Destinazioni esclusive - La geografia del mio cammino https://www.lageografiadelmiocammino.com/tag/destinazioni-esclusive/ Mila Camnasio, Travel Blogger Thu, 30 Nov 2023 09:18:10 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 Hvar, Croazia: beach club e vita notturna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/30/hvar-croazia-beach-club-e-vita-notturna/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=hvar-croazia-beach-club-e-vita-notturna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/11/30/hvar-croazia-beach-club-e-vita-notturna/#respond Thu, 30 Nov 2023 09:18:01 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6344 L’isola di Hvar – detta anche Lesina in Italiano - non è solamente una delle tante isole che compongono l’arcipelago della Dalmazia Centrale; l’isola di Hvar è molto, molto di più! Questa meta estiva è uno dei luoghi più esclusivi di tutto l’Adriatico: il suo porto ospita meravigliosi yacht e boutique alla moda e i passanti fanno a gara per sfoggiare il look più glamour.

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L’isola di Hvar detta anche Lesina in Italiano – non è solamente una delle tante isole che compongono l’arcipelago della Dalmazia Centrale; l’isola di Hvar è molto, molto di più! Questa meta estiva è uno dei luoghi più esclusivi di tutto l’Adriatico: il suo porto ospita meravigliosi yacht e boutique alla moda e i passanti fanno a gara per sfoggiare il look più glamour.

Hvar, Croazia: beach club e vita notturna
Hvar, Croazia: beach club e vita notturna

In quest’articolo vorrei concentrarmi su una delle attrazioni preferite da tutti i vacanzieri che decidono di trascorrere qualche giorno ad Hvar: i beach club. Infatti, dovete sapere che in tutta l’isola sono presenti pochissime spiagge tradizionali ma che questa mancanza è compensata da lussuosissimi stabilimenti balneari.

Per questo e altri motivi, Hvar è anche l’isola più cara di tutta la Croazia.

I beach club più belli di Hvar

Ogni beach club che descriverò in quest’articolo mi ha colpita per uno o più motivi: posizione, servizi, privacy o divertimento. Fate, quindi, una lista delle vostre priorità e scegliete quello che fa al caso vostro.

Beach Club Hvar

Il Beach Club Hvar è sicuramente quello con la migliore posizione: ubicato a pochi passi dal centro cittadino, è facilmente raggiungibile con una comoda e panoramica passeggiata sul lungomare. La sua costruzione risale al 1927 ma la struttura è appena stata sottoposta a importanti lavori di ristrutturazione.

Lo stabilimento vi darà la possibilità di scegliere tra un’ampia varietà di lettini e cabine, tutti dotati di materassi comodissimi. I prezzi in alta stagione partono dalle 50 euro a persona. L’accesso al mare è garantito da comode scalette.

Completano l’offerta una meravigliosa SPA, nella quale richiedere qualsiasi tipologia di trattamento, e una bottiglia di vino ghiacciata accompagnata da club sandwich al salmone serviti direttamente sotto l’ombrellone o nel ristorante vista mare.

Hvar Beach Club
Hvar Beach Club

Hula Hula Bar

Oltrepassato il Beach Club Hvar incontrerete il luogo più movimentato di tutta l’isola: sto parlando dell’Hula Hula Bar che, da anni, infiamma gli aperitivi e le notti dei turisti più festaioli. Conosciuto per i suoi party e per i fiumi d’alcool, l’Hula Hula Beach Club è perfetto per tutti coloro che desiderano arrivare in spiaggia nel tardo pomeriggio.

Qui potrete noleggiare un lettino e attendere l’ora del tramonto, praticando qualche sport acquatico o improvvisando qualche tuffo a mare. Il costo di un lettino è di circa 40 euro mentre i drink non superano i 10 euro. Nota bene: segnalo che questo locale, come moltissimi altri sull’isola, accetta solo contanti!

Hula Hula Beach Club
Hula Hula Beach Club

Carpe Diem Beach

Il Carpe Diem è un vero e proprio brand che comprende un beach club, un locale pre-serata e una discoteca notturna. Non si può lasciare l’isola senza aver provato almeno uno di questi luoghi! Noi abbiamo trascorso la giornata di Ferragosto nel loro beach club – considerato uno dei migliori del mondo – e, credetemi, non siamo riusciti a trovargli un solo difetto.

La spiaggia del Carpe Diem è ubicata su un’isola privata, a 10 min di barca dal porto di Hvar. La traversata costa “solo” 10 euro (a/r) ma ricordatevi di prenotare per tempo la vostra postazione. La scelta è molto varia: lettini, cabane, palafitte sull’acqua…tutto dipende da quanto siete disposti a spendere! La postazione più economica è quella che comprende due lettini e un ombrellone (100 euro, welcome drink incluso).

Carpe Diem Beach
Carpe Diem Beach

Tuttavia, la vera esclusività di questo posto è data dal servizio e dalla ristorazione: al suo interno sono presenti diversi ristoranti che servono sushi, hamburger, pizze, frutta fresca e ogni tipologia di cocktail e champagne. Proprio come i migliori beach club di Ibiza, verso l’ora del tramonto, parte del ristorante si trasforma in sala da ballo per festeggiare fino alla chiusura temporanea della spiaggia, alle ore 22.00.

Lo stesso locale riapre poi i battenti alle 24.00 per trasformarsi in discoteca, con alcuni dei DJ più famosi d’Europa. L’ingresso serale, che comprende anche il trasferimento in barca di andata e ritorno, è di circa 30 euro a persona (senza consumazione). Per i più irriducibili o per coloro che non amano le discoteche, sul porto è presente anche un locale chiamato Carpe Diem che somiglia a un lounge bar e che fa parte di questa fortunata catena.

Pachamama Beach

Dalla spiaggia di Ponkoji Dol, camminando per circa 15 minuti, si arriva in un beach club mistico e nascosto, immerso completamente nella natura. Il suo nome è Pachamama e sarà impossibile non rimanere affascinati dal design e dal panorama mozzafiato sul Mar Adriatico.

Il beach club comprende qualche baldacchino posizionato sugli scogli o nascosto nella vegetazione, un incredibile ristorante gestito direttamente dalla proprietaria, un book corner e altri particolarissimi servizi. Potrete scegliere di proseguire il vostro cammino fino alle spiagge di Robinson o Jerolim Beach e fermarvi al Pachamama per un pranzo o un aperitivo al tramonto oppure trascorrere in questo luogo l’intera giornata (il costo di una postazione è di circa 60/80 euro).

Pachamama Beach Club
Pachamama Beach Club

Noi abbiamo raggiunto il beach club per l’ora di pranzo e la proprietaria ci ha cucinato personalmente una delle migliori paste al tonno (fresco) dell’intera vacanza. Ottimi anche i cocktail e i piatti vegetariani. All’ora del tramonto è presente una selezione musicale ricercata, accompagnata a volte dalla presenza di un DJ. Niente di meglio per rilassarsi e lasciarsi alle spalle le fatiche dell’inverno.

Pasta al tonno
Pasta al tonno

Sanpjerin Beach Bar

Raggiungere questo stabilimento balneare sarà tutt’altro che facile! Il Sanpjerin Beach Club si trova a circa 50 min di macchina dalla città di Hvar, nascosto in una scogliera a picco sul Mar Adriatico. Eppure, questo locale sulla spiaggia tutt’altro che banale potrà regalarvi una giornata “alternativa”.

I prezzi sono ottimi: 60 euro per una cabana sistemata direttamente sugli scogli, grazie a pontili di legno individuali che restituiscono una grande sensazione di privacy. Ottima anche la musica di sottofondo che, a partire dalle ore 18.00, si trasforma in un vero e proprio DJ set. Buona selezione di drink e vini mentre, purtroppo, pessime proposte di food. Praticamente il bar serve solo panini confezionati e piccoli taglieri.

Sanpjerin Beach Club
Sanpjerin Beach Club

Sperando di aver elencato e descritto un numero sufficiente di beach club e locali appartenenti alla modaiola isola di Hvar, vi suggerisco di leggere i miei articoli dedicati alle vicine isole di Brac e Korcula.

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Provenza, Chateau La Coste: il resort del vino https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/06/06/provenza-chateau-la-coste-il-resort-del-vino/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=provenza-chateau-la-coste-il-resort-del-vino https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/06/06/provenza-chateau-la-coste-il-resort-del-vino/#respond Tue, 06 Jun 2023 08:35:08 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6070 Chateau La Coste è molto più di un’azienda vinicola. È un vero e proprio viaggio esperienziale che comprende opere d’arte, ristoranti stellati, resort di lusso, SPA e – ovviamente – vigneti. Chateau La Coste si trova a circa 30 min di auto da Aix en Provence, nel comune di Le Puy-Sainte_Réparade.

