era invece riservato al riposo del Sultano e da qui potrete ammirare magnifici panorami sul Bosforo. Oltre a questi ambienti, tra il secondo e il terzo cortile, esiste un quinto spazio totalmente dedicato all’Harem, ovvero ai luoghi in cui il Sultano viveva circondato dalle sue concubine e dalla madre. Quest’ultimo, a mio avviso, è lo spazio più interessante di tutto il complesso.

L’ingresso a Palazzo Topkapi costa 16 euro mentre l’ingresso all’Harem costa 8 euro e va pagato a parte. Questo luogo turistico è incluso nell’Istanbul Museum Pass, il cui costo complessivo è di 35 euro.

Palazzo Topkapi
Palazzo Topkapi

4.     Cisterna Basilica, quartiere di Sultanahmet

A pochi passi dalla Basilica di Santa Sofia, nel quartiere di Sultanahmet, è presente una delle attrazioni turistiche più instagrammabili della città: un palazzo sommerso che l’imperatore Giustiniano riconvertì in cisterna per approvvigionare d’acqua la residenza Topkapi. Oggi Cisterna Basilica (Yerebatan Sarniçi) è un luogo molto suggestivo e scenografico, illuminato da centinaia di faretti colorati, e utilizzato come location in numerosi film tra cui la pellicola di James Bond “Dalla Russia con Amore”. Qualche numero: l’edificio ha 336 colonne divise in 12 file; le colonne sono alte 9 metri e per costruirle furono impiegati 7000 schiavi; la cisterna può contenere fino a 100.000 mq d’acqua. Le immagini più suggestive di questo luogo turistico sono quelle relative alle teste di medusa, di cui viene ignorata l’origine e la funzione ma che, essendo particolarmente fotogeniche, sono diventate un simbolo della città.

L’ingresso costa 10 euro ma, per evitare lunghe file, vi consiglio d’acquistarlo online qualche ora prima della vostra visita.

Cisterna Basilica
Cisterna Basilica

Sultanahmet: consigli di viaggio

  • Per riuscire a fotografare la Moschea Blu e la Basilica di Santa Sofia in tutto il loro splendore recatevi sulla terrazza panoramica del ristorante/bar Seven Hills all’alba o al tramonto. Resterete senza fiato.
  • Se volete consumare un pasto veloce consiglio una sosta presso il The Must Turkish Restaurant che serve ottimi gözleme (piadine turche) preparate al momento e farcite con carne macinata, spinaci e formaggio. Sarete fatti accomodare su soffici cuscini e vi verrà servito dell’ottimo tea.

Per scoprire altri locali tipici non perdete il mio articolo dedicato ai ristoranti della città di Istanbul.

Basilica di Santa Sofia
La Basilica di Santa Sofia vista dal ristorante Seven Hills

5.     Grand Bazaar, quartiere Kapalı Çarşı

Il Grand Bazaar, le cui origini risalgono al 1455, è uno dei luoghi che mi ha affascinata maggiormente all’interno della città di Istanbul. Qualche numero: circa 3600 negozi distribuiti su una superficie complessiva di 45.000 mq; più di 60 strade e 22 porte d’accesso; 20.000 persone impiegate con una media di 300.000 visitatori giornalieri. Questo gigantesco mercato coperto è il più grande e il più antico d’Europa. Al suo interno troverete principalmente gioielli, oggetti in rame, ceramiche, articoli in pelle, vestiti, tappeti, lampade e mobili d’epoca. Orientarsi sarà pressoché impossibile quindi, qualora vediate qualcosa d’interessante, procedete subito con le contrattazioni. Il Grand Bazaar è un luogo in cui immergersi nella cultura locale e fare shopping fino allo sfinimento. Noi italiani, solitamente, veniamo attratti dalle bancarelle che vendono borse firmate e altri oggetti contraffatti. Ovviamente, fate attenzione alle piccole truffe!

Grand Baazar
Grand Baazar

6.     Moschea Nuruosmaniye, quartiere Kapalı Çarşı

Accanto a uno dei 22 ingressi al Grand Bazaar troverete la moschea Nuruosmaniye, detta anche “moschea della luce di Osman”. L’architettura di questo luogo di culto si rifà alla scuola barocca europea. Iniziata nel 1748 da Mahmud I, fu completata e inaugurata nel 1755 da Osman III.

L’ingresso è gratuito.

7.     Mercato delle Spezie, quartiere Eminönü

Il Mercato della Spezie (Mısır Çarşısı) si trova accanto a Piazza Eminönü ed è il secondo bazaar più grande della città, inferiore solo al Grand Bazaar. Al suo interno potrete comprare spezie e prodotti gastronomici di ogni tipo: frutta secca, olive, baklava, tea, fiori essicati, carni e formaggi. Nel corso degli anni, inoltre, il mercato ha iniziato ad accogliere anche negozi di gioielli e botteghe d’artigianato. I turisti preferiscono acquistare i prodotti all’interno dell’edificio ma i veri affari si negoziano nelle bancarelle esterne alla struttura principale, frequentate dagli abitanti della città. Il Mercato delle Spezie vi conquisterà con i suoi colori cangianti e con gli aromi intensi caratteristici della megalopoli turca.

