La geografia del mio cammino https://www.lageografiadelmiocammino.com/ Mila Camnasio, Travel Blogger Thu, 04 Apr 2024 06:54:15 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 Lisbona: una lista aggiornata dei migliori ristoranti e hotel della città https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/04/04/lisbona-una-lista-aggiornata-dei-migliori-ristoranti-e-hotel-della-citta/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=lisbona-una-lista-aggiornata-dei-migliori-ristoranti-e-hotel-della-citta https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/04/04/lisbona-una-lista-aggiornata-dei-migliori-ristoranti-e-hotel-della-citta/#respond Thu, 04 Apr 2024 06:54:12 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6451 Se avete già letto la mia guida su “cosa vedere a Lisbona in 3 giorni” non vi resta che approfondire due tematiche che mi stanno molto a cuore: dove dormire e cosa mangiare nella capitale portoghese. Per farlo ho deciso di proporvi una lista dei migliori ristoranti e hotel di Lisbona.

L'articolo Lisbona: una lista aggiornata dei migliori ristoranti e hotel della città proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
Se avete già letto la mia guida su cosa vedere a Lisbona in 3 giorni non vi resta che approfondire due tematiche che mi stanno molto a cuore: dove dormire e cosa mangiare nella capitale portoghese.

Per farlo ho deciso di proporvi una lista dei migliori ristoranti e hotel di Lisbona.

Lisbona: i 3 hotel più gettonati della città

Tivoli Avenida Liberdade Lisboa

Tivoli Avenida Liberdade è l’unico vero hotel a 5 stelle della città, elogiato da tutti per tre grandi plus: posizione, ristorazione e SPA. La struttura sorge nel cuore dello shopping più lussuoso di Lisbona, in posizione centrale rispetto agli storici quartieri del Chiado e dell’Alfama. Le sue suite sono moderne e dotate di ogni comfort ma il vero pezzo forte della struttura sono gli spazi comuni, i ristoranti (di cui vi parlerò nel capitolo dedicato) e l’Anantara Spa, un’oasi di serenità che offre trattamenti e piscina all’aperto immersa in una vegetazione semi-tropicale. Servizio ineccepibile e prezzi non alla portata di tutti. Tivoli Avenida Liberdade fa parte della catena “The Leading Hotel of the World”.

Tivoli Avenida Liberdade Lisboa
Hotel Tivoli Avenida Liberdade

The Lumiares Hotel

Il Lumiares Hotel è ubicato in un palazzo del XVIII secolo, nel quartiere elevato di Barrio Alto. L’architettura storica della facciata è rimasta intatta ma le sue 47 camere da letto sono state arredate con oggetti di design e moltissimi comfort. Completano l’offerta un piccolo centro benessere e il Rooftop Bar che vanta una splendida vista sul Fiume Tago e sul Castello de São Jorge. Il personale vi farà sentire come a casa. Prezzi medio/alti. Lumiares Hotel fa parte della catena “Small Luxury Hotels Of The World”.

Lumen Lisboa Hotel

Se volete restare “in budget” senza rinunciare alla qualità il Lumen Hotel potrebbe fare al caso vostro. Un buon albergo a 4 stelle, di design, dotato di stanze minimal arredate con buon gusto: letti comodi, bagni spaziosi, niente moquette e immense vetrate. La posizione non è centralissima – 10/15 min a piedi da Avenida Liberdade – ma a circa 100 mt dall’hotel troverete una fermata della metro. Personalizza l’offerta un insolito spettacolo di luci e video-mapping “a tema Lisbona” che ha luogo ogni sera alle ore 22.00. Il servizio è buono ma non ottimale. Rapporto qualità/prezzo ineccepibile.

Lumen Lisboa Hotel
Lumen Lisboa Hotel

Lisbona: i 6 ristoranti più gettonati della città

Taberna Bairro do Avillez

Se il nome Josè Avillez non vi dice nulla sappiate che stiamo parlando dello chef più popolare del paese, con oltre 15 ristoranti all’attivo e un due stelle Michelin. Taberna Bairro è uno dei suoi “giocattolini” con uno spazio di oltre 1000 mq e diversi ambienti: taverna, pateo, pizzeria e cocktail bar. Un po’ in stile Eataly, per intenderci. Ovviamente, da buoni italiani, lasciate perdere la pizzeria e concentratevi sulla Taberna, che propone una cucina semplice fatta di prosciutti e formaggi di ottimo livello, e sul Patéo, che propone pesce e frutti di mare freschissimi. Nel complesso un’ottima cucina portoghese rivisitata in chiave moderna con un eccellente servizio e un buon rapporto qualità/prezzo.

Kabuki

Sapete che amo il sushi e la cucina giapponese in generale e quindi non potevo sottrarmi dal provare Kabuki, ristorante stellato situato nella galleria del Four Season Hotel Ritz. Inutile dire che l’esperienza è stata fantastica: pesce di primissima qualità a km zero (sashimi, chirashi e nigiri) e ottimi assaggi crudi e cotti di piccoli antipasti a base di pesce e verdure, basati sui migliori ingredienti portoghesi. Servizio da ristorante Michelin e prezzi decisamente competitivi per uno stellato: menù degustazione serale a 100 euro e pranzo a 45 euro. Kabuki ha uno stile contemporaneo e diverse sale: vi consiglio di cenare all’ultimo piano e di provare uno dei signature cocktail presenti in lista.

I migliori ristoranti di Lisbona: Kabuki
I migliori ristoranti di Lisbona: Kabuki

Mercado da Ribeira (Time Out Market)

Nato come luogo commerciale destinato solo ai grossisti, nel 2001 il Mercado da Ribeira si trasforma in Food Court e nel 2014 viene acquistato dal gruppo Time Out Portugal. Al suo interno potete trovare oltre 30 ristoranti, 8 bar, 12 negozi e numerose bancarelle di pesce, carne, frutta e verdura. La superficie complessiva supera i 3000 mq e conta circa 500 posti a sedere al chiuso e 250 all’aperto. I ristoranti migliori sono O Frade (Michelin Big Gourmet) e Sea Me per il pesce, Croqueteria per le polpette e Confraria per il sushi.

Mercado da Ribeira
Mercado da Ribeira

Tapisco

Nato da un’idea dello chef pluristellato Henrique Sa Pessoa, tra i ristoranti di Lisbona, Tapisco è l’unico che unisce i petiscos portoghesi e le tapas spagnole. Oltre agli ottimi piatti a base di uova, gettonatissimi la domenica a pranzo, il locale è famoso per gli eccellenti cocktail a base di Vermouth. Io ho mangiato un’insalata di polpo, una tempura di verdure e una paella nera con seppie e gamberi. Consiglio di sedersi al bancone perché la cucina a vista è davvero meritevole. Personale gentile e prezzi mediamente buoni.

Carnal

Un gastro-bar messicano, caratterizzato da un ambiente industrial e informale, che serve discreti piatti etnici con il giusto mix tra sapore e piccantezza. Il punto di forza del menù di Carnal (ristorante Michelin Big Gourmet) sono i tacos di pesce e carne, accompagnati da originalissimi cocktail. Ottimo anche il guacamole e le tartare, rivisitate in chiave messicana. Servizio alla mano e prezzi onesti. Da provare.

I migliori ristoranti di Lisbona: Carnal
I migliori ristoranti di Lisbona: Carnal

Pastéis de Belém

Nessuno e dico nessuno può lasciare Lisbona senza aver provato almeno una volta un pasteris de nata nella pasticceria Pastéis de Belém. È qui che si pensa abbiano avuto origine i famosi dolci portoghesi. Pastéis de Belém è aperta dal 1937 e ogni giorno sforna circa 20.000 dolcetti, cercando di mantenere segreta la sua ricetta. Oltre ai pasteris de nata è famosa anche per alcuni prodotti salati come crocchette, tortini ripieni, panzerotti e toast. Insomma, è un’ottima meta per un pranzo all’insegna delle calorie elevate! Altre due pasticcerie famose in cui gustare i pasteris de nata sono la Pastelaria Aloma e la Fabrica de Nata.

Pastéis de Belém
Pastéis de Belém

Lisbona: i 3 locali più gettonati della città

Seen by Olivier

All’ultimo piano dell’hotel Tivoli Avenida Liberdade troverete uno dei ristoranti e rooftop bar più alla moda di tutta Lisbona. Sto parlando del SEEN Lisboa by Olivier, catena ora presente anche a Roma. La vista panoramica, la cucina eclettica e i cocktail d’autore sono solo alcuni dei punti forti di questo locale, che è il più amato e ambito della città. Per entrare dovrete superare una rigida selezione, almeno che non scegliate di prenotare un tavolo al ristorante. La cucina mediterranea e giapponese è ottima ma io vi consiglio di privilegiare un aperitivo o un dopo cena, soprattutto se sono in programma serate con DJ Set.

I migliori locali di Lisbona: Seen by Olivier
I migliori locali di Lisbona: Seen by Olivier

Eduardino Sem Rival

Andare a Lisbona e non bere almeno una volta la Gingjinha è come visitare Parigi senza essere stati al Louvre. Questo liquore tipico è prodotto dall’infusione delle amarene ed è reperibile praticamente in qualsiasi bar della città. Tuttavia, la Gingjinha dà il meglio di sé in questo minuscolo locale chiamato Eduardino, che ne produce una propria versione e la serve con una ciliegia immersa nel bicchiere. In questo bar turisti e locali si affollano a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Eduardino Sem Rival
Eduardino Sem Rival

Pensao Amor

Ubicato in Pink Street, Pensao Amor è un ex bordello trasformato in uno dei bar più affascinanti della zona portuale di Lisbona. Al suo interno troverete libri erotici, spettacoli di burlesque, ottimi cocktail e zone dove appartarsi. Uno spazio dedicato a chi ha voglia di divertirsi e alle menti aperte, basato su un’idea originale. Selezione all’ingresso, anche se non troppo rigida.

I migliori locali di Lisbona: Pansao Amour
I migliori locali di Lisbona: Pansao Amour

L'articolo Lisbona: una lista aggiornata dei migliori ristoranti e hotel della città proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/04/04/lisbona-una-lista-aggiornata-dei-migliori-ristoranti-e-hotel-della-citta/feed/ 0
Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/03/24/cosa-vedere-a-lisbona-in-3-giorni/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cosa-vedere-a-lisbona-in-3-giorni https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/03/24/cosa-vedere-a-lisbona-in-3-giorni/#respond Sun, 24 Mar 2024 19:11:13 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6433 Sogni di visitare la capitale del Portogallo ma non sai da che parte iniziare? Ecco una guida su cosa vedere a Lisbona in 3 giorni.

L'articolo Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
Sogni di visitare la capitale del Portogallo ma non sai da che parte iniziare? Ecco una guida su cosa vedere a Lisbona in 3 giorni.

Per cominciare tenete presente che Lisbona si sviluppa su sette colline; mettete quindi in conto lunghe camminate – spesso in salita – per raggiungere molti dei suoi luoghi turistici più blasonati. Tuttavia, ne varrà quasi sempre la pena. La capitale del Portogallo è famosa per le sue viste mozzafiato, la sua vivace vita notturna, le importanti architetture storiche e le passeggiate sul lungofiume.

Una città cosmopolita i cui abitanti, purtroppo, non sono tra i più cordiali e simpatici d’Europa. Godetevela con lentezza e assaporatene ogni vicolo.

Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni
Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni

Lisbona: quando visitarla e come muoversi

Prima di concentrarci su “cova vedere a Lisbona in 3 giorni” cerchiamo di capire meglio qual è il periodo più adatto per visitarla. Escludendo i mesi troppo caldi (Luglio e Agosto) e quelli troppo freddi e piovosi (Gennaio e Febbraio), tutti gli altri periodi dell’anno sono perfetti per partire alla scoperta della capitale portoghese.

Lisbona è una delle città più economiche d’Europa. Muoversi è semplicissimo: vi basterà acquistare un abbonamento giornaliero ai mezzi di trasporto pubblici o utilizzare le app Uber e Bolt, come alternativa ai taxi. Se avete intenzione di dedicare 3 intere giornate alla scoperta della città vi consiglio di valutare la Lisboa Card che, per la modica cifra di 22/37/46 euro (1/2/3 gg) include l’accesso a qualsiasi mezzo pubblico e l’ingresso in moltissimi luoghi turistici della città. Io l’ho trovata una formula molto vantaggiosa sia a livello economico che pratico, perché mi ha permesso di saltare molte code. La potete tranquillamente comprare al vostro arrivo in aeroporto.

Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni

Ma eccoci finalmente arrivati all’argomento principale di questo articolo: cosa vedere a Lisbona in 3 giorni. Ecco un programma dettagliato da seguire alla lettera, ma anche no!

Primo giorno

  1. Avenida da Liberdade
  2. Praca do Rossio
  3. Rua Augusta Arch (3,5 euro, inclusa nella Lisboa Card)
  4. Praça do Comércio
  5. Elevador de Santa Justa (2,8 euro, inclusa nella Lisboa Card)
  6. Convento do Carmo (4 euro con la Lisboa Card)
  7. Visita al quartiere bohémien del Bairro Alto 
  8. Miradouro de Santa Catarina al tramonto
  9. Pink Street
Elevador de Santa Justa
Elevador de Santa Justa

Il primo giorno iniziate la vostra visita di Lisbona dal quartiere più moderno ed europeo. I punti da segnare sulla mappa sono: Avenida da Liberdade, la strada più importante della città, con boutique alla moda e hotel blasonati; Praca do Rossio, con la sua ondeggiante pavimentazione bianca e nera, ospita il super-instagrammabile negozio “The fantastic world of Portuguese Sardines”; infine, concludete la vostra passeggiata lungo Rua Augusta e, una volta attraversato il suo Arco di Trionfo (sul quale potete anche salire), fermatevi nella maestosa Praça do Comércio.

The fantastic world of Portuguese Sardines
The fantastic world of Portuguese Sardines

Abbandonate poi la zona moderna per avvicinarvi pian piano al Bairro Alto. La prima tappa è l’Elevador de Santa Justa, un bellissimo ascensore in stile liberty in ferro battuto. La seconda tappa è il Convento do Carmo, testimonianza della storia e della resilienza di Lisbona, sopravvissuto al terremoto e oggi convertito in museo. Il Barrio Alto è ricco di ristoranti, boutique e negozi d’arte e artigianato, tant’è che viene chiamato la “Montmartre” di Lisbona. Inoltre, insieme all’Alfama, è il quartiere migliore per ascoltare il fado. Prima di dedicarvi alla vita notturna raggiungete, a piedi o con uno dei famosissimi tram storici, il Miradouro de Santa Catarina per ammirare la città di Lisbona al tramonto. Sorseggiate una birra fresca e preparatevi per la serata, che avrà inizio in Pink Street.

Miradouro de Santa Catarina al tramonto
Miradouro de Santa Catarina al tramonto

Per saperne di più sulla vita notturna di Lisbona non perdete il mio articolo dedicato a ristoranti, hotel e locali.

Secondo giorno

  1. Museo Nazionale delle Carrozze (8 euro, incluso nella Lisboa Card)
  2. Monastero dos Jerónimos (10 euro, incluso nella Lisboa Card)
  3. Torre di Belem (6 euro, inclusa nella Lisboa Card)
  4. Padrão dos Descobrimentos
  5. MAAT (8 euro con la Lisboa Card)
  6. Ponte 25 de Abril
  7. LX Factory
Padrão dos Descobrimentos
Padrão dos Descobrimentos

Il secondo giorno andrebbe dedicato completamente al quartiere di Belem, pieno zeppo di luoghi turistici degni di nota, a ridosso delle rive del Tago. Iniziate la vostra visita dal Monastero dos Jerónimos, in stile manuelino, che comprende il chiostro e la chiesa, dove sono sepolti Fernando Pessoa e Antonio Tabucchi. Spostatevi poi nella famosissima Torre di Belem, struttura architettonica simbolo della città di Lisbona, realizzata nel XVI secolo. A pochi passi dalla torre potrete ammirare l’imponente Monumento alle Scoperte un tributo ai protagonisti delle esplorazioni marine – con, ai sui piedi, un mosaico di circa 50 mt raffigurante la Rosa dei Venti e le rotte percorse dai navigatori portoghesi.

Monastero dos Jerónimos
Monastero dos Jerónimos

Nel pomeriggio potreste scegliere di visitare due dei numerosi musei di Belem. Io ho optato per il Museo Nazionale delle Carrozze e per il MAAT. Il primo è stato scelto solo perché incluso nella Lisboa Card ma si è rivelato una piacevolissima sorpresa. La collezione ospita un’importante selezione di veicoli del XVII, XVIII e XIX secolo. Il MAAT, invece, è stato scelto con cura perché ospita collezioni temporanee e una mostra permanente d’importanti artisti moderni e contemporanei, tra cui Warhol, Picasso, Dalì, Pollok e Duchamp. Dal tetto di questo museo, inoltre, potrete ammirare meravigliose vedute del fiume Tago al tramonto, del Ponte 25 Aprile e del Cristo Rei, ubicato sull’altra sponda del fiume. Una valida alternativa a questi musei potrebbe essere il Lisbon Earthquake Museum (Museo sul terremoto).

Torre di Belem
Torre di Belem

Infine, qualora le forze non vi abbiano ancora abbandonati, prima di tornare in centro, visitate il famosissimo LX Factory, un vecchio complesso riconvertito in laboratorio creativo e centro commerciale. Qui troverete atelier, locali, ristoranti e modernissimi uffici.

Terzo giorno

  1. Visita al quartiere dell’Alfama 
  2. Chiesa del Sé
  3. Miradouro de Santa Luzia
  4. Castello di São Jorge (10 euro, non incluso nella Lisboa Card)
  5. Campo de Santa Clara e Feira da Ladra
  6. Pantheon Nazionale (5 euro, incluso nella Lisboa Card)
  7. Museo delle Azulejos (5 euro, non incluso nella Lisboa Card)
  8. Miradouro da Graça al tramonto
  9. Senhora do Monte al tramonto
Quartiere dell’Alfama
Quartiere dell’Alfama

La terza e ultima giornata è dedicata al quartiere dell’Alfama, il più antico della città, puntellato di vicoletti e scalinate. Uno dei primi edifici che incontrerete sarà sicuramente la Chiesa del Sé; da lì, camminando per altri 5 minuti, raggiungerete quello che – a mio avviso – è il più bel punto panoramico della città. Sto parlando del Miradouro de Santa Luzia, ricco di fiori e azulejos. Salendo per altri 10 min in una delle tante stradine acciottolate arriverete al famosissimo Castello di Sao Jorge, visibile da qualsiasi area del centro storico.

Miradouro de Santa Luzia
Miradouro de Santa Luzia

Iniziate poi la discesa verso Campo Santa Clara dove, ogni martedì e sabato, troverete il mercato delle pulci chiamato Feira da Ladra. Se avete acquistato la Lisboa Card entrate anche nel Pantheon Nazionale, luogo di sepoltura delle celebrità più storiche del Portogallo, e ammirate il fiume Tago dal suo balcone panoramico. Infine, terminate la vostra giornata con una visita al Museu Nacional do Azulejo, incentrato sull’arte delle piastrelle dipinte a mano.

Pantheon Nazionale
Pantheon Nazionale

Per un tramonto meraviglioso non perdetevi il Miradouro da Graça o il poco distante Senhora do Monte, dove molti abitanti della città si concedono momenti di relax e romanticismo.

Conclusioni

Termina qui la nostra guida su cosa vedere a Lisbona in 3 giorni ma vi invito a leggere il mio articolo dedicato a ristoranti, hotel e locali della capitale portoghese.

L'articolo Cosa vedere a Lisbona in 3 giorni proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/03/24/cosa-vedere-a-lisbona-in-3-giorni/feed/ 0
I migliori hotel e ristoranti del Cairo https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/03/13/i-migliori-hotel-e-ristoranti-del-cairo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=i-migliori-hotel-e-ristoranti-del-cairo https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/03/13/i-migliori-hotel-e-ristoranti-del-cairo/#respond Wed, 13 Mar 2024 11:02:31 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6423 Dopo avervi raccontato cosa vedere nella caotica capitale egiziana, non mi resta che approfondire due tematiche altrettanto importanti: vi suggerirò i migliori hotel e ristoranti del Cairo e vi darò qualche dritta per muovervi all’interno di questa megalopoli.

L'articolo I migliori hotel e ristoranti del Cairo proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
Dopo avervi raccontato cosa vedere nella caotica capitale egiziana, non mi resta che approfondire due tematiche altrettanto importanti: vi suggerirò i migliori hotel e ristoranti del Cairo e vi darò qualche dritta per muovervi all’interno di questa megalopoli.

Come spostarsi al Cairo

Il Cairo è una delle città più trafficate e congestionate che io abbia mai visto. Tuttavia, purtroppo, non esistono delle valide alternative al trasporto su quattro ruote. Escludendo la metropolitana (presente solo in alcune zone), tutti gli altri mezzi pubblici sono davvero poco affidabili e di difficile comprensione per noi occidentali. Inoltre, tenete presente che una corsa in taxi o, ancora meglio, un viaggio con Uber sono incredibilmente economici. Per percorrere il tragitto che va dall’aeroporto al centro città (40/50 min) possono bastare 8/9 euro. Con dei prezzi del genere non ha davvero senso prendere in considerazione i mezzi pubblici, più lenti e macchinosi. Infine, sconsiglio vivamente di noleggiare un’auto perché muoversi nel traffico cittadino – se non siete local – potrebbe rivelarsi una pessima scelta.

Se avete intenzione di visitare Giza e i dintorni del Cairo potrebbe esservi utile chiedere il supporto di una guida automunita. Con meno di 120 euro al giorno avrete un autista e un cicerone a vostra completa disposizione per tutta la giornata. Io mi sono trovata molto bene con Ahmed (se volete potete contattarlo via instagram).

I migliori hotel del Cairo: dove dormire

Il Cairo vanta moltissimi hotel a 5 stelle. La zona più turistica e adatta per muoversi all’interno della città è quella ubicata nei pressi di Piazza Tahrir e dell’isola di Zamalek, sulle sponde del Nilo.

Tuttavia, la maggior parte degli hotel “lussuosi”affacciati sulla Corniche presentano strutture esterne abbastanza fatiscenti e vecchie, fortunatamente controbilanciate da interni di design e camere da letto ricche di confort.