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Chateau La Coste è molto più di un’azienda vinicola. È un vero e proprio viaggio esperienziale che comprende opere d’arte, ristoranti stellati, resort di lusso, SPA e – ovviamente – vigneti. Chateau La Coste si trova a circa 30 min di auto da Aix en Provence, nel comune di Le Puy-Sainte_Réparade.

Il museo

Ci sono molteplici ragioni che spingono i turisti a inserire questo luogo nei loro tour della Provenza. Il primo e, forse, il più importante riguarda il museo a cielo aperto presente all’interno della tenuta: 40 opere d’arte distribuite lungo un percorso che attraversa alcuni dei 200 ettari di campagna. Artisti e architetti di fama mondiale sono stati chiamati dal facoltoso collezionista e uomo d’affari Patrick McKillen. Il parco – aperto dal 2010 – è un work in progress che ogni anno s’arricchisce di nuove opere e suggestioni. Tra gli archistar e gli artisti che hanno lasciato il segno su queste colline ci sono Renzo Piano, Frank O.Gehry, Jean Nouvel, Tadao Ando, Bob Dylan, Oscar Niemeyer, Guggi, Paul Matisse e Yoko Ono.

Chateau La Coste: il museo a cielo aperto
Chateau La Coste: il museo a cielo aperto

I ristoranti

La tenuta vanta ben quattro ristoranti tra cui una menzione Michelin e uno stellato. Il ristorante argentino Francis Mallmann (menzione Michelin) si distingue per il suo arredamento in bianco e nero. Il famoso chef tende a valorizzare ogni prodotto – manzo, maiale, pesce e verdure – con cotture estremamente precise. Il ristorante Hélène Darroze a Villa La Coste (una stella Michelin) offre una cucina che si ispira ai giardini della tenuta e ai sapori provenzali.

Il padiglione creato da Renzo Piano
Il padiglione creato da Renzo Piano

La cantina

Arriviamo finalmente alla cantina, progettata da Jean Nouvel. Due semicilindri sezionati e interamente coperti d’alluminio, che riflettono il sole e mantengono fresco l’interno, dove sono collocati tutti gli strumenti utili per la vendemmia e la fermentazione del vino. La cantina produce circa 1 milione di bottiglie all’anno.

Gli oltre 130 ettari vitati sono coltivati con 7 differenti varietà d’uva: Cabernet Sauvignon, Syrah, Grenache, Vermentino, Sauvignon Blanc, Chardonnay e Cinsault. Chateau La Coste si prende cura del proprio terroir dando priorità all’agricoltura biologica e ispirandosi alle regole della biodinamica, nell’ottica di preservare il suolo e l’ambiente. Dal 2009 i vini di Chateau La Coste sono stati etichettati “Agricoltura Biologica” e nel 2022 si è aggiunta la certificazione Demeter.

Chateau La Coste: la cantina
Chateau La Coste: la cantina

La degustazione

La Bulle

80% Grenache, 10% Cinsault, 10% Syrah. Una bollicina metodo charmat senza lode ne infamia: gradevole, rinfrescante e con sentori di frutti rossi e agrumi.

Rosé d’une Nuit 2022

Un super blend di 6 uvaggi differenti che rappresenta l’entry level rosé della cantina: piacevole con sentori di polpelmo e frutti rossi.

Le Blanc 2022

73% Vermentino, 10% Sauvignon blanc, 9% Grenache blanc, 8% Ugni blanc. L’entry level bianco della cantina: fresco, ben bilanciato con note di agrumi.

Le Rouge 2020

22% Grenache, 41% Syrah, 28% Cabernet Sauvignon, 8% Carignan. L’entry level rosso della cantina, a mio avviso non entusiasmante: fruttato con sentori di frutti rossi maturi.

La Bulle
La Bulle

Grand Vin Blanc 2021

80% Vermentino, 20% Chardonnay. Un buon vino bianco: delicato, floreale, con sentori di burro e briosche accompagnati da una buona acidità.

Grand Vin Rosé 2022

75% Grenache, 22% Syrah, 3% Cabernet Sauvignon. Un rosato alla portata di tutti: elegante, salino e con note di frutti di bosco maturi.

Grand Vin Rouge 2018

40% Grenache, 40% Cabernet Sauvignon, 20% Syrah. Tra i vini della linea “Grand Vin” il rosso è quello che mi ha colpito di più: complesso ed elegante con sentori di sottobosco, cuoio e spezie dolci.

Ad Fontes

Il nuovo vino naturale della cantina, nato nel 2021, è un rosso tri-varietale (Syrah, Cinsault e Grenache) senza solfiti aggiunti. Un vino espressivo, ricco, che evoca sentori di frutti rossi, spezie e cioccolato. Sicuramente, tra tutti, è l’unico che abbraccia completamente la filosofia biodinamica dell’azienda.

Ad Fontes
Ad Fontes

Se volete continuare il vostro viaggio enoturistico in Provenza non perdetevi l’articolo dedicato alle migliori cantine della zona. Inoltre, vi consiglio di programmare una sosta nel meraviglioso borgo di Saint Remy de Provence e nella cittadina portuale di Marsiglia.

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Qualche ora nel piccolo borgo di Saint Remy de Provence https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/05/31/qualche-ora-nel-piccolo-borgo-di-saint-remy-de-provence/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=qualche-ora-nel-piccolo-borgo-di-saint-remy-de-provence https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/05/31/qualche-ora-nel-piccolo-borgo-di-saint-remy-de-provence/#respond Wed, 31 May 2023 20:16:29 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=6056 Saint Remy de Provence si trova ai piedi delle Alpilles, nella bassa Valle del Rodano, e dista pochi chilometri da Marsiglia, Avignone e Aix-en-Provence. Questo piccolo borgo provenzale fu frequentato assiduamente dal pittore Vincent Van Gogh, che vi dipinse molte delle sue opere più importanti.

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Saint Remy de Provence ha tutti i sapori e i colori della Provenza: ricca di ristoranti, negozi alla moda e gallerie d’arte questa cittadina seduce chiunque la visiti.

Saint Remy de Provence si trova ai piedi delle Alpilles, nella bassa Valle del Rodano, e dista pochi chilometri da Marsiglia, Avignone e Aix-en-Provence. Questo piccolo borgo provenzale fu frequentato assiduamente dal pittore Vincent Van Gogh, che vi dipinse molte delle sue opere più importanti.

Van Gogh e Saint Remy de Provence
Van Gogh e Saint Remy de Provence

Cosa vedere a Saint Remy de Provence

Visitare Saint Remy de Provence significa soprattutto perdersi tra le piazzette e i vicoli, a volte labirintici, che si sviluppano all’interno del centro storico. La città è decisamente piccola e la si può visitare in un paio d’ore.

Chiesa Collegiata di San Martino

Si tratta della chiesa più grande della città, risalente al XIV secolo. La struttura è lunga 50 mt e larga 27 mt mentre in altezza, se consideriamo il campanile gotico, può raggiungere i 45 mt. All’esterno, quello che balza subito all’occhio sono le colonne neoclassiche e il frontone triangolare; all’interno, invece, potrete ammirare l’altare maggiore e la fonte battesimale in marmo antico.

Chiesa Collegiata di San Martino
Chiesa Collegiata di San Martino

La fontana e la casa di Nostradamus

Saint Remy de Provence fu la città natale del famosissimo premonitore e astrologo Michel de Nostradamus. A lui è dedicata una fontana, che lo ritrae, e una targhetta posizionata all’esterno dell’abitazione in cui è nato e vissuto.

L’Hotel de Ville

Il municipio cittadino, in Place Jules Pellissiers, è ospitato in quello che era l’antico convento delle monache orsoline. Il palazzo presenta una facciata in stile neoclassico arricchita da colonne.

I musei

Saint Remy de Provence possiede tre musei che, a mio avviso, non sono degni di nota. Quello delle Alpilles è un museo di storia naturale che raggruppa reperti ritrovati nella vicina catena montuosa, tra cui un dinosauro. Quello degli Aromi è il classico museo provenzale in cui carpire i segreti del mestiere. Infine, il Museo Estrine (l’unico che salvo) ospita qualche opera d’arte contemporanea e prova, con scarsi risultati, a spiegare il rapporto che esisteva tra Van Gogh e la città.

Il manicomio di Van Gogh
Il manicomio di Van Gogh

I dintorni di Saint Remy de Provence

Il manicomio di Van Gogh

L’ex monastero di Saint Paul de Mausole fu il manicomio di Van Gogh e, ancora oggi, ospita una clinica psichiatrica che porta il suo nome. Un viale alberato conduce a una chiesetta da cui s’accede al chiostro. Al primo piano dell’edificio principale è stata ricostruita la camera occupata da Van Gogh all’epoca del suo internamento, dalle cui finestre prese numerose ispirazioni per i suoi quadri. Nel manicomio di Saint Paul, Van Gogh realizzò oltre 150 dipinti con una frenesia e un’urgenza che manifestavano la sua profonda voglia d’esprimersi. Il biglietto d’ingresso costa 5 euro e la visita è estremamente interessante, anche se non comprende opere originali dell’artista.