Il mercato delle spezie
Il mercato delle spezie

8.     Yeni Cami, quartiere Eminönü

Accanto a Piazza Eminönü e al molo dei traghetti troviamo questa “nuovissima” moschea chiamata, appunto, Moschea Nuova (Yeni Cami). La sua fondazione risale infatti a 400 anni fa, un tempo brevissimo se comparato agli altri edifici di Sultanahmet. Yeni Cami è una delle moschee più fotografate della città, soprattutto al tramonto quando vedrete scomparire il sole alle sue spalle. Al suo interno potrete ammirare le maioliche di Iznik, le pareti decorate con marmi scolpiti e l’imponente cupola alta 30 mt.

L’ingresso è gratuito.

9.     Torre di Galata, quartiere Galata

Questa torre medievale cilindrica, in pietra, fu eretta nel 1348 sui resti di una struttura bizantina, in legno, che serviva come punto d’avvistamento per le navi straniere. L’edificio è alto 67 metri, ha un diametro di 9 metri ed è formato da 9 piani, sormontati da un tetto a cono. Lo stile architettonico ha influenze italiane e, più precisamente, genovesi tant’è che all’ingresso vi è un’iscrizione dedicata alla città di Genova. Oggi la Torre di Galata (Galata Kulesi) è una delle attrazioni turistiche più visitate della città perché dalla sua terrazza panoramica si può godere di una vista sensazionale a 360° sul Corno d’Oro.

L’ingresso costa 9 euro. Questo luogo turistico è incluso nell’Istanbul Museum Pass (costo complessivo 35 euro).

Panorama dalla Torre di Galata
Panorama dalla Torre di Galata

10.  Museo Pera, quartiere Galata

Il Museo Pera è stato aperto nel 2005, all’interno dell’ex Hotel Bristol, e custodisce opere di dipinti orientali, collezioni di misure anatoliche, vecchie fotografie di Istanbul e piastrelle Kütahya. L’opera più importante è senza dubbio “L’ammaestratore di tartarughe“ del pittore Osman Hamdi Bey.

L’ingresso costa 2,5 euro.

Quartiere Galata
Quartiere Galata

Galata: consigli di viaggio

  • Per un aperitivo al tramonto con vista sul Bosforo e sul Corno d’Oro recatevi al ristorante stellato Mikla all’interno dell’esclusivissimo hotel The Marmara Pera. Qui troverete una magnifica terrazza in cui sorseggiare un costoso cocktail ammirando uno dei panorami più mozzafiato di tutta la città.
  • Il Pera Palace Hotel è un hotel museale costruito nel 1892 con lo scopo d’ospitare i passeggeri dell’Orient Express. Al suo interno troverete elementi ottomani ed europei e vi sentirete sospesi tra oriente e occidente. Qualora non abbiate la possibilità d’alloggiarvi concedetevi almeno un tea al Kubbeli Saloon, per godere appieno dell’atmosfera che si respira al suo interno.
  • Il Ponte di Galata collega la Istanbul più storica e tradizionalista ai quartieri più moderni e occidentali. La lunghezza della sua passerella è di 490 metri e oggi vi transitano pedoni, tram e traghetti. La parte superiore del ponte è dominata da una schiera di pescatori speranzosi di catturare qualche pesce mentre la parte inferiore è piena di caffè e ristoranti in cui fermarsi a mangiare qualcosa godendo di una splendida vista sul Bosforo e sul Corno d’Oro, specialmente al tramonto e all’alba.
La città di Istanbul
La città di Istanbul

Per saperne di più…

Dopo avervi descritto cosa vedere a Istanbul durante il vostro primo approccio con questa metropoli gigantesca e multietnica, non mi resta che raccontarvi qualcosa di più sui suoi quartieri meno conosciuti e sui ristoranti che meritano una visita.

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I migliori ristoranti di Istanbul https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/01/15/i-migliori-ristoranti-di-istanbul/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=i-migliori-ristoranti-di-istanbul https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/01/15/i-migliori-ristoranti-di-istanbul/#comments Sun, 15 Jan 2023 17:51:56 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5592 La città di Istanbul possiede centinaia di ristoranti adatti ad ogni tipo di clientela. La gastronomia turca, così come ogni sua altra cultura, è millenaria e ricca di elementi che combinano i sapori mediterranei con quelli medio orientali. Ecco la mia personale classifica dei 5 migliori ristoranti di Istanbul.

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La città di Istanbul possiede centinaia di ristoranti adatti ad ogni tipo di clientela. La gastronomia turca, così come ogni sua altra cultura, è millenaria e ricca di elementi che combinano i sapori mediterranei con quelli medio orientali.