Tra gli hotel 5 stelle ubicati nel centro storico del Cairo i miei 2 preferiti sono i seguenti:

Sofitel Cairo Nile El Gezirah

Il plus di questo hotel, in cui ho scelto di soggiornare per tre notti, è la sua terrazza ubicata direttamente sulle sponde del Nilo. Credo sia l’unica struttura di questa categoria a poter vantare un attracco diretto delle imbarcazioni e una serie di bar e ristoranti in cui ammirare il fiume Nilo, sorseggiando un cocktail o fumando un narghilè. La hall e le zone comuni sono curate e sontuosedegne di una categoria “superior” – mentre le stanze necessitano di una bella manutenzione. Compensano, tuttavia, con i balconi a strapiombo sul Nilo. La cosa più spettacolare di questo hotel è senza dubbio la colazione, una delle più ricche e curate di tutta la mia vita: succhi di frutta freschi, dolci e uova preparati al momento, servizio impeccabile. Molto apprezzati anche i pasticcini e la frutta offerti come benvenuto all’arrivo in camera. Il rapporto qualità/prezzo è un po’ alto ma solo per via delle camere datate, altrimenti non avrei avuto nulla da obiettare.

I migliori hotel del Cairo: Sofitel Nile El Gezirah
I migliori hotel del Cairo: Sofitel Nile El Gezirah

Four Seasons Hotel Cairo at Nile Plaza

Forse il miglior hotel del Cairo e certamente il più lussuoso tra quelli ubicati nel centro storico, a pochi passi dal fiume Nilo. La facciata esteriore è, come sempre, invecchiata dal tempo e dal sole. Tuttavia, gli interni sono degni della catena che rappresenta: bellissima la hall, che ho avuto la fortuna di ammirare con addobbi natalizi; fantastici tutti e 5 i ristoranti presenti all’interno dell’hotel. Elegantissima anche la SPA. Le stanze mantengono un ottimo standard ma non stupiscono: materasso, asciugamani, kit bagno e terrazza all’altezza della situazione; rubinetteria, sanitari e arredi un po’ vecchiotti. Ottimo anche il servizio e la cortesia del personale. Rapporto qualità/prezzo buono, con piccoli accorgimenti da valutare per raggiungere l’eccellenza.

Se, invece, preferite alloggiare vicino alle Piramidi di Giza, a 20 min da Cairo, non perdere l’occasione di visitare questo hotel:

Marriott Mena House

Il plus di questo hotel è quello d’offrire la possibilità di svegliarvi, fare colazione e cenare con una splendida vista sulle Piramidi. I giardini e gli spazi comuni sono curatissimi, i ristoranti di un ottimo livello e la piscina molto suggestiva. Anche in questo caso le camere risultano ampie ma datate, con letti comodissimi e ottimi standard di pulizia. Lo staff non è all’altezza di questa catena alberghiera ma la vista sulle piramidi fa perdonare qualsiasi cosa. Colazione eccellente per varietà e qualità dei prodotti.

I migliori hotel del Cairo: Marriott Mena House
I migliori hotel del Cairo: Marriott Mena House

I migliori ristoranti del Cairo: dove mangiare

Come moltissimi paesi del Medio Oriente, anche nella città del Cairo i migliori ristoranti si trovano all’interno di grandi catene alberghiere o fanno parte di gruppi ristorativi più ampi, con varie sedi e ubicazioni. In quest’articolo vi suggerirò 5 indirizzi utili per mangiare bene nella capitale egiziana, spaziando dalla cucina locale a quella fusion, tanto apprezzata dagli abitanti del Cairo.

Zooba, cucina medio orientale

Questo è senza dubbio il ristorante più interessante e originale di tutto il Cairo, ubicato nel quartiere di Zamalek, sull’isola di Gezira. Al suo interno arredi e sedie dai colori vivaci, tavoli in condivisione e prodotti – come succhi e dolci confezionati – esposti in vetrine refrigerate. Il fondatore di Zooba, Chris Khalifa, ha voluto unire il cibo di strada medio orientale con un tocco moderno e gourmet. Qui potrete assaggiare ottime rivisitazioni di piatti tradizionali quali falafel, pane, ful e koshari. Sono presenti molti piatti vegetariani e gli ordini d’asporto vengono consegnati all’interno di materiali sostenibili e riciclabili, in controtendenza con le abitudini locali. Zooba è entrato a far parte della classifica dei Best MENA restaurant 2024. Prezzo medio: 20/30 euro a testa.

I migliori ristoranti del Cairo: Zooba
I migliori ristoranti del Cairo: Zooba

Sachi Heliopolis, cucina fusion e sushi

Sachi nasce da un’idea dell’imprenditore Ayman Baky e oggi conta tre ristoranti, di cui due nella capitale egiziana. Il primo di questi locali è stato aperto proprio a Heliopolis, un quartiere residenziale del Cairo. Il menu si basa sulle tradizioni della cucina mediterranea, con influenze asiatiche. I piatti sono autentici ma non tradizionali, con sapori decisi e puliti. Il ristorante è specializzato in sushi, sashimi, bistecche e cocktail. L’ambiente è curato e alla moda e il servizio ottimo. Anche Sashi è entrato a far parte della classifica dei Best MENA restaurant 2024. Prezzo medio: 40/50 euro a testa.

Moghul Room, cucina indiana

Famoso per essere il miglior ristorante indiano del Cairo, Moghul Room si trova all’interno dell’hotel Marriott Mena House. L’atmosfera romantica e serena, con vista sulle piramidi, e il sottofondo musicale aiutano a creare un ambiente elegante e intimo. Il menù include moltissime proposte vegetariane ma la vera specialità sono il piatto tandoori, la selezione di pane e l’agnello masala. Il servizio è buono e la lista dei cocktail può sicuramente allietare la vostra cena. Prezzo medio: 40/50 euro a testa.

I migliori ristoranti del Cairo: Moghul Room
I migliori ristoranti del Cairo: Moghul Room

What The Crust, pizzeria

What The Crust ha fatto di tutto per portare la vera tecnica e tradizione napoletana nella capitale egiziana. Una catena di tre pizzerie distribuite in varie zone residenziali del Cairo che utilizzano forni e ingredienti 100% made in Italy. Il risultato finale è una pizza deliziosa in ambienti moderni e curati. I prezzi sono un po’ alti ma ne vale assolutamente la pena. Concluderei dicendo che questa pizzeria è entrata all’84esimo posto della classifica Top Pizza World 2024. Prezzo medio: 15/20 euro a testa.

Eight, cucina cinese

Se uniamo la tradizione e la cultura cinese all’opulenza della catena Four Season troviamo i punti cardine del ristorante Eight. Aggiungiamoci le viste panoramiche sul Nilo, la professionalità dei camerieri e la ricercatezza del menù e il gioco è fatto. Questo, a mio avviso, è uno dei ristoranti più interessanti di tutto il Cairo. L’esperienza gourmet comprende una selezione di dim sum, gamberi e pollo fritti nel wok, manzo saltato in padella e riso alla cantonese. Ottima anche la carta dei vini. Prezzo medio: 60/70 euro a testa.

I migliori ristoranti del Cairo: Eight
I migliori ristoranti del Cairo: Eight

L'articolo I migliori hotel e ristoranti del Cairo proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/03/13/i-migliori-hotel-e-ristoranti-del-cairo/feed/ 0
Cairo: cosa vedere nella capitale egiziana https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/03/07/cairo-cosa-vedere-nella-capitale-egiziana/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cairo-cosa-vedere-nella-capitale-egiziana https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/03/07/cairo-cosa-vedere-nella-capitale-egiziana/#comments Thu, 07 Mar 2024 17:41:37 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6404 Se vi state chiedendo “cosa vedere” al Cairo considerate subito che stiamo parlando di una delle più grandi megalopoli del mondo. La capitale egiziana è ricca di storia, reperti e vestigi del passato ma non è tutto oro quello che luccica! Il traffico accompagnato dall’inquinamento acustico e atmosferico rendono la città davvero frenetica e, a tratti, invivibile.

L'articolo Cairo: cosa vedere nella capitale egiziana proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
Se vi state chiedendo “cosa vedere” al Cairo considerate subito che stiamo parlando di una delle più grandi megalopoli del mondo. La capitale egiziana è ricca di storia, reperti e vestigi del passato ma non è tutto oro quello che luccica! Il traffico accompagnato dall’inquinamento acustico e atmosferico rendono la città davvero frenetica e, a tratti, invivibile.

Tuttavia, nessun viaggio in Egitto può definirsi tale senza che il turista abbia soggiornato per almeno un paio di giorni al Cairo, chiamato anche Umm al-Dunya (Madre del Mondo).

Vista sulla città città del Cairo
Vista sulla città città del Cairo

Cosa vedere al Cairo: le 10 attrazioni più visitate

Ricordatevi sempre che nella lista di “cosa vedere” al Cairo troverete inserite anche moltissime attrazioni ubicate a Giza e dintorni. È normale considerarle parte della capitale egizia perché si trovano davvero a pochi minuti di macchina dal centro storico del Cairo.

Ecco una lista delle 10 attrazioni più visitate, non per forza in ordine d’importanza.

1. Le Piramidi di Giza

Molti turisti giungono al Cairo solo per visitare le famosissime Piramidi di Giza. L’accesso al sito archeologico, che comprende anche la Sfinge, ha un costo di circa 17 euro. Il biglietto “basic” non comprende l’ingresso in nessuna delle tre Piramidi. Qualora vogliate entrare all’interno di una di esse dovrete pagare un biglietto supplementare che varia dalle 11 alle 17 euro, a seconda della piramide scelta. Tuttavia, sconsiglio quest’esperienza a chiunque soffri di claustrofobia. Tenete presente, inoltre, che all’interno di questi monumenti funebri non troverete niente: tutti i reperti sono stati trafugati o trasportati nei vari musei nazionali. Il sito storico che racchiude le Piramidi e la Sfinge è enorme. Per visitarlo tutto senza perdere troppo tempo conviene spostarsi in macchina o a dorso di cammello.

Le Piramidi di Giza
Le Piramidi di Giza

La Piramide di Cheope è la più grande, seguita dalla Piramide di Chefren e dalla più piccola Piramide di Micerino. Tutte risalgono a circa 4500 anni fa. A guardia di questi templi funebri troviamo la Sfinge, con il corpo da leone e la faccia da faraone, simboleggiante la regalità e la forza.

2. Museo Egizio del Cairo

Arrivando nel centro storico del Cairo sarà impossibile non notare una villa color rosa cipria: quella è la sede dello storico Museo Egizio del Cairo, aperto nel lontano 1897. Al suo interno troverete migliaia di reperti: dalla sua inaugurazione a oggi si contano circa 150.000 oggetti, di cui solo alcuni effettivamente esposti nelle sue sale.

I punti salienti dell’esposizione sono le gallerie dedicate a Tutankhamon, nella cui tomba furono ritrovati numerosi oggetti appartenenti al suo corredo funebre, tra cui la famosissima maschera mortuaria. Oltre a questo, non perdetevi le Statue di Rahotep e di sua moglie Nofret, la Statua di Chefren, lo Scriba Seduto, la Triade di Micerino e la Paletta di Narmer.