La camera occupata da Van Gogh
La camera occupata da Van Gogh

Tips: ai piedi dell’ospedale, nel giardino, troverete un meraviglioso campo di lavanda.

Les Antiques e le rovine di Glanum

Situati a sud della città, Les Antiques sono due monumenti storici che segnano l’ingresso all’antica città romana di Glanum. Il Mausoleo e l’Arco di Trionfo, entrambi d’epoca romana, furono edificati per celebrare la vittoria dei Galli da parte di Cesare. Questo luogo è aperto al pubblico e gratuito.

Da Les Antiques potrete procedere a piedi fino alle rovine di Glanum, un antico villaggio risalente al I secolo a.C. L’ingresso al sito costa 7,50 euro e comprende tutta una serie di modelli e didascalie che v’aiuteranno a ricostruire, attraverso le rovine e le pietre riportate alla luce, com’era in realtà quest’antico insediamento. La visita inizia dalla zona sacra, in cui ci sono i templi, e continua poi con i resti della basilica, del forum e della curia. S’arriva poi nella zona residenziale dove troviamo le terme e le ville dei ricchi romani.

Les Antiques
Les Antiques

Dove mangiare

Se volete fermarvi a mangiare un boccone nel centro storico di Saint Remy de Provence (e non siete vegetariani) scegliete La Maison du Boeuf. Qui ho assaggiato una delle migliori tartare al coltello della mia vita, accompagnata da ottime patatine fritte fatte in casa.

Ristorante La Maison du Boeuf
Ristorante La Maison du Boeuf

Tips: abbinate alla visita culturale anche un wine tour in una cantina della Provenza. Nel mio articolo ne suggerisco una a pochi km di distanza da Saint Remy de Provence.

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Meribel e Courchevel: i migliori ristoranti e après-ski https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/04/20/meribel-e-courchevel-i-migliori-ristoranti-e-apres-ski/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=meribel-e-courchevel-i-migliori-ristoranti-e-apres-ski https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/04/20/meribel-e-courchevel-i-migliori-ristoranti-e-apres-ski/#respond Thu, 20 Apr 2023 09:57:16 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5929 Meribel e Courchevel sono le località più glamour di tutto il comprensorio sciistico di Les Trois Vallèes. In questi due villaggi troverete un numero impressionante di ristoranti Michelin, stellati e non, e alcuni dei più famosi après-ski di tutta Europa.

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Meribel e Courchevel sono le località più glamour di tutto il comprensorio sciistico di Les Trois Vallèes. In questi due villaggi troverete un numero impressionante di ristoranti Michelin, stellati e non, e alcuni dei più famosi après-ski di tutta Europa.

I migliori après-ski di Meribel e Courchevel

La Folie Douce

L’après-ski della Folie Douce non ha nulla da invidiare ai party più cool dell’isola di Mykonos o Ibiza: DJ, ballerini, cantanti e musicisti s’alternano sul palco sotto la sapiente guida di Vanessa Mandito. L’ingresso è libero ma è possibile riservare uno dei numerosi tavoli ubicati nell’area VIP, affacciata sulla folla e incorniciata dalle montagne circostanti. Ottima la lista dei super alcolici e degli champagne, che vengono serviti al tavolo con tanto di show personalizzato. Per chi non volesse spendere una fortuna i bar servono anche birre medie (10 euro) e cocktail internazionali (15 euro).

Il locale è ubicato a Meribel, all’arrivo della cabinovia Saulire Express 1, lungo la pista Biche (blu).

La Folie Douce
La Folie Douce

Cap Horn

A Cap Horn tutto è possibile, basta avere una carta di credito oro! Il più antico après-ski e ristorante di Courchevel 1850 è una via di mezzo tra una nave dei corsari e una fattoria alpina. Nella sua grande terrazza soleggiata si possono consumare costosissime crudités di pesce, pizze al tartufo, caviale e ogni altro bendidio culinario, il tutto annaffiato da fiumi di champagne. I comuni mortali possono acquistare birre medie alla modica cifra di 20 euro ciascuna. Ma cosa rende così esclusivo il Cap Horn? L’animazione, gallerie d’arte, la presenza di sponsor del calibro di Giorgio Armani o, forse, un frequentatissimo eliporto proprio accanto all’ingresso principale. Passate a dare un’occhiata, anche solo per dire d’esserci stati almeno una volta!

Il locale è ubicato a Courchevel 1850, lungo la pista Altiport (azzurra).

Roc Seven

Il Roc Seven ospita una terrazza interamente dedicata alla Maison Veuve Clicquot e può vantare DJ set internazionali operanti 7 giorni su 7, a partire dalle 13.30. Solitamente i clienti prenotano un tavolo presso il ristorante che serve piatti della tradizione italiana come pasta e pizza – e, successivamente, si scatenano in pista. Ottima la carta dei vini, serviti anche al calice, e la proposta di cocktail internazionali. L’ambiente di design è opera di Véronique Vidoni, amante dello stile “green and wood”.

Il locale è ubicato a Les Menuires, all’arrivo della cabinovia Roc 1, lungo la pista Allamands (rossa).

Roc Seven
Roc Seven

I migliori ristoranti di Meribel e Courchevel

La Coursive des Alpes

Se state cercando un ristorante presente sulla guida Michelin ma accessibile a chiunque l’avete trovato! Il suo nome è La Coursive des Alpes e si tratta di un locale ubicato nell’ex cinema di Meribel. Lo chef propone una cucina moderna e gustosa che comprende, tra le altre cose, qualche pizza gourmet. Io ho assaggiato uovo con funghi e castagne e coda di bue con foie gras e purea di patate, entrambi eccezionali. Carta dei vini scarsa e servizio nella norma.

La Coursive des Alpes
La Coursive des Alpes

Le 80

Restiamo a Meribel e prendiamo in considerazione un altro ristorante presente nella guida Michelin. Questa volta, però, dimentichiamoci dei prezzi accessibili. Le 80 è una brasserie alla moda che coniuga la passione per il cibo e quella per l’intrattenimento. Il locale, ispirato a Jules Verne, è estremamente curato: mongolfiere, valigie, mappe e segnaletiche internazionali appese alle pareti. Il menù spazia da ceviche di tonno rosso con lime a braciole di maiale affumicate nel fieno. La sera, durante la cena, sono sempre presenti band che suonano musica dal vivo o DJ locali. Il bar offre una selezione di circa 16 etichette di vino al bicchiere.

Le Farcon

Le Farçon è un ristorante stellato Michelin ubicato nel cuore della frazione La Tania, a Courchevel. Qui lo chef Julien Machet propone un menù degustazione da 85 euro che comprende 6 portate, un amuse-bouche e un post-dessert. La cucina dello chef vuole omaggiare tutti i luoghi in cui Julien ha lavorato e cucinato: Piemonte, Costa Azzurra, Sardegna e – ovviamente – Savoia. Servizio impeccabile e carta dei vini molto fornita. Davvero consigliato.

Le Farcon
Le Farcon

Se i miei consigli su Meribel e Courchevel vi hanno conquistato, non perdetevi il mio approfondimento sul comprensorio sciistico di Les Trois Vallèes.

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Les Trois Vallèes, la Ski Area più grande del mondo https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/04/15/les-trois-vallees-la-ski-area-piu-grande-del-mondo/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=les-trois-vallees-la-ski-area-piu-grande-del-mondo https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/04/15/les-trois-vallees-la-ski-area-piu-grande-del-mondo/#comments Sat, 15 Apr 2023 06:54:45 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5915 Se vi state chiedendo quale sia la Ski Area più grande del mondo la risposta è semplice: si tratta del comprensorio sciistico di Les Trois Vallèes, situato nelle Alpi Francesi all’interno del dipartimento della Savoia. La Ski Area comprende 600 km di piste - tutte raggiungibili senza togliere mai gli sci dai piedi, 157 impianti e 290 tracciati da discesa adatti a qualsiasi livello.

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Se vi state chiedendo quale sia la Ski Area più grande del mondo la risposta è semplice: si tratta del comprensorio sciistico di Les Trois Vallèes, situato nelle Alpi Francesi all’interno del dipartimento della Savoia.

La Ski Area comprende 600 km di pistetutte raggiungibili senza togliere mai gli sci dai piedi, 157 impianti e 290 tracciati da discesa adatti a qualsiasi livello. Questo comprensorio collega tre valli e comprende ben 8 località diverse, ubicate fino a 2 ore di macchina l’una dall’altra.