Quest’anno la Guida Michelin raggiunge anche la Turchia e la città di Istanbul con ben 53 ristoranti segnalati e 5 stellati. Pur non essendo stata una cosa voluta, i locali che mi ero segnata prima di partire hanno quasi tutti conquistato almeno la menzione. Insomma, se pensate che la cucina turca si riduca a pita e kebab vi sbagliate di grosso!

La mia personale classifica dei 5 migliori ristoranti di Istanbul

5. Nusr-Et Steakhouse Sandal Bedesteni

Al quinto posto troviamo il primo ristorante “Salt Bae” aperto nel 2010 dal famosissimo Chef Nusret, originario di Istanbul ma oggi famoso in tutto il mondo. A pochi passi dal Grand Bazar potrete cenare in un ambiente esclusivo ed elegante degustando ottimi piatti di carne. Noi abbiamo ordinato antipasti di sushi e carne cruda, costolette d’agnello e l’immancabile tagliata che viene servita al tavolo con un simpatico siparietto che ha reso famoso Nusret in tutto il mondo. Buono anche il contorno di patate al cartoccio. Ottimi prezzi, ad esclusione della lista dei vini.

Ristorante Nusr-Et Steakhouse
Ristorante Nusr-Et Steakhouse

4. Salon Galata

Da fuori potrebbe sembrare un bistrot francese ma, in realtà, Salon Galata serve principalmente piatti della tradizione orientale, preparati con ottimi ingredienti e impiattati in maniera creativa. Un vecchio salone ristrutturato guidato da personale cortese e attento alle esigenze della clientela. Un consiglio: fate attenzione alle porzioni perché sono molto abbondanti. Prezzi modesti.

3. Murver

Un ristorante alla moda con vista sul Bosforo, ubicato all’ultimo piano del Novotel, arredato con elementi di design in legno, pietra e marmo. Il forno a legna e la griglia “a vista” costituiscono la base di quasi tutte le creazioni dello chef, innovative e ben presentate. Ottimi sia i piatti di pesce – come il polpo alla griglia – che quelli di carne – come il brasato di manzo. Il servizio è attento e i prezzi elevati. Questo locale è presente sulla Guida Michelin.

Ristorante Murver
Ristorante Murver

2. Aheste

Un bistrot alla moda nei pressi del quartiere di Pera, in una delle vie più popolari della città. Il menù propone diversi “meze” (antipasti) da dividere con tutto il tavolo. I piatti, tipicamente turchi, vengono rivisitati in chiave moderna ma senza esagerare, giusto quel che basta per apprezzarne il carattere. Lo staff è giovane e il rapporto qualità/prezzo è, a mio avviso, eccezionale. Questo locale è presente sulla Guida Michelin.

Ristorante Aheste
Ristorante Aheste

1. Lokanta 1741

Questo ristorante suggestivo è ubicato all’interno dell’hammam più antico della città. In estate potrete cenare in terrazza mentre in inverno verrete accolti in una meravigliosa saletta con tanto di camino acceso. Il ristorante serve piatti classici della cucina turca/ottomana e propone ottimi vini, anche al calice. Il mio consiglio è di scegliere il menù degustazione. Indimenticabili i ravioli d’anatra con salsa di patate e le patate con tartufo locale. Il servizio è impeccabile e i prezzi elevati. Questo ristorante è presente sulla Guida Michelin.

Ristorante Lokanta 1741
Ristorante Lokanta 1741

Out of the box: il miglior fast food e il miglior ristorante turistico

Non tutti sono alla ricerca di complessità e non tutti vogliono trascorrere molto tempo seduti a tavola. Per questo motivo vorrei segnalarvi due ottimi posti “nazional popolari”in cui consumare un pasto veloce ma tipico.

Dürümcü Raif Usta
Dürümcü Raif Usta

Il primo locale, frequentato quasi esclusivamente da turchi, è un vero e proprio fast food, ubicato a pochi metri di distanza dal Grand Bazar. Il suo nome è Dürümcü Raif Usta e serve esclusivamente piatti di pita e kebab, preparati al momento con ingredienti freschissimi. Il secondo ristorante, decisamente più turistico, si chiama The Must Turkish Restaurant e lo trovate a pochi passi dall’ingresso di Cisterna Basilica, nel quartiere di Sultanahmet. Al suo interno potrete accomodarvi su coloratissimi cuscini, sorseggiare una tazza di tea e ordinare delle ottime piadine turche – chiamate gözleme – condite con spinaci, feta e carne macinata. Queste piadine vengono preparate al momento con un tradizionale “show cooking”. Infine, se amate i dolci, non perdetevi un baklava, tipico pasticcino turco composto da pasta sfoglia, frutta secca e miele.

The Must Turkish Restaurant
The Must Turkish Restaurant

Se, dopo aver scoperto i più ragguardevoli ristoranti di Istanbul, vorrete approfondire altri aspetti di questa città meravigliosa non perdete il mio articolo dedicato ai quartieri più significativi di una delle metropoli più importanti del mondo.

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