Cosa vedere al Cairo: il Museo Egizio
Cosa vedere al Cairo: il Museo Egizio

Per capire meglio le varie epoche faraoniche fatevi accompagnare da una guida, che saprà soffermarsi sui reperti più importanti. Nel momento in cui scrivo questo articolo (Febbraio 2024) le Gallerie di Tutankhamon si trovano ancora all’interno del Museo Egizio del Cairo ma presto verranno spostate nel nuovo GEM – Museo Egizio di Giza, togliendo prestigio all’edificio presente nella capitale.

3. GEM – Grand Egyptian Museum

A Gennaio 2024 ho avuto la fortuna di visitare in anteprima il GEM di Giza che aprirà nella primavera del 2024. Al suo interno si troveranno circa 100.000 reperti, tra cui il tesoro della tomba di Tutankhamon e molti manufatti che verranno portati qui dal Museo Egizio del Cairo e da altri musei del paese.

Il GEM si trova sull’altopiano di Giza, nei pressi delle piramidi, e – una volta completato – diventerà il più importante museo sulla storia egizia di tutto il mondo, oltre che il più moderno e grande per dimensioni. Tra i primi reperti archeologici del GEM – già visibili – troviamo la monumentale statua di Ramses II prima ubicata nel centro del Cairo, in Piazza Ramses. Anche se la costruzione del GEM non era ancora conclusa la statua di oltre 83 tonnellate venne spostata nel 2006 e, una volta restaurata, esposta nel 2018.

GEM, Grand Egyptian Museum
GEM, Grand Egyptian Museum

Qualche numero: i lavori di costruzione del museo hanno coinvolto circa 4000 operai e sono iniziati nel 2003; il muro perimetrale in alabastro è alto 30 mt mentre la superficie complessiva del museo è di  480.000 mq; il costo complessivo dell’opera è stato di circa 1 miliardo di dollari. Una volta inaugurato il GEM potrà accogliere 15.000 visitatori al giorno, circa il triplo rispetto al Museo Egizio del Cairo. Il costo del biglietto d’ingresso si aggirerà intorno ai 35 euro.

4. Saqqara

Il sito archeologico di Saqqara, 25 km a sud del Cairo, è un’altra necropoli in cui sono presenti diverse opere architettoniche, costruite per accogliere i sovrani dell’Antico Regno. Tuttavia, la maggior parte dei turisti giunge fino a qui solo per ammirare la famosissima piramide a gradoni, antecedente rispetto a quelle di Giza. L’ingresso al sito costa circa 13 euro e comprende diversi luoghi di sepoltura.

Saqquara e la piramide a gradoni
Saqquara e la piramide a gradoni

5. Memphis

Solitamente chi visita Saqqara si ferma anche a Memphis, l’antica capitale dell’Egitto. Qui troverete un piccolo museo all’aperto (biglietto d’ingresso 5 euro) in cui è conservata una statua gigante di Ramses II, alta 13 metri, e una Sfinge di Alabastro. Una tappa carina ma non imperdibile.

Memphis e la statua di Ramses II
Memphis e la statua di Ramses II

6. NMEC – Museo Nazionale delle Civiltà Egizie

All’interno di questo ennesimo museo egizio troverete la più grande e completa collezione di mummie faraoniche: Ramses II e III, Hatshepsut, Amenhotep I e Seti I sono solo alcune delle 22 mummie esposte nella Royal Mummies Gallery. Questa è l’unica cosa che vale la pena visitare all’interno di questo museo.

7. Khan el-Khalili e il Cairo Islamico

Per entrare nel quartiere islamico raggiungete la moschea di Al-Azhar e, dopo averla visitata, iniziate ad esplorare Khan el-Khalili, il suq più caratteristico di tutto il Cairo. Al suo interno troverete botteghe di artigiani, laboratori nei quali vengono prodotti oggetti d’oro e d’argento, un mercato delle spezie e moltissimi negozi di souvenirs per turisti. Il mio consiglio è quello di dedicargli almeno un paio d’ore, perdervi nei vicoli e fermarvi a bere un caffè presso lo storico Fishawis, il locale più antico e famoso di tutta la zona.

Cosa vedere al Cairo: Khan el-Khalili
Cosa vedere al Cairo: Khan el-Khalili

8. Cittadella

Ci sono due motivi principali per visitare la Cittadella: il primo è la meravigliosa Moschea dell’alabastro; il secondo è la vista mozzafiato che si apre sull’intera cittadina del Cairo. La Cittadella fu costruita da Saladino nel 1176 per difendersi dai crociati; successivamente il complesso fu la residenza di moltissimi leader del paese. Nel 1848 Muhammad Ali ci fece costruire la famosissima Moschea dell’alabastro, in pietra bianca e con altissimi minareti, definiti uno dei simboli della città del Cairo. Al suo interno è presente anche la tomba del sovrano.

Cittadella e Moschea dell’alabastro
Cittadella e Moschea dell’alabastro

A pochi passi dalla moschea troverete anche una terrazza panoramica Gawhara Terrace – in grado d’abbracciare quasi tutta la città, fino alle Piramidi di Giza. È qui che questa fortificazione dà il meglio di sé. Il biglietto d’ingresso alla Cittadella costa 14 euro.

9. Moschea del Sultano Hassan

Ai piedi della Cittadella sorge la Moschea del Sultano Hassan: se vi resta del tempo libero vi consiglio di visitarla, se non altro per la sua autenticità. La moschea fu costruita nel 1363 per volere del sultano Hassan el-Nasir, sepolto al suo interno, e rappresenta uno dei migliori esempi d’architettura mamelucca al mondo. Al suo interno troverete numerosi dettagli: elementi arabescati, stalattiti, portali, minareti, fontane e mausolei. Decisamente meno turistica della Moschea dell’alabastro, questo luogo sacro merita assolutamente una visita.

10. Piazza Tahrir, Zamalek e i tramonti sul Nilo

Dedicate almeno un paio d’ore alla scoperta di Piazza Tahir, il ponte Qasr El Nil, la Torre del Cairo e la Corniche. L’orario migliore per visitare questi luoghi è il tramonto, quando il sole scompare alle spalle del fiume Nilo.

Queste zone sono molto frequentate anche dalla gente del posto che, terminato il lavoro, si rilassa sulle sponde del Nilo sorseggiando una tazza di tea o una bibita analcolica. Non posso definirla una zona commerciale perché noi occidentali non acquisteremmo mai nulla in questi negozi. Tuttavia, è un’area ricca di fascino in cui immergersi nell’anima della città.

Tramonto sul Nilo a bordo di una feluca
Tramonto sul Nilo a bordo di una feluca

Iniziate dalla Torre del Cairo, salendo sul suo punto d’osservazione che offre un panorama a 360° sulla città; continuate poi percorrendo il ponte “dei leoni” e incamminatevi lungo la Corniche aspettando il tramonto. Per un’esperienza autentica e indimenticabile imbarcatevi su una feluca pochi minuti prima del calar del sole e godetevi questo spettacolo naturale attraverso una breve navigazione del Nilo.

Altri consigli utili

Dopo aver scoperto cosa vedere al Cairo, non ci resta che approfondire meglio alcuni aspetti logistici e “meno culturali” della capitale egiziana,come ristoranti, hotel e mezzi di trasporto. Per farlo v’invito a leggere il mio articolo che tratta queste tematiche.

L'articolo Cairo: cosa vedere nella capitale egiziana proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/03/07/cairo-cosa-vedere-nella-capitale-egiziana/feed/ 1
Giordania: cosa vedere a Petra, itinerario di 1 giorno https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/01/30/giordania-cosa-vedere-a-petra-itinerario-di-1-giorno/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=giordania-cosa-vedere-a-petra-itinerario-di-1-giorno https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/01/30/giordania-cosa-vedere-a-petra-itinerario-di-1-giorno/#respond Tue, 30 Jan 2024 08:55:18 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6387 Petra è il motivo principale per cui il 90% dei turisti decide di visitare la Giordania. Oltre a essere un sito Patrimonio dell’UNESCO dal 1985, questo luogo magico è anche una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno. Ma, per organizzare un viaggio perfetto a Petra dovrete assolutamente sapere cosa vedere.

L'articolo Giordania: cosa vedere a Petra, itinerario di 1 giorno proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
Petra è il motivo principale per cui il 90% dei turisti decide di visitare la Giordania. Oltre a essere un sito Patrimonio dell’UNESCO dal 1985, questo luogo magico è anche una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno. Ma, per organizzare un viaggio perfetto a Petra dovrete assolutamente sapere cosa vedere.

Petra fu costruita più di 2000 anni fa dal popolo nabateo e, per centinaia d’anni, divenne uno snodo importantissimo per i commerci tra l’Egitto e l’Antica Mesopotamia. Successivamente, Petra entrò a far parte dell’Impero Romano e continuò ad essere al centro dei commerci fino al terremoto del IV secolo d.C. A partire da quella data – e fino al 1812 d.C. – questo luogo storico venne dimenticato da tutti. Fu solo grazie allo svizzero Johann Ludwig Burckhardt che questa “città perduta” venne finalmente ritrovata.

Petra, una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno
Petra, una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno

Informazioni utili per visitare Petra

Costi

Se avete intenzione di restare in Giordania per almeno 4 giorni il mio consiglio è quello di acquistare online il Jordan Pass al costo di 70 JD (circa 93 euro). Con questo pass avrete inclusa la visita di un giorno a Petra, il visto turistico e numerosi altri siti storici e musei, come ad esempio il deserto del Wadi Rum di cui vi parlerò nel prossimo articolo. Il solo ingresso a Petra per una giornata costerebbe invece 50 JD (circa 70 euro). In nessuno di questi pass è inclusa Petra by Night che ha un costo di 17 JD ma che, a mio avviso, non vale la pena prendere in considerazione.

Quando visitare Petra

Prima di scoprire cosa vedere a Petra capiamo insieme qual è il momento migliore per visitarla. L’unica stagione da evitare è l’estate perché le temperature diventano veramente estreme e possono raggiungere anche i 40/45 gradi. Dovendo camminare moltissimo capite che non è proprio l’ideale. I mesi migliori sono Aprile/Maggio e Ottobre/Novembre. Tuttavia, io l’ho visitata nel mese di Dicembre e devo dire che il clima è stato più che piacevole, con giornate “temperate”. Ovviamente in inverno c’è sempre il rischio d’andare incontro a piogge improvvise.

Petra e la sicurezza

Nonostante i conflitti – anche recenti – che avvengono spesso nei territori confinanti con la Giordania, Petra e tutta la nazione rimangono posti sicuri. Il rischio di terrorismo è bassissimo e il popolo giordano è pacifista, anche per via del fatto che la sua economia si basa moltissimo sul turismo.

Petra, una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno
Petra, una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno

Come raggiungere Petra

Il modo migliore per raggiungere Petra è prendere un volo verso Amman o Aqaba. La prima dista circa 3 ore dal sito Patrimonio UNESCO mentre dalla seconda mettete in conto 2 ore di macchina. L’opzione preferita da quasi tutti i turisti è il noleggio di un’auto che vi permetterà di vedere altri luoghi meravigliosi di questa nazione, come ad esempio il deserto del Wadi Rum. Il costo di noleggio è tutt’altro che proibitivo. Con 50 euro al giorno potete affittare una station wagon. Se vi piace guidare vi consiglio di percorrere la Strada dei Re che, da Amman, in circa 4 ore ½ vi condurrà a Petra attraversando diversi siti storici. Per coloro che non vogliono o non possono guidare un’auto a noleggio vi è la possibilità di muoversi con bus turistici o bus pubblici.