Les Trois Vallèes
Les Trois Vallèes

Come raggiungere Les Trois Vallèes dall’Italia

Les Trois Vallèes sono frequentate ogni anno da circa 300.000 vacanzieri, molti dei quali provenienti da paesi del nord come Olanda, Inghilterra e Svezia. Il turismo italiano è abbastanza sottotono per via delle numerose alternative presenti nel nostro territorio. Tuttavia, se escludiamo le Dolomiti con i loro 400 km di piste, questo luogo è davvero unico al mondo e merita decisamente una visita.

Quasi tutte le località turistiche delle Trois Vallèes sono raggiungibili dall’Italia arrivando ad Albertville e proseguendo poi verso la propria destinazione preferita. Per raggiungere Albertville è necessario avere una macchina e attraversare il Tunnel del Frejus o il Traforo del Monte Bianco. Il primo dista circa 1h10min dalla cittadina francese; il secondo dista circa 1h30min. Il costo delle autostrade italiane e dei tunnel scoraggia molti turisti che preferiscono fermarsi a Courmayeur o Bardonecchia, risparmiando così km di strada ma perdendo la possibilità di sciare in uno dei comprensori più belli del mondo.

Una decina d’anni fa sono stati collegati anche alcuni impianti nella Valle di Orelle, all’uscita del tunnel del Frejus, che consentono d’evitare ai turisti italiani quasi 2 ore di macchina. Tuttavia, il paese di Orelle – per quanto comodo e vicino – non vi permetterà mai di vivere appieno l’atmosfera delle Trois Vallèes.

Les Trois Vallèes
Les Trois Vallèes

Les Trois Vallèes: le principali località turistiche

Le tre valli che abbracciano il comprensorio delle Trois Vallèes sono la Val Thorens/Les Menuires, la Valle di Meribel e la Valle di Courchevel. Queste valli comprendono località con caratteristiche molto diverse tra loro: Les Menuires è più adatta alle famiglie, Val Thorens è amata dagli sportivi, Meribel è chic, Courchevel è esclusiva e frequentata dal jet set internazionale, Orelle – Le Bettaix e Saint Martin de Belleville sono più semplici e votate a un turismo “mordi e fuggi”.

Nel comprensorio delle Trois Vallèes si scia dai 3200 mt della Cime de Caron, sopra la Val Thorens, ai 1300 mt di Courchevel Le Praz. Visto il successo che riscuote la località, talvolta occorre mettere in conto un po’ di coda agli impianti. Ma ora proverò a descrivervi un po’ meglio le località che ho frequentato.

Les Trois Vallèes
Les Trois Vallèes

Val Thorens

La cittadina di Val Thorens, nel comune di Saint Martin de Belleville, si trova a 2300 mt d’altitudine e, oltre alle immancabili piste da sci, possiede anche la pista di slittino più lunga di tutta la Francia, un circuito automobilistico sul ghiaccio e uno snowpark. Questa località è perfetta per tutti gli ultrasportivi. Le piste più belle del comprensorio sono la Combe de Caron (nera), la Mauriennaise (rossa) e la Haute Combe (rossa)

Val Thorens
Val Thorens

Les Menuires

Nella parte bassa della Val Thorens – a 1800 mt d’altitudine ù- sorge Les Menuires, un paese pensato quasi esclusivamente per il turismo invernale, in quanto la maggior parte degli hotel sono ubicati sulle piste da sci. Questa località è perfetta per le famiglie con bambini, grazie anche a un’offerta alberghiera più accessibile basata sulle settimane bianche in modalità “mezza pensione”. Le piste più belle del comprensorio sono la Fred Covili (rossa), l’Alpage (rossa), Mont de la Chambre (azzurra) e Becca (rossa).

Les Menuires
Les Menuires

Meribel

La cittadina di Meribel, nel comune di Moûtiers, si trova a 1450 mt d’altitudine ed è collegata con il fondovalle di Brides les Bains grazie a una lunga telecabina. Il turismo è prevalentemente inglese ed è destinato a gruppi d’amici e giovani coppie in una fascia d’età compresa tra i 20 e i 35 anni. La località abbraccia due frazioni: Meribel Mottarel (1750 mt) e Meribel Village (1450 mt). La parte bassa del paese è immersa nei boschi mentre la parte alta è più simile alla Val Thorens, con cui confina. Le piste più belle del comprensorio sono la Combe de Vallon (rossa), la Roc de Fer (nera – ospita le gare femminili del Mondiale di sci alpino), la Mauduit (rossa) e la Combe de Tougnete (rossa).

Meribel
Meribel

Courchevel

La località di Courchevel è divisa in 5 frazioni, comprese tra i 1300 e i 1850 mt d’altitudine, ognuna delle quali è destinata a un target ben preciso: La Tania (1400 mt) e Courchevel 1550 sono frequentate da famiglie benestanti; La Praz (1300 mt) è un villaggio di charme; Courchevel 1650 è indirizzata a un pubblico giovane e ricco; Courchevel 1850 è talmente esclusiva da poter essere bazzicata unicamente da imprenditori e personaggi dello spettacolo. La località possiede anche un aeroporto tra i più odiati dai piloti di tutto il mondo in quanto la sua pista d’atterraggio è lunga solo 525 mt. Le piste più belle del comprensorio sono la Saulire (rossa), la Combe Pylones (nera), l’Eclipse (nera – ospita le gare maschili del Mondiale di sci alpino) e la Rochers (rossa).

Courchevel
Courchevel

Les Trois Vallèes: qualche consiglio utile

Se volete regalarvi qualche giorno di sci nel comprensorio delle Trois Vallèes vi consiglio d’alloggiare a Meribel perché è l’unica località che vi permetterà di muovervi agilmente tra le tre valli. Le soluzioni alberghiere sono quasi tutte eccellenti ma tenete monitorate le offerte perché i prezzi sono davvero elevati! Se, invece, siete alla ricerca d’informazioni e suggerimenti su dove mangiare o fare baldoria non perdetevi il mio approfondimento dedicato ai migliori ristoranti e après-ski di Meribel e Courchevel.

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Puligny Montrachet, il meglio della Borgogna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/01/24/puligny-montrachet-il-meglio-della-borgogna/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=puligny-montrachet-il-meglio-della-borgogna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/01/24/puligny-montrachet-il-meglio-della-borgogna/#comments Tue, 24 Jan 2023 18:11:47 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5654 Esiste un luogo, chiamato Puligny Montrachet, in cui lo Chardonnay raggiunge la sua massima espressione. Questo piccolo villaggio ubicato in Borgogna, sulla Côte-d'Or, lungo la famosissima “Route des Grands Crus”, custodisce i Crus più blasonati di tutta la Côte de Beaune.

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Esiste un luogo, chiamato Puligny Montrachet, in cui lo Chardonnay raggiunge la sua massima espressione. Questo piccolo villaggio ubicato in Borgogna, sulla Côte-d’Or, lungo la famosissima “Route des Grands Crus”, custodisce i Crus più blasonati di tutta la Côte de Beaune.

Se non conoscete le regioni e le sotto-regioni della Borgogna v’invito a leggere il mio articolo che approfondisce questo tema.

I vigneti di Puligny Montrachet

Lo Chardonnay è uno dei vitigni a bacca bianca più inflazionati al mondo. Il motivo è da ricercare nella sua adattabilità a vari climi, suoli e metodi di vinificazione. In base alla provenienza e al terroir questa varietà riesce a plasmarsi e a creare vini sempre diversi, che rispecchiano le caratteristiche dei produttori e del luogo in cui è coltivato.

Tuttavia, i maggiori esperti vitivinicoli ritengono che la Borgogna sia la terra in cui lo Chardonnay riesce ad esprimere al meglio le sue potenzialità, in un ambiente naturale incomparabile. Puligny Montrachet, nello specifico, è la denominazione che rappresenta lo Chardonnay di Borgogna nel mondo. Le vigne di Puligny, a circa 12 km da Beaune, presentano terreni calcarei molto chiari, ricchi di calcio. La loro esposizione è principalmente a est, con un’altitudine media di 230/320 mt.

Puligny Montrachet conta circa 300 ettari di cui solo un centinaio destinati ai 17 Premier Cru e ai 4 Grand Cru: Montrachet, uno dei vigneti più famosi al mondo, Chevalier-Montrachet, Bâtard-Montrachet e Bienvenues-Bâtard-Montrachet.

I vigneti di Puligny Montrachet
I vigneti di Puligny Montrachet

I vini di Puligny Montrachet

I preziosi Chardonnay di Puligny Montrachet hanno un colore giallo paglierino tenue, tendente al verdolino. Al naso le note principali sono quelle floreali, accompagnate da limone, pesca, burro e miele. In bocca prevale una grande complessità aromatica con una perfetta fusione d’acidità, freschezza e cremosità. Questi vini, strutturati e armoniosi, acquistano intensità con il passare degli anni.

Tra le cantine più famose segnalo Domaine Francois Carillon, Olivier Leflaive che possiede anche un hotel e un ristorante stellato – e Domaine Jean Chartron, delle cui vigne trovate qualche foto in quest’articolo. Purtroppo, durante il mio tour enoturistico in Borgogna non ho avuto la possibilità di visitare nessuna di queste aziende vinicole.

Domaine Jean Chartron
Domaine Jean Chartron

Dove mangiare

Se volete visitare il villaggio di Puligny Montrachet e approfittarne per consumare un pranzo veloce ma super tradizionale, dirigetevi al ristorante L’Estaminet Des Meix che propone piatti locali accompagnati da ottimi calici di vino.

Ristorante L'Estaminet Des Meix
Ristorante L’Estaminet Des Meix

Ora che avete scoperto dove trovare lo Chardonnay più blasonato, non vi resta che scoprire in quale villaggio della Borgogna si nasconde il Pinot Nero più buono al mondo: Gevrey Chambertin e Vosne-Romanée vi dicono qualcosa?!

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Vosne-Romanée, il meglio della Borgogna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/01/20/vosne-romanee-il-meglio-della-borgogna/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=vosne-romanee-il-meglio-della-borgogna https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/01/20/vosne-romanee-il-meglio-della-borgogna/#respond Fri, 20 Jan 2023 17:14:39 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5636 Vosne-Romanée è il comune in cui sono presenti i vigneti più importanti della Borgogna e, forse, dell’intera Francia. È qui che nascono i pregiatissimi vini della denominazione Vosne-Romanée, la cui qualità altissima è destinata a durare negli anni.

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Vosne-Romanée è il comune in cui sono presenti i vigneti più importanti della Borgogna e, forse, dell’intera Francia. È qui che nascono i pregiatissimi vini della denominazione Vosne-Romanée, la cui qualità altissima è destinata a durare negli anni.

Nonostante il comune di Gevrey-Chambertin abbia molti più vigneti Grand Cru, i veri amanti della Borgogna sognano di poter visitare Vosne-Romanée. La motivazione principale risiede nell’estrema difficolta e reperibilità dei suoi vini.

Vosne-Romanée
Vosne-Romanée

I vigneti di Vosne-Romanée

I vigneti del comune di Vosne-Romanée si sviluppano a un’altezza compresa tra i 250 e i 350 mt sopra il livello del mare, su suoli di origine calcarea. Le denominazioni comunali e i Premier Cru comprendono circa 160 ettari di terreni vitati.

Oltre a questi, sono presenti sei Grand Crus: Romanée-Conti, La Romanée, Romanée-Saint-Vivant, Richebourg, La Tâche. I Grand Cru occupano la fascia centrale della collina che sovrasta il villaggio. Tra questi sei vigneti 4 hanno lo status di “monopole”, ovvero sono di proprietà di un’unica cantina.

I vigneti di Vosne-Romanée
I vigneti di Vosne-Romanée

I vini di Vosne-Romanée

Tutti li venerano e quasi nessuno li assaggia. I vini di Vosne-Romanée sono una prerogativa di pochissimi fortunati, spesso estremamente ricchi.

I vini di Vosne-Romanée sono eleganti, morbidi e hanno tannini setosi; l’acidità è poco evidente e sono percepibili note di frutti rossi quali ciliegie e fragole. Ovviamente, come quasi tutti i vini rossi della Borgogna, raggiungono la loro massima espressione con il passare degli anni.

I produttori

A Vosne-Romanée i produttori si contano sulle dita di una mano. Tra questi non possiamo che citare il famosissimo Domaine de la Romanée-Conti, seguito a ruota da Liger-Belair, Leroy, e Arnoux-Lachaux.

Domaine de la Romanée-Conti
Domaine de la Romanée-Conti

Il Domaine de la Romanée-Conti

Per spiegate a un neofita chi è Romanée-Conti basterebbe digli che nel 2018 due delle sue bottiglie di Pinot Nero dell’annata 1945 sono state vendute da una cantina di Beaune a 558.000 euro l’una, stabilendo un record mondiale. Il Domaine è proprietario di due dei quattro Grand Cru “monopole”: Romanée-Conti (1,81 ettari) e La Tache (6,06 ettari).

Nello specifico, Romanée-Conti è il vigneto simbolo della Borgogna e, per evidenziarlo, nel 1723 fu innalzata una croce che oggi è diventata meta di pellegrinaggio per tutti gli amanti del vino. Da qui vengono ricavate circa 5000 bottiglie all’anno, vendute ad un prezzo medio che si aggira intorno ai 30.000 euro. E se state pensando che facciano fatica a venderle vi sbagliate di grosso! Questi vini sono prenotati anno per anno, in assegnazione, dai migliori ristoranti e collezionisti privati del mondo. In Italia, ad esempio, ne arrivano solo 150 bottiglie. Poche persone possono dire di aver visto una bottiglia di Romanée-Conti e ancora meno di averla assaggiata.

Romanée-Conti pratica una coltivazione 100% biodinamica, utilizzando i cavalli al posto dei trattori, per evitare di compattare i terreni. Tra i “segreti” della cantina troviamo anche un severo controllo delle uve, rese bassissime, macerazione in vecchi tini di legno, assenza di filtrazione e utilizzo di barriques nuove per ogni anno d’invecchiamento.

Domaine de la Romanée-Conti
Domaine de la Romanée-Conti

Se amate la Borgogna non perdete i miei articoli su Gevrey-Chambertin, Puligny Montrachet, Beaune e Pommard.

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I vigneti di Gevrey Chambertin e la cantina Trapet https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/01/18/i-vigneti-di-gevrey-chambertin-e-la-cantina-trapet/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=i-vigneti-di-gevrey-chambertin-e-la-cantina-trapet https://www.lageografiadelmiocammino.com/2023/01/18/i-vigneti-di-gevrey-chambertin-e-la-cantina-trapet/#comments Wed, 18 Jan 2023 17:27:42 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5607 Durante il mio viaggio in Borgogna, uno dei villaggi che ho apprezzato maggiormente è stato Gevrey Chambertin. Qui ho avuto l’onore di visitare una delle cantine più famose di tutta la Côte de Nuits: Domaine Trapet.

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Durante il mio viaggio in Borgogna, uno dei villaggi che ho apprezzato maggiormente è stato Gevrey Chambertin. Qui ho avuto l’onore di visitare una delle cantine più famose di tutta la Côte de Nuits: Domaine Trapet.

Ma andiamo con ordine…

Dove si trova Gevrey Chambertin

Il comune di Gevrey-Chambertin è situato a circa 15 km da Digione, lungo la famosissima “Route des Grand Crus”, e conta la bellezza di 3100 abitanti.

Per chi si fosse perso i miei articoli sulla Borgogna, la “Route des Grands Crus” è un famoso itinerario turistico di circa 60 km che attraversa le migliori denominazioni della regione. Questa strada parte da Santenay e arriva a Digione.

Gevrey-Chambertin si trova in Côte-d’Or e, più precisamente, in Côte de Nuits. La Côte de Nuits occupa 25 dei 230 km riferiti all’intera Borgogna. Tuttavia, è solo in 5 comuniGevrey-Chambertin, Morey-Saint-Denis, Chambolle-Musigny, Vougeot e Vosne-Romanée – che si concentrano i principali vigneti e, di conseguenza, i migliori vini di tutta la Côte de Nuits.

Se non conoscete le regioni e le sotto-regioni della Borgogna v’invito a leggere il mio articolo che approfondisce questo tema.

Gevrey Chambertin
Gevrey Chambertin

I vigneti di Gevrey-Chambertin

Gevrey-Chambertin è occupata da circa 550 ettari di Pinot Nero e vanta ben 9 vigneti Grand Cru e 27 vigneti Premier Cru.

I Grand Cru (80 ettari) si trovano tutti a sud del paese, in un pendio alto circa 300 mt che garantisce una buona esposizione e un ottimo drenaggio del terreno. I due vigneti più importanti sono Chambertin e Chambertin Clos de Beze. A seguire troviamo gli altri 7 Grand Cru che sono comunque autorizzati ad usare Chambertin come cognome.

I Premier Cru (120 ettari) si dividono principalmente in due zone: la prima si trova nell’estremità settentrionale del comune – conosciuta come Cote de Jacques – mentre la seconda si sviluppa intorno ai 9 vigneti Grand Cru, dove il terreno ha una migliore composizione.

Gli altri 350 ettari di vigneti hanno diritto alla AOC (denominazione d’origine controllata) Gevrey-Chambertin sull’etichetta. Molti di questi appezzamenti si trovano accanto a vigneti Premier Cru o, addirittura, Grand Cru. Studiando quindi la mappa e i posizionamenti potreste acquistare ottimi vini senza spendere una fortuna.