All’interno di Petra, invece, potrete spostarvi solo a piedi o farvi aiutare da animali quali dromedari, asini o cavalli che vengono “proposti” – spesso a caro prezzo – dai numerosi beduini presenti all’interno del sito.

Cosa vedere a Petra in 1 giorno

Petra è un sito archeologico molto esteso e, per vederlo tutto, non basterebbero 5 giorni. Tuttavia, almeno che voi non amiate particolarmente i trekking, per tornare a casa con una panoramica più che esaustiva di una delle Sette Meraviglie del Mondo può bastare una sola giornata.

Attenzione: quando parlo di un’intera giornata intendo “letteralmente” dalle 7.30 della mattina fino alle 17.30 della sera. Se non siete allenati o propensi a sgambettare per tutta la giornata mettete in conto almeno 2 giorni.

Ecco l’itinerario più intelligente che potete seguire all’interno del sito:

Il Siq

Una volta pagato il biglietto d’ingresso lascerete alle vostre spalle il Visitor Center per incamminarvi in direzione del Siq, un canyon di arenaria lungo circa 1,2 km. Questo percorso è molto suggestivo quindi godetevelo sia all’andata che al ritorno, senza avere fretta di arrivare al Tesoro. È proprio in quest’occasione che osserverete per la prima volta i meravigliosi colori rosso fuoco delle rocce e le tubazioni in terracotta che venivano utilizzate per trasportare l’acqua.

Cosa vedere a Petra: il Siq
Cosa vedere a Petra: il Siq

Il Tesoro

Alla fine del Siq troverete il monumento che il 90% dei turisti brama di vedere non appena mette piede a Petra: il Tesoro. Questo tempio, apparso in moltissimi film – tra cui Indiana Jones e l’ultima crociata, si pensa sia stato realizzato per ospitare la tomba del Re nabateo Areta III. La sua facciata alta 40 mt e larga 28 mt è la più fotografata di tutto il sito, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Tuttavia, l’ora migliore per immortalarla va dalle 8.30 alle 10.30, poco dopo l’alba.

Cosa vedere a Petra: il Tesoro

La Strada delle Facciate

Questo breve tratto di strada collega il Tesoro al Teatro e ospita circa 50 tombe e case nabatee. Tra queste solo un paio sono degne di nota. Per scoprire quali vi rimando alla vostra guida o a una lettura più approfondita.

Il Teatro

Il Teatro, in buone condizioni, conta 45 file e può ospitare fino a 3000 persone. L’orchestra è scavata nella roccia mentre la scena è andata quasi completamente distrutta.

Le Tombe Reali

Un altro luogo molto visitato e apprezzato da tutti i turisti sono le Tombe Reali, che si raggiungono attraverso una scalinata che parte nei pressi del teatro. Le più famose e meglio conservate sono la Tomba dell’Urnariconoscibile dall’enorme urna che sovrasta il timpano, la Tomba di Setacaratterizzata da straordinarie venature rosa, bianche e gialle e la Tomba del Palazzola più grande di Petra. Una volta sorpassate queste tombe il sentiero proseguiva verso la cima del Jabal al-Khubtha, punto panoramico famoso per le numerose foto del Tesoro scattate dall’alto. Purtroppo, a causa di numerosi incidenti, questo percorso è oggi chiuso al pubblico. Eh sì cari instagrammers, niente più foto panoramiche!

Cosa vedere a Petra: le Tombe Reali
Cosa vedere a Petra: le Tombe Reali

La Strada Colonnata

Ritornando nei pressi del Teatro, dopo la deviazione presso le Tombe Reali, potrete iniziare il vostro percorso lungo la Strada Colonnata, la via centrale di Petra costruita dai romani nel 106 d.C. Un tempo questa via era delimitata da colonne, arcate e torri laterali. Oggi ciò che ne resta è solo qualche rudere.

Il Grande Tempio

Sempre lungo la Strada Colonnata incontrerete il Grande Tempio, costruito nel I secolo a.C. e danneggiato gravemente dal terremoto. Al tempio si accede tramite una rampa che conduce a monumentali propilei e, dopo una seconda rampa, si arriva al cortile sacro delimitato da un triplo colonnato. Il tempio, in origine, era alto 18 mt e il recinto sacro misurava 40 per 28 mt. Ora per individuarlo serve molta immaginazione.

Il Tempio dei Leoni Alati e la Chiesa di Petra

Dal lato opposto rispetto al Grande Tempio, su una piccola collina, troviamo invece il Tempio dei Leoni Alati, dedicato alla Dea della fertilità Atargatis, e la Chiesa di Petra con spettacolari mosaici bizantini ben conservati.

Qasr al-Bint

Il sentiero principale termina con il Qasr al-Bint, un castello che rappresentava il maggior luogo di culto di tutta la città nabatea. Qui finisce il sentiero “classico” di 4 km che percorrono praticamente tutti e che dura circa un’ora ½ (solo andata). Lo step successivo, decisamente più faticoso, sarà quello di raggiungere il Monastero.

Il Monastero

Il Monastero è il secondo edificio più fotografato di tutto il sito storico ma, a mio avviso, è molto più bello del Tesoro che, ovviamente, si classifica al primo posto. Il primo motivo è la difficoltà nel raggiungerlo, che rende la sua visione ancora più “miracolosa”. Infatti, il sentiero che da Qasr al-Bint porta al Monastero è lungo circa 2,5 km ma prevede una faticosa salita con oltre 800 gradini. I più tonici dovrebbero impiegare circa 1h nella salita e 30/40 min nella discesa. In alternativa, potrete sempre salire sul dorso di un mulo. Io ho preferito percorrere la strada a piedi perché ero terrorizzata da questi animali che si arrampicavano sulle rocce: mi sembravano davvero in bilico!

Cosa vedere a Petra: il Monastero
Cosa vedere a Petra: il Monastero

Una volta in cima troverete un piccolo bar dove rifocillarvi e diversi punti panoramici con splendide vedute sul deserto del Wadi Araba. Il Monastero, così chiamato per il ritrovamento di numerose croci bizantine, fu costruito per ospitare le spoglie del Re Obodas.

Il ritorno

Per tornare al centro visitatori dovrete per forza ripercorrere tutto il Main Trail. Alla fine della giornata avrete percorso all’incirca 14 km.

Dove dormire a Petra

Adesso che abbiamo scoperto cosa vedere a Petra non ci resta che decidere dove dormire. La cittadina sorta nelle immediate vicinanze del sito storico si chiama Wadi Musa e, ovviamente, è completamente vocata al turismo.

Tra i numerosi alberghi presenti, se avete un buon budget, vi consiglio di sceglierne uno nei pressi del centro visitatori, in modo da raggiungere il sito a piedi. Io ho alloggiato al Petra Moon Luxury Hotel e mi sono trovata molto bene. La struttura è nuova, l’ambiente raffinato e le camere sono arredate con elementi di design. Ottima anche la colazione con una vastissima scelta sia dolce che salata e piatti preparati al momento. Per finire, la vista dalla mia camera o, in alternativa, dalla piscina sul tetto è qualcosa di sorprendente: potrete godervi un tramonto meraviglioso sul deserto del Wadi Araba.

Tramonto dalla camera del Petra Moon Luxury Hotel
Tramonto dalla camera del Petra Moon Luxury Hotel

Due alternative, la prima più costosa mentre la seconda meno impegnativa, sono il Mövenpick Resort Petra e il Petra Guest House.

Dove mangiare a Petra

Per concludere questo articolo su “cosa vedere a Petra” nel migliore dei modi voglio consigliarvi anche due ristoranti testati dalla sottoscritta nei quali ho mangiato divinamente spendendo al massimo 18 euroin due. Entrambi si trovano su Tourism Street e non servono alcolici. Falafel Time propone ottimi falafel, hummus e un piatto tipico chiamato Kibbeh, che consiglio vivamente. Il servizio è ottimo e alla fine della cena vi verrà servito un dolce di riso in omaggio davvero strepitoso. Sana’a El Yemen, consigliato da Trip Advisor, è un ristorante che serve ottimo pane arabo cotto al momento con tabbouleh, hummus e un altro piatto tipico chiamato fukharat. Personale gentilissimo e, anche qui, dolcetti offerti a fine pasto.

Ristorante Sana'a El Yemen
Ristorante Sana’a El Yemen

L'articolo Giordania: cosa vedere a Petra, itinerario di 1 giorno proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/01/30/giordania-cosa-vedere-a-petra-itinerario-di-1-giorno/feed/ 0
La Giordania e il deserto del Wadi Rum https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/01/19/la-giordania-e-il-deserto-del-wadi-rum/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=la-giordania-e-il-deserto-del-wadi-rum https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/01/19/la-giordania-e-il-deserto-del-wadi-rum/#comments Fri, 19 Jan 2024 15:35:49 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6373 Non potrete assolutamente lasciare la Giordania senza prima aver passato almeno una notte nel deserto del Wadi Rum, uno dei parchi nazionali più spettacolari di tutto il Medio Oriente, diventato patrimonio dell’umanità UNESCO nel 2011.

L'articolo La Giordania e il deserto del Wadi Rum proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
Non potrete assolutamente lasciare la Giordania senza prima aver passato almeno una notte nel deserto del Wadi Rum, uno dei parchi nazionali più spettacolari di tutto il Medio Oriente, diventato patrimonio dell’umanità UNESCO nel 2011.

Come organizzare la propria visita

Il deserto del Wadi Rum si trova in Giordania a circa 1h30min di macchina da Petra e 3h30min dalla capitale Amman. Per raggiungerlo è necessario avere un mezzo proprio, a noleggio o condiviso con altri turisti. I trasporti pubblici, infatti, sono pressoché inesistenti.

L’accesso al parco nazionale avviene attraverso il Tourist Center dove dovrete pagare una tassa di 5 JD (circa 6 euro) oppure mostrare il vostro Jordan Pass. Una volta lasciata l’auto potrete proseguire con una guida fornita dal vostro lodge (in caso di pernottamento nel deserto) o una delle guide autorizzate presenti all’interno del parco nazionale.

La Giordania e il deserto del Wadi Rum
La Giordania e il deserto del Wadi Rum

Il costo di ogni singola escursione è scritto chiaramente su un tabellone all’interno del centro visitatori. Il prezzo varia a seconda del giro che vorrete fare – distanza – e del mezzo che vorrete utilizzare – jeep o cammello. Non è consigliabile addentrarsi nel deserto senza una guida autorizzata perché finireste per perdervi.

Quando andare nel deserto del Wadi Rum

I periodi migliori per visitare il deserto del Wadi Rum e, in generale, tutta la Giordania sono l’autunno e la primavera. In queste stagioni il cielo è terso e azzurro. Meno adatta è la stagione estiva, quando le temperature raggiungono cifre record, sopportabile solo dopo il calare del sole. Io ci sono stata nel mese di dicembre, all’inizio della stagione invernale, e ho trovato un clima più che accettabile. Ovviamente la notte fa molto freddo quindi è fondamentale dormire in un campo tendato riscaldato.

La Giordania e il deserto del Wadi Rum
La Giordania e il deserto del Wadi Rum

Cosa vedere all’interno del parco nazionale

Il deserto rosso è una delle attrazioni più gettonate della Giordania. Scopriamo insieme quali sono le tappe imperdibili di un’escursione nel Wadi Rum:

Le dune rosse del Wadi Umm Ishrin

La prima sosta “obbligata” all’interno del parco nazionale è la zona delle dune di sabbia rossa. Qui verrete invitati a scalare l’avvallamento e ammirare il panorama a 360 gradi sul deserto del Wadi Rum.

Il Canyon di Khazali

La montagna di Khazali nasconde un piccolo canyon, percorribile per circa 200 mt, all’interno del quale sono presenti delle sorgenti e diverse pitture nabatee raffiguranti persone e animali che, in passato, hanno abitato queste montagne rocciose.

Il Canyon di Khazali
Il Canyon di Khazali

La casa di Lawrence d’Arabia

Lawrence d’Arabia fu colui che raccontò il deserto del Wadi Rum al mondo intero, utilizzandolo come una piccola fortezza durante la Rivolta Araba del 1900. Quello che rimane della sua abitazione e soltanto un cumulo di rocce. Tuttavia, vale la pena arrivare fin qui per ammirare lo spettacolare panorama che si apre su tutto il deserto.

Gli archi di pietra

Il deserto del Wadi Rum – in Giordania – nasconde diversi archi di pietra molto famosi, ubicati a diverse altezze. Il più fotografato, anche se difficile da raggiungere, è quello di Burdah (35 mt d’altezza): per addentrarsi fino in cima servono corde, attrezzature specifiche e, ovviamente, una guida. In alternativa potrete sempre ripiegare sull’arco di Fruth (15 mt d’altezza) raggiungibile con una breve ma ripida scalata. Quest’arrampicata non è adatta a chi soffre di vertigini.

L'arco di Fruth
L’arco di Fruth

Il tramonto

Il momento più spettacolare della vostra escursione nel Wadi Rum sarà sicuramente il sole che tramonta dietro le rocce rosse del deserto. A seconda delle stagioni, vedrete uno spettacolo diverso. I punti da cui ammirare il calar del sole sono molteplici ma l’esperienza più autentica, perlomeno in inverno, è quella che contempla l’accensione di un fuoco da parte dei beduini e un aperitivo a base di tea caldo e dolcetti.

Il tramonto nel deserto del Wadi Rum
Il tramonto nel deserto del Wadi Rum

Bonus

Per i turisti più esigenti e alla moda ogni mattina vengono organizzate anche escursioni in mongolfiera, per ammirare dall’alto il meraviglioso panorama naturale del Wadi Rum.

Dove abbiamo dormito

Quasi tutti gli alloggi presenti all’interno del parco nazionale cercano di promuovere un turismo sostenibile, senza intaccare il fascino di questo luogo. Nel deserto del Wadi Rum troverete moltissimi campi tendati di tutte le dimensioni e per tutte le tasche.

Io ho scelto, forse, il più lussuoso perché era da tanto tempo che desideravo alloggiare in quella che viene definita una “cupola marziana”. Queste strutture meravigliose si avvicinano molto al concetto di glamping ma aggiungono il plus di essere trasparenti. Al loro interno sono presenti tutti i confort: riscaldamento, aria condizionata, bagno privato con prodotti beauty e molti altri accessori tipici degli hotel a 5 stelle.

Memories Aicha Luxury Camp
Memories Aicha Luxury Camp

Il nome di questo posto meraviglioso è Memories Aicha Luxury Camp, anche soprannominato Bubble Luxury Hotel. Tutte le sue sfere trasparenti possiedono una vista stupenda sul deserto e garantiscono la massima privacy per via della loro posizione tattica vicino alle rocce. La sera potrete addormentarvi ammirando il cielo stellato, comodamente abbracciati a letto senza che nessuno venga a disturbarvi o possa vedervi. L’unica pecca, se proprio dobbiamo trovare qualcosa che non va, è il cibo: sia il buffet serale che la colazione non hanno atteso le nostre aspettative. Molto carino, invece, il bar posizionato letteralmente sotto una roccia, ottimo per finire la serata fumando una shisha o bevendo un tea (non vengono serviti alcolici). Il costo per una notte in alta stagione è di circa 400 euro, cena e colazione inclusi.

Memories Aicha Luxury Camp
Memories Aicha Luxury Camp

Giordania, non solo deserto…

Il deserto del Wadi Rum è sicuramente uno dei panorami più sorprendenti di tutta la Giordania. Tuttavia, questa nazione meravigliosa è pervasa da bellezze naturali. Non perdete, quindi, i miei articoli sul sito archeologico di Petra e sulla capitale Amman.

L'articolo La Giordania e il deserto del Wadi Rum proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
https://www.lageografiadelmiocammino.com/2024/01/19/la-giordania-e-il-deserto-del-wadi-rum/feed/ 1
Spalato in un giorno: cosa vedere e dove mangiare https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/12/04/spalato-in-un-giorno-cosa-vedere-e-dove-mangiare/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=spalato-in-un-giorno-cosa-vedere-e-dove-mangiare https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/12/04/spalato-in-un-giorno-cosa-vedere-e-dove-mangiare/#respond Mon, 04 Dec 2023 17:25:49 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6359 Spalato è la capitale della regione Dalmazia e la seconda città più grande di tutta la Croazia. È un’ottima base di partenza per la scoperta di alcune isole dell’Adriatico e vanta un centro storico invidiabile. In quest’articolo vi parlerò di cosa vedere a Spalato se avete a disposizione un’unica giornata.

L'articolo Spalato in un giorno: cosa vedere e dove mangiare proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
Spalato è la capitale della regione Dalmazia e la seconda città più grande di tutta la Croazia. È un’ottima base di partenza per la scoperta di alcune isole dell’Adriatico e vanta un centro storico invidiabile. In quest’articolo vi parlerò di cosa vedere a Spalato se avete a disposizione un’unica giornata.

Spalato è una città vivace e molto animata, sia di giorno che di notte. L’unico punto a suo sfavore è la presenza di numerose “trappole per turisti”: ristoranti e bar troppo cari, bancarelle piazzate ovunque e spettacoli trash con finti centurioni all’ingresso dei siti storici.

Spalato in un giorno: cosa vedere
Spalato in un giorno: cosa vedere

Quando andare a Spalato

La maggior parte dei turisti visita Spalato in estate, includendola tra le mete di un tour più esteso della Croazia. Nei mesi di luglio e agosto la città è presa d’assalto dal turismo di massa e trovare un alloggio può diventare quasi complicato. Se potete e volete dedicare a Spalato più tempo il periodo consigliato per visitarla è senza dubbio la primavera, con giornate lunghe e miti. In inverno, invece, Spalato è famosa per via delle sue bancarelle natalizie.

Come raggiungere Spalato

Spalato è facilmente raggiungibile con un “on the road” in macchina: io sono partita da Trieste, arrivando fino a Dubrovnik. Questa è stata la mia esperienza personale e vi assicuro che non mi è pesato per niente guidare per tutti questi chilometri. In alternativa, potrete raggiungere la capitale della Dalmazia in aereo o con comodi traghetti che frequentemente collegano Spalato al porto di Ancona (9 ore di traversata). I prezzi variano molto a seconda del periodo prescelto e dell’acquisto anticipato o meno.

Spalato: cosa vedere in un giorno

1.     Palazzo di Diocleziano

Il primo e vero motivo per visitare Spalato è il Palazzo di Diocleziano, dichiarato Patrimonio Unesco nel 1979. Più che un palazzo si tratta di una vera e propria cittadella dalla quale si accede attraverso quattro porte: Aurea (la più importante), Bronzea, Argentea e Ferrea. Questo complesso, ricco di edifici, fu voluto dall’imperatore romano Diocleziano tra il III e il IV secolo. I luoghi più iconici sono:

  • Il peristilio, ovvero la piazza centrale del palazzo, attorno alla quale si trovano diverse sculture, tra cui una bellissima sfinge egizia;
  • La Cattedrale di San Doimo, eretta dove prima sorgeva il Mausoleo di Diocleziano, con il suo campanile in grado d’offrire una visuale magnifica su tutta la città;
  • Il Tempio di Giove, trasformato poi nel battistero della cattedrale;
  • I sotterranei, oggi diventati una sorta di piccolo bazar pieno di bancarelle di souvenirs;
  • Il Vestibolo, esternamente quadrangolare e internamente circolare.
Palazzo di Diocleziano
Palazzo di Diocleziano

2.     Piazza del Popolo

Piazza del Popolo, chiamata anchePjaca, è uno dei luoghi più importanti di Spalato, fulcro della vita cittadina. Qui troverete caffè, ristoranti, negozi e diversi edifici rappresentativi: la torre con l’orologio cittadino, il cui quadrante è composto da 24 numeri romani, il palazzo gotico del municipio e diversi altri palazzi costruiti dalle famiglie nobili dell’epoca, come Cipriani, Nakic e Pavlovic.

Piazza del Popolo
Piazza del Popolo

3.     Piazza della Repubblica

Piazza della Repubblica, chiamata anche Republike Trg, è circondata su tre lati da palazzi neorinascimentali dal colore rosso vivo. La piazza e i suoi caffè, nell’unico lato aperto, offrono una visuale magnifica sul porto e sulla Riva.

Piazza della Repubblica
Piazza della Repubblica

4.     Piazza della Frutta

L’ultima piazza degna di nota è Piazza della Frutta dove, un tempo, si svolgeva un chiassoso e popolare mercato. Oggi questa zona è una delle più amate dagli abitanti di Spalato e può vantare diversi luoghi degni di nota: una torre d’origine veneziana, palazzo Milesi, la statua di Marko Marulić e moltissimi bar e caffè.

5.     Il lungomare di Spalato

Il lungomare di Spalato, chiamato anche Riva, non andrebbe visto ma vissuto. Il modo migliore per farlo è sedersi in uno dei suoi numerosissimi bar e godersi una delle tante esibizioni all’aperto che animano il porto.

6.     Il colle Marjan

Il colle Marjan è raggiungibile attraverso una lunga scalinata. Tuttavia, una volta conquistata la vetta, verrete ripagati da un panorama a 360° sulla città. Se avete a disposizione anche una seconda giornata, aggiungete alla lista di “cosa vedere a Spalato” anche una passeggiata all’interno della riserva naturale di Marjan, il polmone verde della città, pieno di sentieri e punti panoramici.

La riserva naturale di Marjan
La riserva naturale di Marjan

7.     Bonus: le spiagge

Un giorno probabilmente non sarà sufficiente ma, se la vostra intenzione è quella di fermarvi in città per un periodo più lungo, sappiate che nella lista di “cosa vedere a Spalato” dovrete inserire almeno una spiaggia. La più famosa e vicina al centro storico è la spiaggia di Bacvice: qui potrete nuotare, prendere il sole o semplicemente ammirare il mare pranzando in uno dei numerosi locali nelle vicinanze. Invece, se cercate qualcosa di meno affollato dirigetevi alla spiaggia di Firule, perfetta anche per ammirare il tramonto.

Dove mangiare a Spalato

Dopo avervi elencato cosa vedere nella città di Spalato, non mi resta che consigliarvi qualche ristorantino in cui pranzare o cenare, possibilmente lontano dalle “trappole per turisti” e con prezzi commisurati alla qualità.