I vigneti di Gevrey Chambertin
I vigneti di Gevrey Chambertin

I vini di Gevrey-Chambertin

Forse è superfluo anche scriverlo ma i vini di Gevrey-Chambertin sono tra i più rinomati e costosi al mondo, secondi (forse) solo a Vosne-Romanée. I vigneti qui hanno una resa bassissima, che si traduce in una produzione limitata e in un’altissima qualità.

Rispetto ad altri comuni, i vini di Gevrey-Chambertin hanno dei livelli di tannino e acidità piuttosto spiccati. Tuttavia, con il passare degli anni, molti produttori stanno modificando le loro tecniche di vinificazione per rendere i vini più leggeri e ariosi. Non amo generalizzare ma i vini di questo comune sono riconoscibili per una buona struttura accompagnata da grandi sentori di frutta (fragola, mora), liquirizia e cuoio. Il mio consiglio è di farli invecchiare fino a quando non raggiungono un bel rosso carminio scuro.

I vini di Gevrey-Chambertin furono molto amati anche da Napoleone Bonaparte che ne volle sempre con sé una bottiglia durante ogni suo viaggio.

I vini di Gevrey Chambertin
I vini di Gevrey Chambertin

Cosa vedere

La città, a parte i suoi famosissimi vigneti, ha ben poco da offrire. Sono presenti solo un castello medievale risalente all’XI secolo (chiuso al pubblico) e una piccola chiesa dedicata a Saint-Aignan. Ma allora perché spingersi fino a qui? Per una visita in cantina, ovviamente!

Una visita in cantina: Domain Trapet

Durante la nostra visita a Gevrey-Chambertin siamo stati ospiti della cantina Domaine Trapet che, oltre a vantare una grande tradizione enologica, possiede anche un piccolo boutique hotel e un ristorante aperto esclusivamente per la degustazione dei loro vini, abbinati ai grandi classici della cucina borgognona.

Domaine Trapet Père et Fils nasce nel lontano 1919 ma la storia dell’azienda subisce una brusca virata all’inizio degli anni ’90 quando, a seguito di una successione tra cugini, la cantina passa nelle mani di Jean-Louis Trapet, un “vigneron” dotato di una grandissima lungimiranza e sensibilità. È a lui che si deve la totale riconversione dei vigneti ai principi della biodinamica.

Le pratiche di cantina di Jean-Louis Trapet prevedono la diraspatura delle uve per solo il 30% del totale, una macerazione a freddo di 8 giorni e una lunga fermentazione di 30 giorni a una temperatura di 32 gradi. L’affinamento avviene in botti piccole, in parte nuove, per circa 15/18 mesi.

Oggi Domaine Trapet conta 17 ettari suddivisi in 3 Grands Crus

  • 1,9 ettari di Chambertin Grand Cru
  • 0,8 ettari di Latricières-Chambertin Grand Cru
  • 0,6 ettari di Chapelle-Chambertin Grand Cru

…e due Premiers Crus (Clos Prieur e Petite Chapelle). Inoltre, Jean-Louis Trapet possiede diversi ettari di vigneti in Alsazia, paese d’origine della sua famiglia. Questa tenuta è gestita dalla moglie Andrée, anch’essa figlia di vignaioli alsaziani, e produce Riesling, Gewürztraminer, Pinot Gris e Auxerrois di grande prestigio.

La cantina di Domaine Trapet
La cantina di Domaine Trapet

La degustazione

Le visite da Trapet iniziano in cantina e terminano presso La Maison Trapet, una residenza che apre le sue porte ai visitatori per offrire degustazioni di 3 o più vini abbinati a piatti tipici della tradizione borgognona. Il costo di quest’esperienza varia dai 70 ai 130 euro a persona, a seconda dei vini scelti. Noi abbiamo assaggiato le seguenti referenze:

  1. Gevrey-Chambertin 2017 (Village)

Quattro diversi vigneti, le cui uve riposano in 4 differenti botti per 12 mesi e poi vengono assemblate per offrire un vino ricco di sfumature e di espressioni autentiche di un grande territorio.

  • Gevrey-Chambertin Clos Prieur 2017 (1er Cru)

I vini provenienti dal rinomato vigneto Prieur presentano apici qualitativi difficilmente raggiungibili dagli altri 1er Cru della denominazione, paragonabili a dei Grand Cru. Un vino rosso intenso e perfettamente bilanciato con sentori di ribes, ciliegie, caffe e cacao.

  • Chambertin Grand Cru 2014

I vini provenienti dal vigneto Chambertin Grand Cru sono una delle massime espressioni dei rossi borgognoni, secondi solo a Romanée-Conti. Questi vini sono strutturati, eleganti e con un ottimo potenziale d’invecchiamento. Il costo di una bottiglia dell’annata corrente si aggira intorno ai 1000 euro.

La degustazione presso Maison Trapet
La degustazione presso Maison Trapet

Boutique Hotel

Come vi ho anticipato Domain Trapet possiede anche un delizioso boutique hotel, chiamato Maison T. La struttura offre sei stanze arredate con meravigliosi elementi di design che rendono quest’abitazione unica nel suo genere. L’architetto ha posto moltissima attenzione anche agli ambienti comuni: cucina in condivisione, stanza per la lettura e una deliziosa SPA. I prezzi delle camere vanno dai 200 ai 400 euro a notte ma, credetemi, ne vale assolutamente la pena. Vi dico solo che io mi sono letteralmente innamorata del bagno presente all’interno di una delle suite.

Maison Trapet
Maison Trapet

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Hydra, l’isola più trendy di tutta la Grecia https://www.lageografiadelmiocammino.com/2022/09/01/hydra-isola-piu-trendy-di-tutta-la-grecia/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=hydra-isola-piu-trendy-di-tutta-la-grecia https://www.lageografiadelmiocammino.com/2022/09/01/hydra-isola-piu-trendy-di-tutta-la-grecia/#respond Thu, 01 Sep 2022 15:30:15 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5372 In Grecia esiste un luogo molto amato da aristocratici e intellettuali: sto parlando dell’isola di Hydra. Le sue stradine acciottolate, i suoi palazzi in pietra e il lento scorrere delle giornate hanno conquistato l’élite greca e internazionale.

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In Grecia esiste un luogo molto amato da aristocratici e intellettuali: sto parlando dell’isola di Hydra. Le sue stradine acciottolate, i suoi palazzi in pietra e il lento scorrere delle giornate hanno conquistato l’élite greca e internazionale. Vi basti sapere che Sophia Loren vi ha girato molte scene del film “Il ragazzo sul delfino”.

Tuttavia, c’è un altro dettaglio essenziale per descrivere l’isola più trendy di tutta la Grecia: la totale assenza di automobili. Proprio così! A Hydra non ci sono mezzi di trasporto a due o quattro ruote. Lo spostamento dei beni di prima necessità e delle valigie dei turisti più esigenti avviene attraverso l’impiego di muli. Ed è proprio quest’aspetto che rende l’isola fuori dal tempo.

Hydra, isola car free
Hydra, isola car free

Hydra è lunga 23 km e larga 6 km ma tutte le abitazioni si concentrano sul versante settentrionale. La parte a sud è completamente disabitata. In totale la popolazione residente è di 1800 persone. Nel suo porticciolo a ferro di cavallo convivono yatch e barche a vela, lussuose boutique e taverne spartane, eleganti caffè e piccoli minimarket.

Se dovessi paragonare Hydra a qualche isola italiana la descriverei come il giusto mix tra la mondanità di Capri e la conformazione geografica e paesaggistica di Ponza.

Passeggiando per l'isola di Hydra
Passeggiando per l’isola di Hydra

Come raggiungere l’isola di Hydra

Hydra dista 90 minuti di aliscafo dal porto del Pireo, ad Atene. In alternativa, potrete raggiungere l’isola parcheggiando la vostra auto al piccolo porto di Metochi e prendendo il collegamento marittimo per Hydra Town. La durata indicativa del viaggio è di 15 min e il prezzo è di 7,5 euro a tratta. Infine, esistono imbarcazioni veloci che collegano Hydra con altre Isole Saroniche (Spetses e Poros).

Hydra dista un paio d’ore dalla bellissima cittadina di Nafplio e da altre mete storiche e culturali come Micene e la Nemea. Il mio consiglio, quindi, è d’inserirla all’interno di un “on the road” del Peloponneso, proprio come ho fatto io.

Hydra Town
Hydra Town

Costo della vita

Non lasciatevi spaventare dalle recensioni di noi blogger o dagli yatch di lusso parcheggiati al porto. Hydra è sicuramente una meta glamour e chic ma non s’avvicina nemmeno minimamente ai prezzi di Santorini o Mykonos. Sull’isola troverete alloggi alla portata di quasi tutte le tasche, taverne greche in cui cenare con 25 euro e, soprattutto, non dovrete preoccuparvi del costo di eventuali mezzi di trasporto.

Dove dormire sull’isola di Hydra

A Hydra troverete numerosi boutique hotel e qualche resort di lusso, con tanto di spiaggetta privata. L’hotel che mi ha lasciata senza parole (ma che, in alta stagione, non mi sono assolutamente potuta permettere) è il Four Season Hydra, una meravigliosa villa bianca affacciata sul mare con suite molto eleganti e un’ottima cucina mediterranea.

Villa Tramontana
Villa Tramontana

Ma parliamo del mio alloggio. A Hydra non troverete appartamenti sfacciatamente economici ma, se saprete cercare, potreste trovare una soluzione come la mia: un meraviglioso “studios” a picco sul mare, a pochi passi dalla spiaggia di Mandraki. Tramontana è la villa di una gentilissima signora greca che offre un paio di appartamenti autonomi vista mare, con tanto di “scoglio privato” da cui tuffarsi mentre ammirate l’alba. L’alloggio ha tutto quello di cui avrete bisogno e vi sembrerà incredibile pagarlo solo 115 euro a notte. L’unico “inconveniente” è la distanza dal porto: per raggiungerlo impiegherete circa 15/20 min di cammino.

Le spiagge

Sull’isola di Hydra sono presenti diverse spiaggette o “discese a mare”, come amo chiamarle. Per raggiungerle potrete camminare o prendere uno dei numerosi taxi boat in partenza dal porto.

Ecco la mia personale classifica delle spiagge più belle:

1.     Bisti Beach e Agios Nikolaos Beach

Queste due spiagge sono raggiungibili esclusivamente con imbarcazioni private che partono davanti alla torre dell’orologio, nel porto di Hydra Town. Bisti Beach dista 20 min e il costo della tratta è di 15 euro a persona. Agios Nikolaos Beach dista 30 min e il prezzo (a/r) è di 18 euro. Personalmente preferisco la prima ma sono entrambe spiagge deserte, circondate da pinete e lambite da acque turchesi. Al vostro arrivo potrete noleggiare due lettini e un ombrellone al prezzo di 15 euro e usufruire del piccolo bar che serve insalate, panini e birre fresche.

Bisti Beach
Bisti Beach

2.     Vlychos Beach

A Vlycos Beach si arriva a piedi (30 min) o in barca (10 min). La passeggiata è lunga ma piacevole e vi permetterà di scoprire buona parte dell’isola e alcuni dei suoi scorci più caratteristici. La spiaggia di piccoli sassi è attrezzata con sdraio e ombrelloni di paglia. Il costo del noleggio è di 15/20 euro a seconda della fila. Sono presenti anche due taverne che servono cibo greco.

Vlychos Beach
Vlychos Beach

3.     Plakes Beach

Plakes Beach è la spiaggia del Four Season, raggiungibile dal porto a piedi (40 min) o in barca (10 min) percorrendo la medesima strada che porta a Vlychos Beach. Sulla spiaggia potrete noleggiare ombrelloni e lettini e usufruire del ristorante dell’hotel.

4.     Kamini Beach

Kamini Beach è un’incantevole spiaggetta di ciottoli bianchi con alle spalle il Castello di Hydra, all’interno del quale è stato ricavato un ristorante molto carino. La stessa struttura noleggia lettini e ombrelloni al costo di 20/30 euro, a seconda della fila. La spiaggia dista a piedi 20 min dal porto, nella stessa direzione di Plakes e Vlychos Beach.

Kamini Beach
Kamini Beach

5.     Mandraki Beach

Mandraki Beach è l’unica spiaggia ubicata a est rispetto a Hydra Town. Per raggiungerla dovrete camminare per 25 min o prendere un taxi boat (10 min). Anche in questo caso consiglio spassionatamente il sentiero a picco sulle rocce, che vi permetterà di godere di tutte le tonalità blu del mare. A Mandraki potrete noleggiare lettini economici presso la Taverna 1800 o concedervi sdraio più comode e lussuose nel Mandraki Beach Resort.

Mandraki Beach
Mandraki Beach

6.     Hydroneta e Spilia Beach

Se avere lettino e ombrellone non è una vostra priorità ma, soprattutto, se amate le rocce Hydroneta e Spilia faranno sicuramente al caso vostro. Si tratta di aree completamente rocciose in cui tuffarsi, nuotare e prendere il sole. Entrambe sono dotate di piattaforme, scalinate in cemento e scalette per facilitare la fuoriuscita dal mare.

I tramonti

Hydra è famosa anche per i suoi tramonti. Una tappa “obbligata” è sicuramente quella presso il popolare bar Hydronetta, a strapiombo sul mare. Il tramonto visto da qui è qualcosa di unico e raro. Dato che il servizio del locale lascia un po’ a desiderare vi consiglio di godervi lo spettacolo direttamente dalla spiaggia e spostarvi poi per un drink nel vicinissimo cocktail bar del ristorante Sunset.

Il tramonto visto dal Castello di Kavos
Il tramonto visto dal Castello di Kavos

Altri posti magici da cui ammirare il calar del sole sull’isola di Hydra sono il Castello di Kavosubicato esattamente sul lato opposto rispetto a Hydronetta – e la Fortezza di Mandraki. In entrambi i casi la soluzione migliore è portare con sé birre e patatine. Il tramonto “fai da te” – senza troppa gente in mezzo ai piedi – è sempre la soluzione migliore!

Il tramonto visto dalla Fortezza di Mandraki
Il tramonto visto dalla Fortezza di Mandraki

Dove mangiare sull’isola di Hydra

I ristoranti di Hydra che vorrei consigliare sono tre e, nello specifico, un posto alla moda e due taverne più nazional-popolari. Il ristorante Technè è senza dubbio uno dei migliori locali in cui ho cenato nel corso del mio “on the road” in Grecia. Location spettacolare, servizio ottimo ed eccellenti rivisitazioni di piatti greci. Abbiamo ordinato polpo alla griglia, foglie di vite con acciughe e un meraviglioso risotto con spinaci, calamari fritti e spuma di formaggio. Prezzo con bottiglia di vino: 60 euro a persona.

Il ristorante Technè
Il ristorante Technè

Le due taverne che ho apprezzato maggiormente si chiamano Paradosiakon e Xeri Elia Douskos. Entrambe propongono il classico menù greco, sono ubicate nel centro di Hydra Town e possono trovarvi un posto anche all’ultimo momento. Il pesce è freschissimo, le patatine fritte non sono congelate e i prezzi sono ottimi. Una sera abbiamo mangiato calamari freschi, diversi antipasti e tanta birra spendendo meno di 30 euro a persona.

Vita notturna

Hydra non è certo famosa per la sua vita notturna. Tuttavia, troverete numerosi cocktail bar aperti fino a tardi dove chiacchierare e conoscere altri vacanzieri. Il mio preferito è senza dubbio il 1821 Cocktail Bar.

Hydra, l’isola più trendy di tutta la Grecia
Hydra, l’isola più trendy di tutta la Grecia

Se siete alla ricerca di altre isole greche che ricalchino lo stile di Hydra vi consiglio di leggere i miei articoli su Sifnos, Folegandros e Milos. Se, invece, preferite la vita notturna vi suggerisco di orientarvi sull’isola di Mykonos.

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Mykonos: la mia personale classifica di spiagge e beach club https://www.lageografiadelmiocammino.com/2022/07/22/mykonos-classifica-spiagge-e-beach-club/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=mykonos-classifica-spiagge-e-beach-club https://www.lageografiadelmiocammino.com/2022/07/22/mykonos-classifica-spiagge-e-beach-club/#comments Fri, 22 Jul 2022 10:56:39 +0000 https://www.lageografiadelmiocammino.com/?p=5269 Fatta questa doverosa premessa - Mykonos è un’isola SOLO per RICCHI - non ci resta che approfondire il tema del mio articolo. Vi presento quindi la mia personalissima classifica delle sette spiagge più belle dell’isola, con annessi beach club più o meno costosi (i prezzi si riferiscono all’anno 2022).

L'articolo Mykonos: la mia personale classifica di spiagge e beach club proviene da La geografia del mio cammino.

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Fino a qualche anno fa le spiagge e il mare caraibico erano i principali motivi per venire in vacanza sull’isola di Mykonos. Oggi, purtroppo, non è più così. Mancavo da quest’isola da più di 15 anni e, sinceramente, avrei preferito ricordarla come allora.

Mykonos e le sue spiagge sono diventate ostaggio del jet set internazionale. Milionari, imprenditori, figli di papà e starlette dello spettacolo affollano i costosissimi beach club facendo a gara a chi spende di più. E la cosa più triste è che questo “cambio di rotta” sia stato studiato a tavolino dalle grandi catene alberghiere e dai proprietari di lidi, locali e ristoranti.