Sug

Sug è ristorante presente sulla Guida Michelin, nella sezione “big gourmand. Un locale informale, piacevole e con un ottimo servizio. La cucina è basata su ricette della tradizione, di mare e di terra, della Dalmazia. Noi abbiamo cenato nel piccolo dehors ordinando un antipasto di pesce crudo e del tonno con purè e cipolle rosse. Approvata anche la carta dei vini. Prezzi decisamente buoni rispetto alla media della città.

Ristorante Sug
Ristorante Sug

Dvor

Il ristorante Dvor è ubicato sul litorale di Spalato, a circa 1 km dalla spiaggia di Bacvice. I tavoli sono tutti sistemati all’interno di un giardino dotato di terrazze e vista mare. Inutile dire, quindi, che la specialità della casa è il pesce, spesso cucinato alla brace. I piatti della tradizione sono affiancati anche da proposte più moderne, come la ceviche di pescato del giorno. I prezzi sono altini ma la freschezza delle materie prime e la vista compensano il costo delle portate. Buona la carta dei vini, servizio da migliorare.

Ristorante Dvor
Ristorante Dvor

Una volta scoperto cosa vedere a Spalato, non vi resta che concentrarvi su alcune delle isole più belle dell’Adriatico, raggiungibili con poche ore di navigazione proprio partendo dal porto di Split. Sto parlando di Brac, Hvar e Korcula.

L'articolo Spalato in un giorno: cosa vedere e dove mangiare proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/12/04/spalato-in-un-giorno-cosa-vedere-e-dove-mangiare/feed/ 0
Hvar, Croazia: beach club e vita notturna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/30/hvar-croazia-beach-club-e-vita-notturna/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=hvar-croazia-beach-club-e-vita-notturna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/30/hvar-croazia-beach-club-e-vita-notturna/#respond Thu, 30 Nov 2023 09:18:01 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6344 L’isola di Hvar – detta anche Lesina in Italiano - non è solamente una delle tante isole che compongono l’arcipelago della Dalmazia Centrale; l’isola di Hvar è molto, molto di più! Questa meta estiva è uno dei luoghi più esclusivi di tutto l’Adriatico: il suo porto ospita meravigliosi yacht e boutique alla moda e i passanti fanno a gara per sfoggiare il look più glamour.

L'articolo Hvar, Croazia: beach club e vita notturna proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
L’isola di Hvar detta anche Lesina in Italiano – non è solamente una delle tante isole che compongono l’arcipelago della Dalmazia Centrale; l’isola di Hvar è molto, molto di più! Questa meta estiva è uno dei luoghi più esclusivi di tutto l’Adriatico: il suo porto ospita meravigliosi yacht e boutique alla moda e i passanti fanno a gara per sfoggiare il look più glamour.

Hvar, Croazia: beach club e vita notturna
Hvar, Croazia: beach club e vita notturna

In quest’articolo vorrei concentrarmi su una delle attrazioni preferite da tutti i vacanzieri che decidono di trascorrere qualche giorno ad Hvar: i beach club. Infatti, dovete sapere che in tutta l’isola sono presenti pochissime spiagge tradizionali ma che questa mancanza è compensata da lussuosissimi stabilimenti balneari.

Per questo e altri motivi, Hvar è anche l’isola più cara di tutta la Croazia.

I beach club più belli di Hvar

Ogni beach club che descriverò in quest’articolo mi ha colpita per uno o più motivi: posizione, servizi, privacy o divertimento. Fate, quindi, una lista delle vostre priorità e scegliete quello che fa al caso vostro.

Beach Club Hvar

Il Beach Club Hvar è sicuramente quello con la migliore posizione: ubicato a pochi passi dal centro cittadino, è facilmente raggiungibile con una comoda e panoramica passeggiata sul lungomare. La sua costruzione risale al 1927 ma la struttura è appena stata sottoposta a importanti lavori di ristrutturazione.

Lo stabilimento vi darà la possibilità di scegliere tra un’ampia varietà di lettini e cabine, tutti dotati di materassi comodissimi. I prezzi in alta stagione partono dalle 50 euro a persona. L’accesso al mare è garantito da comode scalette.

Completano l’offerta una meravigliosa SPA, nella quale richiedere qualsiasi tipologia di trattamento, e una bottiglia di vino ghiacciata accompagnata da club sandwich al salmone serviti direttamente sotto l’ombrellone o nel ristorante vista mare.

Hvar Beach Club
Hvar Beach Club

Hula Hula Bar

Oltrepassato il Beach Club Hvar incontrerete il luogo più movimentato di tutta l’isola: sto parlando dell’Hula Hula Bar che, da anni, infiamma gli aperitivi e le notti dei turisti più festaioli. Conosciuto per i suoi party e per i fiumi d’alcool, l’Hula Hula Beach Club è perfetto per tutti coloro che desiderano arrivare in spiaggia nel tardo pomeriggio.

Qui potrete noleggiare un lettino e attendere l’ora del tramonto, praticando qualche sport acquatico o improvvisando qualche tuffo a mare. Il costo di un lettino è di circa 40 euro mentre i drink non superano i 10 euro. Nota bene: segnalo che questo locale, come moltissimi altri sull’isola, accetta solo contanti!

Hula Hula Beach Club
Hula Hula Beach Club

Carpe Diem Beach

Il Carpe Diem è un vero e proprio brand che comprende un beach club, un locale pre-serata e una discoteca notturna. Non si può lasciare l’isola senza aver provato almeno uno di questi luoghi! Noi abbiamo trascorso la giornata di Ferragosto nel loro beach club – considerato uno dei migliori del mondo – e, credetemi, non siamo riusciti a trovargli un solo difetto.

La spiaggia del Carpe Diem è ubicata su un’isola privata, a 10 min di barca dal porto di Hvar. La traversata costa “solo” 10 euro (a/r) ma ricordatevi di prenotare per tempo la vostra postazione. La scelta è molto varia: lettini, cabane, palafitte sull’acqua…tutto dipende da quanto siete disposti a spendere! La postazione più economica è quella che comprende due lettini e un ombrellone (100 euro, welcome drink incluso).

Carpe Diem Beach
Carpe Diem Beach

Tuttavia, la vera esclusività di questo posto è data dal servizio e dalla ristorazione: al suo interno sono presenti diversi ristoranti che servono sushi, hamburger, pizze, frutta fresca e ogni tipologia di cocktail e champagne. Proprio come i migliori beach club di Ibiza, verso l’ora del tramonto, parte del ristorante si trasforma in sala da ballo per festeggiare fino alla chiusura temporanea della spiaggia, alle ore 22.00.

Lo stesso locale riapre poi i battenti alle 24.00 per trasformarsi in discoteca, con alcuni dei DJ più famosi d’Europa. L’ingresso serale, che comprende anche il trasferimento in barca di andata e ritorno, è di circa 30 euro a persona (senza consumazione). Per i più irriducibili o per coloro che non amano le discoteche, sul porto è presente anche un locale chiamato Carpe Diem che somiglia a un lounge bar e che fa parte di questa fortunata catena.

Pachamama Beach

Dalla spiaggia di Ponkoji Dol, camminando per circa 15 minuti, si arriva in un beach club mistico e nascosto, immerso completamente nella natura. Il suo nome è Pachamama e sarà impossibile non rimanere affascinati dal design e dal panorama mozzafiato sul Mar Adriatico.

Il beach club comprende qualche baldacchino posizionato sugli scogli o nascosto nella vegetazione, un incredibile ristorante gestito direttamente dalla proprietaria, un book corner e altri particolarissimi servizi. Potrete scegliere di proseguire il vostro cammino fino alle spiagge di Robinson o Jerolim Beach e fermarvi al Pachamama per un pranzo o un aperitivo al tramonto oppure trascorrere in questo luogo l’intera giornata (il costo di una postazione è di circa 60/80 euro).

Pachamama Beach Club
Pachamama Beach Club

Noi abbiamo raggiunto il beach club per l’ora di pranzo e la proprietaria ci ha cucinato personalmente una delle migliori paste al tonno (fresco) dell’intera vacanza. Ottimi anche i cocktail e i piatti vegetariani. All’ora del tramonto è presente una selezione musicale ricercata, accompagnata a volte dalla presenza di un DJ. Niente di meglio per rilassarsi e lasciarsi alle spalle le fatiche dell’inverno.

Pasta al tonno
Pasta al tonno

Sanpjerin Beach Bar

Raggiungere questo stabilimento balneare sarà tutt’altro che facile! Il Sanpjerin Beach Club si trova a circa 50 min di macchina dalla città di Hvar, nascosto in una scogliera a picco sul Mar Adriatico. Eppure, questo locale sulla spiaggia tutt’altro che banale potrà regalarvi una giornata “alternativa”.

I prezzi sono ottimi: 60 euro per una cabana sistemata direttamente sugli scogli, grazie a pontili di legno individuali che restituiscono una grande sensazione di privacy. Ottima anche la musica di sottofondo che, a partire dalle ore 18.00, si trasforma in un vero e proprio DJ set. Buona selezione di drink e vini mentre, purtroppo, pessime proposte di food. Praticamente il bar serve solo panini confezionati e piccoli taglieri.

Sanpjerin Beach Club
Sanpjerin Beach Club

Sperando di aver elencato e descritto un numero sufficiente di beach club e locali appartenenti alla modaiola isola di Hvar, vi suggerisco di leggere i miei articoli dedicati alle vicine isole di Brac e Korcula.

L'articolo Hvar, Croazia: beach club e vita notturna proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/30/hvar-croazia-beach-club-e-vita-notturna/feed/ 0
Isola di Brac, Croazia: spiagge, ristoranti e luoghi turistici https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/24/isola-di-brac-croazia-spiagge-ristoranti-e-luoghi-turistici/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=isola-di-brac-croazia-spiagge-ristoranti-e-luoghi-turistici https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/24/isola-di-brac-croazia-spiagge-ristoranti-e-luoghi-turistici/#comments Fri, 24 Nov 2023 10:31:42 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6329 L’isola di Brac vanta numerose spiagge circondate da boschi, ulivi e pini marittimi e si erge fiera di fronte alla città di Spalato. Il suo mare color smeraldo è tra i più belli di tutto l’Adriatico e attira ogni anno migliaia di turisti.

L'articolo Isola di Brac, Croazia: spiagge, ristoranti e luoghi turistici proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
L’isola di Brac vanta numerose spiagge circondate da boschi, ulivi e pini marittimi e si erge fiera di fronte alla città di Spalato. Il suo mare color smeraldo è tra i più belli di tutto l’arcipelago e attira ogni anno migliaia di turisti.

L’isola di Brac è molto amata anche dagli escursionisti e dagli appassionati di mountain bike. Ospita, infatti, uno dei picchi più alti di tutto l’Adriatico ed è percorsa da numerosi sentieri panoramici con vista su Korcula, Vis e altre isole meno famose.

Come arrivare sull’isola di Brac

L’isola di Brac è lunga 48 km, larga 14 km e copre una superficie di 394 km quadrati. La maggior parte dei turisti la raggiunge imbarcandosi a Spalato (Split) su uno dei numerosi traghetti Jadrolinija diretti a Supetar. La traversata, con macchina a seguito, dura 50 minuti e costa circa 37 euro (2 passeggeri + 1 auto). In alternativa, esistono anche catamarani per il solo trasporto di persone diretti a Bol e Milna. Tuttavia, per esplorare l’isola, è necessario un mezzo di trasporto proprio. Non preoccupatevi però perché Brac conta numerosi “rental” di auto e scooter.

Isola di Brac: i luoghi turistici

Supetar

L’80% dei turisti arriva sull’isola sbarcando a Supetar, capitale di Brac. Il paese, a mio avviso, non ha molto da offrire ma vi consiglio comunque di trascorrerci un paio d’ore visitando i monumenti principali e passeggiando sul suo lungomare.

Isola di Brac, Supetar
Isola di Brac, Supetar

Bol

Se l’80% dei turisti sbarca a Supertar, almeno il 60% sceglie di alloggiare a Bol, la cittadina più famosa dell’isola. Qui troverete un magnifico porto e una passeggiata lunghissima che vi porterà in quasi tutte le migliori spiagge di Brac.

Isola di Brac, Bol
Isola di Brac, Bol

Monastero Domenicano

A poca distanza dal centro di Bol, tra due spiagge, troverete il famosissimo Monastero Domenicano che custodisce tesori rari. Questo luogo mistico, posizionato a picco sul mare, vale l’intero viaggio sull’isola di Brac.

Monastero Domenicano
Monastero Domenicano

Pucisca

Pucisca è stata forse la scoperta più bella di questa meta croata. Questa cittadina portuale è conosciuta per la lavorazione della pietra e ospita moltissime botteghe artigianali. Oltre a questa particolarità, vanta un incantevole porticciolo e numerose calette in cui fare il bagno e rilassarsi per qualche ora.

Isola di Brac, Pucisca
Isola di Brac, Pucisca

Isola di Brac: le spiagge

Quali sono le spiagge più belle dell’isola di Brac? Ho selezionato per voi 4 destinazioni molto diverse tra loro.

Spiaggia Zlatni Rat, Bol

La spiaggia di Zlatni Rat, chiamata anche spiaggia del Corno, è una delle più famose di tutta la Croazia. La sua conformità “a punta” e la sua lingua di sabbia e ciottoli – lunga un centinaio di metri – la rendono davvero unica. Nonostante l’assalto dei turisti, Zlatni Rat è talmente grande da riuscire ad accogliere un gran numero di vacanzieri senza sembrare affollata. Infine, le forti correnti marine la rendono spesso un luogo molto ambito dai windsurf e kitesurf. Se volete godervi questa meraviglia della natura in totale tranquillità restate in spiaggia fino all’ora del tramonto quando i bagnanti tornano a casa.

Tramonto sulla spiaggia di Zlatni Rat
Tramonto sulla spiaggia di Zlatni Rat

Spiaggia di Borak, Bol

Borak si trova a metà strada tra il porto di Bol e Zlatni Rat e, tra tutte le spiagge dell’isola di Brac, è probabilmente quella che offre il maggior numero di servizi: campi da beach volley, scuole di widsurf e kitesurf, ristoranti, beach club e aree attrezzate per il fitness e per i bambini.

Tra i beach club suggerisco il super instagrammabile Ured Beach Bar per rilassarsi al sole o scattare qualche foto sulla sua famosissima altalena e l’esclusivo Noa Beach Bar per dedicarsi alla tintarella o mangiare un hamburger ammirando il mare e osservando i passanti. In entrambi il costo di un lettino in alta stagione è di circa 25/30 euro a persona.

Ured Beach Bar
Ured Beach Bar

Spiaggia di Martinica e Kotlina, Bol

Nel capitolo precedente vi avevo parlato di un Monastero Domenicano eretto tra due spiagge: Martinica e Kotlina, entrambe ubicate sul versante orientale di Bol, dal lato opposto rispetto a Zlatni Rat e Borak. Queste due spiagge offrono pochissimi servizi ma il mare turchese e i piccoli ciottoli bianchi vi lasceranno senza fiato.

Le spiagge di Martinica e Kotlina viste dall'alto
Le spiagge di Martinica e Kotlina viste dall’alto

Spiaggia di Lovrecina

Lovrecina è una meravigliosa spiaggia dal fondale sabbioso situata nei pressi di Postira, sul lato settentrionale dell’isola. La si può raggiungere via mare o tramite un sentiero ed è circondata da foreste di pini.

Qualche tips sull’isola di Brac

Sono rimasta sull’isola solo 3 notti ma posso comunque suggerirvi qualche luogo da non perdere.

Dove dormire

Il mio suggerimento è di cercare un alloggio a Bol perché la maggior parte delle attrattive turistiche si concentra attorno a quella cittadina. Tuttavia, se cercate un luogo più economico e lontano dal caos posso sicuramente suggerirvi l’hotel Blanc a Pucisca. La posizione dell’albergo è ottima e le colazioni vengono servite in una meravigliosa terrazza vista mare che, la sera, si trasforma in wine bar. Il costo in alta stagione è di circa 150 euro a notte.

L'hotel Blanc (in lontananza)
L’hotel Blanc (in lontananza)

Se amate il vino

Nel centro di Bol è presente una cantina storica, con enoteca, che organizza degustazioni e propone aperitivi sul lungomare. Il suo nome è Stina e vanta numerose referenze di bianchi, rossi e bollicine. La visita con degustazione va dai 28 ai 38 euro a persona mentre se opterete per un aperitivo vista mare pagherete solo la consumazione. La cucina propone affettati e formaggi. Servizio cordiale e prezzi più che onesti.

Cantina Stina, Bol
Cantina Stina, Bol

Se avete in programma un on the road della Croazia non perdete i miei articoli sulle vicine isole di Hvar, Pag e Korcula.

L'articolo Isola di Brac, Croazia: spiagge, ristoranti e luoghi turistici proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/24/isola-di-brac-croazia-spiagge-ristoranti-e-luoghi-turistici/feed/ 1
Roxanich e il borgo di Montona https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/19/roxanich-e-il-borgo-di-montona/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=roxanich-e-il-borgo-di-montona https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/19/roxanich-e-il-borgo-di-montona/#respond Sun, 19 Nov 2023 14:55:29 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6315 Montona è uno dei borghi istriani più visitati di tutta la Croazia e il wine resort Roxanich ne rappresenta un’eccellenza enogastronomica e alberghiera.

L'articolo Roxanich e il borgo di Montona proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
Montona è uno dei borghi istriani più visitati di tutta la Croazia e il wine resort Roxanich ne rappresenta un’eccellenza enogastronomica e alberghiera.

Il borgo di Montona

Montona è un borgo medievale accovacciato su una collina, caratterizzato da un’architettura in stile romanico e gotico. Dalle sue mura si gode di un panorama straordinario sui vigneti, i campi circostanti e sul fiume Mirna.

Montona è famosa in tutta la Croazia per via del suo “Festival del Cinema” che ogni anno, a luglio, trasforma questo piccolo comune in una parata di star. Il borgo è anche la sede di alcune gallerie d’arte e di numerosi negozi enogastronomici, particolarmente frequentati durante la stagione del tartufo bianco istriano, in autunno.

Roxanich e il borgo di Montona
Roxanich e il borgo di Montona

Cosa vedere a Montona

Tra le cose da vedere a Montona segnalo la Chiesa della Beata Vergine Maria dei Servi con i suoi affreschi, il campanile gotico del 13° secolo, la Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano con il suo organo e le mura storiche che offrono scorci panoramici incredibili.

Come raggiungere Montona

Per raggiungere Montona potrete parcheggiare ai piedi del borgo e prendere la navettaa pagamento – che vi condurrà in cima. In alternativa, potrete camminare e salire in paese attraverso la famosissima scalinata di Montona, composta da oltre mille gradoni.

Il panorama dalle mura storiche
Montona: il panorama dalle mura storiche

Roxanich Winery & Design Hotel

Se volete trascorrere un fine settimana a Montona all’insegna del relax, del benessere ma, soprattutto, della buona tavola non vi resta che affidarvi alle sapienti mani di Roxanich.

Mladen Roxanich inizia ad interessarsi al mondo del vino negli anni 2000, lanciando sul mercato le sue prime etichette. Ma è solo nel 2019 che inizierà la costruzione dell’attuale wine resort, nel quale deciderà di unire tutte le sue più grandi passioni: ospitalità, viticoltura biodinamica e vinificazione naturale.

Roxanich: parte della sua gamma di vini
Roxanich: parte della sua gamma di vini

La struttura mirabolante che ne è derivata conta ben 7 piani: tre dedicati alla cantina e all’affinamento dei vini; uno riservato al centro benessere e alla piscina outdoor; uno improntato alla ristorazione e due piani destinati alle stanze da letto.

La cantina

Il filo conduttore dei vini di Roxanich è l’invecchiamento. Nessuna etichetta esce in commercio prima di aver attraversato un processo d’invecchiamento di almeno 3 anni. I terreni dell’azienda vinicola sono caratterizzati da una spiccata presenza di argilla, calcare e minerali e, di conseguenza, donano ai vini una spiccata mineralità. La produzione si concentra sia sulle varietà autoctone di Malvasia Istriana e Terrano, sia su vitigni internazionali.

Roxanich: la cantina
Roxanich: la cantina

Roxanich ha dedicato un vino a ciascuna delle sue 5 bellissime figlie e una di loro, Petra, si sta occupando anche del rebranding di tutte le ultime etichette messe in commercio.

L’hotel

L’hotel Roxanich presenta un arredamento estremamente colorato e moderno, che potremmo tranquillamente definire lussuoso e ricercato. I suoi punti di forza sono i letti e le pareti – caratterizzati da un coraggioso mix di pelle e forme non convenzionali – e l’area benessere, che offre vedute spettacolari sulle colline circostanti. Oltre a queste chicche, è presente anche un ristorante di cucina istriana che serve buoni piatti con un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Roxanich: le camere da letto
Roxanich: le camere da letto

Consigli

Per un’esperienza perfetta consiglio di abbinare al vostro soggiorno una degustazione in cantina. Solo così potreste avere la fortuna d’incontrare una delle figlie di Roxanich o, perché no, lui in persona e capire la filosofia che ruota attorno a questo ambizioso progetto.

Dove mangiare nei pressi di Montona

A Montona i ristoranti sono tutti estremamente turistici. Vi suggerisco, quindi, due indirizzi poco distanti dal borgo medievale da segnare in agenda.

Zigante

Zigante è più che un ristorante: è una vera e propria istituzione del tartufo istriano. I suoi piatti, in prevalenza di carne, sono tutti accompagnati da tartufi bianchi o neri, a seconda della stagione. Presente da diversi anni sulla Guida Michelin, il ristorante Zigante è famoso per aver trovato, nel lontano 1999, il tartufo bianco più grande del mondo (1,31 kg). Il prezzo del menù degustazione è importante ma, se deciderete di dargli fiducia, non ne rimarrete delusi.

Luciano

Il ristorante dell’hotel San Canzian propone un ottimo menù degustazione da 4 portate ispirato alla tradizione istriana ma rivisitato in chiave moderna. Il servizio è eccellente e la carta dei vini è focalizzata sul territorio, com’è giusto che sia! Ambiente elegante e conto non economico. D’altronde questo ristorante è presente sulla Guida Michelin e, secondo me, può puntare tranquillamente alla stella.

Il ristorante Luciano
Il ristorante Luciano

Se volete scoprire altre chicche di una delle regioni più belle della Croazia non perdete il mio articolo dedicato al vino e alle cantine istriane.

L'articolo Roxanich e il borgo di Montona proviene da La geografia del mio cammino.

]]>
https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/19/roxanich-e-il-borgo-di-montona/feed/ 0