Le spiagge e i beach club di Mykonos
Le spiagge e i beach club di Mykonos

Qui il turista è visto come un bancomat che cammina e chiunque lavori non perde occasione per chiedere mance o propinare extra costi ai poveri malcapitati, che sia il parcheggio di un motorino (5/10 euro) o una salsa da accompagnare alle patatine fritte (2 euro)

Fatta questa doverosa premessa – Mykonos è un’isola SOLO per RICCHI – non ci resta che approfondire il tema del mio articolo. Vi presento quindi la mia personalissima classifica delle sette spiagge più belle dell’isola, con annessi beach club più o meno costosi (i prezzi si riferiscono all’anno 2022).

Le spiagge di Mykonos
Le spiagge di Mykonos

1. Platis Gialos

Platis Gialos dista 4 km dal centro di Mykonos e confina con le spiagge di Psarou e Paraga. Qui troviamo sabbia fine e non appiccicosa e un mare cristallino e pulitissimo. Il fondale digrada senza fretta e la costa è riparata dai venti.

La spiaggia di Platis Gialos
La spiaggia di Platis Gialos

Sulla spiaggia sono presenti almeno sei stabilimenti balneari, adatti a quasi tutte le tasche. Tra questi la mia scelta è ricaduta sul Branco Beach Club. Questo lido offre lettini nuovissimi e ben distanziati uniti a un servizio rilassato e cordiale. I camerieri non sono invadenti e vi è una buona scelta di vini, cocktail e pietanze, incluso il gettonatissimo sushi. L’unica pecca è il pagamento del parcheggio per il motorino, a mio avviso inutile e pretenzioso.

Costo di un lettino in prima fila: 60 euro

Branco Beach Club
Branco Beach Club

2. Super Paradise

La località Super Paradise dista 7 km dal centro di Mykonos e si trova alla fine di una strada panoramica ma anche molto ripida. La baia che ospita questa spiaggia ha la forma di una mezzaluna mentre il mare alterna colori che vanno dal verde smeraldo al blu intenso.

Questo luogo rappresenta la giusta via di mezzo tra la ricerca di relax e la voglia di divertimento. Infatti, fino alle 5 del pomeriggio la spiaggia è popolata anche da famiglie con bambini. È solo verso l’ora dell’aperitivo che si trasforma in una sorta di luna park all’aperto, quando i due beach club ubicati sui due lati del litorale iniziano a scaldare i motori con animati dj set.

Le spiagge di Mykonos: Super Paradise
Le spiagge di Mykonos: Super Paradise

Tra i vari stabilimenti balneari segnalo il Paraj Beach Club, che offre lettini comodi e abbastanza distanziati accompagnati da un servizio impeccabile. Vi dico solo che quando mi tuffavo in mare e tornavo al mio posto trovavo la salvietta stesa e il materasso privo di un solo granello di sabbia. Cucina, vini e cocktail nella media.

Costo di un lettino in prima fila: 60 euro

Se, invece, preferite essere attorniati da una clientela “gayfriendly” consiglio spassionatamene il JackieO’. La struttura del locale è imbattibile: piscina vista mare, posizione sopraelevata, bellissimi arredi bianchi e – a partire dalle 7 del pomeriggiospettacoli con drag queen.

3. Lia

Tra le spiagge di Mykonos quella del Lia è forse la più distante dal centro città (14 km). Tuttavia, questo è uno dei motivi che la rendono così intima e silenziosa. Il litorale non è sabbioso ma formato da piccoli sassolini bianchi. Piccola, riparata dai venti e con un mare azzurrissimo, il Lia regala giornate di puro relax.

Liasti Beach Club
Liasti Beach Club

Questa sua caratteristica viene amplificata e sfruttata benissimo dal Liasti Beach Club, che offre lettini con comodi materassi king size e musica lounge di sottofondo. Il servizio è all’altezza del luogo mentre il cibo potrebbe migliorare. La proprietà è italiana.

Costo di un lettino in prima fila: 30 euro

4. Paraga

Paraga dista 5 km dal centro di Mykonos e può essere definita la vera spiaggia della movida. Sul suo litorale troverete i tre stabilimenti balneari più modaioli e casinisti dell’isola. Chi sceglie di trascorrere qui la giornata non lo fa per il mare – che tuttavia è ovviamente stupendo – ma per i beach party che hanno luogo ogni pomeriggio a partire dalle 4, specialmente la domenica.

Io ho prenotato due lettini al Kalua che, con il suo motto “Everyday is a Beach Party”, si autodefinisce votato al divertimento: musica da discoteca, cocktail a partire dalle prime ore del mattino e camerieri/e bellissimi. Qui tutto è finalizzato all’appagamento sensoriale e il mare fa solo da contorno. Per questo motivo consiglio d’arrivare direttamente all’ora dell’aperitivo e scegliere una spiaggia più tranquilla in cui trascorrere la giornata di mare.

Kalua Beach Club
Kalua Beach Club

Costo di un lettino in seconda fila: 30 euro + 80 euro di minimum spend a persona

Gli altri due beach club presenti a Paraga sono il SantAnna, con le sue cabane e una piscina davvero immensa, e lo Scorpion, uno dei locali più belli e costosi di tutta Mykonos. In quest’ultimo consiglio di venire la domenica, dopo le 19.00, per ammirare il tramonto ascoltando alcuni dei DJ più famosi del mondo.

Le spiagge e i beach club di Mykonos
Le spiagge e i beach club di Mykonos

5. Agios Ioannis

La spiaggia di Agios Ioannis ha un non so che di hippie…ma solo in apparenza perché siamo pur sempre a Mykonos! Si trova a 4 km dal centro città, di fronte all’isola di Delos. È piccola, stretta e molto raccolta. Alterna sabbia e scogli mentre il mare va dal turchese al blu cobalto.

La spiaggia di Agios Ioannis
La spiaggia di Agios Ioannis

Su questa spiaggia non sono presenti beach club particolarmente votati alla movida ma ce n’è uno chiamato Hippie Fish che offre bellissimi ombrelloni circolari in paglia e comodissimi lettini. Questo stabilimento balneare serve ottimi piatti della cucina mediterranea e vanta uno degli arredamenti più pittoreschi di tutta l’isola.

Costo di un lettino in prima fila: 50 euro

6. Ftelia

Tra le spiagge sul lato nord dell’isola di Mykonos, caratterizzate dalla presenza costante del Meltemi, ce n’è una che consiglio di vedere: la spiaggia di Ftelia dista 6 km dal centro città ed è la meta preferita da tutti gli amanti di kitesurf e windsurf. Una spiaggia dove non ci sono locali alla moda ma solo natura incontaminata. O forse no…

In realtà poco distante da Ftelia Beach, in una deliziosa baia più riparata del vento, troviamo Alemagou , un beach club alla moda che punta molto sugli aperitivi al tramonto. La musica di sottofondo, i cocktail e l’ottima cucina aiutano a rilassarsi. Tuttavia, i prezzi sono esagerati e il servizio è a tratti troppo insistente. Inoltre, ho trovato assurdo e fuori luogo dover pagare il parcheggio del motorino pur essendo in un luogo pressoché deserto.

Non sono riuscita a capire quanto costasse un lettino

Alemagou Beach Club
Alemagou Beach Club

7. Psarou

Psarou è la spiaggia dei VIP. Lunga 300 mt e larga 20 mt presenta un litorale di sabbia dorata e un mare dalle acque cristalline. Tuttavia, questo luogo è votato a un turismo quasi esclusivamente di lusso. Non a caso di fronte a questa spiaggia ormeggiano gli yatch più belli e costosi del mondo.

Il beach club per eccellenza qui a Psarou si chiama Nammos e, non solo ha prezzi proibitivi, ma si riserva anche di far entrare esclusivamente determinati tipi di clientela. La security cerca di mantenere l’ordine e garantire alle celebrity la giusta privacy. Qui tutto ha un prezzo elevatissimo, anche l’acqua. Valutate, quindi, se concedervi il lusso di una giornata al Nammos o se cambiare spiaggia. Io, ad esempio, ho rinunciato: arrivare a Psarou per andare in altri beach club sarebbe un po’ un “vorrei ma non posso”.

Costo di due lettini e un ombrellone in seconda fila: 210 euro

Nammos Beach Club
Nammos Beach Club

Ora che vi ho svelato le sette spiagge più belle di Mykonos non resta che concentrarci sui tramonti. Se, come me, siete dei “sunset lovers” non perdetevi la lista dei punti panoramici più romantici dell’isola.

Se, invece, siete alla ricerca di isole greche più autentiche e meno costose v’invito a leggere i miei articoli su Milos, Sifnos e Folegandros.

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